n.125 del 04.05.2016 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2502 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare uno studio di fattibilità volto a definire le possibili articolazioni dell'agevolazione IRAP per il tessuto economico montano, con riferimento alle imprese insediate nel territorio montano, ai programmi di sviluppo avviati ed agli esercizi commerciali di particolare interesse per la collettività, individuando inoltre metodologie di agevolazione automatica e di minimo impatto burocratico. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Lori, Sabattini, Mumolo, Boschini, Rossi Nadia, Prodi, Ravaioli, Tarasconi, Campedelli, Soncini, Zoffoli, Rontini, Marchetti Francesca, Poli, Cardinali, Mori, Montalti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
all’interno della nuova stagione delle politiche pubbliche regionali, volta a favorire la crescita dell’attrattività, della competitività e del lavoro, sono state avviate importanti iniziative dedicate alla montagna, quali la Conferenza Regionale della Montagna, il nuovo Programma Regionale per la Montagna in corso di elaborazione e i nuovi Accordi-Quadro per lo sviluppo della montagna.
Al tema chiave: “Appennino: una terra per viverci”, la Regione Emilia-Romagna ha dedicato risorse significative, pari a 750 milioni di euro, finalizzate alla crescita delle imprese, del lavoro, della coesione sociale e dell’attrattività.
La programmazione POR-FESR 2014-2020 stanzia importanti risorse dedicate all’economia della montagna, con particolare riferimento all’infrastrutturazione a banda ultra-larga delle aree produttive, all’efficientamento energetico e allo sviluppo dell’ICT, alla creazione di nuove imprese, al supporto alle imprese culturali, creative e del turismo.
I risultati ottenuti dal tessuto economico montano regionale nella scorsa programmazione POR-FESR dimostrano capacità e vitalità nell’intercettare risorse e linee progettuali di sviluppo. Le risorse assegnate alle imprese montane sono state pari a 20,6 milioni di euro su un totale di 294 interventi.
All’oggi, la fotografia dell’economia montana restituisce 53.495 unità locali attive, che impiegano 136.726 addetti. In questa cornice, il manifatturiero ricopre un ruolo rilevante, determinando la percentuale maggiore di occupazione degli addetti nel territorio montano, mentre rimane un sottodimensionamento del terziario.
I dati dal 2008 a oggi evidenziano, tuttavia, una contrazione maggiore rispetto alla media regionale del numero delle unità locali e del numero di addetti, confermando la centralità di interventi e politiche mirate a rafforzare l’attrattività della montagna come luogo di vita e lavoro.
L’UNCEM Emilia-Romagna ha recentemente richiesto che venga considerato anche il tema della fiscalità nell’ambito delle politiche di sviluppo della montagna.
Valutato che
al fine di perseguire il riequilibrio territoriale e aumentare la capacità attrattiva e competitiva della montagna emiliano-romagnola, possa essere perseguita una riduzione dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per le imprese operanti nei territori montani, coerentemente con l’art. 3 (1) lettere a) e b) del d.lgs. 446/1997.
Tale riduzione di aliquota debba riguardare il valore della produzione netta prodotta nei territori montani dei comuni come individuati dalla l.r. 2/2004 e successive integrazioni, per contribuire a ridurre lo svantaggio competitivo connaturato ai maggiori costi diretti e indiretti legati alla localizzazione.
La produzione considerata ai fini dell’agevolazione debba avere caratteristiche congrue con i programmi e le priorità regionali di sviluppo e attrattività della montagna, nonché di continuità temporale, al fine di caratterizzarsi come un investimento strutturale e qualificato sul territorio.
Per mantenere e rafforzare l’erogazione dei servizi nelle aree montane e contribuire alla promozione della terziarizzazione, possa inoltre essere perseguita una riduzione dell’aliquota IRAP anche a favore degli esercizi commerciali dei territori montani, nel caso in cui svolgano congiuntamente in un solo esercizio altri servizi di particolare interesse per la collettività, anche in convenzione con soggetti pubblici e privati, ai sensi dell’art. 10 (1), lettera a) del d.lgs. 114/1998.
Considerato che
tutte le agevolazioni proposte debbono rientrare nella disciplina comunitaria in materia di aiuti “de minimis”, aggiornata dall’Unione Europea con il Regolamento (UE) 1407/2013.
Altre Regioni, quali Toscana, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, hanno avviato iniziative analoghe rendendole, nel tempo, misure strutturali di sostegno all’economia montana.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta a
- avviare uno studio di fattibilità volto a definire le possibili articolazioni dell’agevolazione IRAP per il tessuto economico montano, con riferimento alle imprese insediate nel territorio montano e ai programmi di sviluppo regionali avviati;
- all’interno dello studio, considerare le articolazioni dell’agevolazione IRAP dedicate agli esercizi commerciali dei territori montani, nel caso in cui svolgano congiuntamente in un solo esercizio altri servizi di particolare interesse per la collettività, anche in convenzione con soggetti pubblici e privati, ai sensi dell’art. 10 (1), lettera a) del d.lgs. 114/1998;
- individuare una metodologia di agevolazione automatica e ad impatto burocratico minimo, al fine di perseguire la semplificazione dei rapporti tra amministrazione ed imprese.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 aprile 2016