n.307 del 14.11.2017 (Parte Seconda)

Assegnazione e concessione dei contributi per lo sviluppo e la qualificazione dei Centri per le famiglie. Attuazione D.G.R. n. 649/2017

IL DIRIGENTE FIRMATARIO 

Viste:

- la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” ed in particolare l’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici);

- il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, e successive modifiche ed integrazioni;

- la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1977, n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 26 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2017-2019 (Legge di stabilità regionale 2017)”;

- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 27 “Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;

- la deliberazione n. 2338 del 21/12/2016 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019” e s.m.i.;

Viste inoltre:

Le Delibere di G.R. n. 2416 del 29/12/2008 e ss.mm. per quanto applicabile e n. 468 del 10/4/2017;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Richiamati:

- il D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i.;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche”;

- la determinazione dell’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n.4 del 7/7/2011 in materia di tracciabilità finanziaria ex art.3, legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche;

- il D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136" e s.m.i.;

Viste altresì:

- la L.R. 2 marzo 2003, n.2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e successive modifiche;

- la L.R. 28 luglio 2008, n. 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” ed in particolare l’art. 15;

- la delibera di Giunta regionale n. 391 del 15/4/2015 “Approvazione Linee Guida regionali per i Centri per le famiglie”;

- Richiamata la Delibera di Giunta regionale n. 649 del 15/5/2017 “Programma annuale 2017. Ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi dell'art. 47 comma 3 della L.R. 2/2003 e delle risorse regionali per i fini di cui all'art. 12 della L.R.5/2004; individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 117/2013” ed in particolare l’Allegato A parte integrante del medesimo provvedimento;

Dato atto che al punto 3.2.2 del Programma allegato alla citata deliberazione della Giunta regionale n. 649/2017, sono state programmate le risorse destinate al “Consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le famiglie” per complessivi € 754.000,00, riferite alle attività poste in essere dai Centri per le famiglie nell’anno 2017 e che trovano allocazione nel capitolo 57233 "Fondo sociale regionale. Quota parte destinata all'istituzione ed al finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie previste dagli artt. 11 e 12 della L.R. 14 agosto 1989, n.27 articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14"; del bilancio finanziario gestionale 2017-2019, anno di previsione 2017 approvato con delibera G.R. 2338/2016;

Considerato che nella citata D.G.R. n. 649/2017 alla voce 3.2.2 “Consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le famiglie” del Programma allegato si dispone, tra l’altro:

- di destinare le risorse quantificate in complessivi € 754.000,00 per le azioni previste dalle Linee Guida approvate con la sopra citata DGR 391/2015:

a) promozione del benessere delle famiglie, prioritariamente con figli di minore età, sia in relazione alle attività della vita quotidiana, sia con riferimento allo sviluppo ed al sostegno delle competenze genitoriali;

b) integrazione e potenziamento dell'attività dei servizi territoriali e specialistici finalizzati a sostenere le famiglie nei momenti critici o nelle fasi di cambiamento della vita familiare, allo scopo di prevenire o ridurre le esperienze di disagio familiare, infantile, adolescenziale;

c) promozione della cultura della partecipazione, dell'accoglienza, della solidarietà e del mutuo aiuto tra le famiglie, attraverso un’attenzione ravvicinata ai microcontesti della comunità, nei quali mobilitare e valorizzare le risorse presenti, promuovere lo sviluppo di aggregazioni e di reti famigliari, sostenere attivamente iniziative e progetti che valorizzino il protagonismo delle famiglie, anche in una logica multiculturale e intergenerazionale; 

- di individuare quali destinatari delle risorse i Comuni, singoli o associati, sede dei Centri per le famiglie già riconosciuti e attualmente funzionanti, in base ai criteri sotto riportati:

- quanto a € 752.000,00, finalizzati a sostenere le attività dei Centri per le Famiglie come previsto dalla DGR 391/2015, con riferimento alle aree dell'informazione, del sostegno alle competenze genitoriali, dello sviluppo delle risorse familiari e comunitarie:

- una quota pari al 40% suddivisa in egual misura per ogni Centro per le Famiglie;

- una quota pari al 55% suddivisa in base alla popolazione 0-17 anni, residente al 01/01/2016;

- una quota pari al 5% ripartita tra i Centri per le Famiglie che garantiscono un'operatività sull'intero ambito distrettuale/ottimale. Sono esclusi quei Centri per le Famiglie appartenenti ad un ambito distrettuale /ottimale costituito da un unico Comune. Sono invece inclusi quei Centri per le Famiglie che, pur facendo riferimento ad un ambito ottimale costituito da un unico Comune, garantiscono la loro operatività sull'intero ambito distrettuale costituito da più Comuni;

- quanto a € 2.000,00 al Comune di Piacenza, sede del Centro per le famiglie, per l'azione di coordinamento relativamente alla qualificazione delle attività di sportello informativo e alla formazione degli operatori;

- che il contributo regionale è riferito alle attività poste in essere dai Centri per le famiglie nell’anno 2017;

- che se nel corso dell’anno si dovesse riscontrare una cessazione dell'attività del Centro per le Famiglie o una riduzione dell'ambito territoriale di attività rispetto a quanto dichiarato, il contributo sarà revocato in tutto o in parte e in tal misura dovrà essere restituito;

Vista la documentazione, conservata agli atti di questo Servizio, presentata dagli Enti Locali sede di Centri per le famiglie di cui all'allegata Tabella A) parte integrante e sostanziale del presente atto;

Ritenuto di procedere:

- con il presente atto, a seguito dell'istruttoria condotta da questo Servizio, ad assegnare e concedere, in attuazione delle disposizioni previste nel provvedimento sopraindicato, l’importo complessivo di € 754.000,00 agli Enti di cui all'allegata Tabella A) parte integrante e sostanziale del presente atto e per le singole quote ivi riportate, per le funzioni ad essi attribuiti ai sensi della Legge 328/2000 e s.m., della L.R. 2/2013 e dell'art. 15 della L.R. 14/2008;

- con proprio successivo atto, alla liquidazione in un'unica soluzione, agli Enti di cui all'allegata Tabella A) parte integrante e sostanziale del presente atto e per le singole quote ivi riportate, con le modalità contenute nella DGR n. 649/2017;

Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui al D.Lgs. 118/2011 e ss.mm. e ii. in relazione alla tipologia di spesa prevista, e che pertanto gli impegni di spesa per complessivi € 754.000,00 possano essere assunti con il presente atto, sul pertinente capitolo di spesa come indicato nell'allegata Tabella A) parte integrante del presente provvedimento;

Preso atto che la procedura dei conseguenti pagamenti che saranno disposti in attuazione del presente provvedimento è compatibile con le prescrizioni previste dall'art. 56, comma 6, del citato D.Lgs. n. 118/2011;

Considerato che, sulla base delle valutazioni effettuate dalla competente struttura di questo Servizio, le attività oggetto del finanziamento di cui al presente atto non rientrano nell’ambito di quanto previsto dall’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;

Viste:

- le Delibere di G.R. n. 193 del 27/2/2015, n. 270 del 29/2/2016, n. 454 del 29/3/2016, n. 622 del 28/4/2016, n. 702 del 16/5/2016, n. 1107 dell’11/7/2016, n. 2344 del 21/12/2016 n. 477 del 10/4/2017;

Dato atto dei pareri allegati; 

determina: 

1) di assegnare e concedere, sulla base di quanto specificato in premessa e degli obiettivi, dei criteri e delle procedure stabilite nella citata delibera di Giunta regionale n. 649/2017, agli Enti indicati nella Tabella A) parte integrante e sostanziale del presente atto e per le singole quote specificate nello stesso, la somma complessiva di € 754.000,00 per lo sviluppo e la qualificazione dei Centri per le famiglie, così suddivisa:

- € 752.000,00 per le attività dei Centri per le Famiglie, con riferimento alle tre aree previste dalla DGR 391/2015:

a) Area dell'informazione;

b) Area del sostegno alle competenze genitoriali;

c) Area dello sviluppo delle risorse familiari e comunitarie;

- € 2.000,00 al Comune di Piacenza, sede del Centro per le famiglie per l'azione di coordinamento relativamente alla qualificazione delle attività di sportello informativo e alla formazione degli operatori;

2) di impegnare la somma complessiva di € 754.000,00, registrata al n. 4308 di impegno, sul Capitolo 57233 "Fondo sociale regionale. Quota parte destinata all'istituzione ed al finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie previste dagli artt. 11 e 12 della L.R. 14 agosto 1989, n.27 articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14" del Bilancio per l’esercizio finanziario gestionale 2017-2019, anno di previsione 2017 che presenta la necessaria disponibilità, approvato con delibera G.R. 2338/2016;

3) di dare atto che in attuazione del D.Lgs n. 118/2011 e s.mm.ii, le stringhe concernenti la codificazione della transazione elementare, come definita dal citato decreto sono le seguenti:

 - Beneficiario: Comuni - Capitolo 57233 - Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U.1.04.01.02.003 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - C.I. spesa 3 Gestione ordinaria 3

 - Beneficiario: Unioni di Comuni - Capitolo 57233 - Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U.1.04.01.02.005 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - C.I. spesa 3 Gestione ordinaria 3 

4) di stabilire che gli Enti beneficiari dovranno:

- realizzare le attività entro il 31/12/2017;

- garantire flussi informativi per l'attività di monitoraggio;

5) di dare atto che alla liquidazione, in un'unica soluzione, e alla relativa richiesta di emissione dei titoli di pagamento provvederà il Dirigente regionale competente ai sensi della D.G.R. n. 2416/2008 e ss.mm., per quanto applicabile, e del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. con propri atti formali, con le modalità definite nella citata delibera G.R. n. 649/2017;

6) di dare altresì atto che:

- sulla base delle valutazioni effettuate da questo Servizio, le norme di cui all’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 non sono applicabili alle attività oggetto del finanziamento di cui al presente provvedimento, relativo al consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le famiglie;

- secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 33/2013 e sue modifiche, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi ed adempimenti contenuti nelle deliberazioni G.R. n. 89/2017 e n. 486/2017, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;

- se nel corso dell’anno si dovesse riscontrare una cessazione dell'attività del Centro per le Famiglie o una riduzione dell'ambito territoriale di attività rispetto a quanto dichiarato, il contributo sarà revocato in tutto o in parte e in tal misura dovrà essere restituito;

- per quanto non espressamente previsto con il presente provvedimento si rinvia alla delibera di Giunta regionale n. 649/2017 sopracitata;

7)di dare comunicazione del presente provvedimento ai soggetti beneficiari interessati, ad avvenuta esecutività dello stesso, ai sensi di quanto previsto dall’art. 56, c. 7, del D. Lgs. 118/2011.

La Responsabile del Servizio 

Maura Forni

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