n.335 del 09.11.2022 periodico (Parte Seconda)

Approvazione Protocollo d'Intesa per favorire lo svolgimento coordinato delle funzioni, delle azioni, delle decisioni di investimento, volti alla realizzazione degli obiettivi in materia di saperi e ricerca sulla salute unica, servizi innovativi di salute sul territorio, nuovi spazi di iniziativa sociale - social engagement

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto”, con particolare riferimento alla possibilità, da parte delle amministrazioni pubbliche, di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- il D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, avente ad oggetto “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29, recante “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, in particolare con riferimento ai principi di cui all’art. 1 e a quanto previsto dall’art. 2 in materia di organizzazione del Servizio sanitario regionale;

- la L.R. 31 marzo 2005, n. 13, “Statuto della Regione Emilia – Romagna”, con particolare riferimento agli artt. 43 e 46 che disciplinano, rispettivamente, i poteri del Presidente della Regione e della Giunta regionale;

Richiamato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Università degli Studi di Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia e Parma per la collaborazione in ambito sanitario, sottoscritto nel 2016, che promuove una programmazione congiunta funzionale ad assicurare coerenza a livello locale rispetto alle scelte strategiche assunte a livello regionale;

Considerato che sui temi della salute, della sanità, della ricerca, dell’assistenza da diversi anni, la Regione, gli Enti locali, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’AUSL della Romagna, la Conferenza Sociale e Sanitaria territoriale della Romagna e la Provincia di Rimini hanno avviato un percorso di lavoro e di collaborazione che si è strutturato e si sta sviluppando secondo un disegno che è pervenuto a precisi punti di attestazione, quali:

- il documento strategico AUSL della Romagna e Università di Bologna del 6 febbraio 2018, approvato dalla Conferenza Territoriale e Socio Sanitaria della Romagna (CTSS) e dal Comitato Regionale di Indirizzo (CRI) che “individua nell’Ateneo di Bologna, il primo e naturale riferimento per la rete sanitaria formativa della Romagna” e traccia un percorso pluriennale di progressiva integrazione tra la AUSL Romagna e l’Università di Bologna con riferimento alle tre dimensioni: didattica, ricerca e assistenza;

- l’Accordo tra l’Università di Bologna e l’AUSL della Romagna per lo sviluppo dei rapporti di integrazione tra didattica, ricerca e assistenza per l’individuazione dell’AUSL della Romagna quale ulteriore sede formativa territoriale e parte integrate della forma strutturale di collaborazione tra SSR e Università;

- il progetto “Romagna Salute – un grande progetto di integrazione tra Università di Bologna e AUSL della Romagna”;

- il documento strategico “Comprehensive Cancer Care (& Research) Network della Romagna” (Rete Oncologica);

- il Protocollo di Intesa approvato dal Consiglio Comunale del Comune di Rimini, con Delibera n. 24 del 29 maggio 2018 e sottoscritto dalle Parti il 9 ottobre 2018, per il consolidamento definitivo delle strutture universitarie a Rimini, a partire dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita;

Considerato altresì che:

- per declinare operativamente gli indirizzi ed obiettivi previsti dagli atti di cui sopra, la Regione Emilia-Romagna, l’AUSL della Romagna, gli Enti locali e l’Università di Bologna sono impegnati, con investimenti di risorse organizzative ed economiche, in un percorso finalizzato anche ad intercettare ulteriori risorse statali ed europee;

- nel Campus di Rimini è nato il primo Dipartimento in Italia dedicato alle Scienze della Qualità della vita (Quvi), il quale sviluppa la ricerca multidisciplinare relativa alla salute del corpo, le relazioni psicosociali, culturali e il contesto urbano, fondato sulla sostenibilità e il benessere inclusivo e diffuso che interessa la popolazione nel suo complesso e l’individuo nella sua integrità;

- nel Campus di Rimini sono insediati corsi di laurea multidisciplinari, dal Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, al Corso di Laurea magistrale in Wellness, Sport and Health, al Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Pharmacy, al Corso di Laurea magistrale in Nutrizione umana, benessere e salute fino a iniziative sul tema della qualità della vita legate a lauree sugli stili di vita e alimentazione, nonché sono promosse attività di ricerca, all’interno Tecnopolo di Rimini, dove opera il CIRI (centro interdipartimentale di ricerca industriale), sui materiali innovativi per il sistema delle merci e del packaging alimentare, in particolare per quanto attiene alla salute;

- la Regione Emilia-Romagna ha in questi anni svolto un ruolo fondamentale nel determinare e sostenere tali scelte di sviluppo per il territorio romagnolo e per la città di Rimini sugli assi della salute e della prevenzione, della sanità, della ricerca, dell’assistenza;

Dato atto che l’Azienda USL della Romagna, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, Ministero della Salute, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e Comune di Rimini negli ultimi mesi hanno avuto frequenti momenti di confronto ed approfondimento intesi a delineare strategie e soluzioni capaci di fronteggiare i nuovi e più complessi compiti che il processo di trasformazione in atto pone ai soggetti istituzionali impegnati sulle politiche di salute;

Valutata la coerenza delle finalità individuate dal percorso intrapreso congiuntamente, rispetto alle previsioni del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, alla missione 6, punto M6C1.1 Potenziamento dell’assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale;

Visto il “Protocollo d’intesa per favorire lo svolgimento coordinato delle funzioni, delle azioni, delle decisioni di investimento, volti alla realizzazione degli obiettivi in materia di saperi e ricerca sulla salute unica, servizi innovativi di salute sul territorio, nuovi spazi di iniziativa sociale – social engagement” predisposto dal Comune di Rimini che, raccogliendo le necessità sopra descritte, risulta finalizzato a favorire lo svolgimento coordinato delle funzioni, delle azioni e delle decisioni di investimento, volte alla realizzazione degli obiettivi ivi indicati (c.d. “Piano d’Azione”), strumentali allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio provinciale e regionale; il tutto rientrante nel quadro programmatico denominato “Rimini Salute Unica – One Health” (di seguito anche “Protocollo d’Intesa”). Il protocollo d’Intesa è riportato all’allegato 1) del presente atto, in qualità di parte integrante e sostanziale dello stesso;

Considerato che il medesimo Protocollo d’Intesa è sottoposto alla sottoscrizione, oltre che del Comune di Rimini, della Regione Emila–Romagna, Provincia di Rimini, AUSL della Romagna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e Ministero della Salute;

Ritenuto che, in virtù di tutto quanto sopra e in considerazione della necessità di provvedere alla definizione di accordi, programmi e progettazioni utili a predisporre le condizioni ottimali al fine di accedere alle procedure di assegnazione di finanziamenti nazionali ed europei a sostegno delle suddette tipologie di interventi, risulta opportuna l’adesione allo stesso Protocollo;

Richiamati:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., con particolare riferimento all’art. 23, comma 1, lett. d);

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- n. 771/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;

- n. 111 del 28 gennaio 2021, recante “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza anni 2021 - 2023”;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per far fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii”;

Richiamata infine la determinazione dirigenziale n. 10337/
2021 “Conferimento e proroga degli incarichi dirigenziali presso la Direzione generale Cura della persona, salute e welfare”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziali, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare, per le motivazioni riportate in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate, il Protocollo d’Intesa tra Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna, AUSL della Romagna, Alma mater Studiorum – Università di Bologna, IRCCS Istituto ortopedico Rizzoli e Ministero della Salute, allegato al presente provvedimento (vedi sub allegato 1), quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

2. di dare mandato al Presidente della Regione Emilia-Romagna di sottoscrivere il Protocollo di cui al punto precedente, apportando le modifiche non sostanziali che si rendessero eventualmente necessarie;

3. di dare atto che il Protocollo d’Intesa avrà durata quinquennale dalla data di sottoscrizione dello stesso da parte dei soggetti di cui al punto 1.;

4. di pubblicare il presente provvedimento ed il relativo allegato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, in particolare con riferimento all’art. 23, comma 1 lett. d), del D.lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii..

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