n.3 del 04.01.2012 periodico (Parte Seconda)

L.R. 9/99 e s.m.i., DLgs 152/06 e s.m.i. Decisione in merito alla procedura di VIA relativa alla realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 4.5 MWp in comune di Argenta. Ditta Solared Srl

Ai sensi del Titolo III della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., DLgs 152 e s.m.i. l’Autorità competente: Provincia di Ferrara, con atto di DGP n. 313/95775 del 29/11/2011, ha assunto la seguente decisione:

LA GIUNTA

(omissis)

delibera:

1. di prendere atto delle valutazioni conclusive della Conferenza dei Servizi del 25/11/2011, contenute nel Rapporto sull’impatto ambientale che costituisce l’Allegato A, quale sua parte integrante e sostanziale, della presente deliberazione;

2. di considerare tale progetto ambientalmente compatibile alla luce delle valutazioni suddette;

3. di approvare pertanto il progetto, presentato dalla ditta Solared Srl, finalizzato alla realizzazione di impianto fotovoltaico di potenza pari a 4.5 MWp in comune di Argenta - Via Lodigiana presentato dalla ditta Solared Srl;

4. di approvare la realizzazione dell’impianto condizionatamente al rispetto delle prescrizioni di cui al “Rapporto” Allegato A quale parte sostanziale del presente atto, punti 1.C, 2.C e 3.C che di seguito per maggiore chiarezza si riportano:

Prescrizioni quadro di riferimento programmatico

- In considerazione della presenza di un elettrodotto di media tensione nell’angolo a sud-ovest dell’area, il posizionamento dei pannelli e la conformazione del campo fotovoltaico non dovranno contrastare con la relativa fascia di attenzione, nel rispetto di quanto previsto dal PSC e dalle norme di tutela del RUE per infrastrutture ed elettrodotti.

- Venga acquisita da parte della Soc. Solared Srl prima del rilascio dell’Autorizzazione Unica la proprietà o altro diritto sull’area in oggetto.

- Vengano realizzate, quale misura compensativa ai sensi della DGC richiamata, opere a favore del Comune entro la misura massima del 3% dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla produzione energetica annua dell’impianto una-tantum, consistenti nell’installazione di pannelli fotovoltaici e realizzazione di opere di efficientamento energetico sulla scuola materna di Longastrino. Tali interventi saranno oggetto di una convenzione in cui verranno concordate le modalità ed i tempi di realizzazione delle opere oggetto di compensazione, da stipularsi con il Comune di Argenta prima della messa in funzione dell’impianto.

Prescrizioni quadro di riferimento progettuale

- Ai fini della riduzione delle ricadute ambientali determinate dal progetto il proponente dovrà adottare per la fase di cantiere le seguenti specifiche scelte tecniche:

  • rispettare quanto prescritto nel parere ARPA PGFE/2011/5854 del 13/09/2011 in merito alla valutazione previsionale di impatto acustico;
  • si dovrà dare preferenza alle infrastrutture stradali che arrechino il minor impatto in termini di congestione del traffico e di disturbo alle abitazioni civili presenti. A tal proposito si valuti la possibilità, in accordo con l’Amministrazione comunale, di definire un dettagliato piano di viabilità grazie al quale sia possibile minimizzare gli effetti negativi legati al traffico indotto;
  • uso di veicoli per la movimentazione degli inerti dotati di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto;
  • predisposizione della fase cantiere con un accurata revisione di tutte le aree disponibili cercando di ottimizzare gli spazi disponibili e le occupazioni permanenti sulla base di reali esigenze lavorative, gestionali e di sicurezza, valutando la presenza di recettori sensibili in un contorno significativo ad esse.

Rifiuti (sia per la fase di cantiere/gestione e dismissione)

  • Conferimento dei rifiuti prodotti ai soggetti specificatamente specializzati alla smaltimento e/o recupero, questa ultima destinazione sarà preferita al conferimento in discarica;
  • la ditta dovrà accertarsi che i terzi ai quali verranno affidati per le varie fasi di gestione/smaltimento i rifiuti prodotti dall’attività, siano in possesso delle regolari autorizzazioni ai sensi DLgs 152/06 (parte IV) e s.m.i. e conservarne copia presso lo stabilimento a disposizione dell’Organo di controllo;
  • si raccomanda all’impresa esecutrice di lavori di provvedere a richiedere l’eventuale autorizzazione in deroga nel caso in cui vengano svolte attività rumorose e/o impiegati macchinari di elevata intensità acustica ai sensi della L.R. 15/01 e la DGR 45/02.

Rumore

  • Isolamento acustico di facciata delle cabine non minore di 20 dB(A), comprese le partizioni su cui sono presenti le griglie di aerazione (rilevabile da certificazione tecnica);
  • presenza delle griglie di aerazione delle cabine solo sui lati sud e nord;
  • sorgenti rumorose installate: n. 8 inverter di caratteristiche acustiche non peggiorative di quelle dichiarate in relazione (64,2 dB(A) a 10 m. di distanza – rilevabile da certificazione tecnica);
  • nel caso in cui non fossero disponibili i dati di cui al primo e secondo punto, si potrà procedere, quale alternativa, a svolgere un’indagine fonometrica tesa a verificare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa;
  • in relazione alla documentazione acustica presentata, relativa alle fasi di cantiere, si fa presente che, secondo quanto previsto dalla DGR 45/02 “Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività...”, dovrà essere presentata specifica richiesta di autorizzazione all’Amministrazione competente, ovvero al Comune.

- In relazione alle criticità archeologiche segnalate dalla competente Soprintendenza Archeologica, si prescrive l’applicazione delle disposizioni contenute nel parere in Allegato C alla delibera di VIA;

- prima dell’inizio dei lavori, sia depositata allo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune di Argenta, la denuncia ai sensi della L. 1086/71, se dovuta;

- in caso di necessità di acquisizione di autorizzazione sismica per le strutture, prima dell’inizio dei lavori dovrà essere acquisita presso la struttura competente – Unione dei Comuni della Bassa Romagna con sede a Lugo;

- trattandosi di impianto da realizzare su un’area considerata ad alto rischio idraulico, la ditta dovrà adottare tutti gli accorgimenti tecnici necessari, affinché eventuali maggiori livelli idrici che si potrebbero determinare nel canale, a seguito di eventi particolarmente significativi, non determinino ingressi di acqua dal canale fino all’interno dell’ impianto;

- la ditta dovrà provvedere alla manutenzione periodica delle sette condotte di collegamento tra l’area di laminazione e il condotto Campo del Vero;

- come previsto da progetto, si prescrive la recinzione dell’intero campo fotovoltaico con rete perimetrale di altezza pari almeno a 2.20 m.; all’esterno della recinzione venga realizzata una barriera verde con essenze autoctone sempreverdi di altezza almeno pari a 3 m. Deve essere previsto il rialzo complessivo dell’intera recinzione di 25 cm. per il passaggio della piccola fauna;

- l’eventuale irrigazione delle essenze deve essere effettuata tramite l’utilizzo di autobotte; la stessa modalità deve essere utilizzata per l’eventuale pulizia periodica dei pannelli, che non dovrà prevedere l’utilizzo di detergenti;

- non dovrà esservi permanenza di personale all’interno di cabine e relative fasce di pertinenza per più di 4 ore consecutive.

Si riportano inoltre le prescrizioni segnalate dal Comune di Argenta in merito a modalità tecnico operative di realizzazione di alcune opere:

- per quanto attiene l’apertura di nuovo passo carraio sulla Via Lodigiana, il Comune esprime parere favorevole alla realizzazione di tombinamento parziale del fosso stradale con posa di tubazione in pvc diametro 400 mm. sn4 con sovrastante getto di ricopertura in cls e realizzazione a valle e a monte del tombinamento di frontina in c.a. La larghezza del passo carraio deve essere almeno 7/8 metri, adeguato ai mezzi in accesso;

- per quanto attiene all’attraversamento stradale della Via Lodigiana, se avviene con lo spingitubo deve prevedere tubo incamiciato in ferro, mentre se avviene con scavo a cielo aperto, deve prevedere controtubo in pvc 125 sn8 con pozzetti di ispezione con botola in ghisa a monte e a valle dell’attraversamento, soprastante getto in misto cementato e ripristino del manto stradale bituminoso.

- per quanto attiene la posa della condotta per alimentare la cabina elettrica e/o di collegamento alle linee elettriche esistenti, se avviene nella proprietà privata nulla osta per quanto di competenza, mentre se avviene:

  • in banchina, deve essere posata a profondità minima di 80 cm dal piano di campagnamisurata dall’estradosso del tubo, con soprastante ricoprimento in sabbiella e terreno vegetale per uno spessore minimo di 20 cm. dalla quota banchina. Si evidenzia che è necessario acquisire il parere di Hera poiché nella strada è presente una tubazione acquedottistica che potrebbe interferire con la posa della tubazione per alimentazione elettrica;
  • in sede e/o massiciata stradale deve essere posata a profondità minima di 80 cm. dal piano strada misurata dall’estradosso del tubo, con soprastante ricoprimento in sabbiella, quindi misto cementato per uno spessore minimo di 30 cm. e chiusura del taglio con conglomerato bituminoso per uno spessore minimo di 10 cm.

- In merito alla posa della condotta il concessionario dovrà comunicare l’effettivo inizio lavori all’Ufficio Opere pubbliche al fine di verificare alcune modalità tecniche operative. Tra le prescrizioni:

  • il concessionario dovrà effettuare il preventivo taglio del manto stradale con apposita macchina tagliasfalti;
  • i lavori dovranno essere effettuati senza interrompere il traffico veicolare ed essere regolato o con impianto semaforico mobile o con movieri;
  • al termine della giornata tutti gli scavi dovranno essere richiusi ed il cantiere adeguatamente segnalato anche con lampade notturne;
  • il ripristino della massicciata stradale sarà effettuato con misto cementato fino alla quota di -cm. 3 dall’attuale manto stradale e sopra questo dovrà essere steso uno spessore di conglomerato bituminoso della pezzatura di mm. 0/8 e spessore di cm. 3 a livello piano stradale attuale;
  • trascorsi non meno di 12 mesi dalla fine dei lavori il concessionario dovrà provvedere al ripristino definitivo del manto stradale mediante una fresatura di cm. 3 della larghezza pari a 3 volte quella dello scavo, una asfaltatura con conglomerato bituminoso di mm.0/8 e spessore di cm. 3.7;
  • in questi 12 mesi il concessionario avrà l’onere di mantenere ricaricati gli eventuali avvallamenti conseguenti agli assestamenti dello scavo;
  • il Comune di Argenta è sollevato da ogni responsabilità legata e/o conseguente ai lavori.

Prescrizioni quadro di riferimento ambientale

- Nella fase di esercizio dell’impianto fotovoltaico dovrà essere garantita la manutenzione corretta della superficie adottando ad esempio tecniche che impediscano la proliferazione di piante infestanti difficilmente falciabili per la presenza delle strutture di sostegno (una possibile soluzione è l’uso di pacciamatura).

- Dovranno essere utilizzati tutti gli accorgimenti idonei per evitare la produzione e dispersione di polveri in fase di cantiere (es. bagnatura cumuli).

5. Di trasmettere ai sensi dell’art. 16, comma 3 della L.R. 9/99 e s.m.i. la presente deliberazione alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Argenta - Servizio Urbanistica e SUAP, all’AUSL – Dipartimento di Sanità Pubblica, all’ARPA – Sezione Provinciale di Ferrara, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara;

6. di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e del DLgs 152/06 e s.m.i., il presente partito di deliberazione, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e in forma integrale sul sito Web dell’Ente;

7. di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della Legge n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

Stante la necessità di provvedere alla rapida conclusione del procedimento in oggetto in ragione dell’esigenza di ultimare anche la procedura di Autorizzazione Unica, che prevede l’acquisizione preliminare degli esiti della VIA;

con votazione unanime e separata resa in forma palese:

delibera:

- di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, IV comma del DLgs 267/00.

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