n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1077 - Risoluzione proposta dai consiglieri Cavalli, Corradi e Bernardini per impegnare la Giunta regionale a porre in essere azioni volte a monitorare e contrastare il fenomeno dell'abusivismo artigianale

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

nel territorio regionale si registra una notevole diffusione del fenomeno "dell’artigianato abusivo";

le associazioni di categoria lamentano i gravi danni causati agli artigiani regolari dalla concorrenza sleale perpetrata dagli "abusivi", sprovvisti delle qualifiche professionali per poter operare, ed in molti casi privi addirittura di partita IVA;

il caso maggiormente significativo è rappresentato dai cosiddetti "parrucchieri low-cost", attività a gestione familiare il cui successo è dovuto ai prezzi estremamente bassi, possibili grazie all’evasione fiscale ed all’uso di prodotti privi di qualunque garanzia igienico sanitaria (es. shampoo, tinture per capelli, ecc.);

sovente il prezzo richiesto per le prestazioni risulta addirittura inferiore al costo dei prodotti che andrebbero utilizzati (ove si trattasse di prodotti "normali"), segno inequivocabile dell’utilizzo di prodotti di dubbia provenienza, e pertanto privi di garanzie per i clienti.

Considerato che

gli artigiani onesti dotati delle adeguate competenze professionali, che utilizzano prodotti di qualità e rilasciano regolare ricevuta fiscale, lamentano la forte e sleale concorrenza esercitata nei loro confronti;

la crescita del "mercato abusivo", unito alla non pronta risposta delle istituzioni e degli organi di controllo preposti, rischia di disincentivare gli operatori nel rispettare le regole, ed altresì di promuovere una diffusa illegalità, danneggiando, oltre ai professionisti, gli stessi clienti che non possono più affidarsi a servizi e prodotti di qualità;

alcune aree del Paese, dove in passato si è già registrata la massiccia presenza di pseudo-ditte artigianali, "troppo concorrenziali", il tessuto produttivo degli "artigiani corretti" è stato progressivamente annientato da coloro che agiscono ponendo in essere comportamenti di concorrenza sleale.

Ritenuto che

la Regione dovrebbe ripristinare la legalità e prevenire i fenomeni di concorrenza sleale che rischiano di danneggiare irrimediabilmente il tessuto sociale e l’economia locale.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi, di concerto con gli Enti locali, le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria e gli organi di Polizia per realizzare un’efficace attività di contrasto dei fenomeni sopra descritti;

a monitorare la diffusione del fenomeno a livello regionale, avviando iniziative finalizzate ad informare i cittadini sui gravi danni causati dal fenomeno dell’abusivismo artigianale all’economia del territorio, ed i rischi che si corrono nell’affidarsi ad artigiani abusivi.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 febbraio 2013

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