n.8 del 09.01.2019 periodico (Parte Seconda)

Aggiornamento della propria deliberazione n. 1238/2016 relativa al sistema informativo regionale rifiuti per effetto della normativa successivamente emanata con particolare riferimento alla propria deliberazione n. 2218/2018 sul metodo standard della Regione Emilia-Romagna per la determinazione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

- la legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”;

- la legge regionale 05 ottobre 2015, n. 16 “Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1996, n. 31 (disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi);

- la legge regionale 18 luglio 2017, n. 16 “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici”;

- la delibera dell’Assemblea Legislativa 3 maggio 2016, n. 67 di approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR);

- la propria deliberazione 1 agosto 2016, n. 1238 “Il sistema informativo regionale: contenuti, frequenze, e modalità di compilazione delle banche dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani e speciali della Regione Emilia-Romagna”;

- la propria deliberazione 13 dicembre 2016, n. 2218 “Metodo standard della Regione Emilia-Romagna per la determinazione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati ai sensi del D.M. Ambiente 26 maggio 2016, modifica della D.G.R. 2317/2009 e della D.G.R. 1238/2016”;

Premesso che:

- l’allegato 1 alla propria deliberazione 1 agosto 2016, n. 1238 relativa al sistema informativo regionale rifiuti (S.I.R.R.) ha disciplinato i contenuti, le frequenze e le modalità di compilazione delle banche dati sulla gestione dei rifiuti urbani e speciali dell’Emilia-Romagna;

- la propria deliberazione 13 dicembre 2016, n. 2218 ha successivamente introdotto il nuovo metodo standard della Regione Emilia-Romagna per la determinazione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati ai sensi del D.M. Ambiente 26 maggio 2016;

Rilevato che il metodo standard succitato:

- prevede che i codici EER che rientrano nella Raccolta Differenziata e Indifferenziata siano definiti in modo vincolante;

- introduce le frazioni neutre che non rientrano nella produzione totale dei rifiuti, né nella raccolta differenziata, né nel rifiuto indifferenziato;

- consente di calcolare nel computo della raccolta differenziata i rifiuti avviati a compostaggio domestico sia attraverso l'uso di compostiere sia di altre metodologie (buca/fossa, compostaggio in cumulo, etc) solo qualora siano rispettate contemporaneamente tutte le condizioni previste nell’allegato 1 alla propria deliberazione n. 2218/2016;

- consente di calcolare nel computo della raccolta differenziata i rifiuti avviati a compostaggio di comunità utilizzando i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate in attuazione a quanto previsto dal decreto di attuazione dell’art. 183, comma 1, lettera qq-bis) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dall’art. 38 della legge 28 dicembre 2015, n. 221;

Richiamato il Decreto Ministeriale del 29 dicembre 2106, n. 266 successivamente emanato "Regolamento recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici ai sensi dell'articolo 180, comma 1-octies, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, così come introdotto dall'articolo 38 della legge 28 dicembre 2015, n. 221"; 

Rilevato inoltre che:

- la propria deliberazione n. 103/2014 ed i suoi allegati, richiamano la necessità di sviluppare l’integrazione tra le banche dati relative al servizio di gestione dei rifiuti anche al fine di potenziare la capacità di monitoraggio dello sviluppo nel tempo del Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e di analisi e valutazione dei suoi effetti;

- la propria deliberazione n. 1238/2016 ha esteso, a partire dall’anno 2017, l’obbligo di compilazione del modulo impianti di O.R.So. a tutti gli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali localizzati in Regione;

- nel corso dell’anno 2018 è stata predisposta una specifica funzionalità del software O.R.So. che permette l’importazione automatica delle informazioni gestite anche dalla banca dati MUD;

Richiamata infine la legge regionale 18 luglio 2017, n. 16 la quale ha previsto all’art. 40 che:

- i gestori degli impianti che trattano rifiuti sono tenuti a fornire le informazioni relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti tramite il Sistema informativo regionale sui rifiuti adottato dalla Regione, nel rispetto delle modalità previste con deliberazione della Giunta. La violazione dell'obbligo di fornire le suddette informazioni comporta l'applicazione da parte della Regione di una sanzione pecuniaria non inferiore a euro 500,00 e non superiore a euro 5.000,00, commisurata alla gravità dell'inadempienza;

- sono fatti salvi gli adempimenti relativi agli altri flussi informativi previsti a carico dei concessionari del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e dei gestori degli impianti inclusi nella regolazione pubblica del servizio, e le sanzioni ad essi applicabili ai sensi dell'articolo 12, comma 4, della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23;

Ritenuto pertanto necessario aggiornare, alla luce di quanto suesposto, l'Allegato 1 alla propria deliberazione n. 1238/2016 con l’Allegato 1 alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale per effetto della normativa successivamente emanata ed in particolare in relazione a:

- l’aggregazione dei codici EER, definiti in modo vincolante, che rientrano nella Raccolta Differenziata, Indifferenziata e nelle frazioni neutre;

- sul compostaggio domestico: le informazioni necessarie per verificare il rispetto dei criteri previsti dalla propria deliberazione n. 2218/2016 e dei parametri per il computo dei rifiuti derivanti da tale attività nella raccolta differenziata;

- sul compostaggio di comunità: i parametri per il computo dei rifiuti derivanti da tale attività nella raccolta differenziata;

- prevedere l’importazione automatica nel modulo impianti dell’applicativo O.R.So. delle informazioni contenute anche nella banca dati MUD, evitando così una duplicazione delle richieste informative ai gestori degli impianti;

- richiamare la sanzione prevista dall'art. 40 della L.R. 18 luglio 2017, n. 16, applicabile nel caso di incompleta o mancata fornitura dei dati acquisiti tramite il sistema informativo O.R.So. da parte dei gestori degli impianti che trattano rifiuti;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile; n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”; 

n. 93 del 29 gennaio 2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

n. 931 del 18 giugno 2018, recante “Approvazione del Catalogo dei processi amministrativi a rischio corruzione. Modifica integrativa del Piano Triennale di Prevenzione della corruzione 2018-2020 della Giunta regionale”;

n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

1) di disporre che trovino efficacia le disposizioni indicate in allegato 1 alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale e che contestualmente cessino di avere efficacia le disposizioni previste dall’allegato 1 alla propria deliberazione n. 1238/2016;

2) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

3) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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