n.222 del 24.10.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3209 - Risoluzione proposta dal Presidente Lombardi su mandato della I Commissione: Indirizzi relativi alla prima Sessione per la semplificazione (anno 2012), ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 7 dicembre 2011, n. 18
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visto l’articolo 61, comma 4, dello Statuto regionale e l’articolo 5 della legge regionale n. 18 del 2011;
preso atto del percorso di attuazione della legge n. 18 del 2011, caratterizzato in questa prima fase di avvio e condivisione del metodo:
- dalla costituzione e insediamento del Tavolo permanente a cui partecipano la componente pubblica regionale e locale, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali del territorio regionale ed Unioncamere Emilia-Romagna (D.G.R. n. 333/2012, decreto n. 4 del 2012);
- dalla costituzione del Nucleo tecnico a supporto del Tavolo (determinazione del direttore generale agli Affari istituzionali e legislativi n. 7123 del 2012);
- dalla elaborazione, in tempi stretti, di un programma di lavoro, articolato per linee di azione a cui corrisponde uno stringente cronoprogramma;
- dalla partecipazione della Regione, in veste attiva e propositiva, al Tavolo istituzionale nazionale, istituito per effetto dell’Accordo siglato il 10 maggio 2012 in sede di Conferenza Unificata, per dare attuazione alle misure contenute nel "Decreto Semplificazione" (D.L. n. 5 del 2012);
- dalla partecipazione della Regione, in veste attiva e propositiva, al Comitato paritetico per la misurazione degli oneri amministrativi, istituito in seno alla Conferenza Unificata dal D.L. n. 70 del 2011 convertito in legge n. 106 del 2011, per coordinare le metodologie di misurazione e per garantire il raccordo tra iniziative statali e quelle locali;
considerato che la legge regionale n. 18 del 2011, al suo articolo 5, disciplina la sessione per la semplificazione dell’Assemblea legislativa, quale occasione annuale per la riflessione generale sul miglioramento della qualità normativa e dell’azione amministrativa regionale e locale, e per l’espressione di indirizzi generali alla Giunta relativamente all’attività della Regione in questo ambito, nell’anno di riferimento;
considerato l’interesse della Regione Emilia-Romagna ad imprimere alle attività di semplificazione una svolta significativa per il conseguimento di effettivi gradi di efficacia dell’attuale sistema amministrativo multilivello;
visto il documento predisposto dal Tavolo permanente per la semplificazione in preparazione della sessione per la semplificazione 2012, articolato per linee di azione a cui corrisponde un preciso cronoprogramma ed approvato dalla Giunta nella seduta del 16 luglio u.s. con deliberazione n. 983 del 2012;
vista la Relazione della I Commissione assembleare referente approvata nella seduta del 25 settembre 2012 ed i pareri delle Commissioni consultive competenti per materia, allegati alla Relazione stessa.
Riprendendo le considerazioni emerse nel corso del dibattito politico e nelle diverse Commissioni assembleari sulle tematiche di semplificazione, con particolare riferimento alla prima linea di azione rappresentata dall’informatizzazione dei procedimenti amministrativi e interoperabilità delle pubbliche amministrazioni:
- Sottolinea l’importanza di riconoscere la priorità alla informatizzazione dei procedimenti amministrativi e interoperabilità delle pubbliche amministrazioni cui deve corrispondere un’organizzazione conseguente. In tale senso auspica una riflessione di respiro più ampio, capace di cogliere appieno le potenzialità di innovazione e le sinergie oggi rese possibili dai nuovi strumenti tecnologici, riflessione che non può avere carattere solo tecnico, ma anzitutto culturale e politico;
- Condivide, in particolare, la necessità di creare una rete di pubbliche amministrazioni distribuite, interconnesse e quindi unitarie agli occhi dei cittadini e delle imprese, affinché l’amministrazione possa essere vissuta sempre più come utile ed efficace. L’interconnessione tra pubbliche amministrazioni consentirà oltretutto di ottemperare alle norme statali in tema di decertificazione e divieto di richiedere o accettare documenti già in possesso della P.A.;
- Valuta positivamente l’adozione di un Piano d’intervento per l’informatizzazione dei procedimenti e l’interoperabilità delle pubbliche amministrazioni, che conterrà interventi di natura trasversale e di filiera assicurando che ciascuno di essi sia interconnesso e coordinato al fine di produrre un concreto miglioramento a favore degli utenti e/o delle pubbliche amministrazioni;
- Esprime, in particolare, apprezzamento per il progetto di dematerializzazione del documento di regolarità contributiva (DURC), il quale dovrà essere acquisito in formato digitale e correttamente conservato in un unico archivio regionale al quale potranno accedere tutte le stazioni appaltanti e sarà valido, entro il periodo di validità, per qualunque contratto della Regione e per i relativi adempimenti contrattuali. In tal modo, sarà possibile semplificare l’iter amministrativo e velocizzare i tempi di pagamento dei fornitori;
- Esprime, nella medesima ottica, apprezzamento per la decertificazione da realizzarsi attraverso l’anagrafe delle imprese, denominata PARIX, cui accederanno tutte le applicazioni ed i servizi che trattano dati anagrafici delle imprese, in modo da impedire che tali dati, una volta acquisiti, vengano ulteriormente richiesti ed imputati.
In riferimento alla seconda linea di azione costituita dalla rilevazione dei procedimenti amministrativi per l’analisi e la valutazione permanente:
- Valuta con particolare favore la corposa attività di ricognizione dei procedimenti amministrativi regionali in corso di realizzazione da parte del Nucleo tecnico, quale passo necessariamente preliminare alla successiva attività di "analisi e valutazione" dei procedimenti amministrativi di competenza regionale. La cosiddetta A.V.P. (Analisi e Valutazione Permanente dei procedimenti), introdotta dalla legge regionale n. 18 del 2011, è uno strumento per la verifica delle procedure amministrative, in particolare sotto il profilo della celerità, dell’adeguatezza e della proporzionalità. Tale verifica è diretta ad individuare criticità e anomalie su cui intervenire con puntuali misure di semplificazione di carattere normativo e/o organizzativo;
- Esprime particolare apprezzamento per il tipo di strumento utilizzato ai fini della ricognizione, in quanto altresì capace di offrire una prima base conoscitiva funzionale alla realizzazione di una pluralità di obiettivi indicati come prioritari sia in ambito regionale (ad esempio, la semplificazione delle procedure nei settori di competenza regionale e locale, l’individuazione delle tipologie degli oneri amministrativi per tipologia di procedimento), sia in ambito nazionale (ad esempio, la realizzazione e pubblicazione on line dell’Anagrafe dei procedimenti, la semplificazione dei procedimenti amministrativi diretti ad assentire l’esercizio delle attività di impresa, ecc.). La scheda di ricognizione elaborata dal Nucleo tecnico permette infatti di raccogliere tutti i dati descrittivi delle procedure (normativi, amministrativi, organizzativi, economici, documentali) e le osservazioni dei compilatori per l’individuazione di specifiche problematiche e/o "punti di forza".
Avuto riguardo alla terza linea di azione, relativa agli strumenti per la valutazione e il monitoraggio dell’impatto della regolamentazione:
- Sottolinea l’importanza di valorizzare la qualità degli atti normativi attraverso l’utilizzo di strumenti di analisi e valutazione dell’impatto della regolamentazione, condividendo l’assunto, da tempo sostenuto anche a livello europeo, secondo cui la qualità della regolazione rappresenta un fattore chiave per la competitività e lo sviluppo economico, nonché condizione essenziale per agevolare l’esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza;
- Concorda in quest’ottica sulla necessità di applicare più proficuamente le tecniche di incremento della qualità normativa già in uso presso le strutture regionali, come l’analisi tecnico-normativa (ATN) e l’analisi e la valutazione dell’impatto della regolamentazione (AIR e VIR). L’attività valutativa di impatto della regolamentazione, in particolare, è da tempo esercitata dalla Regione mediante l’inserimento di clausole valutative, quale strumento per valutare ex post gli effetti della normativa regionale;
- Valuta in questo senso positivamente la collaborazione tra Giunta regionale e Assemblea legislativa concretamente realizzata con l’istituzione e l’attività del "Gruppo di lavoro misto" sulle clausole valutative;
- Suggerisce, infine, di prestare massima attenzione all’analisi dei provvedimenti normativi, riguardanti in particolare le imprese, al fine di valutarne i possibili impatti sulle stesse.
Sulla quarta linea di azione, inerente la Misurazione degli Oneri Amministrativi (MOA) a carico di cittadini e imprese:
- Pone in luce l’importanza di procedere ad una misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, al fine di procedere ad una progressiva loro riduzione;
- Esprime apprezzamento per la corposa attività di misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese posta in essere dalla Regione, in stretto coordinamento con il Comitato paritetico istituito a livello nazionale, in relazione alla materia concorrente dell’edilizia privata ed in particolare al sistema dei titoli abilitativi, secondo la metodologia Standard Cost Model già utilizzata da numerosi Paesi europei e dalla stessa Commissione oltreché, a livello statale, dal Dipartimento della Funzione pubblica;
- Suggerisce di procedere alla misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese anche per i procedimenti di esclusiva competenza regionale.
Con particolare riferimento alla quinta linea di azione rappresentata dall’archivio delle migliori pratiche amministrative poste in essere dagli enti locali emiliano-romagnoli:
- Valuta positivamente la realizzazione di un archivio delle migliori pratiche amministrative esistenti a livello regionale, da pubblicare sul sito web http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/semplificazione ;
- Invita ad estendere la ricognizione alle best practices a livello internazionale, sollecitando a tal fine il Tavolo nazionale istituito ai sensi dell’Accordo del 10 maggio 2012 che ha, tra gli altri obiettivi, uno studio in materia di controlli sulle imprese, nonché sulle migliori pratiche e sulle iniziative sperimentali adottate dalle altre Regioni e dagli enti locali.
In merito alla sesta linea di azione, riguardante la semplificazione nel settore edilizio:
- Sottolinea l’importanza di riconoscere la priorità della semplificazione in tema di edilizia, tanto più a fronte della complessa attività di ricostruzione conseguente al terremoto;
- Concorda, in particolare, sulla necessità di un tempestivo intervento legislativo che: da una parte metta al centro le tematiche, per i Comuni colpiti dal sisma, della ripianificazione dei centri storici e del patrimonio culturale, dei tessuti urbani consolidati, dei servizi e delle dotazioni delle aree produttive e dell’insediamento agricolo; dall’altra parte introduca nel nostro ordinamento significative innovazioni per la semplificazione degli strumenti urbanistici comunali, riconsideri gli obiettivi e la natura del RUE, provveda ad una sistematica rivisitazione della disciplina edilizia, sia per recepire le riforme introdotte dal legislatore statale, sia per rispondere alle puntuali istanze di semplificazione avanzate dalle diverse componenti economiche e sociali regionali;
- Sollecita a riprendere in tempi rapidi il percorso di revisione della legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19 "Norme per la riduzione del rischio sismico" alla luce degli eventi sismici e delle norme statali specifiche;
- Valuta altresì positivamente il Progetto "Sistema informativo edilizio dell’Emilia-Romagna" (SIEDER), che permetterà di mettere a disposizione dei Comuni e dei professionisti adeguati strumenti normativi-organizzativi-informatici per la gestione automatizzata della pratica edilizia e la trasmissione dei relativi dati, considerando altresì positivo che, attraverso tale progetto si pervenga ad una armonizzazione delle normative relative alle autorizzazioni e ai permessi edilizi per addivenire ad un procedimento univoco e coerente, alla costituzione delle Anagrafi Immobiliari Comunali e Regionali e all’adozione su tutto il territorio regionale del "Modello unico digitale per l’edilizia" (MUDE);
- Suggerisce, infine, di affrontare nel Tavolo permanente le pratiche di semplificazione poste in essere in occasione del sisma che ha colpito l’Emilia, per valutarne l’estensione e l’applicabilità anche nell’ordinarietà, poiché anticipano obiettivi già contenuti nella legge di semplificazione.
Tutto ciò considerato impegna la Giunta
- a proseguire il lavoro intrapreso, secondo quanto puntualmente indicato nel cronoprogramma contenuto nel Documento del Tavolo permanente per la semplificazione;
- a proseguire con la partecipazione al Tavolo istituzionale nazionale e al Comitato paritetico per la misurazione degli oneri amministrativi;
- a garantire la massima diffusione delle informazioni riguardanti i lavori sulla semplificazione mediante pubblicazione sul sito web della Regione.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 2 ottobre 2012