n.295 del 02.11.2017 periodico (Parte Seconda)
Concessione con procedura ordinaria di derivazione di acque sotterranee da pozzo ad uso industriale in Comune di Guastalla località San Giorgio - Pratica n. 8738 - Procedimento RE17A0011 - Concessionario LO.MA MARMI E GRANITI S.N.C. (Determina n. DET-AMB-2017-5525 del 17 ottobre 2017)
La Dirigente determina:
a) di assentire, fatti salvi i diritti di terzi, alla ditta Lo.Ma MARMI E GRANITI S.n.c. C.F./P.IVA 01428760357 con sede in Guastalla (RE) la concessione a derivare acqua pubblica dalle falde sotterranee in Comune di Guastalla (RE) località San Giorgio da destinarsi ad uso industriale;
b) di fissare la quantità d'acqua prelevabile pari alla portata massima di l/s 1,50 per un volume complessivo annuo non superiore a m3 480 nel rispetto delle modalità nonché degli obblighi e condizioni dettagliati nel Disciplinare parte integrante e sostanziale del presente atto;
c) di stabilire che a norma della D.G.R. 787/2014 la durata della concessione sia valida fino al 31 dicembre 2026; (omissis)
Estratto del Disciplinare di concessione parte integrante della determinazione in data 17 ottobre 2017 n. DET-AMB-2017-5525 (omissis)
7.1 Dispositivo di misurazione - il concessionario, qualora non avesse già provveduto, entro 30 giorni dal ritiro del presente provvedimento dovrà procedere all’istallazione di idoneo e tarato strumento per la misurazione della quantità d’acqua prelevata e comunicare l’avvenuta installazione a questa Struttura, nonché garantirne il buon funzionamento e comunicare, entro il 31 gennaio di ogni anno, i risultati delle misurazioni effettuate alle seguenti Amministrazioni:
- ARPAE - SAC di Reggio Emilia - Piazza Gioberti 4, 42121 REGGIO EMILIA;
- Regione Emilia-Romagna - Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici - Via della Fiera 8, 40127 BOLOGNA;
- Autorità di Bacino del Fiume Po - Via Garibaldi 75, 43121 PARMA;
Il mancato rispetto all’obbligo d’installazione di idoneo strumento di misura è causa di decadenza dal diritto a derivare e ad utilizzare l’acqua pubblica, ai sensi del comma 1 lettera b) dell’art. 32 del R.R. 41/2001.