n.139 del 05.05.2020 (Parte Seconda)

Approvazione del progetto per il contrasto del divario digitale nell'accesso alle opportunità educative e formative. Interventi per la continuità didattica a seguito delle misure per il contenimento del contagio COVID 19

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n.1970/2015 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità relative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n.568/2016 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli importi non recuperabili debbano essere rimborsati dagli Stati membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commissione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

- il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Visto in Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);

Viste le Leggi Regionali:

- n. 26 del 8 agosto 2001, “Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999, n. 10”

- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 5 del 30 giugno 2011, “Disciplina del sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale” e s.m.i;

- n. 11 del 24 maggio 2004, “Sviluppo regionale della società dell’informazione” e ss.mm.ii;

Richiamate in particolare:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/04/2014, n. 559)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il “Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione”;

- la propria deliberazione n. 1 del 12/01/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo “Regione Emilia-Romagna Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 2/5/2018 C(2018)2737 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018) 7430 FINAL che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

Visti in particolare:

- Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del 23 febbraio 2020 del Ministero della Salute, d'intesa con il Presidente della Regione Emilia-Romagna;

- il Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che dispongono ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6;

- i Decreti del Presidente della Giunta regionale di approvazione delle Ordinanze ai sensi dell’articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 in tema di misure per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da Covid-19;

- il Decreto-legge n.18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- l’ordinanza del Ministero della Salute del 22 marzo 2020 “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

Viste le Deliberazioni dell’Assemblea legislativa:

- n. 75 del 21 giugno 2016 "Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro – (Proposta della Giunta regionale in data 12 maggio 2016, n. 646)”;

- n. 209 del 26 giugno 2019 “Indirizzi regionali triennali per il diritto allo studio aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 ai sensi della L.R. n. 26 del 2001. (Delibera di Giunta regionale n. 752 del 20 maggio 2019)”;

- n. 62 del 24 febbraio 2016 “Agenda digitale dell'Emilia-Romagna: Linee di indirizzo del Piano regionale per lo sviluppo telematico, delle ICT e dell'e-government ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 11/2004. (Proposta della Giunta regionale in data 18 gennaio 2016, n. 42)”;

- n. 190 del 20/12/2018 “Programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale AA.SS. 2019/20 2020/21 e 2021/22 (Proposta della Giunta regionale in data 26 novembre 2018, n. 2016)”;

Richiamato, in particolare, l’art.31 della L.R. n. 13/2019 che al comma 1 stabilisce che “Il Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro, in attuazione dell'articolo 44, comma 1, della Legge regionale n. 12 del 2003, è prorogato fino all'approvazione del nuovo programma da parte dell'Assemblea legislativa”;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 1646 del 2 novembre 2015 “Presa d'atto della sottoscrizione del Patto per il Lavoro da parte del Presidente della Regione Emilia-Romagna e delle parti sociali e disposizioni per il monitoraggio e la valutazione dello stesso”;

- n. 341 del 11 marzo 2019 “Presa d'atto della sottoscrizione del Patto per il Lavoro Giovani Più e istituzione del “Gruppo interdirezionale per le azioni integrate per i giovani””;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per l’accreditamento degli organismi di formazione professionale” e ss.mm.ii.;

- n. 1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;

- n. 640/2016 “Approvazione schema di "Protocollo d'intesa tra Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Regione Emilia-Romagna per accordo di collaborazione nell'ambito del Piano nazionale per la scuola digitale";

- n. 1322/2019 “Sistema regionale di IeFP Azione regionale per il successo formativo L.R. 5/2011 art. 11 - Approvazione linee di intervento aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e Invito agli Enti di formazione a presentare la candidatura per l'a.s. 2019/2020”;

- n. 1473/2019 “Approvazione della candidatura per la realizzazione dell'azione regionale per il successo formativo a.s. 2019/2020 in attuazione della DGR 1322/2019 allegato 2”;

- n. 2395/2019 “Piano di riparto tra i Comuni/Unioni di Comuni/Asp per i contributi per i libri di testo per l'a.s. 2019/2020 e integrazione piano di riparto per l'a.s. 2018/2019 (l.448/98, L.208/15 art. 1 c. 258, L.R. 26/01, delibera di Giunta Regionale n.1275/2019)”;

- n. 299/2020 “Interventi straordinari per il sostegno al diritto allo studio scolastico per supportare l'accesso alla didattica erogata attraverso la rete a seguito delle misure di sospensione per il contenimento della diffusione del Covid-19”;

Considerato che con la sottoscrizione del Patto per il lavoro, i firmatari hanno condiviso che “il destino economico e sociale di un territorio dipende dal livello qualitativo e quantitativo di istruzione dei suoi abitanti”, che “la scolarità è la nuova discriminante sociale sia a livello individuale che collettivo” e che “per prevenire il circolo vizioso dello svantaggio sociale, è necessario investire sul diritto allo studio, sull’innalzamento dell’obbligo scolastico, e sui servizi educativi per l’infanzia che rivestono un ruolo cruciale per la promozione del successo formativo, la riduzione delle disuguaglianze e per la garanzia del benessere sociale ed economico delle generazioni future”;

Considerato inoltre che:

- le misure per il contenimento del contagio epidemiologico, che hanno sospeso le attività di istruzione e di istruzione e formazione professionale in presenza, rischiano di far retrocedere rispetto agli obiettivi conseguiti in termini di riduzione della dispersione scolastica e di riattivare il circolo vizioso dello svantaggio sociale;

- nell’attuale contesto e nella prospettiva di medio termine, l’accesso alle tecnologie rischia di acuire i divari e di costituire un ulteriore elemento ostativo per le autonomie scolastiche e formative nel conseguire non solo gli obiettivi formativi in senso stretto ma più in generale quegli obiettivi educativi e costruzione di una comunità coesa e inclusiva;

Valutato, a fronte di tale situazione, di intervenire, nel rispetto del quadro definito dalle leggi regionali e dai documenti di programmazione, nella logica dell'integrazione fra le politiche scolastiche e le politiche sociali, culturali, giovanili del territorio al fine di sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi e di cura e di accompagnare le autonomie educative nel sostegno al successo formativo e nel contrasto all’abbandono scolastico, investendo in interventi volti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che si frappongono al pieno godimento del diritto allo studio ed all’apprendimento;

Ritenuto pertanto di approvare il “Progetto per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative” Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per conseguire gli obiettivi sopra definiti;

Dato atto che il “Progetto” non solo costituisce una risposta alla fase emergenziale ma intende inoltre sostenere la ulteriore qualificazione del sistema educativo di istruzione e formazione in regione, per favorire le opportunità di apprendimento dei bambini e dei giovani e costituire una occasione per contrastare il divario digitale delle famiglie;

Dato atto altresì che il “Progetto”:

- si fonda sulle logiche di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel perseguimento dell’obiettivo condiviso di contrastare il divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative;

- valorizza l’integrazione e non sovrapposizione delle risorse, a partire dall’investimento nazionale del Ministero dell’Istruzione di 5,5 milioni di euro, e intende promuovere l’impegno di imprese e istituzione che, attraverso donazioni, potranno aumentare e le potenzialità del “Progetto”;

Valutato pertanto di prevedere che, nel caso di donazioni da parte di imprese e istituzioni che condividano obiettivi generali e specifici del “Progetto” e si impegnino a contribuire ad ampliarne gli impatti attesi, con propri successivi atti si provvederà all’approvazione di specifici Accordi volti a mettere in trasparenza i ruoli, le modalità di collaborazione e gli impegni delle parti;

Dato atto che per l’attuazione del suddetto “Progetto” sono disponibili risorse per un investimento complessivo di 5 milioni di euro suddivise per i seguenti interventi:

A. Intervento a sostegno degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado per 3,5 milioni di euro a valere su risorse regionali, stanziate sul bilancio regionale 2020/2022 aventi a riferimento la Legge Regionale n. 11/2004, che integrano l’investimento nazionale del Ministero dell’Istruzione di 5,5 milioni di euro;

B. Intervento a sostegno degli studenti dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP erogati dagli Enti di formazione professionali accreditati per 1,5 milioni di risorse del programma Operativo Fondo Sociale Europeo OT.9. priorità 9.4 per il sostegno al diritto allo studio a completamento delle misure di cui all’Azione regionale per il successo formativo di cui all’art.11 della Legge Regionale n.5/2011 approvata con la propria deliberazione in premessa citata n. 1473/2019;

Preso atto che, rispetto al “Progetto per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative” di cui all’Allegato 1), sono state espletate le procedure di collaborazione istituzionale e di concertazione sociale previste dalla L.R. 12/2003 e ss.mm.ii. ed in particolare sono stati acquisiti i pareri della Conferenza Regionale per il Sistema Formativo e del Comitato di Coordinamento Istituzionale nella seduta svolta in videoconferenza del 17/4/2020;

Dato atto che, in riferimento all’“Intervento a sostegno degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado” di cui al punto A. del “Progetto” si specifica che:

- è individuato quale ambito territoriale più efficace di attuazione il livello distrettuale;

- a livello distrettuale i Comuni definiranno le modalità di programmazione e di gestione delle risorse individuando l’Ente capofila di ambito distrettuale per la gestione del progetto che potrà essere un Comune o Unione di Comuni;

- nella logica di valorizzazione delle reti di collaborazione di livello territoriale di area vasta, i Distretti potranno stipulare accordi fra più Enti capofila distrettuali con i quali si individua come capofila un altro soggetto (quale la Città Metropolitana di Bologna o la Provincia) e si preveda la gestione unitaria e centralizzata delle risorse e delle azioni;

Dato atto inoltre che nel “Progetto” è determinata la quantificazione delle risorse per ciascun Distretto socio-sanitario con i criteri nello stesso previsto come segue:

Distretto sanitario

risorse totali

BO

Distretto Reno, Lavino, Samoggia

85.596,00

BO

Distretto Città di Bologna

260.704,00

BO

Distretto Imola

110.853,00

BO

Distretto Pianura Est

130.378,00

BO

Distretto Pianura Ovest

70.604,00

BO

Distretto dell'Appennino Bolognese

41.907,00

BO

Distretto San Lazzaro di Savena

58.049,00

FC

Distretto Cesena - Valle Savio

89.210,00

FC

Distretto Forlì

147.682,00

FC

Distretto Rubicone

77.619,00

FE

Distretto Centro-Nord

105.243,00

FE

Distretto Ovest - Ferrara

60.305,00

FE

Distretto Sud-Est Ferrara

60.156,00

MO

Distretto Carpi

88.221,00

MO

Distretto Castelfranco Emilia

69.076,00

MO

Distretto Mirandola

70.990,00

MO

Distretto Modena

151.805,00

MO

Distretto Pavullo nel Frignano

30.284,00

MO

Distretto Sassuolo

101.585,00

MO

Distretto Vignola

78.077,00

PC

Distretto Levante

77.336,00

PC

Distretto Ponente

55.617,00

PC

Distretto Città di Piacenza

80.421,00

PR

Distretto Fidenza

82.926,00

PR

Distretto Parma

180.512,00

PR

Distretto Sud Est Parma

60.718,00

PR

Distretto Valli Taro e Ceno

32.704,00

RA

Distretto Faenza

69.955,00

RA

Distretto Lugo

83.068,00

RA

Distretto Ravenna

152.214,00

RE

Distretto Castelnovo ne' Monti

22.844,00

RE

Distretto Correggio

51.303,00

RE

Distretto Guastalla

59.800,00

RE

Distretto Montecchio Emilia

55.772,00

RE

Distretto Reggio Emilia

200.127,00

RE

Distretto Scandiano

69.144,00

RN

Distretto Rimini

184.923,00

RN

Distretto Riccione

92.272,00

Evidenziato che i Distretti dovranno individuare l’Ente capofila di ambito distrettuale per la gestione del progetto e comunicarlo al Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;

Dato atto che, in ragione anche della procedura di finanziamento utilizzata per dare attuazione operativa al Progetto approvato con il presente provvedimento, competono agli Enti capofila del distretto le valutazioni inerenti agli eventuali adempimenti previsti dall’art.11 della Legge 16 gennaio 2003, n.3;

Ritenuto di prevedere che il Responsabile del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza” provveda all’assunzione, con propri atti, dell’impegno di spesa a favore degli enti capofila di distretto, a valere sull’esercizio finanziario 2020, sulla base del riparto di cui alla tabella che precede per complessivi euro 3.500.000,00 ai sensi del D. lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

Ritenuto altresì di prevedere che il soggetto Capofila provveda, successivamente all’avvio delle attività, ad inviare al Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza” una nota nella quale siano specificate le modalità di attuazione degli interventi nel rispetto di quanto previsto dal “Progetto”, comprensiva delle modalità di presidio territoriale e di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti;

Ritenuto di stabilire che le risorse verranno erogate con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE”, o suo delegato, a ciascun Ente Capofila Distrettuale, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche, pari al 30%, previa trasmissione da parte dell’Ente Capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio dell’intervento, dichiara di aver avviato le azioni necessarie all’individuazione degli studenti beneficiari delle dotazioni tecnologiche necessarie a garantire la continuità didattica e di aver provveduto al coinvolgimento della rappresentanza dei Comuni del Distretto e delle autonomie scolastiche e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento, la restante quota a saldo, a seguito della presentazione entro il 28/02/2021 della relazione sulle attività svolte e dell’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, e a seguito della presentazione, entro il 28/02/2021, della relazione sulle attività svolte e dell’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

Dato atto inoltre che, in riferimento all’“Intervento a sostegno degli studenti dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP” di cui al punto B. del “Progetto”, tenuto conto che si configura come azione di sostegno al diritto allo studio a completamento delle misure di cui all’Azione regionale per il successo formativo approvato con la propria deliberazione n. 1473/2019 in premessa citata, lo stesso realizzato nella responsabilità del Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs 25/febbraio 2000 n. 65 e ss. modifiche ed integrazioni) per l’attuazione e la gestione con la Regione Emilia-Romagna del Sistema Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale registrato all’Ufficio Territoriale di Bologna il 16/09/2019 Serie 1T al n. 13483, agli atti del Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro”;

Dato atto che per il suddetto intervento il Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro” provvederà a predisporre una Operazione nel Sistema Informativo della Formazione – SIFER, contraddistinta da un Rif.PA.;

Dato atto inoltre che al finanziamento dell’Operazione, nel limite dell'importo di euro 1.500.000,00, ed all’assunzione del relativo impegno di spesa a valere sull’esercizio finanziario 2020, provvederà il Responsabile del Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro” con successivo proprio provvedimento, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli da 82 a 94 del D.Lgs. n.159/2011 e ss.mm. c.d. “Codice antimafia”, e previa acquisizione:

- di una nota nella quale siano specificate le modalità di attuazione degli interventi nel rispetto di quanto previsto dal “Progetto” debitamente validata dal Responsabile del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;

- del regolamento interno disciplinante la suddivisione delle attività e del finanziamento fra i singoli componenti del R.T.I. sopra indicato;

- dell'atto di impegno di cui alla propria deliberazione n.1298/2015, da parte del soggetto titolare dell'operazione, in qualità di capogruppo mandatario, comprensiva della dichiarazione resa ai sensi degli Art.46 e n. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, che l'ente non si trova in stato di scioglimento, liquidazione o di fallimento o di altre procedure concorsuali, non ha ad oggi deliberato tali stati, ne' ha presentato domanda di concordato, ne' infine versa in stato di insolvenza, di cessazione o di cessione dell'attività o di parti di essa;

- della dichiarazione, resa ai sensi degli art. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e ss.mm., da parte dei soggetti beneficiari, in qualità di mandanti, che l'ente non si trova in stato di scioglimento, liquidazione o di fallimento o di altre procedure concorsuali, non ha ad oggi deliberato tali stati, né ha presentato domanda di concordato, né infine versa in stato di insolvenza, di cessazione o di cessione dell'attività o di parti di essa;

- acquisizione della certificazione attestante che i soggetti beneficiari dei contributi sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

Ritenuto di stabilire che il finanziamento pubblico, approvato con il presente atto, verrà erogato, dal Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE”, o suo delegato, secondo le seguenti modalità nonché delle disposizioni previste dal D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.:

- previa presentazione di garanzia fideiussoria, il cui svincolo sarà disposto dall’Amministrazione regionale finanziatrice a seguito dell’atto di approvazione del rendiconto, in caso di saldo positivo, o a seguito di avvenuta restituzione, in caso di saldo negativo:

- un anticipo pari al 90% dell'importo del finanziamento pubblico approvato ad avvio dell'attività, previa presentazione di garanzia fideiussoria a copertura del 90% del finanziamento concesso e su presentazione di regolare nota;

- il saldo a seguito della presentazione, entro il 28/2/2021, di una relazione finale sulle attività svolte ad approvazione del rendiconto e su presentazione della regolare nota;

- in alternativa al precedente punto, senza la presentazione di garanzia fideiussoria:

- mediante richiesta di rimborso fino a un massimo del 90% dell'importo del finanziamento pubblico approvato, su presentazione dello stato di avanzamento lavori e della regolare nota, a fronte di domanda di pagamento a titolo di rimborso di costi sostenuti;

- il saldo a seguito di presentazione, entro il 28/02/2021, di una relazione finale sulle attività svolte ad approvazione del rendiconto relativo all'operazione approvata e su presentazione della regolare nota;

Dato atto che, al fine di perseguire gli obiettivi di integrazione e non sovrapposizione con gli ulteriori interventi e investimenti pubblici e privati, nazionali, regionali e territoriali, e per accompagnare l’evoluzione di un contesto fortemente e rapidamente in divenire, il “Progetto” deve essere fondato e accompagnato nelle diverse fasi da un organismo di indirizzo di livello regionale supportato da organismi tecnici e operativi che agiscono su base regionale e su base territoriale;

Ritenuto di rinviare a successivi atti del Direttore Generale “Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'impresa”, la costituzione degli organismi di livello regionale definiti, anche nella composizione, dal “Progetto” di cui all’allegato 1) al paragrafo 5 ed in particolare del Comitato di indirizzo e del Comitato tecnico regionale;

Visto il D. Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n.83 del 21/1/2020 ad oggetto “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Richiamate inoltre le Leggi regionali:

- n.40/2001 recante "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4" per quanto applicabile;

- n.43/2001 recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- n.29/2019 recante “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2020”;

- n. 30/2019 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2020-2022 (legge di stabilità regionale 2020)”;

- n. 31/2019 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Richiamata la propria deliberazione n. 2386 del 9 dicembre 2019, “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Viste le proprie deliberazioni:

- n.2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n.56/2016 "Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001";

- n.270/2016 "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n.622/2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n.1107/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n.468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” ed in particolare l’allegato A);

- n.87/2017 "Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbliche per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell'art.18 della L.R. 43/2011, presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";

- n.1059/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1174/2017 "Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta degli Assessori competenti per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:

1. di approvare il “Progetto per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative” Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di dare atto che per l’attuazione del suddetto “Progetto” sono disponibili risorse per un investimento complessivo di 5 milioni di euro suddivise, con riferimento ai due interventi previsti, come segue:

A. Intervento a sostegno degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado per 3,5 milioni di euro a valere su risorse regionali stanziate sul bilancio regionale 2020/2022 aventi a riferimento la Legge Regionale n. 11/2004;

B. Intervento a sostegno degli studenti dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP erogati dagli Enti di formazione professionali accreditati per 1,5 milioni a valere sulle risorse del programma Operativo Fondo Sociale Europeo OT.9. priorità 9.4 per il sostegno al diritto allo studio a completamento delle misure di cui all'Azione regionale per il successo formativo di cui all'art.11 della Legge Regionale n.5/2011 approvata con la propria deliberazione in premessa citata n. 1473/2019;

3. di stabilire che, con riferimento all’Intervento A. a sostegno degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, i Distretti dovranno individuare l’Ente capofila di ambito distrettuale per la gestione del progetto e comunicarlo al Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;

4. di dare atto che, in ragione anche della procedura di finanziamento utilizzata per dare attuazione operativa al Progetto approvato con il presente provvedimento, competono agli Enti capofila del distretto le valutazioni inerenti agli eventuali adempimenti previsti dall’art.11 della Legge 16 gennaio 2003, n.3;

5. di prevedere che, con riferimento all’Intervento A. di cui al punto 3. che precede, il Responsabile del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza” provveda all’assunzione, con propri atti, dell’impegno di spesa a favore degli Enti capofila di distretto, a valere sull’esercizio finanziario 2020, sulla base del riparto di cui alla tabella in premessa a cui si rinvia, per complessivi euro 3.500.000,00 ai sensi del D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., della L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile, e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

6. di prevedere altresì che il soggetto Capofila provveda successivamente all’avvio delle attività ad inviare al Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”, una nota nella quale siano specificate le modalità di attuazione degli interventi nel rispetto di quanto previsto dal “Progetto”, comprensiva delle modalità di presidio territoriale e di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti;

7. di stabilire che le risorse verranno erogate, a ciascun Ente Capofila Distrettuale, con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE”, o suo delegato, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 30% previa trasmissione da parte dell’Ente Capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio dell’intervento, dichiara di aver avviato le azioni necessarie all’individuazione degli studenti beneficiari delle dotazioni tecnologiche necessarie a garantire la continuità didattica e di aver provveduto al coinvolgimento della rappresentanza dei Comuni del Distretto e delle autonomie scolastiche e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento, la restante quota a saldo, a seguito della presentazione entro il 28/02/2021 di una relazione sull’attività svolta e dell’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito a seguito della presentazione entro il 28/2/2021 di una relazione sull’attività svolta e dell’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

8. di dare atto che, in riferimento all’Intervento B. a sostegno degli studenti dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP, tenuto conto che si configura come azione di sostegno al diritto allo studio a completamento delle misure di cui all’Azione regionale per il successo formativo approvato con la propria deliberazione n. 1473/2019 in premessa citata, lo stesso sarà realizzato nella responsabilità del Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs 25 febbraio 2000, n. 65 e ss. modifiche ed integrazioni) per l’attuazione e la gestione con la Regione Emilia-Romagna del Sistema Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale registrato all’Ufficio Territoriale di Bologna il 16/9/2019 Serie 1T al n. 13483, agli atti del Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro”;

9. di dare atto inoltre che, per l’intervento B. di cui al 8. che precede, il Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro” provvederà a predisporre una Operazione nel Sistema Informativo della Formazione – SIFER, contraddistinta da un Rif.PA.;

10. di prevedere che al finanziamento dell'Operazione di cui al punto 9. che precede, nel limite dell'importo di euro 1.500.000,00 ed all'assunzione del relativo impegno di spesa, a valere sull’esercizio finanziario 2020, provvederà il Responsabile del “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l'Istruzione, la Formazione e il Lavoro” con successivo proprio provvedimento, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli da 82 a 94 del D.Lgs. n.159/2011 e ss.mm. c.d. "Codice antimafia", e previa acquisizione:

- di una nota nella quale siano specificate le modalità di attuazione degli interventi nel rispetto di quanto previsto dal "Progetto" debitamente validata dal Responsabile del Servizio “Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza”;

- del regolamento interno disciplinante la suddivisione delle attività e del finanziamento fra i singoli componenti del R.T.I. sopra indicato;

- dell'atto di impegno di cui alla propria deliberazione n.1298/2015, da parte del soggetto titolare dell'operazione, in qualità di capogruppo mandatario, comprensiva della dichiarazione resa ai sensi degli artt.46 e n. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, che l'ente non si trova in stato di scioglimento, liquidazione o di fallimento o di altre procedure concorsuali, non ha ad oggi deliberato tali stati, nè ha presentato domanda di concordato, nè infine versa in stato di insolvenza, di cessazione o di cessione dell'attività o di parti di essa;

- della dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 e ss.mm., da parte dei soggetti beneficiari, in qualità di mandanti, che l'ente non si trova in stato di scioglimento, liquidazione o di fallimento o di altre procedure concorsuali, non ha ad oggi deliberato tali stati, né ha presentato domanda di concordato, né infine versa in stato di insolvenza, di cessazione o di cessione dell'attività o di parti di essa;

- della certificazione attestante che i soggetti beneficiari dei contributi sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

11. di stabilire che il finanziamento pubblico dell’Operazione di cui al punto 9., approvato con il presente atto, verrà erogato, dal Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di Gestione FSE”, o suo delegato, secondo le seguenti modalità nonché delle disposizioni previste dal D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.:

- previa presentazione di garanzia fideiussoria, il cui svincolo sarà disposto dall'Amministrazione regionale finanziatrice a seguito dell'atto di approvazione del rendiconto, in caso di saldo positivo, o a seguito di avvenuta restituzione, in caso di saldo negativo:

- un anticipo pari al 90% dell'importo del finanziamento un anticipo pari al 90% dell'importo del finanziamento pubblico approvato ad avvio dell'attività, previa presentazione di garanzia fideiussoria a copertura del 90% del finanziamento concesso e su presentazione di regolare nota;

- il saldo a seguito di presentazione di una relazione finale sulle attività svolte entro il 28/2/2021, ad approvazione del rendiconto e su presentazione della regolare nota;

- in alternativa al precedente punto, senza la presentazione di garanzia fideiussoria:

- mediante richiesta di rimborso fino a un massimo del 90% dell'importo del finanziamento pubblico approvato, su presentazione dello stato di avanzamento lavori e della regolare nota, a fronte di domanda di pagamento a titolo di rimborso di costi sostenuti;

- il saldo a seguito di presentazione di una relazione finale sulle attività svolte entro il 28/2/2021, ad approvazione del rendiconto relativo all'operazione approvata e su presentazione della regolare nota;

12. di dare atto che il soggetto mandatario del RTI titolare dell’Operazione di cui al punto 9. è il responsabile dell'organizzazione dell'attività da realizzare e pertanto, nel coordinamento delle attività realizzate da ciascun componente, presidia e garantisce il rispetto delle quote dell'operazione complessiva da effettuare nella singola specifica annualità;

13. di prevedere che il Responsabile del Servizio “Attuazione degli interventi e delle politiche per l'istruzione, la formazione e il lavoro” potrà autorizzare con proprio successivo provvedimento, sentito il Responsabile del Servizio "Programmazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza", cambiamenti comportanti una diversa ripartizione all'interno del RTI stesso, di eventuali variazioni nella distribuzione delle attività e delle quote di spettanza precedentemente definite;

14. di stabilire che ciascun componente del RTI, emetterà regolare nota nei confronti della Regione per le attività di propria competenza, con l'indicazione degli estremi del raggruppamento temporaneo di riferimento. Tali documenti di spesa saranno validati e presentati dal soggetto Capogruppo mandatario del RTI al quale sarà effettuato il pagamento;

15. di prevedere che per l’Operazione di cui al punto 9.:

- le modalità gestionali sono regolate in base a quanto previsto dalle disposizioni approvate con la propria deliberazione n. 1298/2015 nonché da quanto previsto dai Regolamenti Comunitari con riferimento ai fondi strutturali 2014/2020;

- il soggetto attuatore, si impegna a rispettare gli obblighi di cui all'art. 1, commi da 125 a 128 della Legge 124 del 2017 così come modificata dal DL n. 34 del 2019 (in vigore dal 1/5/2019) convertito con modificazioni dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58 in relazione agli adempimenti ivi contemplati riguardanti la necessità che i beneficiari di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici pubblici provvedano agli obblighi di pubblicazione previsti dalle stesse disposizioni, con le sanzioni conseguenti nel caso di mancato rispetto delle stesse nei termini ivi previsti;

16.di rinviare a successivi atti del Direttore Generale "Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'impresa", la costituzione, degli organismi di livello regionale definiti dal "Progetto", di cui all'allegato 1) parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione, al paragrafo 5. ed in particolare il Comitato di indirizzo e il Comitato tecnico regionale;

17. di dare atto che, per le motivazioni espresse in premessa, nel caso di donazioni da parte di imprese e istituzioni che si impegnino a contribuire agli obiettivi e ad ampliare gli impatti del “Progetto”, con propri successivi atti si provvederà all’approvazione di specifici Accordi volti a mettere in trasparenza le modalità di collaborazione e gli impegni delle parti;

18. di disporre la pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.lgs. n. 33 del 2013 e l’ulteriore pubblicazione prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013;

19. di pubblicare altresì la presente deliberazione, unitamente all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale della stessa, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it.

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