n.41 del 16.03.2011 periodico (Parte Seconda)

Approvazione schema di protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna - Agenzia di Protezione civile e la Regione Marche concernente la difesa del mare Adriatico centrale e della fascia costiera adiacente da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono espressamente richiamate:

  1. di approvare l’allegato schema di protocollo di intesa, parte integrante e sostanziale del presente atto, avente ad oggetto la difesa del mare Adriatico centrale e della fascia costiera adiacente da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini;
  2. di dare atto che:

- il protocollo di intesa verrà stipulato tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Marche;

- alla sottoscrizione del protocollo di intesa, per la Regione Emilia-Romagna – Agenzia regionale di Protezione civile, provvederà il Direttore dell’Agenzia regionale, in linea con quanto previsto negli indirizzi operativi approvati con propria deliberazione 652/07;

3. di pubblicare, per omissis, la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

Protocollo di intesa tra Regione Marche e Regione Emilia-Romagna in materia di difesa da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini

Il Servizio 9 - Governo del territorio, Mobilità e Infrastrutture - P.P. Difesa e Sicurezza del mare della Regione Marche

e

L’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, rappresentata dal suo Direttore, domiciliato per la carica in Bologna, Viale Silvani n. 6

Premesso:

che in data 19 maggio 2010 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato la direttiva “Indirizzi operativi per l’impiego delle organizzazioni di volontariato di protezione civile nel settore marittimo ed in generale nelle attività svolte dalle Capitanerie di porto Guardia costiera”

che in data 4 novembre 2010 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha approvato il “Piano di pronto intervento nazionale per la difesa da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causate da incidenti marini”;

che il mare Adriatico e la fascia costiera rappresentano una fondamentale risorsa ambientale ed economica per le attività connesse alla pesca e al turismo;

che il notevole traffico di petroliere, le connesse attività portuali di allibo, il trasferimento a terra degli idrocarburi e il loro trattamento e stoccaggio negli impianti di raffinazione rappresentano una sorgente di somma pericolosità per il mare Adriatico;

che il mare Adriatico risulta essere uno tra i mari più interessati da episodi di sversamento accidentale o doloso di idrocarburi;

che i bassi fondali e la ristretta conformazione rendono il mare Adriaticoparticolarmente sensibile dal punto di vista ambientale;

che per l’alto valore ambientale ed economico rappresentato dal mare Adriatico e dalla fascia costiera, la loro tutela rappresenta un obiettivo primario irrinunciabile;

che la frammentazione delle competenze comporta l’esigenza di una maggiore integrazione delle procedure tra i vari soggetti a livello nazionale e locale per una efficace gestione dell’emergenza in caso di eventuale rilascio di idrocarburi, specialmente in prossimità della costa;

che la risposta del sistema nelle fasi di allertamento e gestione dell’emergenza sarà tanto più efficace quanto più derivante da una attenta pianificazione a scala di bacino e da modelli di intervento condivisi tra i diversi soggetti coinvolti a livello nazionale e locale;

che è sempre più avvertita l’esigenza di promuovere iniziative comuni tra Regioni e Amministrazioni locali nell’ambito di un programma organico e condiviso impostato su area vasta al fine di migliorare costantemente la qualità e la quantità dei servizi forniti alla popolazione per tutelare l’integrità ed il valore della vita dell’intera collettività;

che risulta indispensabile il raccordo con il Dipartimento di Protezione Civile nazionale nelle iniziative intraprese al fine di avviare sinergie anche con le Autorità nazionali competenti in materia di difesa del mare dall’inquinamento di idrocarburi e altre sostanze nocive.

che la Regione Emilia-Romagna e la Regione Marche intendono promuovere presso l’Euroregione Adriatica lo sviluppo di iniziative volte alla tutela del mare e della costa;

che la Regione Marche ha attivato, in via sperimentale, presso il Fornetto di Ancona - Località Montagnolo, una postazione di monitoraggio e controllo dei traffici marittimi e dell’inquinamento esteso a tutto l’Adriatico quale risultato dei progetti comunitari denominati SecurSea e Task Force realizzati in parternariato con la Contea di Zara;

che l’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività finalizzate alla previsione e prevenzione dei rischi per l’ambiente marino e la fascia costiera, ritiene importante acquisire i dati di monitoraggio della Regione Marche al fine di allestire un primo sistema di allertamento basato sul rilevamento del traffico marittimo;

che la Regione Marche intende potenziare il sistema di monitoraggio anche attraverso il coinvolgimento di altri Enti territoriali al fine di conseguire un dimensionamento delle attività tale da garantire un’operatività su scala adeguata;

che le competenze maturate nell’uso dei sistemi di acquisizione dati e nella gestione delle emergenze in mare costituiscono la base per la realizzazione del progetto comunitario C.R.I.S.E. (Common management of sea risks and sea safety in the Adriatic region), attualmente in fase di istruttoria, a cui la Regione Marche e la Regione Emilia-Romagna partecipano in qualità di partner unitamente alla Regione Puglia ed alle contee e regioni della Croazia.

Per quanto sopra esposto convengono quanto segue:

Oggetto

Il presente Protocollo disciplina le azioni e le attività che verranno messe in atto dalle parti nel condiviso intento di assicurare il progressivo sviluppo di utili sinergie in tema di previsione, prevenzione, monitoraggio e gestione delle emergenze in mare e sulla costa con particolare riguardo all’inquinamento da idrocarburi.

La collaborazione tra le parti verterà in particolare sui seguenti punti:

  1. condivisione e messa a sistema delle informazioni sul traffico marittimo attualmente acquisite tramite la stazione di monitoraggio del Montagnolo (AN);
  2. sviluppo di modelli di simulazione per la previsione del movimento in mare e degli eventuali punti di spiaggiamento delle sostanze sversate a partire dal modello matematico GNOME attualmente in uso presso l’Agenzia di Protezione civile dell’Emilia-Romagna;
  3. implementazione del sistema informativo territoriale dedicato e realizzato su base cartografica WGS 84;
  4. realizzazione di un sistema di allertamento attraverso procedure condivise;
  5. condivisione di modelli di intervento, procedure e informazioni per la collaborazione alla risposta all’emergenza in alto mare, su bassi fondali e sulla costa in caso di spiaggiamento di idrocarburi o di altre sostanze pericolose;
  6. implementazione del sistema di monitoraggio tramite dotazioni sia di tipo strumentale (sensori di vario genere) che non strumentale;
  7. zonazione di aree costiere e marine esposte a diverso grado di rischio;
  8. sviluppo di procedure comuni per la coerente risposta all’emergenza e identificazione di tecniche di bonifica condivise;
  9. individuazione di percorsi didattici volti alla formazione di personale qualificato;
  10. promozione di iniziative a livello comunitario, anche progettuali, per lo sviluppo di parternariati con regioni e stati con analoghe problematiche.

1. Impegni delle parti

In attuazione dei punti 1, 2 e 3 di cui all’art. 1 del presente protocollo di intesa le parti si impegnano come segue:

  1. Il Servizio Governo del territorio Mobilità e Infrastrutture della Regione Marche mette a disposizione dell’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna dati e informazioni relativi al monitoraggio dei traffici marittimi acquisiti tramite gli apparati tecnologici operativi presso la stazione di Montagnolo (AN);
  2. L’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna mette a disposizione del Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche il modello matematico di simulazione “GNOME” per la previsione del movimento degli sversamenti in mare.

Le parti concordano di rimandare a successivi programmi operativi l’attuazione degli altri punti di cui all’art. 1 del presente protocollo di intesa.

Le parti possono coinvolgere i responsabili dei sistemi informatici delle rispettive amministrazioni per organizzare le opportune configurazioni informatiche in grado di garantire l’interfaccia tra i rispettivi apparati e predisponendo le opportune protezioni.

2. Durata

Il presente protocollo di intesa ha validità quinquennale con decorrenza dalla data della sua stipula e può essere modificata previo accordo tra le parti.

Le parti possono risolvere il presente protocollo di intesa in ogni momento, previo preavviso di almeno trenta giorni.

3. Proprietà dei dati

La proprietà dei materiali e degli elaborati derivanti dalle attività congiuntamente sviluppate spetta ad entrambe le parti che potranno utilizzarli nel rispetto delle norme sulla proprietà intellettuale.

4. Controversie

Eventuali controversie derivanti dalla applicazione della presente convenzione verranno risolte da un collegio arbitrale composto da tre membri, nominati il primo dall’Agenzia di Protezione civile dell’Emilia-Romagna, il secondo dal Servizio 9 Governo del territorio Mobilità e Infrastrutture della Regione Marche ed il terzo concordemente dagli altri due arbitri.

5. Nomina dei referenti

Sono individuati, quali referenti per l’attuazione del presente Protocollo:

Per il Servizio 9 Governo del territorio Mobilità e Infrastrutture, arch. Alberto Cecconi;

Per l’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile in qualità di coordinatore delle attività e il dott. ing. Francesco Lo Jacono in qualità di referente tecnico per l’attuazione del protocollo.

La presente convenzione potrà essere modificata con accordi tra i relativi referenti su punti specifici purchè le modifiche non snaturino la sostanza della stessa.

Art. 7 Tutela della privacy

I dati contenuti nel presente protocollo di intesa, ai sensi del DLgs 30 giugno 2003, n.196, saranno trattati dalla Regione Marche/Regione Emilia-Romagna anche con strumenti informatici unicamente per lo svolgimento degli adempimenti di istituto, di legge e di regolamento correlati alla protocollo ed alla gestione del relativo rapporto.

Le parti stipulanti dichiarano di essersi reciprocamente comunicate, oralmente e prima della sottoscrizione del presente atto, le informazioni di cui all’articolo 13 del DLgs 196/03 recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il trattamento dei dati personali conferiti per la sottoscrizione e l’esecuzione del presente atto stesso e di essere a conoscenza dei diritti che spettano loro in virtù dell’art. 7 della citata normativa.

Il presente atto è esente dall’imposta di bollo ai sensi della tabella art. 16 del DPR 26 ottobre 1972, n. 642 ed è esentato dalla registrazione ai sensi della tabella art. 1, DPR 26 aprile 1986, n. 131.

Letto, approvato e sottoscritto.

Per il Servizio 9 - Governo del territorio, Mobilità e Infrastrutture - P.P. Difesa e Sicurezza del mare

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Per l’Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna

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