n.358 del 04.12.2013 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4756 - Risoluzione proposta dalla Presidente Mori, su mandato della Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini, per impegnare la Giunta ad attivarsi in sede di Conferenza delle Regioni per coordinare l'attività delle azioni intraprese a contrasto della violenza di genere a livello territoriale ed anche affinché venga posta la priorità di una legge organica che affronti le politiche di parità, e contro le discriminazioni di genere
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
lo scorso 19 giugno il Parlamento della Repubblica italiana ha ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata a Istanbul I'11 maggio 2011;
lo scorso 11 ottobre il Parlamento italiano ha approvato la Legge 119 recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere;
lo scorso 8 ottobre è stata presentata in sede di Parlamento europeo un'interrogazione orale, firmata da 137 eurodeputati di ogni gruppo politico, affinché possa essere accelerato il processo di ratifica della Convenzione di Istanbul da parte di almeno altri cinque paesi membri, che porti all'effettiva entrata in vigore della Convenzione stessa.
Considerato che
la lotta alla violenza contro le donne è una priorità sancita da numerosi atti dell'Unione Europea e della Repubblica italiana, visti gli importanti dispositivi normativi approvati in queste legislature.
Sottolineato che
la violenza di genere e i femminicidi, che ne rappresentano la manifestazione più drammatica, costituiscono un fenomeno di enorme e drammatica rilevanza sociale, come ci dicono le rilevazioni numeriche fornite ogni anno dai centri antiviolenza, in mancanza di un osservatorio nazionale e istituzionale;
al 31 ottobre 2013 risultano 109 donne vittime di femminicidio, di cui 10 in Emilia-Romagna.
Evidenziato che
la Convenzione di Istanbul per la prima volta riconosce la violenza contro le donne come un fenomeno sociale e culturale strutturale e radicato nelle nostre società, richiedendo la creazione di un quadro organico di interventi volti alla prevenzione della violenza, alla protezione delle vittime, alla perseguibilità dei reati afferenti e alla promozione di una cultura sensibile e rispettosa delle differenze di genere;
la Legge 119/2013, attuando solo in parte la stessa Convenzione, sancisce per la prima volta nell'ordinamento giuridico italiano la gravità degli atti di violenza compiuti dagli uomini contro le donne, specificandone la natura domestica e legata a relazioni affettive;
l'entrata in vigore e conseguente obbligatorietà della Convenzione di Istanbul in ogni suo aspetto prevede la ratifica di almeno 10 Stati membri e che ad oggi solo 5 l'hanno ratificata.
Atteso, infine, che
la Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini, nella seduta del 15 novembre 2013, ha dato mandato di proporre la presente risoluzione all'Assemblea legislativa ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del Regolamento.
Impegna la Giunta regionale
ad attivarsi in sede di Conferenza delle Regioni per coordinare l'attività di monitoraggio delle azioni intraprese a contrasto della violenza di genere a livello territoriale, così come indicato dal Piano straordinario antiviolenza della Legge 119/2013;
ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché venga posta la priorità dell'approvazione di una legge organica che affronti in modo sistemico e trasversale la promozione di politiche volte alla parità e contro le discriminazioni di genere, il sostegno certo e continuativo dei centri antiviolenza.
Impegna gli Europarlamentari eletti in Emilia-Romagna
a fare quanto di loro competenza affinché possa essere accelerato il processo di ratifica degli Stati aderenti ed entrata in vigore della Convenzione d'Istanbul.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 20 novembre 2013