n.262 del 11.08.2014 (Parte Seconda)

Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell’Emilia-Romagna in attuazione del Reg. (CE) 1305/2013. (Proposta della Giunta regionale in data 30 giugno 2014, n. 978)

L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 978 del 30 giugno 2014, recante ad oggetto "Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell’Emilia-Romagna in attuazione del Reg. (CE) 1305/2013. Proposta all’Assemblea legislativa";

Preso atto:

- del parere favorevole, con modificazioni, espresso dalla commissione referente "Politiche Economiche" di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. AL/2014/0027816 in data 11 luglio 2014,

- ed, inoltre, dell'emendamento presentato ed accolto nel corso della discussione assembleare,

- del parere favorevole espresso dal Consiglio delle Autonomie locali (CAL) sulla proposta della Giunta regionale n. 978 del 30 giugno 2014 (qui allegato);

Richiamati:

- la comunicazione della Commissione COM(2010)2020 “Europa 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” con la quale è stata lanciata un’azione riformatrice volta a rafforzare l’economia europea nel prossimo decennio attraverso tre priorità:

- crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione;

- crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva;

- crescita inclusiva: promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale;

- la comunicazione della Commissione COM(2010)672 “La PAC verso il 2020: rispondere alle future sfide dell’alimentazione, delle risorse naturali e del territorio” che delinea le sfide per l’agricoltura: produzione alimentare sostenibile, gestione sostenibile delle risorse naturali, azioni per il clima e sviluppo equilibrato del territorio;

- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio secondo cui:

- al fine di promuovere lo sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile dell’Unione, è stabilito un quadro strategico comune (QSC);

- i Fondi del QSC sono attuati mediante Programmi Operativi che riguardano il periodo compreso fra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020, da redigere conformemente all’Accordo di partenariato sottoscritto tra Stato Membro e Commissione Europea;

- ciascun Programma Operativo definisce una strategia orientata a contribuire alla strategia Europa 2020, sostenendo specifici obiettivi tematici in linea con il QSC;

- ciascun Programma Operativo definisce le priorità di investimento, stabilendo gli obiettivi specifici ed i risultati da raggiungere attraverso azioni oggetto di finanziamento, le dotazioni finanziarie del sostegno dei Fondi al QSC ed il corrispettivo cofinanziamento nazionale;

- occorre effettuare una valutazione ex-ante di ciascun Programma che, ove appropriato, comprenda i requisiti per la valutazione ambientale strategica (VAS) stabiliti in esecuzione della Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;

- il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

Dato atto che per l’Italia, analogamente agli Stati membri, il percorso di programmazione prevede la predisposizione di:

- un documento programmatico, un Accordo di partenariato, in linea con gli orientamenti fissati nel Quadro strategico comune e con le priorità della strategia Europa 2020;

- un Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 da parte di ciascuna Regione, coerente con l’Accordo di partenariato dello Stato italiano;

Richiamati:

- il Position Paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014 - 2020;

- l’Accordo di Partenariato tra la Commissione Europea e l’Italia, reso disponibile dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) che stabilisce le strategie, gli obiettivi e i risultati attesi comuni a tutti i fondi strutturali comunitari;

Dato atto che la Direzione generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie ha avviato l’attività di preparazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 attraverso la consultazione degli stakeholder riuniti in appositi tavoli tematici e chiamati ad esprimersi in merito ai fabbisogni d’intervento individuati a livello di settore nelle seguenti date:

- 11 giugno 2013 in ambito lattiero caseario e settore delle carni;

- 12 giugno 2013 relativamente al settore dell’ortofrutta e del settore avicolo;

- 13 giugno 2013 in ambito vitivinicolo e nel settore dei seminativi;

- 20 giugno 2013 in merito alla biodiversità, cambiamenti climatici ed energia;

- 24 giugno 2013 in merito al settore miele e ovi-caprini;

- 25 giugno 2013 in ambito del settore oleario, dell’aceto balsamico e della floricoltura;

- 1 luglio 2013 relativamente all’inclusione sociale, povertà, diversificazione e sviluppo locale, e tecnologia informatica;

- 24 settembre 2013 in merito al settore innovazione, conoscenza e ricerca;

Considerato che successivamente è stato predisposto il Documento strategico per il Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020, che è stato oggetto di confronto nel corso di numerosi incontri con la Consulta agricola e il Comitato Tecnico di cui alla L.R. 30 maggio 1997, n. 15 (Norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di agricoltura. Abrogazione della L.R. 27 agosto 1983, n. 34), e ulteriori incontri con il partenariato territoriale, che ha coinvolto tutti gli enti provinciali;

Rilevato che il percorso partecipato si è concretizzato attraverso la realizzazione degli incontri tematici su elencati, nell’ambito dei quali sono stati coinvolti gli stakeholder, come principali portatori di interesse del territorio regionale, e con una partecipazione di oltre 1200 presenze, tra imprese, associazioni di categoria, enti di ricerca, Comuni, Province;

Preso atto che la stessa già citata Direzione Generale ha elaborato una specifica proposta di programma denominata “Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 dell’Emilia-Romagna” adottata con deliberazione della Giunta regionale n. 512 del 14 aprile 2014 con cui si è avviata contestualmente la procedura di Valutazione Ambientale Strategica;

Considerato:

- che la proposta del Programma in oggetto ha recepito i contributi e le osservazioni raccolte durante lo svolgimento del percorso partecipativo di approfondimento e confronto, svolto ai sensi della L.R. 9 febbraio 2010, n. 3 (Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali), ovvero i contributi degli attori sociali ed economici coinvolti nella definizione di un quadro conoscitivo generale della regione, ai fini dell’individuazione dei fabbisogni dell’intero territorio;

- che tale processo, concordato con l’Autorità competente in materia di VAS, ha assolto agli adempimenti previsti dall’art. 13, commi 1 e 2 del D.Lgs n. 152/2006;

- che la procedura di Valutazione Ambientale Strategica è stata regolarmente espletata e il relativo parere motivato è stato trasmesso dal Servizio Valutazione, impatto e promozione sostenibilità ambientale, quale struttura competente per la valutazione ambientale, in data 30 giugno 2014 e trattenuto agli atti del Servizio Programmi, monitoraggio e valutazione con nota NP.2014/0008294 di pari data;

- che il Rapporto Ambientale del Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 dell’Emilia-Romagna, previsto dalla Direttiva 2001/42/CE (Direttiva VAS), realizzato dall’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emilia-Romagna, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 795 del 17 giugno 2013, è stato trasmesso in data 30 giugno 2014 e trattenuto agli atti del Servizio Programmi, monitoraggio e valutazione con nota PG.2014/0248845 di pari data;

- che la valutazione di incidenza ambientale del Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 dell’Emilia-Romagna, prevista ai sensi del DPR n. 357/1997 e successive modifiche, di recepimento della Direttiva n. 92/43/CEE è stata trasmessa dal Servizio Parchi e risorse forestali in data 30 giugno 2014 e trattenuta agli atti del Servizio Programmi, monitoraggio e valutazione con nota NP.2014/0008293;

- che il documento di Valutazione preliminare della pertinenza e della coerenza interna delle linee di sostegno attivate dal PSR 2014 - 2020, predisposto da Agriconsulting S.p.a. è stato trasmesso in data 30 giugno 2014 e trattenuto agli atti del Servizio Programmi, monitoraggio e valutazione con nota PG.2014.0249019 di pari data;

Rilevato che ai sensi del Regolamento (UE) n. 1303/2013 la Commissione, secondo quanto disposto dall’art. 29 valuta:

- la coerenza complessiva dei contenuti del programma di sviluppo rurale con le norme specifiche di ciascun fondo;

- il contributo effettivo del programma alla realizzazione degli obiettivi tematici selezionati e alle priorità dell'Unione per ciascun fondo;

- la coerenza con l'accordo di partenariato;

- in particolare, l'adeguatezza della strategia del programma, gli obiettivi generali corrispondenti, gli indicatori, gli obiettivi specifici e l'assegnazione delle risorse di bilancio;

e conseguentemente formula eventuali osservazioni, prevedendo la necessità di fornire le integrazioni del caso e se necessario riformulare il programma;

Rilevato, altresì, che la richiamata fase di valutazione del Programma da parte della Commissione Europea necessita per il suo avvio della preventiva adozione da parte della Regione del programma stesso, entro i termini perentori indicati dal più volte richiamato Regolamento (UE) n. 1303/2013;

Considerato inoltre che in data 20 giugno 2014 con nota Prot. PG 2014/0241209 il suddetto Programma è stato inviato alla Conferenza Autonomie locali per l’acquisizione del parere ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 13/2009;

Ritenuto pertanto di dover procedere all’approvazione del suddetto programma denominato “Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell’Emilia-Romagna” di cui all’allegato 1) parte integrante della presente deliberazione e successivamente avviare la fase negoziale con la Commissione Europea secondo i termini previsti dalla normativa comunitaria di riferimento;

Dato atto del parere di regolarità amministrativa sulla proposta della Giunta regionale all’Assemblea legislativa n. 978 del 30 giugno 2014, qui allegato;

Previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,

delibera:

1) di approvare la proposta di “Programma di Sviluppo Rurale dell'Emilia-Romagna 2014-2020”, nella formulazione di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2) di delegare, con riferimento alle procedure di cui all’art. 29 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, l’Assessore all’Agricoltura a intrattenere i rapporti con lo Stato nazionale e con la Commissione Europea, nonché a seguire il percorso di negoziato necessario per l’approvazione del suddetto Programma da parte della Commissione;

3) di autorizzare l'Autorità di Gestione ad apportare al Programma, in sede di presentazione all'Organo comunitario, gli eventuali adeguamenti di carattere redazionale resi necessari dall'utilizzo della specifica piattaforma informatizzata prevista dall'art. 74 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e disciplinata dal capo I del Regolamento (UE) n. 184/2014;

4) di stabilire che, a seguito dell'approvazione del Programma da parte dell'Organo comunitario, la Giunta regionale provvederà alla presa d'atto del Programma medesimo nella versione definitiva;

5) di demandare alla Giunta regionale l'adozione di tutti gli atti necessari a dare attuazione al Programma approvato a livello comunitario;

6) di demandare, infine, alla Giunta regionale l'approvazione di eventuali modifiche al testo del Programma che si rendessero necessarie nel corso della programmazione, anche in applicazione di aggiornamenti della normativa comunitaria;

7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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