n.7 del 19.01.2022 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento Autorizzatorio Unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al progetto "Opere di adeguamento dell'impianto irriguo di pre-sollevamento dal fiume Po a foce Ongina, in seguito al continuo abbassamento dei livelli idrometrici di magra durante il periodo estivo Primo stralcio del Piano Nazionale degli interventi del settore idrico - Sezione "invasi" localizzato nel comune di Polesine Zibello in provincia di Parma, proposto dal Consorzio della Bonifica Parmense

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 20 settembre 2021 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale sono stati rilasciati titoli abilitativi necessari per la realizzazione del progetto per le “Opere di adeguamento dell'impianto irriguo di pre-sollevamento dal fiume Po a foce Ongina, in seguito al continuo abbassamento dei livelli idrometrici di magra durante il periodo estivo Primo stralcio del Piano Nazionale degli interventi del settore idrico – Sezione invasi” localizzato nel Comune di Polesine Zibello in Provincia di Parma, proposto dal Consorzio della Bonifica Parmense. Tale provvedimento è compreso nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce la determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018;

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

1) siano previsti adeguati monitoraggi qualitativi delle componenti chimico-fisiche dello stato ecologico e delle componenti biologiche, finalizzati alla verifica della non compromissione degli obiettivi ai sensi della 2000/60/CE, nonché al raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti per il corpo idrico recettore e degli standard di qualità ambientale, anche per tutti gli elementi chimici di cui alla tab. 1/B dell’all.1 parte III del Dlgs 152/2006; a tal fine dovrà essere presentato alla Regione Emilia-Romagna Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici per approvazione un piano di monitoraggio entro 6 mesi dalla data di emanazione della DGR;

2) il prelievo dal fiume Po e il vettoriamento sul tratto finale del torrente Ongina non potrà superare i 3300 l/s di portata massima nonchè 8 milioni di mc come volume annuo; il Consorzio è tenuto pertanto ad installare e a tenere in regolare stato di manutenzione idonei e tarati dispositivi per la misurazione delle portate e dei volume d’acqua derivati, ai sensi dell’art. 95 del D. Lgs 152/2006, sia nell’impianto di presollevamento di Ongina sia nell’impianto di Ongina Principale. I dati di derivazione della risorsa devono essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno al Servizio Gestione Demanio Idrico della Direzione Tecnica di ARPAE e al Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici della Regione Emilia-Romagna, oltre ad ottemperare a quanto previsto dall’art. 10 dell’Allegato alla DGR n. 2254/2016. A tal fine dovrà essere presentato per approvazione al Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici entro 90 giorni dal provvedimento autorizzatorio unico idoneo progetto per l’individuazione della localizzazione e della tipologia della strumentazione da porre in essere a garanzia del prelievo dei soli quantitativi concessi e nel rispetto dei valori massimi. Nel periodo transitorio, riguardante la costruzione della nuova opera di presa, dovrà comunque essere garantita la misurazione dei quantitativi di risorsa prelevati;

3) per quanto concerne gli aspetti di tutela archeologica dovrà essere rispettato quanto disposto dall’art.90, D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.; alla ditta esecutrice di tutte le operazioni di scavo spetta la segnalazione, entro 24 ore, alle autorità preposte di eventuali rinvenimenti fortuiti di materiale archeologico;

4) dovranno essere realizzate le seguenti opere compensative, al fine di preservare la qualità ambientale, urbanistica e viabilistica del territorio interessato dal progetto:

- riqualificazione con piantumazione di 70 alberi nell’abitato di Santa Franca e Vidalenzo;

- ricongiungimento del corso Ongina Nuovo con il vecchio canale Ongina, opera iniziata e mai completata;

- riqualificazione del manto stradale di Santa Franca

e rispettata la seguente prescrizione:

- l’utilizzo della carraia esistente fino al raggiungimento di strada Alzaia dovrà evitare l’imbrattamento dei tratti stradali asfaltati utilizzati con le dovute precauzioni, soprattutto il controllo delle polveri e della vegetazione esistente, cercando di contenere il più possibile l’abbattimento della stessa.

A tal fine il Consorzio dovrà stipulare apposita convenzione con il Comune prima dell’inizio dei lavori.

5) al fine di limitare i disagi provocati dalla diffusione delle polveri e rumore durante la fase di cantiere, nel Capitolato Speciale d’Appalto e nel Piano di Sicurezza e Coordinamento dovranno essere previste e rispettate le seguenti misure di mitigazione, salvo l’applicazione di sanzioni contenute all’interno del capitolato stesso:

- umidificazione del materiale polverulento presente nei cantieri mediante irrorazione controllata;

- periodica pulizia, irrorazione e umidificazione delle piste di cantiere e delle eventuali superfici già asfaltate;

- limitazione della velocità dei mezzi d’opera su tutte le aree di cantiere (velocità massima 20 – 25 km/h);

- nelle operazioni di conferimento in cantiere di materiali inerti garantire l’utilizzo di mezzi pesanti con cassoni telonati per limitare ulteriormente il sollevamento e la dispersione verso le aree limitrofe di polveri e frazioni fini;

- munire i punti di innesto delle piste di cantiere sulla rete stradale pubblica di vasche o impianti di lavaggio delle ruote.

- all’interno dei cantieri le macchine in uso dovranno operare in conformità alle direttive CE in materia d’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto, così come recepite dalla legislazione italiana;

- all’interno dei cantieri dovranno comunque essere utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali al fine di minimizzare l’impatto acustico verso l’esterno;

- le attività di cantiere dovranno essere eseguite nel rispetto delle fasce orarie descritte dal Regolamento Acustico Comunale;

- nella possibilità che vi siano situazioni di elevato impatto acustico, oltre i limiti previsti dalla legislazione vigente, la ditta appaltatrice dei lavori si dovrà impegnare a comunicare preventivamente ai residenti, le fasce orarie e i periodi nei quali si eseguiranno attività molto rumorose, la comunicazione deve essere inviata con congruo anticipo e dovrà essere contestualizzata con l’andamento reale delle lavorazioni;

6) la data di inizio e fine dei lavori del cantiere dovrà esserne comunicata all’ARPAE DT e alla Regione Emilia-Romagna Servizio VIPSA entro 30 giorni dalla medesima.

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di competenza a:

1) Regione Emilia-Romagna, Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici;

2) ARPAE Direzione Tecnica Gestione Demanio Idrico;

3) Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza;

4) Comune di Polesine Zibello;

5) Comune di Polesine Zibello;

6) Regione Emilia-Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale;

d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del provvedimento autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 20 settembre 2021 e che costituisce l’Allegato 1;

2. rinnovo di concessione con variante di derivazione rilasciata da ARPAE Direzione Tecnica Servizio Gestione Demanio Idrico con atto DET-AMB-2021-6020 del 29/11/2021,che costituisce l’Allegato 2;

3. autorizzazione paesaggistica rilasciata con provvedimento n. 1/2021 del 15 aprile 2021dal Comune di Polesine Zibello e che costituisce l’Allegato 3;

e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

f) di dare atto che non essendo emerse interferenze con aree demaniali, i nulla osta senza prescrizioni rilasciati dal Comando Marittimo Nord (agli atti in PG 1059000 del 7/2/2020), dal Comando Militare Esercito Emilia-Romagna SM (agli atti in PG 185106 del 3/3/2020 e PG 518296 del 22/7/2021) e dall’Aeronautica Militare (agli atti in PG 211210 del 11/3/2020) non costituiscono titoli abilitativi e pertanto non si allegano alla presente deliberazione, restando disponibili agli atti del Servizio VIPSA e nella banca dati all’indirizzo https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavasweb/;

g) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente delibera decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione;

h) di stabilire che quanto previsto dal progetto dovrà essere effettuato entro 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

i) di trasmettere la presente deliberazione al proponente Consorzio della Bonifica Parmense;

j) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi:

- Provincia di Parma

- Comune di Polesine Zibello

- Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza

- ARPAE Direzione Tecnica Servizio Gestione Demanio idrico

- ARPAE Parma

- Agenzia Interregionale per il fiume Po

- Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

- Servizio tutela e risanamento acqua, aria e agenti fisici della Regione Emilia-Romagna;

- Regione Lombardia

- Comando Militare Esercito Emilia-Romagna SM

- Marina Militare Comando Marittimo Nord

- ENAC Ente Nazionale di Aviazione Civile

k) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

m) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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