n.36 del 14.02.2022 (Parte Seconda)
Oggetto n. 4663 - Ordine del giorno n. 4 collegato all'oggetto assembleare 4255 Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021". A firma della Consigliera: Zamboni
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
le principali strategie europee, nazionali e regionali, e il Patto per il lavoro e per il clima, sottoscritto dalla Giunta e da un vasto partenariato istituzionale, economico e sociale, assegnano al FSE+ per quanto riguarda la transizione ecologica il compito di dotare il territorio di nuove e diffuse competenze indispensabili per supportare un nuovo modello di sviluppo in grado di coniugare produttività, equità e sostenibilità e garantire una transizione giusta, che superi il conflitto tra lavoro e ambiente;
considerato che il "PROGRAMMA REGIONALE FSE+ DELL'EMILIA-ROMAGNA 2021- 2027", oggetto 4255, prevede in tre dei suoi quattro obiettivi (occupazione, istruzione e formazione, e giovani) un budget specifico dedicato a "competenze e occupazione verdi e economia verde". In particolare, su oltre 409 milioni di finanziamenti totali, a questi sono dedicati:
- 4,8 milioni nella priorità 1, occupazione;
- 9,3 milioni nella priorità 2, istruzione e formazione;
- 32,4 milioni nella priorità 4, occupazione giovanile;
queste scelte derivano dalle indicazioni decise a livello di Unione Europea, la quale ha formalizzato a più riprese l'impegno a garantire una transizione ecologica equa e inclusiva e a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. A tal fine, la Commissione europea ha deliberato di dedicare un quarto del proprio bilancio alla lotta ai cambiamenti climatici e ha previsto l'assegnazione di risorse finanziarie ai Paesi Membri destinate all'economia circolare e alla transizione ecologica. Fondi che dovrebbero mobilitare almeno mille miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni e consentire ai Paesi Membri di incrementare la diffusione delle energie rinnovabili e al contempo di cancellare gli incentivi all'uso di combustibili fossili.
Evidenziato che
con la legge regionale 16 del 2015 la Regione Emilia-Romagna ha fatto propri i principi dell'Economia circolare: fare dei rifiuti una risorsa, puntare su un nuovo sistema di gestione che sia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito e sano;
il 5 agosto 2019 la Giunta regionale ha approvato la "Dichiarazione di emergenza climatica e ambientale quale assunzione di consapevolezza e responsabilità politica, per il coordinamento e rafforzamento delle politiche, azioni e iniziative volte al contrasto del cambiamento climatico";
nel dicembre 2020 la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto il "Patto per il lavoro e per il clima", ponendosi l'ambizioso obiettivo di diventare "regione della transizione ecologica" e formalizzando l'impegno di raggiungere la decarbonizzazione prima del 2050 e passare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035;
i summenzionati impegni richiedono la compartecipazione attiva del mondo delle imprese e degli enti locali, oltre che cambiamenti negli stili di vita dei cittadini.
Ricordato che
nell'arco dei primi due anni di legislatura, l'Assemblea legislativa ha approvato tre diversi atti presentati dal Gruppo Europa Verde (oggetti 349, 452, 2540) che impegnano la Giunta a pianificare la ripartenza post emergenza sanitaria favorendo la conversione ecologica e la sostenibilità ambientale, a potenziare le figure dei mobility manager e promuovere l'acquisizione delle competenze dei green manager;
il green manager è una figura professionale complessa in possesso di competenze tecniche e gestionali utili a connettere il tessuto organizzativo e produttivo di aziende ed enti locali ai principi ecologici e ad adeguarlo ai crescenti obblighi normativi in materia ambientale. Presidia gli ambiti relativi a sostenibilità e impatto ambientale, dalla riduzione della produzione dei rifiuti, alla promozione del risparmio energetico, agli acquisti verdi e alla mobilità sostenibile, migliorando al contempo la reputazione ambientale dell'organizzazione per cui lavora;
il mobility manager, la cui designazione è prevista obbligatoriamente per le aziende al di sopra dei 100 dipendenti, è il responsabile del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), uno strumento di razionalizzazione degli spostamenti del personale, finalizzato a produrre effetti positivi sul benessere dei dipendenti, diminuire la spesa per i trasporti e a ridurre l'impatto sull'ambiente causato dal traffico veicolare negli spostamenti casa-lavoro;
l'energy manager è un profilo dotato di competenze tecniche legate al mercato energetico, a contrattualistica, organizzazione aziendale e valutazioni economiche. Può essere una figura interna o esterna all'organizzazione per la quale opera, analizza i consumi, promuove l'efficienza energetica e definisce le strategie di risparmio compatibili con obbiettivi di sostenibilità e riduzione dell'impatto ambientale.
Considerato che
sul mercato del lavoro aumenta la ricerca di nuove figure professionali dotate di conoscenze e competenze plurime legate alla transizione ecologica e alla sostenibilità ambientale di enti pubblici e aziende;
gli enti locali sono referenti istituzionali più vicini ai cittadini e ai soggetti economici e sociali e possono svolgere un ruolo fondamentale promuovendo al proprio interno e sul territorio processi di conversione ecologica e rappresentando un importante punto di riferimento nella lotta ai cambiamenti climatici;
per le piccole imprese la transizione ecologica rappresenta una vitale opportunità di innovazione che può portare a significative riduzioni dei consumi energetici, con benefici sia ambientali sia economici, e ad una virtuosa gestione dei rifiuti, conseguendo al contempo importanti vantaggi in termini di immagine;
gli enti locali e le imprese di piccole dimensioni non sempre hanno a disposizione personale dotato delle summenzionate competenze utili per attivare processi di conversione ecologica, né dispongono delle risorse necessarie per formarlo.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
a promuovere nell'ambito del FSE+ la realizzazione di corsi di formazione e azioni di sistema volte a formare figure complesse, quali il green manager, il mobility manager e l'energy manager, con l'obiettivo, in particolare, di supportare enti pubblici e imprese private di piccole dimensioni a formare personale dotato di queste competenze così da coinvolgerli attivamente nel percorso di svolta ecologica della Regione Emilia-Romagna nel rispetto degli obbiettivi indicati in premessa e di quelli che verranno fissati dai futuri provvedimenti che incidano su materie ambientali ed energetiche.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2022