n.77 del 31.03.2025 (Parte Prima)

Oggetto n. 398 - Ordine del giorno n. 10 collegato all'oggetto 229 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027". A firma dei Consiglieri: Calvano, Casadei, Paldino, Larghetti, Castaldini, Evangelisti, Fiazza

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
 
Premesso che

 

l'agenzia Dire, importante realtà nel panorama dell'informazione regionale e nazionale, sta affrontando una grave crisi aziendale caratterizzata dal mancato pagamento degli stipendi ai giornalisti e ai lavoratori da oltre due mesi, situazione denunciata più volte attraverso scioperi e proteste pubbliche.  

Il Bilancio di previsione 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna pone grande attenzione al potenziamento dei servizi essenziali, quali sanità, trasporti, educa­ zione e comunicazione pubblica, evidenziando come la trasparenza e l'accesso all'informazione siano fondamentali per garantire la qualità dei servizi e il diritto dei cittadini a essere correttamente informati.  

L'importanza del diritto alla retribuzione e della tutela dei lavoratori è un principio costituzionalmente garantito che deve essere salvaguardato anche in situa­ zioni di crisi aziendale, come quella che sta colpendo i lavoratori della Dire.

 

Rilevato che

 

i giornalisti e i lavoratori dell'agenzia Dire continuano a garantire la pubblicazione del notiziario quotidiano nonostante il mancato pagamento degli stipendi dovuti, dimostrando un alto senso di responsabilità professionale e impegno.  

Il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile della gestione dei fondi pubblici destinati al settore dell'informazione, sembra che abbia avviato le procedure per lo sblocco dei fondi arretrati destinati all'agenzia Dire. Tuttavia, l'azienda e l'editore non hanno assunto impegni concreti per il pagamento immediato delle mensilità dovute ai lavoratori, lasciando la situazione irrisolta e causando gravi difficoltà economiche ai dipendenti.  

L'agenzia Dire è un'importante fonte di informazione per le istituzioni regionali e nazionali, beneficiaria di appalti pubblici che richiedono un'adeguata gestione aziendale e il rispetto dei diritti dei lavoratori.

 

Considerato che

 

la situazione di crisi aziendale che coinvolge l'agenzia Dire è sintomatica di un problema più ampio di precarietà lavorativa nel settore dell'informazione, aggravata dalla difficoltà di reperire fondi adeguati e dall'assenza di un piano industriale chiaro.  

L'impegno dei lavoratori nell'assicurare la continuità dei servizi informativi è un elemento fondamentale per la tutela del diritto dei cittadini ad essere informati e per la trasparenza del sistema democratico.  

Le agenzie di stampa rappresentano uno strumento fondamentale per garantire un'informazione adeguata e costante sulle attività dell'Assemblea legislativa e per assicurare che tali informazioni siano rilanciate nel circuito informativo regionale e nazionale. Questo sistema permette di mantenere viva la connessione tra l'Assemblea e il dibattito pubblico su scala politica e normativa. È quindi indispensabile che le istituzioni regionali manifestino solidarietà e attivino tutte le iniziative possibili per sollecitare l'azienda e gli enti competenti a garantire il pagamento degli stipendi arretrati, la continuità dei servizi informativi e la salva­ guardia dei posti di lavoro, al fine di preservare la qualità e l'efficienza del servizio pubblico di informazione.

 

Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale a

 

manifestare il proprio sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell'agenzia Dire in tutte le sedi istituzionali, riconoscendo l'importanza del loro ruolo per la corretta informazione istituzionale e il funzionamento democratico.  

Attivarsi presso il Governo nazionale e i soggetti competenti affinché siano intraprese tutte le iniziative necessarie per tutelare le professionalità impegnate nel mondo dell'informazione, garantendo la tenuta organizzativa delle redazioni e il mantenimento della qualità del loro lavoro, come garanzia dei principi di libertà di informazione, pluralismo e democrazia.   

Partecipare attivamente ai tavoli di confronto istituzionali nazionali e regionali, promuovendo un dialogo costruttivo con l'azienda e le rappresentanze sindacali per individuare soluzioni concrete alla crisi aziendale, con particolare attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro e al pagamento degli stipendi arretrati. 

 

Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 26 marzo 2025

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