n.170 del 09.06.2021 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "parco fotovoltaico Le Mandrie" localizzato nel comune di Monzuno (BO), proposto da Brento S.r.l.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di assoggettare alla procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L.R. 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “parco fotovoltaico Le Mandrie” localizzato nel comune di Monzuno (BO), proposto da Brento S.r.l. poiché,visti i criteri pertinenti indicati nell’Allegato V alla Parte II del D.Lgs 152/06 effettuata una attenta valutazione del progetto su base ambientale e territoriale, emergono elementi che possano far prevedere effetti negativi significativi sull’ambiente riportati nella parte narrativa del “valutato” che di seguito sinteticamente si riportano:

- l’area d'intervento non è regolare e quindi potrebbero essere necessarie e significative modifiche morfologiche del versante;

- l'esposizione del versante verso nord, a parità di energia prodotta, potrebbe comportare un maggior consumo di suolo per compensare la non buona esposizione del versante stesso;

- nella parte centrale ed orientale dell'area ci sono due distinti depositi di origine gravitativa classificati rispettivamente come frana complessa e colata, entrambi con stato di attività quiescente e potrebbero verificarsi possibili sbancamenti;

- l’area indicata nel progetto impatta fortemente sulla componente paesaggistica dell’intera area circostante caratterizzata da limitati interventi antropici legati principalmente all’agricoltura locale di tipo estensivo;

si evidenzia che l’area è interessata dall'itinerario sentiero escursionistico CAI VD 019 (Via degli Dei) molto frequentato e da esso ampiamente visibile e che il versante oggetto dell’intervento risulta visibile dal Monte Adone, dalla Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico, da Monte Sole, da monte Mario i Prati di Mugnano, da Brento e interessa porzioni di zona forestale e una viabilità di impianto storico da tutelare nelle forme attuali;

- la strada Comunale, che dall'incrocio con la SP 59 porta all'abitato di Brento (unica viabilità disponibile per accedere all'area oggetto d'intervento), è condizionata da un divieto di transito per i mezzi oltre le 7,5 ton; inoltre, la stessa presenta un andamento plano altimetrico caratterizzato da tornanti con raggio di curvatura molto ridotto e pendenze superiori al 10%, che limita fortemente il transito di mezzi con lunghezza oltre i 12 ml e la strada secondaria che dalla via comunale suddetta, porta all'area di intervento, è in gran parte sterrata e non idonea al transito di mezzi precedentemente citati;

- la viabilità a sud dell’impianto, confinante con esso, e quella comunale interessata dal traffico di cantiere, è classificata come Viabilità storica e per tanto, sono vietati allargamenti e adeguamenti invece necessari per renderla percorribile dai mezzi di cantiere proposti;

- non risulta verificata la condizione di connessione con la rete di E-Distribuzione, e non essendo descritta chiaramente la posizione e le modalità della connessione alla rete di distribuzione, non è possibile escludere eventuali interferenze con elementi tutelati (bosco, crinali, acque superficiali, elementi di dissesto);

b) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Brento S.r.l., al Comune di Monzuno, alla Città metropolitana di Bologna, Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese, all'AUSL di Bologna – Dipartimento di Sanità Pubblica, all'ARPAE di Bologna, E-distribuzione;

c) di pubblicare, per estratto, lapresente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

d) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;

e) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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