n.224 del 01.08.2013 (Parte Seconda)

Approvazione del Bando per la presentazione di progetti a contributo regionale ai sensi dell'art.6, comma 2, lett.b) della Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12 per l'esercizio finanziario 2013

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12, “Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace” ed in particolare gli artt. 5, comma 1, lett. a) e 6 comma 2, lett. b);

- la deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 84 del 25 luglio 2012, recante “Approvazione del documento di indirizzo programmatico per il triennio 2012-2014 ai sensi della legge regionale 12/02 per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace.” (Proposta della Giunta regionale in data 25 giugno 2012, n. 862);

Valutata la necessità di emanare il bando per il contributo a valere sull'esercizio finanziario 2013 per:

  1. la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione, come previsto al punto 3.1.3.1 del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato, per le seguenti aree Paese: Campi profughi Saharawi in Algeria, Etiopia, Paesi del Bacino sud del Mediterraneo (Algeria, Marocco, Libia, Egitto, Tunisia), Moldavia, Mozambico, Senegal, Territori dell’Autorità Palestinese, Ucraina;
  2. la presentazione di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale, (di cui al punto 3.1.4. del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato), per aree al di fuori di quelle elencate al Capitolo 4 del Documento di cui sopra, purché relative a Paesi inseriti nella lista OCSE DAC (2011-2012-2013) dei beneficiari di aiuti pubblici allo sviluppo come “Least Developed Countries” oppure “Other Low Income Countries” oppure “Lower-middle-Income countries and territories” (ferma restando per i suddetti GCTI la possibilità di presentare progetti per le aree Paese indicate alla precedente lettera A);

Ritenuto di identificare, in relazione alle aree indicate alla lettera A, le seguenti priorità tematiche: 

Campi profughi Saharawi in Algeria

Ambiti settoriali

La progressiva riduzione degli aiuti umanitari ai profughi Saharawi sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza di questo popolo. Tutti i settori ne sono interessati con conseguenze drammatiche sull’offerta dei servizi minimi alla popolazione.

Una delle problematiche principali riguarda la drammatica diminuzione degli aiuti finalizzati a farmaci e medicinali.

In campo sanitario si perseguirà, quindi, prioritariamente il seguente obiettivo: il sostegno alle attività del Laboratorio Nazionale di farmacia e alla dotazione di farmaci e medicinali per la popolazione Saharawi.

Il target maggiormente sofferente è, chiaramente, quello dei bambini. Si darà priorità, quindi, agli interventi a loro favore per il miglioramento delle condizioni di vita, relativamente agli aspetti dell’alimentazione, dell’educazione scolastica e delle attività ludiche e sportive.

Particolare attenzione sarà, altresì, rivolta ad azioni che coinvolgano le donne nell'ottica del superamento delle questioni di genere.

L’incentivazione dei lavoratori locali, coinvolti nei progetti realizzati nei campi profughi algerini, dovrà rispettare le indicazioni previste dalla controparte istituzionale saharawi.

Le azioni di cui sopra potranno realizzarsi prioritariamente nella Wilaya di Smara.

A Tifariti potranno essere realizzate attività pilota, nell’ambito di progetti implementati nei campi profughi. 

Paesi del Bacino Sud del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto)

Ambiti settoriali

I progetti potranno riguardare uno o più Paesi, prioritariamente quelli coinvolti nella cosiddetta “Primavera araba” e quelli di provenienza dei migranti sul territorio regionale.

Saranno sostenuti progetti che favoriscono lo sviluppo economico, rivolti prevalentemente a giovani e donne provenienti dalle aree più povere e degradate. Gli interventi potranno riguardare la formazione di figure professionali specializzate, sulla base di una realistica analisi di prospettive di inserimento nel mercato del lavoro sia nazionale che di area mediterranea, con la messa a disposizione di borse-lavoro presso aziende/istituti del settore. Verrà altresì privilegiato lo sviluppo di attività economiche, particolarmente di forma cooperativa, attraverso il rafforzamento di forme associative locali. In tali ambiti si privilegeranno, inoltre, azioni finalizzate a favorire processi di co-sviluppo, che vedono il coinvolgimento delle comunità immigrate presenti nel territorio regionale.

Saranno sostenuti progetti che contribuiscono al rafforzamento del dialogo e della collaborazione tra società civile ed istituzioni. 

Etiopia

Ambiti settoriali

In base alle linee guida della Cooperazione Italiana, l'Etiopia è tra i dieci Paesi prioritari dell'Africa sub-sahariana. L’Etiopia rimane infatti uno dei Paesi più poveri al mondo: il 90% della popolazione è impiegato in un’agricoltura troppo dipendente dalle instabili precipitazioni, che provocano spesso siccità e carestie spaventose. Ne consegue che quasi ogni anno il paese deve dipendere dagli aiuti internazionali per sfamare la popolazione, metà della quale vive ancora sotto la soglia di povertà, mentre i servizi garantiti dallo Stato sono praticamente inesistenti.

Per il 2013, gli interventi in Etiopia dovranno essere mirati al sostegno dell’agricoltura con particolare riguardo ad attività generatrici di reddito ed al coinvolgimento delle istituzioni locali. 

Mozambico

Ambiti settoriali

In agricoltura saranno prioritari gli interventi volti al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione rurale, nonché della popolazione residente in aree particolarmente disagiate, attraverso l’incremento di attività generatrici di reddito, gestite da donne e/o da giovani. Si sosterranno, altresì, interventi mirati al rafforzamento delle associazioni di giovani e donne in ambito rurale.

Nel settore dell’educazione si privilegeranno interventi volti alla prevenzione dell’abbandono scolastico (soprattutto femminile), al miglioramento dell’alfabetizzazione delle bambine (favorendone l’accesso alla scuola primaria), nonché alla riduzione dell’indice di analfabetismo delle donne in età post-scolastica.

In campo sanitario saranno prioritarie azioni mirate ad agevolare l’accesso ai servizi sanitari di base, in particolare le azioni rivolte alle fasce più povere ed emarginate della popolazione purché a completamento di attività negli ambiti di cui sopra.

Le azioni di cui sopra possono realizzarsi nelle aree di: Provincia di Maputo, Zambesia e Capodelgado.

Moldavia

Ambiti settoriali

Verrà data priorità ad interventi rivolti al sostegno dello sviluppo sociale e umano, attraverso la tutela dei diritti dei minori e politiche giovanili per favorire l’inclusione e la partecipazione al processo di crescita del Paese.

Saranno altresì sostenuti interventi volti alla formazione degli operatori del settore sociale e sanitario nonché di pubblici funzionari, azioni di prevenzione, sensibilizzazione e lotta al traffico di minori.

Inoltre si privilegeranno azioni di sostegno alle amministrazioni pubbliche per facilitare il processo di decentramento.

Fondamentale sarà il coinvolgimento delle comunità di migranti presenti nel territorio emiliano-romagnolo sia nella fase di programmazione che di realizzazione delle attività, promuovendo strategie di sviluppo internazionalizzate ed integrate all’interno del territorio.

Senegal

Ambiti settoriali

Si sosterranno interventi nel settore dell’agricoltura e della sicurezza alimentare: sostegno ai piccoli contadini, all’agricoltura famigliare e alle organizzazioni dei produttori, formazione degli agricoltori e miglioramento della qualità della produzione per tutelare la salute e favorire l’accesso ad economie di mercato.

Nel settore sanitario verrà data priorità alla tutela della salute materno-infantile, formazione del personale sanitario con l’obiettivo di perseguire il rafforzamento dei sistemi sanitari e l’accesso universale alla salute, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, della malaria e della tubercolosi.

Nel settore dell’educazione si sosterranno azioni per la tutela del diritto all’istruzione di base di qualità, senza discriminazioni di genere, istruzione delle bambine e delle ragazze, prevenzione all’abbandono scolastico, miglioramento dell’educazione non-formale.

Trasversali ai tre settori prioritari, saranno le azioni che coinvolgono le donne nell'ottica del superamento delle questioni di genere.

Fondamentale sarà il coinvolgimento delle comunità di migranti presenti nel territorio emiliano romagnolo sia nella fase di programmazione che di realizzazione delle attività, promuovendo strategie di sviluppo internazionalizzate ed integrate all’interno del territorio.

Territori dell’Autorità Palestinese

Ambiti settoriali

Le aree destinatarie degli interventi saranno Gerusalemme Est, West Bank e Striscia di Gaza.

Le azioni prioritarie, a sostegno delle categorie più deboli e svantaggiate della popolazione, saranno finalizzate a supportare attività di auto sostentamento e/o alla produzione di reddito.

Gli interventi rivolti ai minori dovranno tendere al miglioramento delle loro condizioni di vita quotidiana e a garantirne il diritto all’educazione.

Particolare attenzione sarà rivolta a quelle azioni che coinvolgono le donne.

Ucraina

Ambiti settoriali

Verranno sostenuti interventi a favore delle fasce deboli minorili con particolare riguardo a orfani e disabili, anche nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche e del miglioramento della qualità dei servizi igienico-sanitari e del loro inserimento nelle scuole.

Verranno privilegiate azioni che prevedono il sostegno alle amministrazioni pubbliche per percorsi di decentramento amministrativo e partecipazione alle attività di programmazione per il supporto alle politiche di welfare con particolare attenzione al coinvolgimento di operatori ed utenti del settore scolastico.

Verranno altresì sostenuti interventi di natura sanitaria legati alle conseguenze dell’incidente nucleare di Chernobyl.

Sarà data attenzione alle politiche giovanili, con particolare riguardo ad attività generatrici di reddito e al loro inserimento lavorativo, anche valorizzando le possibili integrazioni tra le attività produttive e commerciali presenti nelle zone d’intervento.

Particolarmente apprezzate saranno le azioni che vedono le associazioni di migranti con un ruolo attivo nella programmazione e realizzazione dei progetti.

Dato atto che sono disponibili, in relazione alle aree indicate alla precedente lettera A, le seguenti risorse, suddivise indicativamente secondo gli stanziamenti elencati e a fianco di ciascuna area-Paese precisati:

Bacino Sud Mediterraneo Euro 180.000,00

Campi Profughi Saharawi Euro 110.000,00

Etiopia Euro 70.000,00

Mozambico Euro 150.000,00

Senegal Euro 160.000,00

Territori Palestinesi Euro 160.000,00

Moldavia Euro 40.000,00

Ucraina Euro 60.000,00

Dato atto che, in relazione alla precedente lettera B, il bando è rivolto a iniziative riguardanti aree caratterizzate da basso livello di sviluppo (classificate dall’OCSE DAC (2011-2012-2013) come Least Developed Countries oppure Other Low Income Countries oppure Lower Middle Income countries and territories), al di fuori delle aree prioritarie indicate al Capitolo 4 del citato Documento di indirizzo programmatico;

Dato atto che sono disponibili, indicativamente, per le iniziative di cui sopra, complessivi euro 80.000;

Atteso che tali risorse trovano copertura sul Capitolo 2746 “Contributi a istituzioni sociali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12) nonché sul Cap. 2752 "Contributi a enti delle amministrazioni locali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12);

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore Sviluppo delle risorse umane e organizzazione, cooperazione allo sviluppo, progetto giovani, pari opportunità, Donatella Bortolazzi

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare il bando per la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione e di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale per la concessione di contributi ai sensi degli articoli 5, comma 1, lett. a) e 6, comma 2, lett. b), per l’esercizio finanziario 2013;

2. di approvare, altresì, lo schema e i relativi allegati 1) e 2) per la presentazione delle domande, nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

3. di approvare, inoltre, l’allegato A) denominato “Modalità di rendicontazione delle spese sostenute a valere sugli interventi finanziati ai sensi della L.R. 12/02” nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce, anch’esso, parte integrante e sostanziale;

4. di rinviare ad un successivo proprio atto l'approvazione definitiva delle graduatorie dei progetti ed iniziative esaminati, secondo l’ordine risultante dalle valutazioni effettuate dall’apposito Nucleo di valutazione, nonché all’assegnazione e concessione dei contributi ai singoli beneficiari e all’assunzione dei relativi impegni di spesa;

5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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