n.132 del 26.07.2012 (Parte Prima)

Oggetto n. 2805-2806/2 - Ordine del giorno proposto dai consiglieri Meo, Naldi, Monari, Sconciaforni e Mandini sulla necessità di aggiornare la legge regionale 32/1988. (Prot. n. 28319 del 24 luglio 2012)

ORDINE DEL GIORNO

 L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

- l'acqua è un bene comune, di proprietà collettiva, essenziale e insostituibile per la vita e perciò la Regione Emilia-Romagna, in relazione alla materia delle acque minerali, di sorgente e termali e nell'ambito della propria autonomia in materia fiscale, stabilisce parametri tesi a considerare la risorsa naturale acqua come un bene esauribile e, come tale, da valorizzare nel momento del suo utilizzo;

- a fronte di un giro di affari nazionale di 2,3 miliardi di euro all'anno, le Regioni continuano ad incassare cifre irrisorie e insufficienti a ricoprire anche solo le spese sostenute per la gestione amministrativa delle concessioni o per i controlli, senza considerare quanto viene speso per smaltire le numerose bottiglie in plastica derivanti dal consumo di acque minerali che sfuggono alle raccolte differenziate.

Considerato che

i canoni annuali di pagamento, denominati diritti proporzionali, di cui all'art. 16 della legge regionale n. 32/1988, pur essendo rinnovati ogni triennio tenendo conto degli indici nazionali del costo della vita pubblicati daIl'ISTAT, attualmente assommano, per tutte le concessioni da imbottigliamento attive nella nostra regione, a poche decine di migliaia di euro.

Impegna la Giunta regionale

ad aggiornare entro il 31 dicembre 2012 la legge regionale n. 32/1988 adeguando i diritti proporzionali almeno secondo i canoni proposti dal "Documento di indirizzo delle Regioni italiane in materia di acque minerali naturali e di sorgente" approvato dalla Conferenza delle Regioni il 16 novembre 2006.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 24 luglio 2012

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