n.256 del 22.07.2020 periodico (Parte Seconda)

Modifiche alla D.G.R. n. 1247/2019 "Bando 2019 per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione (L.R. n. 15 /2018 "Legge sulla partecipazione all'elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n.3"). Criteri e modalità

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la legge regionale del 22 ottobre 2018, n. 15 “Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3”;

- la propria deliberazione n. 1247 del 22 luglio 2019 “Bando 2019 per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione (L.r. n. 15/2018 “Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3”). Criteri e modalità”;

Visti:

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

- il Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, successivamente abrogato dal decreto-legge n. 19 del 2020 ad eccezione dell'articolo 3, comma 6-bis, e dell'articolo 4;

- l’Ordinanza contingibile e urgente n. 1, “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, firmata dal Ministro della salute e dal Presidente della Regione Emilia-Romagna il 23/02/2020;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’9 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 aprile 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- i decreti del Presidente della Giunta regionale:

- n. 82 del 17 maggio 2020, n. 84 del 21 maggio 2020, n. 87 del 23 maggio 2020; n. 94 del 30 maggio 2020; n. 98 del 6 giugno 2020; n. 109 del 12 giugno 2020, contenenti una serie successiva di ordinanze, ai sensi dell’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in tema di misure per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da Covid-19”;

Considerato che:

- la situazione eccezionale determinatasi dallo stato di emergenza causato dall’epidemia COVID-19 nel Paese e sul territorio regionale e le misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia hanno imposto la chiusura dei luoghi dove abitualmente si svolgono le attività di coinvolgimento della cittadinanza allo scopo di realizzare, tramite un dialogo inclusivo tra cittadini e pubbliche amministrazioni locali, la partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche;

- la sospensione forzata delle attività sopra richiamate ha causato l’annullamento di attività in corso di realizzazione, nonché di rinvii, slittamenti e modifiche, con inevitabili variazioni della calendarizzazione delle attività;

Rilevato come il protrarsi delle restrizioni sopra descritte comporti tuttora limitazioni all’operatività dei soggetti beneficiari di contributi regionali, chiamati a sostenere oneri significativi e imprevisti per la futura ripresa delle attività in condizioni di sicurezza;

Dando atto della comunicazione del Tecnico di Garanzia, competente ai sensi dell’art. 8 della L.R. n. 15/2018 per la valutazione in itinere ed ex post dello svolgimento dei processi partecipativi ammessi al contributo regionale recante prot. AL/2020/0003486 del 6/3/2020, che introduceva, nell’ambito delle iniziative straordinarie per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nella Regione Emilia-Romagna messe in atto dal DPCM 1 marzo 2020, una proroga di 60 giorni per la durata di tutti i progetti finanziati con il Bando Partecipazione 2019;

Ritenuto opportuno, alla luce di quanto su esposto, dare attuazione alla sospensione dei tempi di conclusione delle attività, come prevista all’art. 103 (rubricato “Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza”) del Decreto-Legge 17/3/2020, n. 18, sopra citato e successivamente all’art. 37 del Decreto-Legge 8/4/2020, n. 23 sopra citato, per il periodo 23 febbraio 2020 - 15 maggio 2020, per ogni progetto ammesso a finanziamento, compresi i progetti di durata di 12 mesi, di cui all’art 15, comma 3 della L.R. n. 15/2018, sopra citata, e che tale sospensione assorbe la proroga del Tecnico di Garanzia di cui sopra;

Ravvisata inoltre l’opportunità di introdurre modifiche al bando indetto con la citata D.G.R. n. 1247/2019, al fine di agevolare l’operatività e l’accesso da parte di tutti gli enti pubblici beneficiari dei contributi, ad acconti, fino al massimo del 30% del contributo, qualora abbiano adempiuto alle altre prescrizioni previste dal bando, attingendo a risorse disponibili non solo sul bilancio della Regione dell’anno 2019, come attualmente previsto al paragrafo 15 del bando;

Ritenuto che la modifica del bando sopra esposta, supportata dalla effettiva disponibilità finanziaria sul bilancio regionale 2020, pur non comportando alcun aumento del contributo regionale consente agli enti pubblici di poter meglio affrontare le necessità connesse allo sviluppo dei progetti in relazione alla situazione emergenziale;

Ravvisata infine l’opportunità di consentire, per tutti i progetti, eventuali motivate variazioni interne al Piano dei costi di progetto presentati in sede di domanda di contributo e riguardanti le quattro macro voci, anche in misura massima superiore al 20% attualmente previsto;

Ritenuto pertanto opportuno, in considerazione del prolungarsi delle misure per il contenimento dell’epidemia COVID-19 e sulla base di quanto sopra rilevato e considerato, approvare le modifiche al bando indetto con propria deliberazione n. 1247/2019, così come riportate nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, dando atto che:

- per quanto non modificato con il presente atto, rimangono valide le disposizioni approvate nel bando indetto con la precedente propria deliberazione n. 1247/2019;

- le modifiche apportate con il presente atto non comportano maggiori oneri a carico dell’Ente;

Visti inoltre:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e ss.mm.ii. “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- la propria deliberazione n. 83/2020 “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2020-2022”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- la propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii.;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare le modifiche al bando regionale in materia di sostegno dei processi di partecipazione dei cittadini all'elaborazione delle politiche pubbliche, così come riportate nel seguente allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

ALLEGATO 1) - Modifiche al bando afferente alla L.R. n. 15/2018 indetto con D.G.R. n.1247/2019;

2. di dare atto che:

per quanto non modificato con la presente deliberazione, rimangono valide le disposizioni approvate nel bando in parola;

le modifiche apportate con il presente atto non comportano maggiori oneri a carico dell’Ente;

3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e anche, separatamente per ciascun allegato, sul sito www.partecipazione.regione.emilia-romagna.it;

4. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii..

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