n.240 del 08.07.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 431 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di estendere il riconoscimento economico previsto per gli operatori della sanità anche a tutti gli operatori sociali e sanitari occupati nei servizi per anziani e nei servizi disabili al tempo del Covid, con particolare riferimento alle CRA, eventualmente attraverso adeguate fonti di finanziamento. A firma dei Consiglieri: Maletti, Costi, Bondavalli, Pigoni, Soncini, Tarasconi, Montalti, Rossi, Pillati, Zamboni, Fabbri, Costa, Caliandro, Rontini, Amico, Bulbi, Taruffi, Zappa-
terra, Sabattini, Daffadà

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

fin dal primo momento dell’emergenza da Coronavirus le strutture sociosanitarie del nostro territorio, al pari delle strutture ospedaliere, sono state sottoposte ad una forte pressione data la natura stessa dei servizi offerti;

In particolare, la situazione delle CRA, ospitando persone anziane e non auto-sufficienti, è stata molto delicata e nonostante le prime iniziative messe in campo per evitare i contagi, come ad esempio la sospensione delle visite e il distanziamento degli ospiti, non sempre purtroppo hanno prodotto i risultati sperati proprio perché le prestazioni offerte e lo stato di salute degli ospiti hanno reso estremamente delicata l’applicazione di tali misure;

nondimeno, il personale operante all’interno delle CRA dell’Emilia-Romagna ha operato con la massima serietà e il massimo impegno, nonostante l’iniziale carenza di dispositivi di protezione personale, sottoponendosi a turni di lavoro intensi data la carenza di personale e mettendo a rischio la propria salute.

Considerato che

la Regione era già intervenuta sbloccando i corsi di formazione professionale per operatori sociosanitari e permettendo di svolgere online l’esame finale e con la circolare del 20 marzo era stata data la possibilità per sopperire alla grave mancanza di personale, di inviare alle ASP parte delle nuove assunzioni fatte dalla Sanità regionale e alcune deroghe alle qualifiche professionali necessarie per ampliare la platea dei lavoratori all’interno delle strutture di ricovero per anziani e disabili a personale con la qualifica di Addetto all’assistenza di base (ADB) o di Operatore tecnico dell’assistenza (OTA) o ancora in fase conclusiva del percorso di formazione OSS, previa valutazione specifica sulle competenze del singolo operatore e garantendo l’affiancamento degli operatori sociosanitari. Era poi stata data la possibilità di estendere la deroga anche a lavoratrici e lavoratori domestici (assistenti familiari) e caregiver per attività di supporto agli operatori OSS, nelle strutture dove si registra una preoccupante mancanza di personale disponibile per l’assistenza alle persone anziane e per evitare che questa mancanza agevoli rischi di contagio.

Nei giorni scorsi è stato, inoltre, stilato un nuovo documento che fornisce ulteriori indicazioni operative ai soggetti gestori su quando e come agire per la tutela degli ospiti e del personale all’interno delle CRA che prevede tra le altre cose tamponi per la diagnosi tempestiva dei casi positivi, sorveglianza costante di tutti gli ospiti per verificare la comparsa di sintomi anche lievi, isolamento sicuro con assistenza di personale dedicato ed eventuali collocazioni alternative nel caso in cui non possa essere garantito.

Ricordato che

all’inizio del mese di aprile la Giunta ha approvato uno stanziamento di 65 milioni di euro per il riconoscimento economico del lavoro svolto in queste settimane di emergenza dal personale del servizio sanitario regionale pubblico, circa 60 mila lavoratori. Si tratta, in media, di 1.000 euro ciascuno per medici, infermieri, operatori sociosanitari, oltre ai medici di medicina generale, che saranno erogati in una soluzione unica ed è stata ufficializzata l’intenzione di estendere tale bonus anche per tutti gli specializzandi.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta

a prevedere la possibilità di estendere il riconoscimento economico previsto per gli operatori della sanità anche a tutti gli operatori sociali e sanitari occupati nei servizi per anziani e nei servizi disabili e nei servizi di soccorso e di trasporto sanitario con ambulanza al tempo del Covid, con particolare riferimento alle CRA, eventualmente attraverso adeguate fonti di finanziamento.

Approvata all’unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 24 giugno 2020

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