n.37 del 25.02.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 103 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea Regionale a confermare gli stanziamenti inerenti i luoghi della memoria e a continuare l'attività a favore della conoscenza, dell'educazione e dei percorsi di cittadinanza attiva. A firma dei Consiglieri: Mori, Pruccoli, Cardinali, Molinari, Paruolo, Calvano, Zappaterra, Lori, Taruffi, Sabattini, Prodi, Serri, Torri, Rontini, Marchetti Francesca, Poli, Montalti, Ravaioli, Zoffoli, Rossi Nadia, Bagnari, Mumolo, Rossi Andrea, Iotti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria, istituito con legge dello Stato n. 211 del 20 luglio 2000 per ricordare la data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz (27 gennaio 1945) e tutti i “Giusti” che si opposero, pur in schieramenti diversi, al folle progetto di genocidio e sterminio perpetrato dal nazismo;
il 2015 è l’anno conclusivo del 70° anniversario della Resistenza (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945), con particolare riferimento agli eventi che hanno portato l'Italia alla liberazione dalla dittatura e dall'occupazione straniera, alla dignità democratica, indipendenza e unità della Nazione;
la memoria della Shoah, della lotta di Resistenza e Liberazione dal nazifascismo, nonché della Costituzione repubblicana del 1948, è alla base del nostro essere comunità nazionale e società moderna, pacifica e democratica;
la memoria degli orrori vissuti negli anni delle dittature e del secondo conflitto mondiale unisce i popoli europei e il loro superamento rappresenta la radice valoriale comune da cui sono nate le attuali libertà e diritti di cittadinanza, sanciti dalle Carte costituzionali nazionali ed Europea;
rinnovare le modalità del ricordo e della testimonianza, in un rigoroso rapporto scientifico con la storiografia, appare indispensabile per consentire appieno alle generazioni presenti e future la costruzione consapevole della propria identità collettiva.
Sottolineato che
le stragi efferate di stampo jihadista che hanno recentemente colpito il cuore di Parigi e dell’Europa, vero e proprio attacco al sistema di convivenza civile e valoriale costruito sulle ceneri di Auschwitz, ci mettono di fronte all’attualità della lezione dei Giusti, vale a dire l’impegno costante di tenere viva una memoria che impedisca il ripetersi di orrori del passato;
parimenti la reazione di massa che, ben oltre l’iniziativa delle autorità di Stato, ha riempito le piazze reali e virtuali, italiane, europee ed occidentali in un unico messaggio solidale di rifiuto della violenza, evidenzia l’importanza della consapevolezza collettiva quale argine agli estremismi e quale prevenzione del terrore liberticida.
Considerato che
in Emilia-Romagna è sempre stato forte e continuativo il sostegno da parte delle amministrazioni pubbliche locali e della Regione alle innumerevoli iniziative, tra le quali i viaggi della Memoria, promosse dalle associazioni partigiane, dagli istituti storici e musei Ebraici e della Resistenza, un impegno che risulta ben visibile nella diffusa sensibilità e partecipazione della comunità emiliano-romagnola;
di particolare rilevanza e oggetto di investimento istituzionale è l’“educazione alla Memoria” rivolta ai più giovani in collaborazione con gli Istituti scolastici, attività che questa Assemblea legislativa promuove coniugando i percorsi di cittadinanza attiva e la conoscenza degli eventi fondativi della nostra democrazia;
l’Emilia-Romagna si è dimostrata attenta anche dal punto di vista normativo, dal momento che ha sancito il proprio impegno con legge regionale 29 ottobre 2008 n. 18, “Memoria e responsabilità - promozione e sostegno di iniziative per la Memoria dei Giusti”, prevedendo studi e ricerche ma anche bandi e convenzioni con diversi soggetti pubblici o privati e relativi stanziamenti;
in base alla L.R. 27 giugno 2014, n. 6 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, la Regione (art. 8) opera per la divulgazione del ruolo delle donne nella storia, della loro partecipazione alla nascita della Repubblica e alla Costituzione, ruolo peraltro oggetto di specifici progetti di valorizzazione presentati da associazioni partigiane e femminili in occasione del 70° della Liberazione.
Impegna la Giunta e l’Assemblea Regionale, per quanto di competenza,
a confermare gli stanziamenti regionali già in essere destinati a sostenere le iniziative di conoscenza, di viaggio e fruizione dei Luoghi della Memoria, non facendo mai mancare attenzione e promozione ai migliori progetti che gli Istituti e le associazioni resistenziali riconosciute presentano in occasione del 70° dalla Liberazione e del Giorno della Memoria;
a fare della Memoria condivisa vero e proprio obiettivo di legislatura, in quanto obiettivo coerente con i valori fondanti la nostra Comunità regionale e nazionale, gli stessi contenuti nella Costituzione italiana e volti alla prevenzione di qualunque fenomeno di intolleranza, discriminazione e prevaricazione in spregio alle libertà fondamentali;
ad arrivare dunque all’approvazione di un aggiornamento organico della normativa regionale sulla Memoria, in grado di realizzare politiche avanzate per la sua costante promozione sul territorio, per una più ampia partecipazione attiva delle donne e degli uomini che vivono in Emilia-Romagna alla evoluzione democratica del tessuto identitario, per una autentica integrazione delle persone e dei valori;
a prevedere esplicitamente in questa normativa la mappatura completa dei luoghi e soggetti della Memoria, la loro messa in rete e la loro valorizzazione culturale e turistica;
a continuare la promozione di percorsi di cittadinanza attiva su queste tematiche avendo quale interlocutore prioritario il mondo della Scuola e obiettivo prioritario un’educazione alla Memoria rispettosa dei protagonismi maschili e femminili che hanno contribuito alla creazione della democrazia e del nostro sistema di diritti.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 9 febbraio 2015