n. 105 del 18.08.2010 periodico (Parte Seconda)

Concessione di contributi ai Centri di educazione ambientale della Rete regionale per progetti e azioni nel campo della educazione alla sostenibilità (L.R. 27/09, Programma INFEA 2008/2010, decennio UNESCO 2005/14). Approvazione Bando 2010

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

- la Regione Emilia-Romagna, assumendo gli orientamenti maturati in sede internazionale, europea e nazionale relativi al passaggio dalla educazione ambientale alla “educazione alla sostenibilità”, si è dotata di un nuovo strumento legislativo, la L.R. 29 dicembre 2009, n. 27 “Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità” che sostituisce la precedente L.R. 15/96 adeguandone gli obiettivi al mutato contesto;

- l’Assemblea legislativa regionale, con deliberazione 3 dicembre 2008, n. 204, ha approvato il “Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010” (proposta della Giunta regionale in data 28 luglio 2008, n. 1328), ai sensi della L.R. n. 3/99, Art. 99;

- tale Piano di Azione aggiorna il quadro degli obiettivi strategici da perseguire per il consolidamento delle politiche finalizzate allo sviluppo sostenibile della regione, e il quadro delle aree di azione prioritaria, degli obiettivi specifici e delle azioni da intraprendere, degli strumenti e dei soggetti attuatori, definiti dai precedenti Piani di Azione ambientale, prevedendo, tra le linee di azione coordinate a livello regionale, attività di Educazione allo sviluppo sostenibile e di sviluppo della conoscenza, l’educazione e la divulgazione naturalistica, in raccordo con la programmazione della L.R. 15/1996 e L.R. n. 6/2005 e s.m.;

- a livello internazionale l’importanza del rilancio di specifiche strategie educative integrate con le politiche di sostenibilità ha portato alla proclamazione del Decennio dell’Educazione per lo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha individuato nell’UNESCO l’organismo responsabile della promozione del decennio;

- in attuazione delle strategie sopra richiamate è stato costituito il Comitato Nazionale Italiano per il Decennio dell’educazione allo sviluppo sostenibile (DESS UNESCO Italia), che sviluppa un programma annuale di attività, anche in collaborazione con le Regioni e i Sistemi regionali INFEA riconosciuti come interlocutore per l’attuazione del decennio sui rispettivi territori;

- in data 23 aprile 2009 Regione Emilia-Romagna e UNESCO Italia hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa con il quale si riconosce il Programma INFEA 2008-2010 quale Piano di Azione della Regione per il DESS Unesco, e il competente Servizio regionale quale centro di riferimento per l’attuazione delle azioni e per il coordinamento tra programmi regionali e programmi CNI Unesco;

- in data 1 agosto 2007, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sono stati sottoscritti, ai sensi del1 ‘art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281:

- un accordo sul documento denominato “Nuovo quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità” e

- un accordo tra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della pubblica istruzione, il Ministro dell’università e della ricerca e i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano per l’attuazione del suddetto “Nuovo quadro programmatico”;

- l’Assemblea legislativa regionale ha approvato, con deliberazione 21 ottobre 2008, n. 190, il Programma regionale di informazione ed educazione ambientale (INFEA) 2008/2010, ai sensi della L.R. n. 15/96 e in attuazione del “Nuovo Quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità” e del “Decennio per l’educazione allo sviluppo sostenibile” (DESS UNESCO Italia). (Proposta della Giunta regionale in data 28 luglio 2008, n. 1217);

- il sopracitato Programma INFEA 2008/2010, prevedendo e anticipando quanto stabilito dalla citata L.R. 27/2009, si pone come obiettivo strategico il passaggio dalla Educazione ambientale (EA) alla Educazione alla sostenibilità (ES) sollecitato dalle Carte internazionali delle Nazioni Unite e recepito negli atti di indirizzo programmatico nazionale e risulta articolato in dieci “Aree di azione/obiettivi operativi” tra cui, in particolare, l’Area di intervento n. 5 “Potenziamento attività Centri di Educazione Ambientale” la quale prevede, tra l’altro:

- che nelle more del previsto aggiornamento della legge regionale 15/96, il potenziamento delle attività dei CEA e il loro consolidamento venga promosso attraverso la indizione di appositi bandi annuali finalizzati alla realizzazione di progetti e iniziative correlate ai tematismi e alle problematiche ambientali contenute nel Piano regionale di azione ambientale 2008/2010 sopracitato, nonché agli obiettivi generali e specifici dello stesso Programma triennale INFEA 2008/2010;

- che ai CEA venga chiesto di programmare le proprie azioni educative in modo coerente con le linee di indirizzo regionale, attivando la più ampia partecipazione dei soggetti presenti a livello del territorio di riferimento, nonché tutte le possibili sinergie con altri CEA e con agenzie scientifiche e di collaborare strettamente con gli Enti locali per portare a compimento progetti di educazione ambientale e alla sostenibilità che concretamente si possano inserire nel contesto territoriale cui i CEA fanno riferimento;

Dato atto che la sopracitata L.R. 27/2009 dispone, all’art. 11, che fino al nuovo riconoscimento dei CEAS, da attuarsi secondo quanto previsto all’art. 4 comma 7 della medesima L.R, resti valido l’elenco dei centri di educazione ambientale accreditati dalla Regione ai sensi della L.R. 15/1996;

Ritenuto opportuno:

- dare attuazione al Programma INFEA 2008/2010, e alle previsioni in materia di promozione dell’educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile contenute nel citato “Piano regionale di azione ambientale 2008/2010”, promuovendo un Bando 2010 rivolto agli Enti titolari dei Centri di Educazione Ambientale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna con Determinazioni del Direttore Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa n. 13212 del 03.12.02, n. 12454 del 03.10.03 e n. 12703 del 17.09.04, secondo le disposizioni di cui alla D.G.R. 1471/02;

- richiedere, selezionare e cofinanziare (in continuità con la sperimentazione di progetti in rete tra più strutture avviata negli ultimi anni), le migliori proposte volte a realizzare, secondo le modalità specificate nell’Allegato 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

Linea A) attività di “Progettazione e realizzazione di laboratori INFEA finalizzati a dare attuazione agli obiettivi indicati nel Programma regionale INFEA 2008/2010”;

Linea B) >attivit&#224; di &#8220;Informazione ed educazione ambientale finalizzate al consolidamento, potenziamento e integrazione di specifiche attivit&#224; e servizi dei Centri di Educazione Ambientale&#8221;;<p>

Considerato:

- che in attuazione delle indicazioni tese all’integrazione di tutte le educazioni alla sostenibilità contenute sia nel citato Piano di Azione Ambientale, sia nel Programma INFEA 2008/2010 (Area di azione 3), il Servizio Comunicazione; Educazione alla sostenibilità e il Servizio Parchi e Risorse Forestali, hanno avviato già nel 2008 un percorso di coordinamento finalizzato alla integrazione delle rispettive progettualità e risorse finanziarie per le azioni di sostegno alle attività di educazione ambientale nelle aree protette regionali (molte delle quali hanno costituito un proprio specifico Centro di Educazione Ambientale, accreditato dalla rete regionale INFEA), nella ipotesi futura di costruzione di un unico Bando;

- che in questa prima fase si è previsto che i due Servizi citati operino attraverso la emanazione di bandi coordinati in quanto al contenuto, ed in specifico:

- che i temi educativi di carattere naturalistico strettamente legati alle attività di parchi e riserve naturali (così come i temi legati alla definizione del ruolo delle aree protette nel sistema INFEA), siano oggetto di uno specifico Bando 2009-2010 promosso dal competente Servizio Parchi e Risorse forestali (DGR n.358 del 23/03/09) e rivolto a partnership aventi per capofila un Parco o una Riserva;

- che i percorsi educativi legati ai temi della sostenibilità nel rapporto con tutti i soggetti del territorio siano oggetto di Bandi annuali promossi dal competente Servizio Comunicazione; Educazione alla sostenibilità e rivolti a partnership aventi per capofila un Centro di Educazione ambientale;

- che di conseguenza i CEA accreditati che hanno per ente titolare un’area protetta potranno partecipare al presente Bando INFEA 2010 non in qualità di capofila, ma esclusivamente in qualità di partner;

Dato atto:

- che le suddette attività si inseriscono all’interno degli obiettivi e delle iniziative UNESCO per il Decennio 2005/2014 per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile e del sopracitato “Nuovo quadro programmatico” sottoscritto tra Stato e Regioni il 1 agosto 2007;

- che, in continuità con la sperimentazione di progetti in rete tra più strutture avviata negli ultimi anni:

- il Bando sarà finalizzato a valorizzare e premiare la qualità dei progetti e delle metodologie utilizzate, la continuità nel tempo dell’azione informativa ed educativa dei CEA, il legame con il territorio di riferimento, nonché la capacità di creare sinergie e di lavorare in rete;

- i progetti dovranno essere rivolti a dare attuazione concreta agli obiettivi del Programma INFEA 2008/2010 e potranno essere rivolti ad una molteplicità di utenti: scuole, cittadini, categorie sociali e produttive;

Richiamate:

- le LL.RR. 22 dicembre 2009, n. 24 e 25;

- le LL.RR. 23 luglio 2010, n. 7 e 8;

Dato atto che le risorse finanziarie messe a disposizione per dare attuazione al presente provvedimento ammontano complessivamente a Euro 248.000,00 e trovano copertura: sul capitolo 37078 “Interventi per l’attuazione del Piano d’azione ambientale per un futuro sostenibile: contributi ad enti delle amministrazioni centrali titolari di CEAS e alle scuole di ogni ordine e grado afferenti ad enti dell’amministrazione centrale, per l’informazione e l’educazione alla sostenibilità (Art. 70, 74, 81 e 84, Decreto lgs. 31 marzo 1998, n. 112; art. 99 L.R. 21 aprile 1999, n. 3 e Art. 8, comma 2, L.R. 29 dicembre 2009, n. 27) - Mezzi Statali” U.P.B. 1.4.2.2.13235, sul capitolo 37082 “Interventi per l’attuazione del Piano d’azione ambientale per un futuro sostenibile: contributi ad enti delle amministrazioni locali titolari di CEAS e alle scuole di ogni ordine e grado afferenti ad enti dell’amministrazione locale, per l’informazione e l’educazione alla sostenibilità (Art. 70, 74, 81 e 84, Decreto lgs. 31 marzo 1998, n. 112; art. 99 L.R. 21 aprile 1999, n. 3 e Art. 8, comma 2, L.R. 29 dicembre 2009, n. 27) - Mezzi Statali” U.P.B. 1.4.2.2.13235, sul capitolo 37084 “ Interventi per l’attuazione del Piano d’azione ambientale per un futuro sostenibile: contributi ad imprese titolari di CEAS e alle scuole private di ogni ordine e grado afferenti ad imprese, per l’informazione e l’educazione alla sostenibilità (Art. 70, 74, 81 e 84, Decreto lgs. 31 marzo 1998, n. 112; art. 99 L.R. 21 aprile 1999, n. 3 e Art. 8, comma 2, L.R. 29 dicembre 2009, n. 27) - Mezzi Statali. U.P.B. 1.4.2.2.13235 e sul capitolo 37086 “ Interventi per l’attuazione del Piano d’azione ambientale per un futuro sostenibile: contributi ad altri soggetti titolari di CEAS e alle scuole private di ogni ordine e grado afferenti ad altri soggetti, per l’informazione e l’educazione alla sostenibilità (Art. 70, 74, 81 e 84, Decreto lgs. 31 marzo 1998, n. 112; art. 99 L.R. 21 aprile 1999, n. 3 e Art. 8, comma 2, L.R. 29 dicembre 2009, n. 27) - Mezzi Statali” U.P.B. 1.4.2.2.13235, del bilancio per l’esercizio finanziario 2010;

Considerata l’opportunità di avvalersi delle graduatorie di cui al presente Bando (con scorrimento a partire dal primo progetto che non ha ottenuto finanziamenti), per l’utilizzo di eventuali ulteriori finanziamenti aggiuntivi che dovessero rendersi disponibili per l’educazione ambientale;

Richiamate le proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta Regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;

- n. 1663 del 27 novembre 2006 recante “Modifiche all’assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;

- n. 1151 del 27 luglio 2007 recante “Adeguamenti della struttura organizzativa regionale”;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionale tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e s.m.;

- n. 1173 del 31 luglio 2009, concernente “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1.08.2009)”;

dato atto del parere allegato;

su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Riqualificazione urbana;

a voti unanimi e palesi

delibera:

1) di approvare il Bando per la concessione di contributi per progetti e azioni nel campo dell’informazione ed educazione alla sostenibilità (L.R. n. 27/2009, Programma regionale INFEA 2008/2010) da realizzarsi da parte dei Centri di Educazione Ambientale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna, di cui all’Allegato 1 che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo di Euro 248.000,00, la cui copertura finanziaria risulta come da premessa;

2) di dare atto che alla individuazione delle iniziative dei CEA che saranno ammesse a contributo secondo le procedure indicate al punto 11 dell’Allegato 1, dei relativi Enti titolari beneficiari e dell’esatto ammontare dei contributi da concedere a ciascuno nei limiti riportati nel medesimo Allegato 1, nonché qualora sussistano le condizioni, all’assunzione dell’impegno di spesa sui capitoli di bilancio indicati in premessa, provvederà il Direttore Generale competente, ai sensi della normativa vigente;

3) di dare atto che alla liquidazione della spesa ed alla emissione della richiesta dei titoli di pagamento a favore dei beneficiari individuati secondo le modalità previste al punto 12 dell’Allegato 1, provvederà il Dirigente regionale competente, al verificarsi delle condizioni di cui al precedente punto 2, ai sensi dell’art. 51 della L.R. 40/01 e della deliberazione della Giunta regionale n. 2416/2008 e s.m.;

4) di dare atto che sarà possibile avvalersi delle graduatorie di cui al presente Bando (con scorrimento a partire dal primo progetto che non ha ottenuto finanziamenti), per l’utilizzo di eventuali ulteriori finanziamenti aggiuntivi che si dovessero rendere disponibili per l’educazione ambientale;

5) di pubblicare integralmente il Bando di cui all’Allegato 1 nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. 

Allegato 1)

Bando 2010 per la concessione di contributi per la realizzazione di Progetti di informazione ed educazione ambientale da realizzarsi da parte dei Centri di educazione ambientale della Rete regionale (L.R. n. 27/09, Programma INFEA 2008/2010 - Decennio UNESCO per l’educazione allo sviluppo sostenibile 2005 - 2014)  

1. Finalità

La Regione Emilia-Romagna, in attuazione della L.R. 29 dicembre 2009, n. 27 “Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità” (che sostituisce la precedente L.R. 15/96), degli obiettivi individuati dal Programma regionale INFEA 2008/2010 approvato dalla Assemblea legislativa regionale con deliberazione 21 ottobre 2008, n. 190 (Proposta della Giunta regionale 28 luglio 2008, n. 1217), nonché degli obiettivi definiti dal decennio UNESCO 2005 – 2014 per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, intende promuovere e cofinanziare la programmazione, progettazione e realizzazione di azioni educative coerenti con le linee di indirizzo internazionali, nazionali e regionali, e con i contenuti e i temi del “Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010”, approvato dalla Assemblea legislativa regionale con deliberazione 3 dicembre 2008, n. 204 (proposta della Giunta regionale 28 luglio 2008, n. 1328). 

Il presente Bando chiede la presentazione di progetti volti a perseguire gli obiettivi strategici indicati dal Programma regionale INFEA 2008/2010 (d’ora innanzi Programma INFEA), di seguito richiamati. 

Il passaggio dalla Educazione ambientale (EA) alla Educazione alla sostenibilità (ES)

sollecitato dalle Carte internazionali delle Nazioni Unite, recepito negli atti di indirizzo programmatico nazionale e in Regione Emilia-Romagna con la citata L.R. 27/2009, comporta che questo processo (come pure i metodi educativi e gli strumenti di attuazione adottati):

- sia orientato alla costruzione di una società sostenibile, e non riguardi quindi conoscenze disciplinari o specialistiche avulse dai contesti locali e dalle azioni concretamente possibili;

- affronti le tensioni tra globale e locale, contribuendo a costruire il senso di identità e di appartenenza e a radicare una pratica della cura e della manutenzione - del pianeta, del territorio e delle relazioni sociali - fondamentale per la formazione di una cittadinanza attiva;

- si fondi su processi di partecipazione e di mediazione, riconoscendo come prioritari i processi di costruzione di relazioni e rappresentazioni comuni come premessa alla soluzione dei problemi, affronta e gestisce i conflitti;

- tenga presente in ogni fase (programmazione, realizzazione e monitoraggio) la opportunità di rilevare le differenze di genere valorizzandone presenza e specificità, dando visibilità ai diversi punti di vista ed esigenze (es. progetti formativi, azioni di sistema, A21L e sviluppo sostenibile, educazione al consumo, gestione rifiuti, ecc.);

- proponga contesti e metodologie coerenti con una modalità di costruzione delle conoscenze che rispetti non solo la complessità e l’incertezza dei fenomeni sociali e naturali, ma anche la complessità dell’individuo e l’incertezza del suo apprendimento;

- riconosca la ricerca e la riflessione come strumento per la propria evoluzione, accetti i vincoli e le possibilità di errore come parte intrinseca dei propri processi evolutivi, e utilizzi i processi di valutazione ed auto-valutazione per procedere nell’incertezza;

- sia diffuso sul territorio, integrato ad altre ‘educazioni’ con obiettivi simili, esteso a tutte le età e ruoli (long life learning). 

L’educazione all’ambiente e alla sostenibilità si persegue altresì attraverso i seguenti obiettivi organizzativi volti alla promozione del>sistema regionale INFEAES:

- assicurando una nuova e maggiore efficacia, diffusione, trasversalità degli strumenti educativi e informativi attraverso:

- il loro collegamento e affiancamento ai principali strumenti di programmazione di livello regionale e locale;

- l’ampliamento dell’utenza dei percorsi educativi verso la popolazione adulta, le professioni, l’associazionismo, le imprese e le comunità locali, andando oltre una dimensione incentrata sulla scuola in favore di una educazione permanente;

- l’attivazione di percorsi di innovazione metodologica e tematica;

- l’adozione di sistemi di qualità e di gestione, e di strumenti di verifica;

- lo sviluppo di logiche di cooperazione applicativa, di riuso e interoperabilità; 

In continuità con la sperimentazione di progetti in rete tra più strutture avviata negli ultimi anni, si chiede la presentazione di progetti atti a promuovere:

- la qualificazione/rafforzamento del legame dei Centri di Educazione Ambientale della rete regionale con il territorio di riferimento, da svilupparsi attivando la più ampia partecipazione dei soggetti presenti a livello territoriale;

- l’attivazione di tutte le possibili sinergie tra CEA a livello provinciale e regionale, nonché con le agenzie scientifiche al fine di rafforzare la collaborazione dei nodi della rete INFEA regionale e il networking;

- il perseguimento della qualità e dell’innovazione metodologica e progettuale;

- la continuità nel tempo dell’azione informativa ed educativa. 

Ai Centri di Educazione Ambientale è altresì richiesto, nel costruire le progettualità sulla base del presente bando, di avviare l’attivazione di partnership che anticipino i processi riorganizzativi previsti dalla L.R. 27/2009 e già descritti dal Programma regionale INFEA 2008/2010, Area di azione 1, come necessari per il consolidamento delle strutture organizzative. 

2. Oggetto del bando

I soggetti titolati, come definiti al punto 3 che segue, possono presentare proposte afferenti a due tipologie principali: 

Linea A) Proposte di “Progettazione e realizzazione di laboratori INFEA finalizzati a dare attuazione agli obiettivi indicati nel Programma regionale INFEA 2008/2010”.

In particolare saranno considerate prioritarie proposte:

- che affrontano la transizione verso l’educazione alla sostenibilità e praticano azioni innovative in questa direzione (metodi, azioni, soggetti);

- che si propongono di organizzare a scala comunale, o intercomunale, o provinciale, progetti di integrazione delle educazioni (e della attività delle strutture e settori di enti individuati) coerenti con i principi della sostenibilità (declinando a livello locale gli obiettivi di integrazione di livello regionale, descritti nelle aree di azione 1 e 3 del Programma INFEA);

- che danno continuità ad azioni di sistema di livello regionale di particolare rilevanza già avviate negli anni precedenti (es. Vetrina della sostenibilità), traducendone i contenuti in progetti educativi e sperimentando le possibilità di relazione stabile dei soggetti territoriali coinvolti (scuole, enti locali, aziende, ecc.) con l’insieme del sistema INFEA, prefigurando una specializzazione dei CEA proponenti in quel particolare ambito;

- che ampliano l’utenza dei percorsi educativi verso la popolazione adulta, o che prevedono il coinvolgimento contemporaneo di fasce di popolazione di età diversa, in direzione di una educazione permanente. 

Per i progetti della Linea A) che affrontano tematiche già trattate in precedenti programmi da diversi soggetti, sarà data priorità a quei nuovi progetti che compiono uno sforzo di integrazione e che portano a sintesi (alla scala interprovinciale e regionale) ed accrescono il valore di quanto già realizzato a livello locale. 

In particolare dovrà essere previsto il raccordo e l’integrazione con eventuali programmi e progetti di livello regionale o provinciale preesistenti relativi ai medesimi temi (es. “Vetrina della sostenibilità”, “Anche i consumatori salvano il clima”, ecc.), nonché con le relative strutture organizzative competenti. 

L’eventuale presentazione di progetti finalizzati a dare seguito a Laboratori cofinanziati con il Bando INFEA 2009 ed ancora in via di ultimazione, dovranno esplicitare risultati raggiunti e motivazioni che rendono utile e necessario sviluppare ulteriormente il tema affrontato. 

Linea B) Progetti e attività di “informazione ed educazione ambientale finalizzate al consolidamento, potenziamento e integrazione di specifiche attività e servizi dei Centri di Educazione Ambientale”, ovvero che perseguono: 

- il rafforzamento delle strutture con il concorso di più istituzioni, risorse associative e private, ottimizzando la pluralità di esperienze e competenze ad una adeguata scala territoriale, prefigurando quindi processi di aggregazione territoriale favoriti e previsti dal Programma INFEA 2008/2010, Area Azione 1;

- lo sviluppo e la valorizzazione delle proprie “specialità” e competenze, all’interno del contesto di rete provinciale e regionale;

- l’integrazione funzionale di servizi tra strutture operanti nel medesimo territorio provinciale e la stretta collaborazione con gli enti locali finalizzata a integrare l’attività dei CEA nel contesto territoriale e i suoi specifici problemi ambientali. 

I progetti possono prevedere la realizzazione di attività relative alle diverse funzioni caratterizzanti i CEA (progettazione e realizzazione di percorsi educativi; formazione e aggiornamento di operatori ed insegnanti;>produzione di materiali didattici; informazione al cittadino;<p>

soggiorni didattici in strutture attrezzate per scolaresche; progettazione e gestione attività di comunicazione; supporto alle Agende 21 locali, mediazione culturale, facilitazione gruppi; coordinamento risorse e attività di EA sul territorio). 

I progetti afferenti ad entrambe le Linee A e B:

- devono essere coerenti con obiettivi e strategie del Programma INFEA 2008/2010, nonché con attività, vocazione, specializzazione del CEA capofila e dei CEA partner;

- devono prevedere ed esplicitare indicatori e modalità di autovalutazione dei risultati previsti e di quelli raggiunti;

- devono altresì prevedere ed esplicitare le modalità di divulgazione dei risultati in modo da renderli disponibili per tutta la Rete INFEA (report conclusivi, pagine Web da collocare sul portale regionale ErmesAmbiente, seminari, incontri, ecc.). 

Si precisa altresì che: 

- in attuazione delle indicazioni tese all’integrazione di tutte le educazioni alla sostenibilità contenute sia nel citato Piano di Azione Ambientale, sia nel Programma INFEA 2008/2010 (Area di azione 3), il Servizio Comunicazione ed Educazione alla sostenibilità e il Servizio Parchi e Risorse Forestali, hanno avviato un percorso di coordinamento finalizzato alla integrazione delle rispettive progettualità e risorse finanziarie per le azioni di sostegno alle attività di educazione ambientale nelle aree protette regionali; 

- in considerazione della decisione di provvedere alla emanazione bandi coordinati e del fatto che i temi educativi di carattere naturalistico e di specifica valenza ambientale strettamente legati alla attività educativa di parchi e riserve naturali (così come i temi legati alla definizione del ruolo delle aree protette nel sistema INFEA), sono stati oggetto di uno specifico Bando 2009-2010 (DGR n.358 del 23/03/2009) promosso dal competente Servizio Parchi e Risorse forestali, in corso di attuazione (DD 6587 del 14/07/2009), si ritiene opportuno considerare i suddetti temi esclusi dal presente bando. 

3. Soggetti che possono partecipare al presente Bando

In attuazione di quanto previsto dalla L.R. 27/2009, art. 11, fino al previsto, nuovo riconoscimento dei CEAS, resta valido l’elenco dei centri di educazione ambientale già accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della L.R. 15/96, pertanto possono presentare domanda per l’accesso ai contributi regionali previsti dal presente Bando gli Enti titolari dei Centri di Educazione Ambientale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna con Determinazioni del Direttore Generale Ambiente e difesa del suolo e della costa n. 13212 del 03.12.02, n. 12454 del 03.10.03 e n. 12703 del 17.09.04, secondo le disposizioni di cui alla D.G.R. 1471/02. 

I progetti devono essere definiti e proposti in sinergia: 

- da almeno treCEA accreditati (di cui uno svolga il ruolo di coordinatore-capofila) se afferenti alla Linea A)

- da almeno dueCEA accreditati (di cui uno svolga il ruolo di coordinatore-capofila), se afferenti alla Linea B

con l’eventuale collaborazione e apporto scientifico delle Agenzie e istituti di ricerca (ARPA, IRRE, Università, ecc.) che supportano la rete regionale o nazionale, e devono prevedere un programma di lavoro integrato nel quale siano esplicitati gli apporti di ciascun partner.

Come conseguenza di quanto descritto agli ultimi capoversi del precedente punto 2. i CEA accreditati che hanno per ente titolare un’area protetta potranno partecipare al presente bando non in qualità di capofila, ma esclusivamente in qualità di partner. 

Al progetto possono partecipare, in qualità di partner aggiunti, anche le Province nonché Centri e strutture non accreditate come CEA regionali. 

Ogni Centro di Educazione Ambientale può presentare, in qualità di capofila, un solo progetto afferente alla Linea A) e un solo progetto afferente alla Linea B), ma può partecipare, in qualità di partner, a più progetti della stessa o di entrambe le Linee. 

Sono esclusi dal finanziamento i progetti che già beneficiano di altri contributi regionali, statali o comunitari. 

4. Risorse finanziarie disponibili

Per il presente Bando è disponibile la somma complessiva di Euro 248. 000,00 di cui:

- 179.000,00 Euro destinati alle iniziative della Linea A);

- 105.000,00 Euro destinati alle iniziative della Linea B).

Nel caso in cui i progetti ammissibili afferenti a una Linea non siano sufficienti a coprire l’intero budget riservato, si provvederà, nel rispetto dei vincoli posti dalla vigente legislazione contabile, all’assegnazione dei contributi a progetti dell’altra Linea, in ordine di graduatoria. 

5. Quota di contributo regionale

La quota di contributo regionale non potrà superare il 60% del costo ammissibile dei singoli progetti. 

In termini assoluti l’importo del contributo regionale per ciascun progetto ammesso non potrà in ogni caso superare:

- i 24.000,00 Euro per la Linea A)

- i 15.000,00 Euro per la Linea B). 

6. Criteri di assegnazione delle risorse

Verrà stilata una graduatoria dei progetti ammissibili, valutati sulla base dei criteri illustrati al successivo punto 11. 

I progetti ammissibili verranno finanziati, in ordine di graduatoria, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. 

In caso di rinuncia del soggetto assegnatario, o di mancato avvio dei progetti ammessi a finanziamento, l’Amministrazione si riserva di revocare le somme assegnate assegnandole, in ordine di graduatoria, ad altri progetti ritenuti ammissibili e non finanziati per esaurimento dei fondi nel rispetto della normativa vigente. 

7. Contenuto delle domande

Ogni domanda, inviata dall’Ente titolare del CEA capofila con lettera di accompagnamento che elenca gli atti allegati, deve contenere: 

1. la versione cartacea della “scheda progettuale” redatta conformemente allo schema riportato in appendice al presente Bando (articolata in tre Sezioni: generale, tecnica ed economico-finanziaria e completa di Dichiarazione), firmata in calce dal Dirigente responsabile del settore di competenza del soggetto titolare proponente.

2. dichiarazioni di impegno alla compartecipazione finanziaria degli Enti cofinanziatori del progetto, rilasciata dagli organi competenti per statuto, che dovrà diventare impegno contabile in caso di ammissione del progetto al cofinanziamento regionale.

3. dichiarazione/i di appoggio/interesse alla partecipazione al progetto di CEA / altri partner/ utenti potenziali ecc. rilasciata dagli organi competenti per statuto/ sottoscritta dai Responsabili. 

Eventuale altra documentazione ritenuta utile ai fini della migliore comprensione della proposta progettuale potrà comunque essere allegata. 

8. Spese ammissibili

Il quadro economico dei progetti dovrà essere articolato in base alle voci di spesa di seguito elencate: 

Personale

1. Costi del personale interno dell’Ente titolare del CEA accreditato proponente e/o degli Enti titolari dei CEA accreditati partner, per attività di progettazione, coordinamento, gestione, partecipazione al progetto da realizzare (max 30%);

2. Costi assistenza esterna (es. consulenze professionali, incarichi, ecc. per docenze, facilitazioni, ecc.);

3. Rimborsi spese per trasferte, uscite e visite sul territorio;

Forniture/servizi

4. Costi per realizzazione incontri, iniziative seminariali, workshop, connessi ad attività divulgative, informative e formative ecc. (acquisto di prodotti di consumo di tipo sia cartaceo che multimediale; affitto locali e attrezzature per lo svolgimento delle attività programmate, trasporto collettivo, coffee break, ecc.);

5. Costi per produzione di materiali e sussidi didattici e di prodotti informativi e comunicativi, ecc. a supporto del progetto;

6. Beni strumentali (costi relativi all’acquisto di strumenti e beni durevoli necessari per la realizzazione del progetto) (massimo 20%);

7. Costi per realizzazione materiali per la documentazione e diffusione dei risultati del progetto (ipertesti, pagine web, pubblicazioni a stampa, ecc.);

Funzionamento/gestione

8. Spese generali (affitto locali Ente, utenze, materiali di consumo, ecc.) (massimo 5%, da specificare). 

Sono ammissibili le spese e i documenti contabili (fatture e note di spesa) emessi a partire dal 1° settembre 2010: 

Solo in casi particolari, per iniziative che prevedano necessariamente il coinvolgimento diretto di personale interno dei CEA in misura eccezionale, è possibile fare richiesta di aumento della percentuale ammissibile per spese di personale interno. 

9. Tempi di esecuzione

 I soggetti beneficiari devono avviare la progettazione esecutiva del progetto ammesso a cofinanziamento entro il 31 dicembre 2010, dandone comunicazione al competente Servizio Comunicazione; Educazione alla sostenibilità. 

Entro il 31 marzo 2011 i CEA capofila devono presentare, al competente Servizio regionale, il progetto esecutivo (frutto della ricerca-azione partecipativa tra CEA partner coinvolti nel progetto) contenente la programmazione di dettaglio di tutti gli aspetti tecnico organizzativi necessari per dare attuazione alle azioni previste dal progetto ammesso a cofinanziamento regionale, con la indicazione degli apporti di ciascun partner. 

Le attività progettuali oggetto di cofinanziamento devono concludersi entro il 31 marzo 2012. 

La rendicontazione finale deve essere presentata entro 90 giorni dalla data di reale completamento delle attività progettuali. 

Eventuali proroghe alla data di conclusione delle attività progettuali potranno essere concesse con atto del Dirigente regionale competente, previa richiesta debitamente motivata da effettuarsi tempestivamente e comunque prima di 30 giorni dalla scadenza stabilita. 

10. Produzione di materiali e divulgazione dei risultati

I beneficiari sono impegnati a dare la massima diffusione ai risultati del progetto.

Nel caso in cui il progetto comporti la stampa di depliant, brochure, pubblicazioni, o la produzione di cd-rom e/o video, sugli stessi dovranno essere riportati: la dicitura “Realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna – Bando INFEA-CEA 2010” e il logo INFEA “Informazione Educazione Ambientale in Emilia-Romagna”. 

11. Valutazione delle domande

La valutazione sarà effettuata da un nucleo di valutazione appositamente costituito. 

I criteri di valutazione sulla base dei quali verrà stilata la graduatoria dei progetti presentati da ammettere a finanziamento fino ad esaurimento dei fondi a disposizione, sono di seguito indicati per titoli. 

Tutti i progetti dovranno rispondere ai requisiti richiamati nelle schede progettuali: il maggiore o minore grado di rispondenza ai requisiti determinerà il punteggio dei progetti che sarà articolato come di seguito indicato: 

Linea A)

- Capacità di recepire e dare attuazione agli obiettivi indicati nel Programma regionale INFEA 2008/2010, ivi compresi gli obiettivi di cui all’Area di Azione 1 (punti 1-5);

- Grado di coerenza tra gli strumenti, le metodologie e le azioni previste con gli obiettivi e le finalità del progetto (punti 1-3);

- Grado di coinvolgimento del tipo di utenza ottimale per il progetto proposto (punti 1-2);

- Capacità di aggregare diversi soggetti, creare sinergie, collaborazioni, mobilitare risorse culturali, formative, economiche intorno al progetto da realizzare (punti 1-3);

- Realizzazione di uno dei temi indicati come prioritari descritti al precedente punto 2 (punti 0-2);

- Grado di innovazione del laboratorio relativamente a temi, metodi e utenze (punti 0-2). 

Per essere considerati ammissibili i progetti della Linea A dovranno ottenere un punteggio minimo uguale o superiore a 9 punti. 

Linea B)

- Grado di coerenza tra gli strumenti, le metodologie e le azioni previste con gli obiettivi e le finalità del progetto (punti 1-3);

- Grado di coinvolgimento del tipo di utenza ottimale per il progetto proposto (punti 1-2);

- Capacità di aggregare diversi soggetti, creare sinergie, collaborazioni, mobilitare risorse culturali, formative, economiche (punti 1-3);

- Grado di rispondenza agli indirizzi per la riorganizzazione della rete dei CEA di cui all’Area di Azione 1 del Programma INFEA (punti 1-3). 

A parità di punteggio sarà data priorità al progetto che prevede la quota di cofinanziamento maggiore da parte dei proponenti. 

Per essere considerati ammissibili i progetti della Linea B dovranno ottenere un punteggio minimo uguale o superiore a 6 punti. 

12. Erogazione dei contributi e modalità di rendicontazione

Il contributo regionale sarà erogato al soggetto capofila beneficiario in due soluzioni:

- il 50% subordinatamente alla presentazione da parte del beneficiario del progetto esecutivo, come definito al precedente punto 9;

- saldo a conclusione dell’intervento, in seguito a presentazione di idonea documentazione di spesa (rendicontazione), nonché di apposita relazione, da cui risulti la corretta realizzazione del progetto finanziato. 

In specifico: 

- Per la erogazione del 50% di acconto dovrà essere inviata: 

1. la versione cartacea del “progetto esecutivo” redatta conformemente a quanto verrà dettagliato dal Servizio competente in apposite circolari attuative;

2. documentazione a garanzia della effettiva disponibilità della somma prevista a cofinanziamento (estremi dei documenti di impegno contabile per gli enti pubblici, o altre idonee attestazioni nel caso di altri Enti/strutture);

3. la modulistica, adeguatamente compilata, che sarà inviata ai soggetti beneficiari in allegato alla determina di impegno della spesa (anagrafe beneficiario, modalità di pagamento, assoggettabilità o meno a ritenuta IRES); 

- a conclusione del progetto, per l’erogazione del saldo, deve essere prodotta la seguente documentazione:

1. Relazione del Responsabile del procedimento, articolata in Relazione tecnica (attestante le attività realizzate) e Rendicontazione finanziaria (riportante l’indicazione analitica delle spese sostenute per l’attuazione dell’iniziativa, riferite alle azioni ammesse a contributo e articolate secondo le voci di costo ammesse a contributo), comprensiva della dichiarazione che tutte le spese indicate:

- sono state effettivamente sostenute per l’attuazione delle attività relative al progetto ammesso a contributo;

- sono supportate da titoli giustificativi conservati e disponibili presso la sede legale e sono regolarmente registrate nella contabilità;

2. atto di approvazione della conclusione dei lavori e della Relazione del Responsabile del procedimento (sarà una determina dirigenziale nel caso che il Soggetto titolare del CEA capofila beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico, o altro atto secondo le modalità previste dal regolamento del soggetto capofila beneficiario);

3. scheda di sintesi del progetto redatta conformemente a quanto verrà dettagliato dal Servizio competente in apposite circolari attuative;

Nel caso in cui il beneficiario sia un soggetto diverso da un ente pubblico, le rendicontazioni dovranno essere sottoscritte, ai sensi della normativa vigente, dal legale rappresentante; in tal caso dovrà anche essere compilata ed allegata la dichiarazione di assoggettabilità o meno alla ritenuta 4% IRES (EX IRPEG), e dovrà essere allegata copia dei documenti di spesa. 

Le ONLUS dovranno inviare copia aggiornata della certificazione di iscrizione all’anagrafe delle ONLUS. 

Nell’ipotesi in cui l’ammontare delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dei progetti ammessi a contributo risultasse inferiore alla spesa prevista, il contributo stesso sarà erogato in misura proporzionale al costo complessivo sostenuto per ciascuna iniziativa.

13. Revoca dei contributi

Il contributo regionale del Bando in oggetto viene revocato in caso di mancato rispetto delle disposizioni ivi indicate. 

14. Modalità di presentazione delle domande

Le domande dovranno essere presentate entro il 5/10/10 e indirizzate alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità, Viale Silvani 4/3 - 40122 Bologna. 

Sulla lettera e sulla busta dovrà essere riportato come oggetto la dicitura: “Bando-INFEA-CEA-2010”. 

L’invio delle domande va effettuato a mezzo Raccomandata postale con ricevuta di ritorno, facendo fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante.

Non verranno prese in considerazione le domanda presentate oltre il termine di cui sopra. 

In alternativa le domande possono essere consegnate al Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità, Viale Silvani, 4/3 - 40122 Bologna entro le ore 14.00 del 05/10/10. 

Oltre alla versione cartacea della domanda, i richiedenti devono inviare anche la versione digitale della scheda progettuale all’ indirizzo e-mail: gventuri@regione.emilia-romagna.it, con oggetto: Bando-INFEA-CEA-2010.

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