SUPPLEMENTO SPECIALE N.264 DEL 04.04.2019

Relazione

Con la proposta di legge in oggetto la Regione Emilia-Romagna si propone di mettere in opera politiche pubbliche in materia di Big Data, Intelligenza Artificiale, sia quali esternalità positive per lo sviluppo del sistema produttivo, sia per applicazioni concrete al settore pubblico, favorendo lo sviluppo umano e il benessere collettivo.

A tali fini la Regione Emilia-Romagna vuole mettere in atto politiche di attrazione di talenti e di investimenti pubblici e privati, utili a realizzare un processo di innovazione continuo, facendo di Bologna e dell’Emilia-Romagna un baricentro internazionale per lo studio e le applicazioni in materia di Big Data e Intelligenza Artificiale.

Ciò verrà perseguito accrescendo la propria rilevanza nazionale e internazionale nell’ambito dei Big Data, dell’Intelligenza Artificiale, della Meteorologia e del Cambiamento Climatico, aree strategiche per lo sviluppo economico e sociale della regione, creando sul territorio una convergenza di infrastrutture, competenze e servizi che lo qualifichino come vero e proprio HUB della ricerca avanzata e dell’innovazione in questi ambiti, ciò anche grazie allo sforzo già profuso in tal senso dalle quattro antiche e prestigiose Università presenti sul territorio regionale.

La Regione Emilia-Romagna, fin dalla metà degli anni 60 ha visto insediarsi sul proprio territorio importanti centri di ricerca di rilevanza nazionale ed internazionale, quali il CNAF-INFN - Centro Nazionale di calcolo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Consorzio Interuniversitario CINECA, il C.N.E.N., oggi ENEA, tutti dotati di centri di calcolo all’avanguardia.

Negli anni ‘80 - ’90 CNR, INFN, CINECA, ENEA promuovono il nuovo network GARR per la connettività tra i diversi soggetti di ricerca. A Bologna nasce Iperbole, la prima rete civica in Italia e successivamente, nel 2004, LEPIDA, quale strumento operativo per l’attuazione dell’Agenda digitale regionale e per la promozione di innovazione e sviluppo telematico della Pubblica Amministrazione e del territorio.

L’Emilia-Romagna si caratterizza quindi per la presenza di infrastrutture, competenze ed opportunità che la contraddistinguono come un contesto aperto e adeguato alle grandi sfide tecnologiche e sociali del nostro tempo.

Oggi la community regionale in questi ambiti è costituita da numerosi soggetti pubblici e privati, attivi nella ricerca e nell’innovazione, che collaborano a progetti all’avanguardia sui temi del supercalcolo, dell’intelligenza artificiale e del clima.

La Regione Emilia-Romagna, da parte sua, ha attivato numerose azioni finalizzate a sviluppare nuove competenze a supporto della ricerca scientifica e tecnologica e dell’innovazione dei sistemi produttivi: sostegno, con gli atenei della regione, per nuovi corsi di laurea in ingegneria dell’intelligenza artificiale, definizione di nuovi percorsi formativi post laurea, borse di studio e dottorati di ricerca nell’ambito dei Big Data e Intelligenza Artificiale, ad elevato impatto in termini di risorse e utenti finali coinvolti. Inoltre, sono stati sostenuti laboratori e infrastrutture di ricerca e innovazione a diretto supporto dello sviluppo di applicazioni per l’industria e per la Pubblica Amministrazione.

L’intensa azione svolta per la promozione della rete di relazioni tra mondo della ricerca ed innovazione e realtà imprenditoriali del territorio si sta realizzando anche attraverso i CLUST-ER, comunità di soggetti pubblici e privati (centri di ricerca, imprese, enti di formazione), nati su impulso della Regione, che condividono competenze, strumenti e risorse per favorire il posizionamento e la competitività dei sistemi produttivi più rilevanti dell’Emilia-Romagna.

In questa rete di relazioni virtuose, oltre ai 7 CLUST-ER tematici che coinvolgono circa 450 soggetti negli ambiti propri della strategia di specializzazione intelligente, svolge un ruolo importante l’Associazione Big Data costituita nel 2018.

Tra le più importanti iniziative regionali che pongono questo territorio all’avanguardia del settore Big Data c’è la promozione della rete dei Tecnopoli, oggi costituita da 10 infrastrutture dislocate in 20 sedi. In tale ambito è strategica la realizzazione del Tecnopolo di Bologna attraverso il progetto di recupero dell’area industriale della Ex Manifattura Tabacchi, che rappresenta un importante attrattore di investimenti pubblici e privati nel settore del digitale e dell’economia dei dati.

In quest’area sono in corso i lavori per la ricollocazione del Data Center del Centro Europeo per previsioni metereologiche di medio termine (ECMWF) che, in base agli accordi internazionali ratificati nel dicembre del 2017 vedranno l’insediamento del Centro nel 2019/2020. L’investimento per realizzare quest’opera ammonta a quasi 52 milioni di Euro, dei quali 40 finanziati dal MIUR, 7 attraverso risorse dell’Unione europea e 5 con risorse regionali.

Con Legge del 27 dicembre 2017, n. 205 è stata inoltre istituita l'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata ItaliaMeteo, prevedendone la sede a Bologna. La naturale collocazione è quella degli spazi del Tecnopolo.

Sempre con riferimento al Tecnopolo ex Manifattura Tabacchi, la Regione sta inoltre collaborando con INFN e CINECA per la partecipazione alla Call Europea che individuerà la struttura ospitante per un supercalcolatore HPC pre exa-scala acquisito dalla Joint Undertaking EuroHPC proponendo quale sede del supercalcolatore proprio il Tecnopolo di Bologna. Il progetto viene sviluppato in attuazione dell’accordo europeo EuroHPC che pone l’ambito dei big data e del supercalcolo quale priorità di intervento per la competitività dell’intero sistema europeo.

Sempre presso il Tecnopolo di Bologna troverà spazio anche il Competence Centre industria 4.0 BI-REX per l’applicazione dei Big Data all’ambito manifatturiero.

Le politiche regionali in tema di BIG DATA, Intelligenza Artificiale, Cambiamento Climatico sono tema di riferimento anche per lo sviluppo di importanti futuri accordi internazionali e per la partecipazione a reti europee come NEREUS, rete europea delle regioni che usano tecnologie spaziali, particolarmente rilevanti rispetto ai temi dell’energia, clima e sicurezza.

Proprio al fine di costruire una robusta strategia per il posizionamento nella comunità scientifica internazionale nei diversi ambiti indicati, anche in attuazione delle sfide poste dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene l’istituzione di una Fondazione con obiettivi di consolidamento, valorizzazione e promozione della ricerca scientifica e delle sue implicazioni interdisciplinari con particolare riferimento a Big Data ed Intelligenza Artificiale, alla trasformazione del sistema economico e sociale, alla definizione di politiche pubbliche in relazione ai temi del cambiamento climatico e dello sviluppo umano, promuovendo la più ampia collaborazione con i grandi centri di ricerca di livello nazionale, europeo ed internazionale.

Il Tecnopolo di Bologna aspira quindi a svolgere un ruolo di primo piano per la ricerca e l’ innovazione, collocandosi tra i primi al mondo per potenzialità di calcolo e per contributo allo sviluppo degli ambiti dei Big Data, Intelligenza Artificiale, Meteorologia e Cambiamento Climatico.

Il Progetto di Legge è infine coerente con quanto già previsto dalla L.R. 7/2002 in materia di promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico focalizzandosi in modo specifico su alcuni ambiti di particolare rilevanza strategica non solo per il sistema produttivo ma per l’intera società regionale.

La disposizione in approvazione all’art. 1 indica le finalità degli interventi e gli strumenti da mettere in campo, quali la creazione di nuove infrastrutture di ricerca, lo sviluppo della ricerca collaborativa e, la promozione dell’istituzione della Fondazione “Big Data for Human Development”, strumento funzionale allo sviluppo complessivo delle politiche pubbliche in materia di Big Data.

Gli artt. 2 e 3 disciplinano la messa a disposizione rispettivamente dell’Agenzia Meteo Nazionale e di INFN-CINECA di spazi all’interno del Tecnopolo di Bologna.

L’art. 4 riguarda la promozione di accordi nazionali, europei ed internazionali finalizzati all’insediamento all’interno del Tecnopolo di Bologna di attività di ricerca, trasferimento tecnologico, incubazione e accelerazione di impresa nell’ambito di Big data, intelligenza artificiale e cambiamento climatico.

Gli art. 5 e 6 riguardano rispettivamente l’istituzione della Fondazione “Big Data for Human Development” e la sua governance affidata ad un comitato denominato International Scientific Board (ISB).

L’art. 7 disciplina le risorse che la Regione intende destinare alla Fondazione.

L’art. 8 prevede la partecipazione della Regione alla Rete europea NEREUS, per la promozione e l’utilizzo delle tecnologie e dei dati satellitari.

L’art. 9 prevede la possibilità di ulteriori investimenti per la promozione dei Tecnopoli e più in generale di infrastrutture scientifiche.

L’art. 10 prevede l’adozione di misure di incentivazione per l’attrazione di talenti nelle materie di cui al presente progetto di legge.

L’art. 11 prevede che per tutto ciò che riguarda la gestione e l’elaborazione dei dati in proprio possesso, la Regione adotti specifici provvedimenti al fine di tutelare l’interesse pubblico da essa perseguito. Tale previsione intende sottolineare la necessità di assumere specifiche decisioni sui dati in proprio possesso, a fronte delle rispettive ricadute in termini di tutela della privacy e degli interessi pubblici legati ai singoli settori, ricadute particolarmente rilevanti in alcuni ambiti, quali quello sanitario.

L’art. 12 contiene le norme finanziarie.

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