n.229 del 25.07.2018 periodico (Parte Seconda)
Approvazione dello schema di protocollo operativo per la ricerca di persone disperse nell'ambito territoriale della provincia di Forlì-Cesena
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- il decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice della protezione civile”;
- la legge regionale 21 aprile 1999, n. 3 “Riforma del sistema regionale e locale” e s.m.i.;
- la legge regionale 7 febbraio 2005, n.1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”, che ha istituito l’Agenzia di protezione civile della Regione Emilia-Romagna ed, in particolare, l’art. 1, comma 4, che pone a fondamento della stessa legge, il principio di integrazione dei diversi livelli di governo istituzionale, garantendo ogni opportuna forma di coordinamento con le competenti Autorità statali e con il sistema delle Autonomie locali;
- la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 19, ai sensi del quale l’Agenzia regionale di protezione civile istituita con la legge regionale n. 1/2005 è ridenominata “Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile“ ed esercita le funzioni attribuitele dalla suddetta legge regionale, comprese quelle attribuite alle province, articolandole in sezioni territoriali”;
- la Legge 14 novembre 2012, n. 203 recante “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”;
- le Linee Guida per favorire la ricerca di persone scomparse del Ministero dell’Interno – Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse (nota del 05.08.2010 prot. N. 0000832) con l’obiettivo di contribuire alla pianificazione da parte delle Prefetture – Uffici territoriali del Governo – di apposita pianificazione territoriale che garantisca sinergia fra le componenti e omogeneità delle procedure;
- la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 recante ”Indirizzi operativi per assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”, tutt’ora vigente in forza di quanto previsto dall’art. 50 del Codice di protezione civile di cui al decreto legislativo n. 1/2018 che dispone che, fino all’adozione dei provvedimenti attuativi previsti dal medesimo decreto legislativo, continuano a trovare applicazione le disposizioni previgenti;
- la legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i., ed in particolare l'art. 15 “Accordi fra pubbliche amministrazioni”;
Evidenziato che la normativa legislativa in materia di protezione civile sopra richiamata individua le attività di protezione civile, disciplinandone anche le finalità, e stabilisce che gli eventi emergenziali di protezione civile consistono “in emergenze connesse con gli eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo”;
Evidenziato altresì, per quanto qui rileva, che ai sensi della richiamata direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012:
- tra le attività di protezione civile rientrano le attività connesse alla ricerca di persone disperse;
- la ricerca di persone disperse in ambiente montano, ipogeo o impervio è specificamente disciplinata dalla legge n. 74/2001(art. 1, comma 2) e dalla legge n. 289/2002 (art. 80) che ne incardina le funzioni di coordinamento sul Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, nel quadro delle competenze assegnate al Club Alpino Italiano dalla legge n. 91/1963;
- nel caso di ricerca di persone disperse in ambiente diverso da quello montano, ipogeo o impervio, le autorità competenti possono richiedere il concorso dei sistemi locali di protezione civile nelle operazioni di ricerca anche allo scopo di mobilitare le organizzazioni di volontariato, con particolare riferimento a quelle in possesso di unità cinofile addestrate per la ricerca in superficie;
- l’attivazione delle organizzazioni di volontariato per il concorso in questa tipologia di attività è quindi consentita a condizione che la richiesta di concorso sia formalmente avanzata da parte di un’autorità competente (Amministrazione Comunale, Provincia, Prefettura, Forze dell’Ordine, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) che si assumerà la responsabilità del coordinamento di tutte le attività, raccordandosi con la struttura di Protezione Civile comunale, provinciale o regionale per le opportune direttive ed indicazioni operative da fornire alle organizzazioni di volontariato attivate;
Considerato che:
- anche nella regione Emilia-Romagna si verificano, con una certa frequenza, casi di persone disperse;
- in particolare, per quanto riguarda l’ambito territoriale della provincia di Forlì-Cesena, la Prefettura di Forlì-Cesena ha da tempo avviato, ai fini di una gestione efficace delle operazioni di ricerca, un sistema di coordinamento fra Forze dell'Ordine e altri Enti e soggetti coinvolti, tra cui la Provincia di Forlì-Cesena e il Coordinamento provinciale del Volontariato di protezione civile operante nel relativo ambito territoriale, per l’espletamento coordinato di ruoli e attività di rispettiva competenza e secondo procedure definite in un apposito “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse”;
- le funzioni in materia di protezione civile attribuite alle Province dell’Emilia-Romagna dalla legge regionale n. 1/2005 sono ora esercitate per effetto di quanto previsto dall’art. 19 della legge regionale n. 13/2015 e ss.mm.ii., dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, di seguito indicata come Agenzia regionale, tramite le sue articolazioni territoriali;
- la Regione Emilia-Romagna, avvalendosi dell’Agenzia regionale, provvede,ai sensi della legge regionale n. 1/2005 (artt. 17 e 18) al coordinamento e all’impiego del volontariato di protezione civile, favorendone, anche in concorso con l’amministrazione statale e con gli enti locali, la partecipazione alle attività di protezione civile e - ai fini dell’ammissibilità delle organizzazioni di volontariato e dei loro aderenti, ai benefici previsti, con oneri a carico del bilancio della medesima Agenzia, dagli articoli 8 e 9 del Regolamento regionale in materia di volontariato di protezione civile n. 1/2010 - ne dispone direttamente l’attivazione, su richiesta delle pubbliche autorità, ovvero ne autorizza previamente l’attivazione se questa è disposta da tali autorità;
Evidenziato che la Prefettura di Forlì-Cesena:
- con nota prot. 7848 del 31 gennaio 2018, acquisita agli atti dell’Agenzia regionale con prot. n. PC/2018/0004455, ha avviato le procedure e gli incontri per procedere alla sottoscrizione di un nuovo Protocollo operativo, in ragione anche delle sopravvenute disposizioni normative di cui alla legge regionale n. 13/2015 e ss.mm.ii. che, sopprimendo le funzioni precedentemente esercitate dalle Province in materia di protezione civile, hanno determinato un conseguente mutamento dell’assetto organizzativo per l’espletamento delle stesse negli ambiti territoriali di livello provinciale, ora in capo alle articolazioni territoriali dell’Agenzia regionale;
- con nota prot. 25818 dell’11/4/2018, acquisita agli atti dell’Agenzia regionale con prot. PC/2018/16537, ha trasmesso lo schema del nuovo “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse”, condiviso da tutti i soggetti coinvolti, al fine della relativa sottoscrizione anche da parte dell’Agenzia regionale;
Rilevato che il Protocollo suddetto, volto a favorire l’attivazione coordinata delle singole componenti, coinvolge, oltre alla Prefettura di Forlì-Cesena, la Questura di Forlì-Cesena, il Comando Provinciale Carabinieri di Forlì-Cesena, il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Forlì-Cesena, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena, l’Azienda U.S.L. di Forlì e di Cesena, il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile, la C.R.I.- Comitati di Forlì, di Forlimpopoli-Bertinoro, di Cesena e Cesenatico, il Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Emilia-Romagna;
Evidenziato che:
- il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e la C.R.I.-Comitati di Forlì, di Forlimpopoli-Bertinoro, di Cesena e Cesenatico, che sottoscrivono il Protocollo operativo, risultano iscritte all’”Elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della regione Emilia-Romagna”;
- che tali organizzazioni partecipano con l’invio di squadre di volontari per contribuire alle attività di ricerca e con unità cinofile abilitate alla ricerca di persone disperse in superficie e con la messa a disposizione di idoneo veicolo;
Preso atto che le suddette organizzazioni di volontariato hanno dimostrato in sede di attuazione dei precedenti Protocolli operativi una efficace capacità sia di risposta operativa sia di collaborazione con gli altri enti e soggetti che li hanno sottoscritti;
Evidenziato che il coinvolgimento richiesto dal Protocollo operativo all’Agenzia regionale, riguarda:
- ai sensi dell’art. 11: il supporto del proprio personale all’espletamento delle attività amministrative correlate alle finalità dedotte nel medesimo Protocollo e l’attivazione, su richiesta della Prefettura di Forlì-Cesena, delle suddette organizzazioni di volontariato, alle quali verrà assicurata, nei limiti delle disponibilità di bilancio dell’Agenzia regionale, l’applicazione dei benefici di cui agli artt. 8 e 9 del Regolamento regionale in materia di volontariato di protezione civile dell’Emilia-Romagna n. 1 del 25 novembre 2010;
- ai sensi dell’art. 12, comma 2: il concorso ai momenti di formazione teorico-pratica promossi dalla Prefettura di Forlì-Cesena;
Evidenziato, altresì, che l’impegno finanziario per l’Agenzia regionale consiste:
- avuto riguardo all’applicazione dei benefici di cui agli articoli 8 e 9 del richiamato Regolamento regionale n. 1/2010 (art. 11 del Protocollo):
- nel rimborso ai datori di lavoro pubblici o privati, e su loro richiesta, degli emolumenti versati ai propri dipendenti, legittimamente impegnati come volontari nelle attività di soccorso e di assistenza connesse alle operazioni di ricerca delle persone disperse e nel rimborso del mancato guadagno giornaliero ai volontari lavoratori autonomi impegnati nelle suddette attività, purché si tratti di volontari aderenti alle organizzazioni che sottoscrivono il Protocollo operativo;
- nel rimborso alle organizzazioni di volontariato, che sottoscrivono il Protocollo operativo, delle spese vive sostenute nell’espletamento delle suddette attività, sulla base di idonea documentazione giustificativa;
- avuto riguardo al concorso ai momenti di formazione teorico-pratica promossi dalla Prefettura di Forlì-Cesena (art. 12, comma 2, del Protocollo):
- nel concorso alla copertura degli eventuali relativi oneri;
Richiamata la propria deliberazione n. 652/2007, Indirizzi operativi in ordine alla stipulazione e all’attuazione delle convenzioni previste dalla L.R. n. 1/2005, la quale prevede che alla sottoscrizione delle convenzioni tra l’Agenzia regionale di protezione civile e gli enti e i soggetti pubblici e privati che svolgano compiti di interesse della protezione civile provvederà il suo Direttore in conformità ad uno schema previamente approvato con deliberazione della Giunta regionale;
Ritenuto:
- di assicurare la collaborazione della protezione civile regionale alle attività connesse alle operazioni di ricerca di persone disperse nell’ambito del territorio provinciale di Forlì-Cesena e di procedere, pertanto, all’approvazione dello schema di Protocollo in parola da sottoscriversi a cura del Direttore dell’Agenzia regionale;
- di dare atto che, in applicazione dell’art. 19 della legge regionale n. 13/2015 e ss.mm.ii., l’Agenzia regionale provvederà, tramite il Servizio Area Romagna, quale sua articolazione territorialmente competente, all’espletamento delle attività previste dal Protocollo operativo per l’ambito territoriale della provincia di Forlì-Cesena e che il Responsabile di tale Servizio assumerà i connessi e conseguenti provvedimenti;
Visto il decreto legislativo n. 33 del 14/3/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;
Vista la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 "Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020", ed in particolare i relativo allegato B), recante la “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;
Richiamata la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna e ss.mm.ii.;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e s.m.i, per quanto applicabile;
- La propria deliberazione n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;
- La propria deliberazione n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
- La propria deliberazione n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;
- La propria deliberazione n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;
- La propria deliberazione n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
- La propria deliberazione n. 121 del 6 febbraio 2017 “Nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 1129 del 24 luglio 2017 con cui è stato rinnovato l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile fino al 31 dicembre 2020 al dott. Maurizio Mainetti;
Viste Le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali e della Montagna;
A voti unanimi e palesi;
delibera
Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono espressamente richiamate:
- di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, lo schema di “Protocollo operativo per la ricerca di persone disperse” proposto dalla Prefettura di Forlì-Cesena, ed avente durata di 24 mesi decorrenti dalla relativa sottoscrizione;
- di dare atto che, ai sensi della propria deliberazione n. 652/2007, alla sottoscrizione del Protocollo operativo provvederà il Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
- di dare atto, altresì, che in applicazione dell’art. 19 della legge regionale n. 13/2015 e ss.mm.ii., l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvederà, tramite il Servizio Area Romagna, quale sua articolazione territorialmente competente, all’espletamento delle attività previste dal Protocollo operativo per l’ambito territoriale della provincia di Forlì-Cesena e che il Responsabile di tale Servizio assumerà i connessi e conseguenti provvedimenti;
- di pubblicare il presente atto e lo schema del Protocollo operativo di cui al precedente punto 1 sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
- di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.