n.210 del 20.07.2017 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 4958 - Ordine del giorno n. 7 collegato all’oggetto 4635 Proposta recante: "Piano sociale e sanitario 2017-2019". A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
già da tempo stiamo assistendo anche nella nostra regione a problematiche derivanti dalla carenza di personale medico ospedaliero, problema che diventa ancora più acuto quando si parla di medici pediatri;
ogni anno in Italia vanno in pensione circa 650-700 pediatri. Dalle scuole di specializzazione ne escono poco più di 300, lasciando sguarnite le corsie ma anche i posti sul territorio, che comunque esercitano più attrazione sui professionisti, come hanno denunciato recentemente proprio gli stessi pediatri;
tale carenza, unita alle difficoltà nel reperire nuovo personale nelle strutture decentrate, potrebbe in futuro condizionare negativamente le scelte relative alla programmazione e alle attività di interi reparti.
Considerato che
il tema della carenza di medici sul nostro territorio è stato più volte evidenziato anche durante l'udienza conoscitiva sul Piano Sociale e Sanitario 2017-2019;
l'assessore Venturi durante la seduta della IV commissione del 6 giugno scorso ha affrontato la delicata questione informando i membri della commissione che è un tema che si sta affrontando in sede di Conferenza Stato-Regioni poiché coinvolge tutto il territorio nazionale.
Preso atto che
nel periodo estivo queste problematiche tendono ad aumentare, per ovvi motivi legati ai piani ferie, portando alla chiusura di reparti e alla diminuzione di posti letto su tutto il territorio regionale;
nella provincia di Reggio Emilia la conferenza socio-sanitaria, di comune accordo con l'Ausl, è giunta alla decisione di chiudere a rotazione i punti nascita di Montecchio, Scandiano e Castelnovo ne' Monti;
nel motivare questa scelta, oltre le necessarie turnazioni per le ferie, è stata evidenziata una generale difficoltà nel reperimento del personale di ruolo dell'intero settore. In particolare, a fronte di una previsione di budget che prevederebbe 57 figure in Ostetricia e Ginecologia, i medici attualmente in servizio sono 43 e risultano andati deserti diversi bandi per contratti a tempo indeterminato.
Ricordato che
tale situazione non sembrerebbe destinata a risolversi nel breve periodo poiché frutto di normative nazionali riguardanti il numero chiuso nelle Università, le graduatorie pubbliche e le relative programmazioni.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta a
proseguire il lavoro in Conferenza Stato-Regioni affinché si possa giungere nei tempi più rapidi possibili ad una modifica delle normative;
trovare soluzioni organizzative, concordate con i territori, per fare in modo che nel breve periodo si possano gestire le situazioni senza arrecare disagi agli utenti e senza giungere a decisioni che mettano in discussione il mantenimento di interi reparti.
Approvato all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 luglio 2017