n.108 del 19.04.2017 periodico (Parte Seconda)

Approvazione del Piano regionale di prevenzione vaccinale 2017

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

– il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, approvato con l'Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata in data 22 settembre 2011, con repertorio n. 88/CU, ai sensi dell'art. 1, comma 5, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, dedica uno specifico capitolo alle malattie infettive e alle vaccinazioni che “rappresentano lo strumento per eccellenza a disposizione della sanità pubblica e restano il metodo più innocuo, più specifico, più efficace e con un minor margine di errore per il contrasto delle malattie infettive”;

– il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 22 febbraio 2012, con repertorio n. 54/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, evidenzia la necessità di aggiornare le strategie per il perseguimento degli obiettivi di salute stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed indicati nel succitato Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 per quanto riguarda le malattie prevenibili con vaccinazioni, nonché di armonizzarle su tutto il territorio nazionale al fine di garantire equità nella prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione e assicurare parità di accesso alle prestazioni vaccinali da parte di tutti i cittadini;

Richiamati:

– il Patto per la Salute per gli anni 2014-2016 approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 10 luglio 2014, con repertorio n. 82/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, che all’art. 1, comma 3, stabilisce che si provveda, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in attuazione dei principi di equità, innovazione ed appropriatezza e nel rispetto degli equilibri programmati della finanza pubblica;

– l’art. 4, comma 1, dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 7 settembre 2016, con repertorio n. 157/CSR, ai sensi dell’art. 1, comma 553, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 sullo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che prevede che le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano garantiscano il raggiungimento delle coperture previste per le nuove vaccinazioni introdotte dall’Allegato 1 al succitato schema di Decreto, con la gradualità triennale nell’attuazione (Anni 2016-2017-2018) indicata dall’Allegato B, parte integrante e sostanziale della suddetta Intesa;

– l’art. 2, comma 1, del sopra citato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che riguarda le aree di attività della Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, tra cui rientrano la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali, ed in particolare l’Allegato 1 al Decreto in parola, titolato “Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica”, che include, tra l’altro, le vaccinazioni organizzate in programmi/attività che hanno lo scopo di aumentare le difese immunitarie della popolazione, nonché le componenti principali di ogni programma e i tipi di prestazioni erogate;

– il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 19 gennaio 2017, con repertorio n. 10/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, che evidenzia come obiettivo primario l’armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente dal luogo di residenza, reddito e livello socio-culturale, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa sia come strumento di protezione individuale che di prevenzione collettiva;

– la circolare del Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – Ufficio V – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale, Prot. n. 0007903-09/03/2017–DGPRE-P concernente gli aspetti operativi per la piena e uniforme implementazione del nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e del relativo Calendario Vaccinale, con la quale vengono ridefiniti la tempistica di introduzione dell’offerta attiva e gli obiettivi di copertura delle nuove vaccinazioni in modo da consentire alle Regioni e alle Province Autonome di adottare gli opportuni interventi di tipo logistico-organizzativo sul territorio, necessari a garantire un’offerta efficace ed efficiente per il raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale condivisi e previsti dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e riportati nella Tabella 1 titolata “Graduale aumento delle coperture vaccinali dal 2017 al 2020” della Circolare in parola che sostituisce il succitato Allegato B dell’Intesa del 7 settembre 2016;

Visto il Piano Regionale della Prevenzione per il quadriennio 2015-2018, approvato con propria deliberazione n. 771 del 29 giugno 2015, in recepimento dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 13 novembre 2014, con repertorio n. 156/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014-2018, che prevede azioni di promozione dell'adesione consapevole ai programmi vaccinali nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio;

Evidenziato che nei “Sistemi di sorveglianza in Emilia-Romagna” contenuti nel sopra citato Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, si rafforza, fra l’altro, la necessità di consolidare e migliorare i livelli di copertura vaccinali raggiunti e di promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna;

Vista l'esigenza di predisporre il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2017, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in coerenza con il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, che prevede l'introduzione di nuove vaccinazioni;

Rilevato che i maggiori oneri stimati per l’acquisto dei vaccini ammontano ad Euro 11.500.000,00 e se ne terrà conto in sede di programmazione e finanziamento alle Aziende Sanitarie Regionali;

Dato atto che:

– la complessità dei programmi vaccinali è aumentata nel tempo. E’ noto infatti che la ricerca scientifica ha immesso sul mercato nuovi vaccini che da un lato rappresentano delle ottime opportunità ma dall’altro richiedono la valutazione accurata della loro efficacia e sicurezza, nonché lo studio dell’epidemiologia della malattia contro la quale sono diretti;

– la crescente disponibilità di nuove tecnologie vaccinali pone la necessità di operare delle scelte al fine di razionalizzare l’

– i programmi vaccinali devono essere in grado di garantire equità e uniformità nell’offerta e di raggiungere efficacemente le popolazioni svantaggiate, abbattendo le eventuali barriere culturali e linguistiche. Inoltre devono comprendere validi sistemi di sorveglianza epidemiologica e di laboratorio delle relative malattie infettive;

– negli ultimi anni si è assistito ad un calo significativo delle coperture vaccinali che riguarda tutte le vaccinazioni, sia quelle pediatriche (obbligatorie e raccomandate) che quelle per gli adulti/anziani (ad es. l'antinfluenzale);

Ritenuto pertanto necessario approvare il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2017, relativamente al quale la Commissione Regionale Vaccini ha condiviso il contenuto dal punto di vista tecnico-scientifico, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, evidenziando anche il ruolo sociale, il valore etico ed economico delle vaccinazioni che risultano fondamentali per considerare la prevenzione come un sistema di “investimento” in salute;

Acquisito il parere favorevole espresso dalla Commissione Assembleare Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 28 marzo 2017 e trattenuto agli atti del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;

Visti:

– la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

– la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

– la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

– la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;

– la determinazione del Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare n. 20922 del 28 dicembre 2016 avente ad oggetto “Incarichi dirigenziali e assegnazione funzionale di posizioni organizzative presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

– il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:

– n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;

– n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2185 del 21 dicembre 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 1681 del 17 ottobre 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016 e n.3 dell’11 gennaio 2017;

– n. 89 del 30 gennaio 2017 avente per oggetto “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

1. di approvare il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2017, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, al fine di perseguire con la massima efficacia le strategie vaccinali, garantire le attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive prevenibili con vaccinazioni, nonché raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019;

2. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

3. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

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