n. 198 del 12.07.2017 periodico (Parte Seconda)

Procedure per la verifica preventiva di compatibilità degli atti con la normativa europea sugli aiuti di Stato

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Visti:

- il Trattato su Funzionamento dell'Unione Europea e in particolare gli articoli 107 e 108;

- la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Modernizzazione degli Aiuti di Stato dell’UE (COM/2012/0209) che ha avviato il programma di riforma degli aiuti di stato e, tra l’altro, definisce una serie di azioni da porre in essere ai fini della sua realizzazione, in stretta collaborazione con gli Stati membri;

- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020, che con l’articolo 19 e l’allegato XI introduce le condizionalità ex ante tematiche e generali, tra cui la condizionalità generale B5 Aiuti di Stato quali prerequisiti per un utilizzo efficace dei Fondi SIE e stabilisce i criteri e le modalità di assolvimento delle stesse;

- l’Accordo di Partenariato con l’Italia, approvato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea CCI 2014IT16M8PA001 del 29 ottobre 2014, che all'Allegato II valuta la condizionalità ex ante generale B5 Aiuti di Stato non soddisfatta o parzialmente soddisfatta e stabilisce le azioni da implementare a livello nazionale per il suo soddisfacimento;

- il documento denominato “Common Understanding” siglato in data 3 giugno 2016 tra la Commissione europea – DG Concorrenza – ed il Dipartimento Politiche europee (DPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri per rafforzare l’assetto istituzionale per il controllo degli aiuti di Stato in Italia, il quale prevede, tra l’altro, che si individuino distinct bodies all’interno delle amministrazioni centrali e regionali concedenti aiuti di Stato, con la funzione di contribuire alla preparazione delle misure attraverso la valutazione della loro possibile natura di aiuto di Stato. Prevede, inoltre che le proposte di legge e gli atti di concessione di contributi o agevolazioni finanziarie siano accompagnati da un documento atto ad indentificare la possibile presenza di aiuto, specificando che le misure del Common understanding non si applicano direttamente agli aiuti nel settore agricolo, forestale, della pesca e zone rurali;

- la circolare del DPE, trasmessa con nota prot. 1731 del 15 febbraio 2017 che contiene indicazioni per l’attuazione del Common Understanding e precisa come, al fine di rendere operativo ed efficiente il meccanismo di controllo ex ante in materia di aiuti di Stato, ogni amministrazione, quando predispone una proposta di atto amministrativo, ovvero legislativa o emendativa recante misure che possono configurarsi aiuti di Stato, sia tenuta a redigere la “scheda Ads” allegata alla stessa circolare.

Visto inoltre:

- la legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche europee, in particolare l’articolo 45, comma 1, che prevede che “le amministrazioni centrali e territoriali che intendono concedere aiuti di Stato soggetti a previa notifica, ai sensi dell'art. 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, predispongono la notifica secondo le modalità prescritte dalla normativa europea e la trasmettono alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche europee, attraverso il sistema di notificazione elettronica” (SANI2);

- il DPCM 24 gennaio 2017 che disciplina i termini e le modalità di svolgimento della verifica, da parte del Dipartimento per le Politiche Europee, della completezza della documentazione contenuta nelle notifiche di aiuti di Stato effettuate dalle competenti amministrazioni;

Viste le deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 622 del 28 aprile 2016 di attuazione della seconda fase di riorganizzazione della Regione, che ha modificato la denominazione della Direzione generale Gestione Sviluppo e Istituzioni in Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni (REII) e del Servizio Affari Legislativi e Qualità dei Processi Normativi in Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato;

- n. 1182 del 25 luglio 2016 di costituzione della rete regionale per il presidio delle funzioni trasversali in materia di aiuti di Stato;

- n. 468 del 10 aprile 2017 sul sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna;

Considerato che il Servizio Affari legislativi e aiuti di Stato, in base alla deliberazione 622/2016 ha, tra le sue funzioni, quella di analizzare la normativa e gli orientamenti sugli aiuti di Stato al fine di fornire indicazioni e supporto per la loro corretta e uniforme applicazione da parte delle strutture regionali;

Vista la nota prot. 136013 del 2 marzo 2017 con la quale il Direttore generale “Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni” della Regione Emilia-Romagna, comunica al DPE che le funzioni di distinct body sono incardinate nel Servizio Affari legislativi e Aiuti di Stato e, in particolare, il ruolo di distinct body è svolto dal Responsabile;

Considerato, inoltre che il Servizio Affari legislativi e aiuti di Stato, in base alla deliberazione 1182/2016:

- esercita la funzione di Amministratore locale regionale dei sistemi SANI2 e SARI (sistema interattivo per la relazione annuale sui dati di spesa degli aiuti di Stato) ed abilita i funzionari regionali all’accesso dei suddetti sistemi;

- fornisce supporto alle Direzioni generali coinvolte nelle notifiche e comunicazioni in esenzione dei regimi di aiuto o aiuto ad hoc tramite il sistema informatico comunitario SANI2;

- con riferimento alla funzione di supporto alle strutture regionali nella definizione di regimi di aiuto e di aiuti ad hoc nonché nella verifica preventiva della presenza di aiuti di Stato negli atti e nelle norme regionali prima che questi siano adottati (cd. controllo ex ante), con propri atti deve identificare gli strumenti e le procedure di implementazione più adeguate;

Tenuto conto che la suddetta deliberazione n. 468/2017 ha introdotto, quale nuova forma di controllo, la scheda tecnica di verifica della sussistenza di aiuti di Stato e della loro compatibilità con la normativa europea, che deve essere disciplinata con apposito atto del Servizio Affari legislativi e aiuti di Stato;

Ritenuto pertanto di dover procedere alla definizione delle procedure per la verifica preventiva di compatibilità degli atti della Giunta regionale e dei provvedimenti dirigenziali, con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e alla definizione delle modalità interne di consultazione del distinct body e delle procedure di notifica;

Viste:

- la legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- le deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”;

- n. 2198 del 21 dicembre 2015 recante “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale e seguito dell’implementazione della seconda fase della riorganizzazione adottata con delibera n. 2139/2015”;

- n. 1681 del 17 ottobre 2016 “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con DGR 2189/2015”

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina:

Per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:

1. di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto, l’Allegato n. 1 “Procedure per la verifica preventiva di compatibilità degli atti della Giunta regionale e dei provvedimenti dirigenziali, con la normativa europea in materia di aiuti di Stato. Procedure di notifica e censimento annuale dei regimi di aiuto”;

2. di stabilire che le procedure che si approvano con il presente atto contengono le precisazioni in merito al controllo ex-ante di regolarità amministrativa finalizzate all’attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468 del 10 aprile 2017 sul sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna;

3. di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto, l’Allegato n. 2 “Scheda tecnica per la valutazione delle misure di aiuti di Stato”;

4. di riservarsi di adottare modifiche alla procedura di cui al presente atto per semplificare, ove possibile, o implementare, ove necessario, il sistema di controllo sugli aiuti di Stato;

5. di comunicare al DPE l’adozione delle presenti procedure con le quali sono definite anche le modalità di consultazione del distinct body;

6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Il Responsabile del Servizio

Maurizio Ricciardelli

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