n.390 del 27.12.2024 periodico (Parte Terza)

Avviso per il conferimento di un incarico di Dirigente Veterinario Direttore della Struttura Complessa “Sanità Animale” dell’Azienda USL di Modena

In attuazione della deliberazione n. 404 del 13/12/2024 si intende conferire n° 1 incarico sessennale di direzione di struttura complessa

Ruolo: SANITARIO - Profilo Professionale: VETERINARIO - POSIZIONE: DIRIGENTE VETERINARIO DIRETTORE DELLA STRUTTURA COMPLESSA “SANITA’ ANIMALE” - AREA DISCIPLINARE: SANITA’ ANIMALE (AREA A)

Il presente avviso è emanato in conformità al DPR 484/97 con l’osservanza delle norme previste dal D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, dell’art. 20 della L. 118/22, nonché dalla L.R. 29/04 come modificata dalla L.R. 23/22, nonché della deliberazione di Giunta Regionale n. 65 del 23/01/23 recante “Direttiva Regionale relativa ai criteri e alle procedure per il conferimento degli incarichi di Direzione di Struttura Complessa della Dirigenza Sanitaria nelle Aziende e negli Enti del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna”.

1. REQUISITI GENERALI E SPECIFICI DI AMMISSIONE

a) cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni previste dalle leggi vigenti, ovvero di un Paese dell’Unione Europea ai sensi dell’art. 38 D. Lgs. 165/01; si applica quanto previsto dall’art. 7 L. 97/13;

b) incondizionata idoneità fisica specifica alle mansioni della posizione funzionale a concorso. Il relativo accertamento sarà effettuato prima dell’immissione in servizio, in sede di visita preventiva ex art. 41 D. Lgs n.81/08;

c) iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici Veterinari; l'iscrizione al corrispondente Albo Professionale di uno dei Paesi dell'Unione Europea consente la partecipazione all'Avviso, fermo restando l'obbligo dell'iscrizione all'Albo in Italia prima dell'assunzione in servizio;

d) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nell’area di Sanità Animale (o equipollenti) e specializzazione in Sanità Animale (o equipollenti) ovvero anzianità di servizio di dieci anni nell’area di Sanità Animale.

L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del D.P.R. n. 484/97.

Le tabelle delle aree e delle specializzazioni equipollenti sono contenute nel D.M. Sanità del 30.1.1998 e successive modificazioni ed integrazioni;

e) curriculum in cui sia documentata una adeguata esperienza;

f) attestato di formazione manageriale. Il candidato cui sarà conferito l’incarico di direzione della struttura complessa, qualora non già in possesso dell’attestato, avrà l’obbligo di acquisirlo entro un anno dal conferimento dell’incarico, partecipando al relativo corso di formazione manageriale. Il mancato superamento del corso determina la decadenza dell’incarico stesso.

Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione nonché al momento dell’eventuale assunzione.

Non possono accedere agli incarichi coloro che siano esclusi dall'elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati dall'impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.

La partecipazione all’avviso non è soggetta a limiti di età (art. 3 Legge n. 127/97); tenuto conto dei limiti di età per il collocamento in quiescenza dei dipendenti e della durata del contratto.

In applicazione della legge 10.4.1991 n. 125, è garantita parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso ed il trattamento sul lavoro.

2. MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Termine ultimo presentazione domande: 30° giorno non festivo successivo alla data di pubblicazione dell'estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale.

La domanda di partecipazione, e la relativa documentazione, deve essere rivolta al Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. di Modena e presentata tramite posta elettronica certificata, nel rispetto dei termini di cui sopra, utilizzando una casella di posta elettronica certificata, al seguente indirizzo PEC dell’Azienda auslmo@pec.ausl.mo.it

La domanda e tutta la documentazione allegata dovranno essere contenute in un unico file formato pdf.

Si precisa che la validità di tale invio, così come stabilito dalla normativa vigente, è subordinata all’utilizzo da parte del candidato di casella di posta elettronica certificata personale. Non sarà, pertanto, ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla PEC suddetta. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere firmata dal candidato in maniera autografa, scannerizzata e inviata.

In alternativa il candidato dovrà utilizzare una delle modalità previste dall’art.65 del D.Lgs. 7.3.2005 n.82 come valide per presentare istanze e dichiarazioni alle pubbliche amministrazioni e precisamente: a) sottoscrizione con firma digitale o firma elettronica qualificata b) identificazione dell’autore tramite carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi c) inoltro tramite la propria casella di posta elettronica certificata purché le relative credenziali di accesso siano rilasciate previa identificazione del titolare e ciò sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato. Il mancato rispetto delle predette modalità di inoltro/sottoscrizione della domanda comporterà l’esclusione dalla selezione.

Sono escluse altre forme di presentazione o di trasmissione.

La domanda deve pervenire, a pena di esclusione, entro il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo.

Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio; l’eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.

L’Amministrazione non assume responsabilità per disguidi di comunicazioni determinati da mancata o inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata errata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per disguidi informatici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, né per disguidi nella trasmissione informatica o dovuti a malfunzionamento della posta elettronica certificata.

Si ricorda che l’indirizzo di posta elettronica certificata sopra indicato è utilizzabile unicamente per le finalità di cui al presente bando.

Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità, in modo chiaramente leggibile:

a) cognome e nome, la data ed il luogo di nascita e la residenza;

b) il possesso della cittadinanza italiana, ovvero di un Paese dell’Unione Europea;

c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione, o della cancellazione dalle liste medesime;

d)le eventuali condanne penali riportate, ovvero di non aver riportato condanne penali;

e) il possesso dei requisiti generali e specifici di ammissione richiesti dal bando;

f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;

g) i servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego;

h) il domicilio (ed eventualmente recapito telefonico, e-mail e posta elettronica certificata) presso il quale deve essere fatta all’aspirante, ad ogni effetto, ogni necessaria comunicazione. A tale scopo, l'aspirante dovrà comunicare ogni eventuale successiva variazione del domicilio indicato nella domanda. In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di cui alla precedente lettera a);

i) il consenso al trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/03).

La domanda deve essere firmata; ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 28.12.2000 n.445, non è richiesta l’autentica di tale firma.

La mancanza della firma, o la omessa dichiarazione nella domanda anche di uno solo dei requisiti richiesti per l’ammissione determina l’esclusione dalla selezione.

Tutti i dati personali di cui l’Amministrazione sia venuta in possesso in occasione dell’espletamento dei procedimenti concorsuali verranno trattati nel rispetto del Decreto Legislativo n. 196/03. La presentazione della domanda da parte del candidato implica il consenso al trattamento dei propri dati personali, compresi i dati sensibili, a cura dell’Azienda e all’utilizzo degli stessi per lo svolgimento della procedura concorsuale, nonché per gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 33/13. I dati potranno essere messi a disposizione di coloro che, dimostrando un concreto interesse nei confronti della suddetta procedura, ne facciano espressa richiesta ai sensi dell’art. 22 della Legge n. 241/90.

3. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Alla domanda di partecipazione gli aspiranti devono allegare tutte la documentazione relativa ai titoli che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formulazione dell’elenco degli idonei, ivi compreso un curriculum professionale, datato e firmato, relativo alle attività professionali, di studio, direzionali - organizzative svolte, i cui contenuti, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 484/97, dovranno fare riferimento:

a) alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;

b) alla posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui ha operato il dirigente e i particolari risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti;

c) alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, anche con riguardo all’attività/casistica trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità;

d) ai soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore ai tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;

e) alla attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento del diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario con indicazione delle ore annue di insegnamento;

f) alla partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero, in qualità di docente o relatore;

g) alla produzione scientifica, valutata in relazione all’attinenza alla disciplina ed alla pubblicazione su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché al suo impatto nella comunità scientifica;

h) alla continuità e alla rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.

Il curriculum sarà oggetto di valutazione esclusivamente se redatto nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e trasmesso unitamente a fotocopia di documento di identità.

Ai sensi dell'art. 40 co. 01 del D.P.R. n. 445/00, così come modificato dall'art. 15 della L. n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/00 come appresso specificato.

Eventuali certificati allegati alla domanda di partecipazione alla selezione si considerano nulli. Resta esclusa dal regime dell’autocertificazione la tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato. Per essere oggetto di valutazione le casistiche dovranno essere certificate dal Direttore Sanitario sulla base della attestazione del Dirigente di struttura complessa responsabile dell’unità operativa e relative agli ultimi 10 anni.

Il candidato deve presentare, con firma non autenticata, unitamente a copia semplice di un proprio documento di identità personale in corso di validità:

a) “dichiarazione sostitutiva di certificazione”: nei casi tassativamente indicati nell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 (ad esempio: stato di famiglia, iscrizione all’albo professionale, possesso del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione, ecc.), oppure

b) “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”: per tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui al citato art. 46 del D.P.R. 445/2000 (ad esempio: attività di servizio; incarichi libero-professionali; attività di docenza, frequenza di corsi di formazione, di aggiornamento; partecipazione a convegni, seminari; conformità all’originale di pubblicazioni, ecc.). La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà richiede una delle seguenti forme:

- deve essere sottoscritta personalmente dall’interessato dinanzi al funzionario competente a ricevere la documentazione,

oppure

- deve essere spedita per posta elettronica certificata unitamente a copia semplice di documento di identità personale del sottoscrittore.

In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato, in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione, deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre. L’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato/autodichiarato.

In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere pena la non valutazione del servizio:

- l’esatta denominazione dell’Ente presso il quale il servizio è stato prestato- la qualifica

- la tipologia del rapporto di lavoro (dipendente, collaborazione coordinata e continuativa, incarico libero-professionale, borsa di studio, ecc.)

- la tipologia dell’orario (tempo pieno/tempo definito/part-time con relativa percentuale rispetto al tempo pieno)

- le date (giorno/mese/anno) di inizio e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare, ecc.)

- quant’altro necessario per valutare il servizio stesso.

Nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di libero-professionista, co.co.co. ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (Ente che ha conferito l’incarico, descrizione dell’attività, regime orario, periodo e sede di svolgimento della stessa).

Le pubblicazioni debbono essere edite a stampa e obbligatoriamente allegate in forma integrale. Possono essere presentate in fotocopia ed autenticate dal candidato, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 445/00, purché il medesimo attesti, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, che le copie dei lavori specificamente richiamati nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono conformi agli originali.

Il candidato può autenticare le copie di qualsiasi altro tipo di documento che possa costituire titolo e che ritenga utile allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito purché il medesimo elenchi specificamente ciascun documento presentato in fotocopia semplice nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, dichiarando la corrispondenza all’originale.

Non saranno ritenute valide generiche dichiarazioni di conformità all’originale che non contengano la specifica descrizione di ciascun documento allegato (e pertanto non saranno valutati i relativi titoli).

L’Amministrazione effettuerà idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive ricevute. In caso di accertate difformità tra quanto dichiarato e quanto accertato dall’Amministrazione:

- L’Amministrazione procederà comunque alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria per le sanzioni penali previste ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/00

- In caso di sopravvenuta assunzione l’Amministrazione applicherà l’art. 55-quater del D. Lgs. 165/01

- L’interessato decadrà comunque, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 445/00, da tutti i benefici conseguiti sulla base della dichiarazione non veritiera.

Alla domanda deve essere unito in duplice copia un elenco dei documenti presentati.

4. DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO

CONTESTO ORGANIZZATIVO

Il territorio su cui l'Azienda USL di Modena svolge le proprie attività istituzionali coincide con quello della Provincia di Modena: una superficie di 2690 Kmq, suddivisa in 47 Comuni. La popolazione provinciale ha raggiunto le 706.892 unità (al 1° gennaio 2023).

L'Azienda USL è organizzata in 7 Distretti socio-sanitari che fanno riferimento ad ambiti territoriali definiti, 4 Ospedali a gestione diretta (riuniti in un presidio unico), organizzati in una rete che include funzionalmente anche l'Ospedale di Sassuolo S.p.a. a proprietà unica di USL di Modena, il Policlinico di Modena e l'Ospedale Civile di Baggiovara (questi ultimi sotto la responsabilità dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena). Fanno parte della rete socio-sanitaria: 3 Ospedali di Comunità (OsCo di Fanano, Castelfranco, Soliera e Novi), 1 Hospice, 5 ospedali privati accreditati (Hesperia Hospital sede anche della cardiochirurgia di riferimento provinciale, Villa Pineta a valenza pneumologico riabilitativa, Casa di Cura Fogliani a valenza ortopedica riabilitativa, Villa Igea con riferimento all’assistenza psichiatrica e Villa Rosa con valenza psichiatrica e specialistica con particolare riferimento alla diagnostica per immagini), 130 strutture residenziali, 31 sedi di consultori familiari, 37 Nuclei Cure Primarie, 192 farmacie pubbliche e private, 29 strutture ambulatoriali private accreditate, 17 Case della Comunità, 23 Punti di continuità assistenziale, 35 punti di infermieristica di comunità e 7 COT. La programmazione prevede a regime la presenza di 27 Case della Comunità, 8 OsCo, 4 Hospice, 50 punti di infermieristica di Comunità e 7 COT.

All’interno dell’Azienda USL di Modena operano 5.400 dipendenti di cui: 900 dirigenti sanitari (medici, veterinari e non medici), 3.700 unità di personale sanitario e tecnico addetto all'assistenza, 800 unità di personale amministrativo e tecnico non addetto all'assistenza. A questi si aggiunge il personale convenzionato tra cui: 446 medici di medicina generale e 95 pediatri di libera scelta.

I dipartimenti a valenza territoriale governano i temi relativi alle cure primarie, alla salute mentale e alla sanità pubblica.

Il Dipartimento di Cure Primarie assicura il sistema di cure erogate vicino ai luoghi di vita delle persone, offre attività di promozione e tutela della salute, prevenzione, cura e riabilitazione secondo i bisogni e le condizioni della persona. Le attività sono realizzate grazie a una rete territoriale di strutture e di professionalità dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali e dei servizi sociali che collaborano e operano in modo integrato: particolare attenzione è rivolta ai pazienti fragili con patologie croniche o acute che spesso non necessitano di un ricovero ospedaliero. In questi casi sono definiti dei percorsi assistenziali personalizzati, condivisi con il paziente e le persone che lo assistono, per garantire continuità della presa in carico. Il Dipartimento opera attraverso la rete territoriale riorganizzata secondo il DM 77 costituita da Case della Comunità (17 attive e 10 in programmazione) ed Ospedali di Comunità (8, di cui 3 attivi) quali strutture di riferimento per garantire accoglienza, presa in carico e continuità dell'assistenza in relazione alla prossimità e alle condizioni della persona da assistere. Le aree di competenza del Dipartimento di Cure Primarie sono: Assistenza di medici e pediatri di famiglia e di medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), Assistenza domiciliare, Assistenza agli anziani, ai disabili e alle persone a rischio di perdita dell'autosufficienza, Pediatrie di Comunità, Consultori familiari, le attività amministrative a supporto dell'assistenza, Medicina penitenziaria. I modelli di riferimento sono rappresentati dalla medicina di iniziativa (proattiva) e dalla presa in carico della cronicità e della fragilità in modo coordinato anche con il sociale; a tale proposito risultano in fase di realizzazione anche le Centrali Operative Territoriali deputate al coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra professionisti coinvolti nei vari setting assistenziali (sanitarie e sociosanitari, territoriali, ospedalieri e della rete dell’emergenza), fornendo continuità, accessibilità ed integrazione anche tra sanitario e sociale.

E’ inoltre in corso la riorganizzazione del setting della cd. “transitional care” con l’istituzione del Dipartimento dell’Integrazione al quale afferiscono direttamente le attività relative alla diabetologia, odontoiatria, psicologia di comunità e geriatria e funzionalmente anche l’ambito della medicina riabilitativa e dell’endocrinologia al fine di agevolare una operatività integrata con le strutture di governo dei percorsi ospedalieri e territoriali e della produzione per attuare la presa in carico dei soggetti deboli o cronici in coerenza con la rilettura organizzativa in attuazione del DM 77/2022.

Il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche è il sistema di servizi che integra le aree di Salute Mentale Adulti, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Dipendenze Patologiche. Il Dipartimento e i Distretti Sanitari condividono la responsabilità della definizione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni per la salute mentale, per le dipendenze patologiche, per la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, di un determinato territorio.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica è la macrostruttura dell’Azienda USL di Modena preposta all’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro. Svolge le funzioni e attività previste dai Livelli Essenziali di Assistenza per la prevenzione collettiva, promuove il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini e garantisce le attività per la prevenzione dei danni alla salute connesse ai rischi negli ambienti di vita e di lavoro, per la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare, la sanità ed il benessere animale. A tal fine svolge funzioni di analisi, promozione, orientamento, assistenza e vigilanza sui problemi di salute e sui fattori determinanti il benessere della collettività, privilegiando i temi caratterizzati da maggiore diffusione, gravità e criticità percepite.

Afferiscono al DSP il Servizio di igiene Pubblica, i Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, il Servizio Impiantistico Antinfortunistico, il Servizio di Medicina dello Sport, il Servizio di Epidemiologia e comunicazione del rischio, il Servizio igiene degli Alimenti e Nutrizione e la Sanità Pubblica Veterinaria articolate nelle tre strutture complesse, Sanità Animale (area A), Igiene degli alimenti di origine animale (area B) e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (area C).

I 7 Distretti sono garanti dell'integrazione sanitaria e socio-sanitaria necessaria al perseguimento degli obiettivi sia assistenziali che di salute, assicurano la funzione di committenza (programmazione dei servizi in risposta al bisogno della popolazione di riferimento), di pianificazione delle innovazioni organizzativo/produttive locali, e sovraintendono alle strategie/decisioni in merito alla logistica, all’accesso, all’offerta equa di servizi, anche sulla base delle criticità rilevate nel proprio territorio.

L’organizzazione aziendale prevede la presenza di 7 dipartimenti ospedalieri.

In ambito ospedaliero troviamo i dipartimenti di: Medicina interna e Riabilitazione (che comprende anche la Neurologia di Carpi), Ostetricia Ginecologia e Pediatria, Attività chirurgiche (Chirurgia generale e specialistiche Urologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Ortopedia, Terapia del dolore ed Anestesia), Malattie nefrologiche e cardiovascolari (Cardiologia e Nefrologia), Diagnostica per Immagini, Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica, Emergenza Urgenza. Di questi, i dipartimenti di Emergenza Urgenza, Malattie nefrologiche e cardiovascolari, Diagnostica per Immagini e Medicina di Laboratorio hanno una valenza interaziendale con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e, ad eccezione dell’Emergenza Urgenza, vedono la presenza anche della componente universitaria (dipartimenti integrati).

Il Presidio Ospedaliero dell’Azienda USL di Modena è inserito nella rete ospedaliera provinciale, unitamente all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena e all’Ospedale di Sassuolo e a 5 Ospedali privati accreditati ed è costituito da quattro ospedali a gestione diretta (Carpi, Mirandola, Pavullo e Vignola) potendo contare su un numero complessivo di posti letto pari a 633 (di cui 26 di DH e 29 SPDC).

Dei quattro ospedali, quello di Carpi (250 letti di cui 9 DH) ha una valenza di area (nord) è sede di DEA di 1° livello con PS e Medicina d’urgenza; oltre alle dotazioni di base (Medicina con Post-acuzie, Ortopedia Chirurgia generale) prevede anche la presenza di discipline specialistiche di area chirurgica (Otorinolaringoiatria, Urologia, Oculistica) oltre alla Neurologia, alla Cardiologia con UTIC e all’Anestesia con letti di Rianimazione. In un’ottica di hub & spoke assicura l’attività a maggior complessità.

Gli ospedali di Pavullo (124 letti di cui 4 DH) e Vignola (100 letti di cui 7 DH) presentano le discipline di base, ovvero, Medicina Post-acuzie, Chirurgia, Ortopedia e PS (a Vignola anche con letti di Medicina d’Urgenza); queste strutture rappresentano il riferimento in area internistica per la popolazione di afferenza distrettuale (autosufficienza) e per la casistica chirurgica a più ampia diffusione (compresa la chirurgia ambulatoriale), anche attraverso il reclutamento dei pazienti valutati e posti in lista provenienti da sedi oggi caratterizzate da lunghe liste di attesa e operati da equipe provenienti anche da altre strutture.

L’Ospedale di Mirandola (130 letti di cui 6 DH), oltre alle discipline di base (Medicina, Post-acuzie, Chirurgia, Ortopedia e PS) sarà a breve dotato anche di una Medicina d’Urgenza; tali strutture rappresentano il riferimento in area internistica per la popolazione di afferenza distrettuale (autosufficienza) e per la casistica chirurgica a più ampia diffusione (compreso ambulatoriale). Mirandola presenta anche una funzione Cardiologica ed una Pneumologia, quest’ultima a valenza di area.

Descrizione della Struttura

La S.C. Sanità Animale opera su tutto il territorio provinciale in cui sono presenti oltre 96.000 capi bovini, 260.000 capi suini, 5.000 capi ovicaprini, 1.500 allevamenti di equidi e oltre 2.000 allevamenti di altre specie (api, lagomorfi, avicoli, camelidi, ittici e da elicicoltura). A oggi dispone di 22 Veterinari.

Il Servizio di Sanità animale eroga mediamente in un anno le seguenti prestazioni: attività di controllo ufficiale presso allevamenti con esecuzione di circa n. 71.000 accertamenti diagnostici (per attività di controllo ufficiale, su segnalazione e su domanda), 4.000 verifiche ispettive e 15.000 certificazioni.

Profilo Oggettivo

Nello specifico la Sanità Animale si occupa di:

1. Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive degli animali che comprende la registrazione di segnalazione di malattia infettiva di animali, anche sospetta, e/o di focolaio epidemico, notifica di caso di malattia infettiva e/o di focolaio epidemico; produzione di report periodici per la sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive animali.

2. Profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali attraverso l’effettuazione dei piani di profilassi e di eradicazione regionali e nazionali; attribuzione qualifiche sanitarie; valutazione epidemiologica dei dati ai fini della programmazione dell’attività; attività di controllo della Peste Suina Africana (PSA) negli allevamenti domestici e nei selvatici, a protezione e salvaguardia dell’intera filiera suinicola.

3. Gestione delle Anagrafi Zootecniche Nazionali che comprendono, nel territorio provinciale di competenza, la procedura di registrazione e autorizzazione delle aziende zootecniche, gestione e aggiornamento dell’anagrafe informatizzata delle aziende zootecniche e degli animali da reddito, divise per specie animali, geo-referenziazione delle aziende.

4. Pianificazione dei Controlli sul Sistema di identificazione e registrazione degli animali delle specie previste dalla normativa anche in funzione dell’applicazione dei principi della Condizionalità (PAC).

5. Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali: controllo delle strutture e spostamenti animali che comprende l’autorizzazione ed i controlli su stalle di sosta, i mercati e le manifestazioni in cui sono presenti animali.

6. Pianificazione dei controlli di Biosicurezza per gli allevamenti delle specie avicola e suina, in particolare per il raggiungimento dello stato di biosicurezza rafforzata richiesto dalla normativa europea per il controllo della PSA.

7. Attività di Audit presso gli Stabilimenti riconosciuti e registrati.

8. Educazione sanitaria: attività di educazione alla salute, informazione e formazione degli operatori del settore; attività di informazione alla cittadinanza, rivolta in particolare alla PSA; attività di formazione in materia di biosicurezza rivolta ai cacciatori per il controllo della PSA.

Tali attività non raramente si esplicano in un contesto di collaborazione sia con le altre aree disciplinari del Servizio Veterinario Dipartimentale (Area C, Area B) sia con altri Servizi del DSP (SIAN) che con altre istituzioni o agenzie presenti sul territorio.

Profilo soggettivo

Al Direttore della Struttura Complessa Sanità animale sono richieste le seguenti competenze professionali e manageriali:

1) consolidata e specifica esperienza nella gestione organizzativa delle attività e problematiche di Sanità animale: profilassi delle malattie infettive (relativamente a quanto previsto dal Regolamento di Polizia veterinaria e da altri Regolamenti di emanazione Comunitaria); movimentazione degli animali e Anagrafi zootecniche nazionali; sistemi informatici che presiedono alle certificazioni e controlli negli scambi di animali intra ed extra comunitari (TRACES);

2) capacità manageriali di programmazione e organizzazione delle risorse assegnate (per l'erogazione dei servizi sul territorio);

3) capacità di gestione e coordinamento delle risorse umane, materiali, tecnologiche e finanziarie assegnate finalizzate al raggiungimento degli obiettivi annuali di budget;

4) capacità di gestione delle risorse umane in termini di efficiente utilizzo delle stesse, di percorsi di aggiornamento e sviluppo professionale mediante piani di sviluppo formativo coerente con le attitudini individuali e gli obiettivi aziendali;

5) capacità di gestione e coordinamento di gruppi di lavoro e attività di equipe ispirandosi ad obiettivi di qualità e miglioramento continuo;

6) capacità di problem solving e attitudini relazionali che favoriscano la positiva soluzione dei conflitti e la proficua collaborazione fra diverse professionalità;

7) capacità di favorire un clima di fiducia e di collaborazione reciproca in grado di far individuare, riconoscere e segnalare le possibili criticità e individuare percorsi di miglioramento continuo;

8) saper assumere un modello di leadership orientato alla valorizzazione, nei collaboratori, delle rispettive motivazioni e delle diverse professionalità e alla promozione di un'ottica multi professionale e interdisciplinare;

9) capacità ed esperienza di integrazione e collaborazione con altri soggetti istituzionali coinvolti nella rete regionale di prevenzione: Regione, Comuni, Prefettura, Azienda ospedaliera, ARPAE, altri organismi di controllo quali Carabinieri del NAS, Carabinieri del Corpo forestale, ecc.;

10) aggiornamento costante sulle principali tematiche e tecniche inerenti agli aspetti propri della disciplina;

11) elevata conoscenza ed applicazione delle regole per l’accreditamento istituzionale finalizzata ad assicurare qualità a tutte le fasi del lavoro del Servizio.

5. MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DELL’INCARICO

L’incarico sarà conferito a tempo determinato dal Direttore Generale nell’ambito di una graduatoria di candidati idonei selezionati da un’apposita Commissione di esperti, sulla base dei migliori punteggi attribuiti. A parità di punteggio prevale il candidato più giovane di età.

La Commissione di Esperti è nominata dal Direttore Generale e composta, come previsto dall’art. 15 comma 7-bis del DLgs 502/92 e s.m.i. e dalla Direttiva di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 65 del 23/01/23 e dalla Circolare Regionale n. 5/2022, dal Direttore Sanitario e da tre Direttori di Struttura appartenenti ai ruoli regionali del Servizio Sanitario Nazionale, individuati tramite sorteggio da un elenco nominativo nazionale, reso disponibile sul portale del Ministero della Salute.

Qualora fossero sorteggiati più di un Direttore di Struttura complessa della Regione Emilia-Romagna, è nominato componente il primo sorteggiato e si proseguirà nel sorteggio fino ad individuare almeno due componenti della Commissione Direttore di Struttura complessa in Regione diversa da quella ove ha sede l’Azienda.

Se, all’esito dei predetti sorteggi dei componenti titolari, la metà dei direttori della commissione (considerando quindi, per il computo, anche il direttore sanitario) non sarà di genere diverso, si proseguirà nel sorteggio fino ad assicurare, ove possibile, l’effettiva parità di genere nella composizione della commissione stessa, fermo restando il criterio territoriale di cui sopra. Tra i componenti supplenti dovrà essere garantita, ove possibile, la rappresentanza di genere.

La presenza di almeno due direttori di struttura complessa in regioni diverse da quella ove ha sede l’azienda deve essere garantita anche in caso di indisponibilità del componente effettivo e di chiamata del componente supplente.

Svolge la funzione di Presidente della commissione il componente con maggiore anzianità di servizio tra i tre direttori sorteggiati. Per anzianità di servizio, a questo fine, si intende quella maturata come direttore di struttura complessa. In caso di parità nelle deliberazioni della commissione, prevale il voto del presidente.

Le operazioni di sorteggio sono pubbliche, ed avranno luogo presso il Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale – Via S. Giovanni del Cantone n. 23 - Modena alle ore 10,00 del primo lunedì successivo al termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione alla selezione, e in caso di impedimento o di prosecuzione, ogni lunedì successivo non festivo.

La Commissione valuterà i candidati al fine di verificare la loro aderenza al fabbisogno indicato al punto 4 del presente bando, sulla base:

a) del curriculum professionale degli aspiranti, avente i contenuti riportati al punto 3 del presente bando;

b) di un colloquio diretto alla valutazione delle capacità professionali nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle caratteristiche dell’incarico da svolgere, rispondenti al fabbisogno determinato dall’azienda; la Commissione dovrà tenere conto della chiarezza espositiva, della correttezza delle risposte, dell’uso di linguaggio scientifico appropriato, della capacità di collegamento con altre patologie o discipline o specialità per la miglior risoluzione dei quesiti anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’economicità degli interventi. Il colloquio sarà altresì diretto a testare la visione e l’originalità delle proposte sull’organizzazione della struttura complessa, nonché l’attitudine all’innovazione ai fini del miglioramento dell’organizzazione e della soddisfazione degli stakeholders della struttura stessa.

In conformità alla Delibera di Giunta Regionale n. 65/23 la Commissione attribuirà i seguenti punteggi:

VALUTAZIONE DEL CURRICULUM massimo punti 20

Nell’ambito della valutazione del curriculum, verranno attribuiti i seguenti punteggi:

- per gli elementi di cui ai punti a, b, c massimo punti 12

- per gli elementi di cui ai punti d, e, f, g, h massimo punti 8

Per l’ammissione al colloquio i candidati dovranno ottenere un punteggio complessivo di curriculum pari ad almeno 10 punti.

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO massimo punti 80

Per essere considerati idonei i candidati dovranno raggiungere un punteggio complessivo al colloquio pari ad almeno 40 punti. I candidati in possesso dei requisiti richiesti saranno convocati per l’ammissione al colloquio mediante posta elettronica certificata con almeno 15 giorni di preavviso rispetto alla data del colloquio. La convocazione sarà altresì pubblicata, con lo stesso preavviso, sul sito web dell’Azienda.

La mancata presentazione al colloquio equivale a rinuncia.

Il colloquio si svolgerà in un’aula aperta al pubblico, ferma restando la possibilità di non far assistere alle operazioni relative gli altri candidati qualora la Commissione intenda gestire il colloquio con modalità uniformi, somministrando ai candidati le medesime domande.

Al termine della procedura di valutazione la Commissione redigerà verbale delle operazioni condotte e una relazione sintetica che sarà trasmessa al Direttore Generale.

L’Azienda pubblicherà sul proprio sito internet:

- il profilo professionale predelineato del dirigente da incaricare sulla struttura organizzativa oggetto della selezione, così come trasmesso dal Direttore Generale alla Commissione ai fini delle operazioni di valutazione;

- i curricula dei candidati presentatisi al colloquio;

- i criteri per l’attribuzione del punteggio;

- la relazione della Commissione di valutazione;

- la graduatoria dei candidati;

L’atto di attribuzione dell’incarico sarà pubblicato sul sito internet aziendale.

Il termine massimo di conclusione della procedura è di mesi sei a decorrere dalla data dell’effettuazione del colloquio. Tale termine potrà essere elevato in presenza di ragioni oggettive. In tale caso se ne darà comunicazione sul sito internet dell’Azienda.

6. INFORMATIVA DATI PERSONALI (“PRIVACY”)

Ai sensi dell’articolo 13 GDPR 2016/679, i dati personali forniti dai candidati o acquisiti d’ufficio saranno raccolti presso l’Ufficio Concorsi del Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale, in banca dati automatizzata, per le finalità inerenti la gestione della procedura, e saranno trattati dal medesimo Servizio anche successivamente, a seguito di eventuale instaurazione di rapporto di lavoro, per la gestione dello stesso. Tali dati potranno essere sottoposti ad accesso da parte di coloro che sono portatori di un concreto interesse ai sensi dell’art. 22 della L. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni nonché per i successivi adempimenti previsti dalla normativa vigente, ivi compreso il Dlgs 33/13.

L’indicazione dei dati richiesti è obbligatoria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dalla procedura.

Ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 196/03 e degli artt. 15 e sgg. del GDPR 2016/679 i candidati hanno diritto di accedere ai dati che li riguardano e di chiederne l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione di dati non pertinenti o raccolti in modo non conforme alle norme. L’interessato può, altresì, opporsi al trattamento per motivi legittimi.

Titolare del trattamento è l’Azienda USL di Modena.

7. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’INCARICO

L’incaricato sarà invitato a presentare entro il termine perentorio di giorni 30 dalla data di ricevimento della relativa richiesta da parte dell’Amministrazione, a pena di decadenza, i documenti comprovanti il possesso dei requisiti generali e specifici richiesti per il conferimento dell’incarico, e per la stipula di apposito contratto individuale di lavoro.

L’incarico dà titolo a specifico trattamento economico, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e da quanto stabilito nel contratto individuale di lavoro.

L’incarico di Direzione di struttura complessa implica il rapporto di lavoro esclusivo, ai sensi dell’art. 15 quinquies del D.Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni. Tale esclusività sarà immodificabile per tutta la durata del rapporto di lavoro.

L'incarico di direttore di struttura complessa è soggetto a conferma al termine di un periodo di prova di sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui all’art. 15 comma 5 D. Lgs. 502/92.

L’incarico ha durata di sei anni con facoltà di rinnovo per lo stesso periodo o per un periodo più breve. A tale incarico può essere applicato, nei casi previsti dalla legge, l’art. 72 della L. 133/08 in materia di collocamento a riposo.

Il Dirigente di struttura complessa è sottoposto a verifica al termine dell’incarico. Le verifiche riguardano le attività professionali svolte ed i risultati raggiunti e sono effettuate da un collegio tecnico, nominato dal Direttore Generale e presieduto dal Direttore del dipartimento. L’esito positivo delle verifiche costituisce condizione per il conferimento o la conferma dell’incarico.

L’incarico è revocato, secondo le procedure previste dalle disposizioni vigenti e dal C.C.N.L., in caso di inosservanza delle direttive impartite dalla direzione generale o dalla direzione del dipartimento; mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati; responsabilità grave e reiterata; in tutti gli altri casi previsti dai contratti di lavoro. Nei casi di maggiore gravità il Direttore Generale può recedere dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del codice civile e dei contratti collettivi nazionali di lavoro.

L’Azienda si riserva la facoltà di prorogare, sospendere o revocare il presente avviso, qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni organizzative e di pubblico interesse concreto ed attuale.

Per eventuali informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi al Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale - Azienda U.S.L. di Modena - Via S. Giovanni del Cantone n. 23 – Modena dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 - Tel. 059.435685 - per procurarsi copia del bando gli aspiranti potranno collegarsi al sito Internet dell’Azienda: www.ausl.mo.it

Il Responsabile del presente Procedimento Amministrativo è il Dott. Manlio Manzini – Dirigente Servizio Unico Gestione Giuridica del Personale.

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