n.169 del 27.05.2020 periodico (Parte Seconda)

Composizione e modalità di funzionamento della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile ai sensi dell'art. 4 della L.R. 18/2016 e ss.mm.ii.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 e succ. mod. e integrazioni “Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili" ed in particolare il Titolo I “Disposizioni generali”;

Visto l’art. 4 della Legge soprarichiamata “Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile” che prevede:

« 1. La Regione istituisce la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile quale organo di consulenza e proposta alla Giunta regionale, nei cui confronti svolge attività conoscitive, propositive e consultive nelle politiche regionali finalizzate alla prevenzione del crimine organizzato e mafioso e della corruzione, nonché alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, favorendone il coordinamento complessivo. In coerenza con le finalità della presente legge le attività della Consulta sono volte in particolare a coadiuvare la Giunta regionale nelle politiche relative ai settori di cui al titolo III.

2. La Consulta è presieduta dal Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, ed è composta dall'assessore regionale competente per materia, dal Presidente dell'Assemblea legislativa e dai capigruppo dei gruppi assembleari, dai rappresentanti istituzionali e delle associazioni degli enti locali, da esperti di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti professionali, accademici o di volontariato, attinenti all'educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile nonché al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e alla corruzione. Ai lavori della Consulta partecipano, in qualità di invitati permanenti, i rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e quelli delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello regionale; possono altresì essere invitati rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate.

3. La Consulta è articolata in sezioni tematiche che sono presiedute dall'assessore regionale competente per materia e sono composte dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello regionale nei settori di riferimento nonché da ulteriori esperti e rappresentanti di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate. Le sezioni tematiche formulano valutazioni, osservazioni e proposte alla Consulta di propria iniziativa o su richiesta di questa.

4. La Giunta regionale, con proprio atto, individua e nomina i componenti della Consulta e definisce le sue modalità di funzionamento. La Consulta resta in carica per tutta la durata della legislatura e la partecipazione ai suoi lavori non dà luogo ad alcun compenso o rimborso. La Consulta è dotata di una segreteria che ne cura i compiti di supporto tecnico e organizzativo.»;

Dato atto che tra gli obiettivi del Testo Unico di cui sopra vi sia quello di istituire la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile quale organo di consulenza e proposta alla Giunta regionale, nei cui confronti svolge attività conoscitive, propositive e consultive nelle politiche regionali finalizzate alla prevenzione del crimine organizzato e mafioso e della corruzione, nonché alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, favorendone il coordinamento complessivo;

Considerato che secondo quanto previsto al c. 3 dell’art. 4, «la Consulta è articolata in sezioni tematiche che sono presiedute dall'assessore regionale competente per materia e sono composte dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello regionale nei settori di riferimento nonché da ulteriori esperti e rappresentanti di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate. Le sezioni tematiche formulano valutazioni, osservazioni e proposte alla Consulta di propria iniziativa o su richiesta di questa»;

Dato atto inoltre che l’art. 21 “Sezione tematica sui beni e sulle aziende sequestrati o confiscati” prevede:

«1. Nell'ambito della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, la sezione tematica sui beni e sulle aziende sequestrati e confiscati formula valutazioni, osservazioni e proposte alla Consulta ai sensi dell'articolo 4, comma 3;

2. Al fine di cui al comma 1, la sezione tematica esercita, anche in collaborazione con i soggetti interessati, le seguenti funzioni:

a) monitoraggio dei beni sequestrati e confiscati, con particolare riferimento alle imprese sequestrate e confiscate e ai lavoratori coinvolti, nonché dei relativi flussi informativi;

b) monitoraggio delle imprese destinatarie di provvedimenti interdittivi o atipici;

c) analisi delle esperienze di gestione dei beni immobili e di sostegno alle imprese sequestrati e confiscati»;

Preso atto che l’art. 29 “Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni”, prevede tra l’altro al comma 2 che «Essa formula valutazioni, osservazioni e proposte alla consulta di cui all'articolo 4 di propria iniziativa o su richiesta di questa. La Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni partecipa con un proprio rappresentante alle riunioni della consulta di cui all'articolo 4 in cui vengono trattate questioni relative alla legalità nel settore edile e delle costruzioni»;

Ritenuto pertanto opportuno:

  • addivenire alla individuazione e nomina dei componenti della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile definendone inoltre le modalità di funzionamento, come previsto nel sopracitato art. 4, c. 4; 
  • stabilire che la Consulta, così come previsto al comma 2 del citato art. 4, sia composta, oltre che dal Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, che la presiede, dall'assessore regionale competente per materia, dal Presidente dell'Assemblea legislativa e dai capigruppo dei gruppi assembleari, dai rappresentanti istituzionali e delle associazioni degli enti locali, da esperti di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti professionali, accademici o di volontariato, attinenti all'educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile nonché al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e alla corruzione; 

Valutato, in ragione di quanto sopra, di prevedere che la composizione della suddetta Consulta sarà articolata tra: componenti istituzionali, supportati da invitati permanenti di seguito individuati;

Ritenuto pertanto, in ragione di quanto sopra premesso, di individuare la seguente composizione della Consulta: 

Componenti istituzionali:  

- Presidente o suo delegato;

- Presidente dell’Assemblea legislativa o suo delegato;

- Tutti i capigruppo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna o loro delegati;

- Presidente ANCI Emilia-Romagna o suo delegato;

- Sindaco metropolitano della Città metropolitana di Bologna o suo delegato;

- Presidenti delle Province dell'Emilia-Romagna o loro delegati;

Invitati Permanenti:  

- Rappresentante dell'Unione regionale delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Confindustria Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Unione Regionale Confcommercio dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confesercenti Regionale Emilia-Romagna;

- Rappresentanti della Confartigianto dell'Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa dell'Emilia-Romagna (CNA);

- Rappresentante di Sos Impresa Emilia-Romagna;

- Rappresentante della direzione regionale Confederazione italiana agricoltori (Cia);

- Rappresentante della Federazione Regionale Coldiretti Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confagricoltura dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Confcooperative Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Legacoop Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI) Emilia-Romagna;

- Rappresentante delle Confederazioni regionali Cgil – Cisl – Uil;

- Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Commissione regionale ABI dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia;

- Rappresentante della Consulta dei Consigli Provinciali dei Consulenti del Lavoro della Regione Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie;

- Rappresentante del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana;

- Rappresentante del Forum terzo Settore Emilia-Romagna;

Fermo restando che alle sedute della Consulta, il Presidente o suo delegato potrà invitare i Rappresentanti delle Prefetture–Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna e della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), Sezione operativa di Bologna e altri rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate;

Spetterà poi al Presidente individuare gli ulteriori invitati ai sensi del comma 2 dell’art. 4 della L.R. 18/2016 e ss.mm.ii;

Ritenuto inoltre necessario provvedere a definire le modalità di funzionamento della Consulta come segue: 

- La Consulta resta in carica per tutta la durata della legislatura regionale, come previsto al comma 4; 

- la Consulta individua le sezioni tematiche, come previsto al comma 3, che formulano valutazioni, osservazioni e proposte alla Consulta medesima di propria iniziativa o su richiesta di questa; 

- allo stesso modo, la sezione tematica sui beni e sulle aziende sequestrati e confiscati (art.21), formula valutazioni, osservazioni e proposte alla Consulta; 

- i componenti effettivi non istituzionali che, per qualsiasi causa, cessino anticipatamente dalla loro partecipazione alla Consulta, saranno sostituiti, per il periodo di durata della legislatura, con nuova nomina da parte della Giunta; 

- il Presidente, o suo delegato, stabilisce l'ordine del giorno e dirige i lavori; 

- le riunioni avvengono, su convocazione del Presidente, in relazione alla necessità di supportare la Giunta a riconoscere i fattori di vulnerabilità presenti sul territorio regionale e ad attivare idonee misure di prevenzione e contrasto attraverso proposte e consultazioni; 

- le riunioni si terranno, di norma, presso la sede della Regione; 

- la Consulta nell'espletamento delle sue attività sarà supportata dalla Struttura regionale competente; 

- non sono previsti compensi di qualsiasi natura, né rimborsi spesa per la partecipazione ai lavori della suddetta Consulta; 

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modifiche;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e succ. mod.;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 83 del 21 gennaio 2020, recante “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022”;

- le proprie deliberazioni n. 914/2019 e n. 229/2020 e il proprio Decreto n. 51/2020;

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati; 

Su proposta del Presidente della Giunta regionale;

A voti unanimi e palesi

delibera

- di stabilire, per i motivi espressi in premessa e qui integralmente richiamati, che la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile sia composta da:

Componenti istituzionali:  

- Presidente o suo delegato;

- Presidente dell’Assemblea legislativa o suo delegato;

- Tutti i capigruppo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna o loro delegati;

- Presidente ANCI Emilia-Romagna o suo delegato;

- Sindaco metropolitano della Città metropolitana di Bologna o suo delegato;

- Presidenti delle Province dell'Emilia-Romagna o loro delegati;

Invitati Permanenti:  

- Rappresentante dell'Unione regionale delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Confindustria Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Unione Regionale Confcommercio dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confesercenti Regionale Emilia-Romagna;

- Rappresentanti della Confartigianto dell'Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa dell'Emilia-Romagna (CNA);

- Rappresentante di Sos Impresa Emilia-Romagna;

- Rappresentante della direzione regionale Confederazione italiana agricoltori (Cia);

- Rappresentante della Federazione Regionale Coldiretti Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Confagricoltura dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Confcooperative Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Legacoop Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI) Emilia-Romagna;

- Rappresentante delle Confederazioni regionali Cgil – Cisl – Uil;

- Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna;

- Rappresentante della Commissione regionale ABI dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale dell’Emilia-Romagna;

- Rappresentante dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia;

- Rappresentante della Consulta dei Consigli Provinciali dei Consulenti del Lavoro della Regione Emilia-Romagna;

- Rappresentante di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie;

- Rappresentante del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana

- Rappresentante del Forum terzo Settore Emilia-Romagna, 

fermo restando che alle sedute della Consulta, il Presidente o suo delegato potrà invitare i Rappresentanti delle Prefetture–Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna e della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), Sezione operativa di Bologna e altri rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate; 

- di approvarne le modalità di funzionamento, così come dettagliate in premessa e qui integralmente richiamate; 

- di prevedere che la partecipazione alla Consulta, secondo quanto disposto al comma 4 dell'art. 4 della L.R. 18/2016 e ss.mm.ii, sia senza oneri a carico del Bilancio regionale; 

- di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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