n.349 del 23.11.2022 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5889 - Risoluzione per impegnare la Giunta a contribuire al potenziamento delle infrastrutture logistiche esistenti per soddisfare la crescente domanda di trasporto di merci su rotaia. A firma del Consigliere: Occhi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
negli ultimi anni la Regione Emilia-Romagna sta perseguendo l’obiettivo di incentivare il più possibile il trasporto merci su rotaia e il trasporto fluviale per alleggerire le infrastrutture stradali e soprattutto per perseguire gli obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano e in tutta la Regione;
la L.R. 30/2019 è rivolta all’incentivazione del trasporto ferroviario attraverso un potenziamento dei collegamenti, privilegiando la retro-portualità ferroviaria, incentivando il traffico ferroviario intermodale e il traffico ferroviario tradizionale; tutte queste dinamiche vengono incentivate sia con benefici diretti che con benefici indiretti e anche attraverso lo stanziamento di fondi regionali rivolti alle imprese che hanno come core business il trasporto merci.
Considerato che
pare in aumento la propensione delle aziende manifatturiere (in risposta ad un’aumentata coscienza ambientale) ad utilizzare maggiormente la ferrovia per il trasporto delle merci;
questo aumento, in mancanza di spazi e risorse fisiche adeguate alla logistica, potrebbe creare colli di bottiglia (sbilanciamento tra domanda e offerta) che avrebbero riflessi negativi sull'affidabilità dell'intermodalità del trasporto merci.
Osservato che
già ad oggi il terminal di Marzaglia (Modena) sarebbe utilizzato da alcuni mesi in maniera massiccia da un unico gruppo senza più spazio per ulteriori operatori;
l’Interporto di Parma è ormai infrastrutturalmente saturo e in mancanza di nuovi spazi e nuovi binari per poter accogliere nuovi treni non potrebbe soddisfare un aumento di domanda;
il Porto di Ravenna è vicino a non riuscire a garantire la composizione di ulteriori treni avendo raggiunto la saturazione dopo anni di notevole sviluppo.
Rilevato che
questa situazione potrebbe indirizzare porti ed interporti a privilegiare solo alcuni operatori, escludendo coloro che potenzialmente sarebbero i destinatari della legge in oggetto;
sia ipotizzabile che la diminuzione della richiesta di contributi non sia legata solo alla pandemia ma anche alla desistenza di molti operatori che non trovano spazio nei terminal esistenti.
Considerato che
l’intermodalità necessita di software dedicati la gestione delle unità di carico (container, semirimorchi, casse mobili), ma anche la gestione dei piazzali, dei mezzi di movimentazione come carrelli elevatori, reach stacker e anche manovre ferroviarie e posizionamento vagoni ecc.
Ritenuto che
per poter ottenere una maggiore efficacia della L.R. non sia sufficiente incentivare il trasporto ferroviario con fondi economici ad hoc, ma occorrano anche contributi all'acquisto di dotazioni ferroviarie nei terminal: sia di tipo infrastrutturale (nuovi binari, deviatoi, piazzali con uso intermodale, mezzi di movimentazione come reach stacker o gru a portale) sia software di gestione dell’intermodalità.
Impegna la Giunta regionale
a sostenere i nodi intermodali esistenti per soddisfare la crescente domanda di trasporto di merci su rotaia;
a sollecitare RFI a prevedere contributi per l’acquisto di dotazioni ferroviarie nei terminal: sia di tipo infrastrutturale (nuovi binari, deviatoi, piazzali con uso intermodale, mezzi di movimentazione come reach stacker o gru a portale) sia software di gestione dell’intermodalità.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana dell’8 novembre 2022