n.275 del 05.08.2020 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1110 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Parlamento la rapida approvazione del progetto di legge di modifica agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. A firma della Consigliera: Piccinini
L’Assemblea Legislativa
premesso che
è in corso la discussione all’interno della Commissione II Giustizia della Camera il progetto di legge n. 569 “Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere”, con primo firmatario il deputato Zan, abbinato a numerosi altri testi di analogo oggetto, fra i quali il n. 2171, prima firma Pierantoni, il n. 107, prima firma Boldrini e Speranza, il n. 868, prima firma Scalfarotto; il n. 2255, prima firma Bartolozzi;
il testo in discussione sta raccogliendo le sollecitazioni provenienti da altre proposte, quali anche il ddl S 1176, a firma della senatrice Maiorino, e può finalmente colmare un vuoto inaccettabile ancora esistente nel nostro paese sul piano normativo;
la legge si propone di incidere sugli articoli 604 bis e ter del codice penale, che contrastano i reati di violenza e discriminazione “per motivi razziali, etnici e religiosi”, estendendo la punibilità alla fattispecie del “sesso, del genere, dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale”;
il progetto di legge interviene anche sulla dimensione educativa, sociale e culturale, prevedendo programmi per la realizzazione nel territorio nazionale di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, programmi di assistenza alle vittime, monitoraggi a periodicità triennale affidati all’Istat, interventi sulle scuole, e l’istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, il 17 maggio, data in cui data in cui l’Organizzazione mondiale della sanità, nel 1990, eliminò finalmente l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali
considerato che
l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato, un anno fa, la legge regionale n. 15 del 2019 contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, il cui testo è pienamente coerente ed anticipatorio del progetto ora in discussione alla Camera;
è indispensabile sostenere il processo che sta portando altre Assemblee e in primo luogo il Parlamento italiano a colmare un vuoto normativo e ad affermare un sistema valoriale ed etico che pone al centro le persone, i loro diritti e la piena libertà all’autodeterminazione, contrastando gli ostacoli e le violenze che possono impedirla o inibirla;
impegna se stessa e la Giunta,
per quanto di competenza,
ad esprimere sostegno all’iniziativa legislativa in corso, promuovendo un percorso analogo a quello svolto nella regione Emilia-Romagna per la sua legge regionale per giungere all’approvazione del progetto di legge con primo firmatario il deputato Zan, n. 569,” modifiche agli articoli 694-bis e 694-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere;
a sostenere, una volta approvato progetto di legge, l’applicazione e l’integrazione con le misure previste dalla legge regionale n. 15 del 2019.
Approvata a maggioranza dalla Commissione per la parità e per i diritti delle persone nella seduta del 23 luglio 2020.