n.340 del 20.11.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4560 - Risoluzione proposta dai consiglieri Bignami e Mumolo per impegnare la Giunta a porre in essere azioni al fine di sostenere l'iniziativa referendaria, ai sensi dell'art. 75 della Costituzione, già condivisa da varie Regioni, nei confronti del D.Lgs. n. 155/2012 nella parte che prevede la chiusura di sezioni distaccate e tribunali definiti minori senza adottare criteri di selezioni adeguati all'applicazione dei principi di differenziazione e di adeguatezza territoriale

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 Considerato che

nove regioni su venti hanno depositato il giorno 30 settembre le delibere dei rispettivi organi regionali per richiedere il referendum abrogativo delle disposizioni in materia di riorganizzazione giudiziaria;

in particolare le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli, Liguria, Marche, Piemonte e Puglia si sono ritrovate a Roma, negli uffici della Cassazione, nell'ultimo giorno utile per presentare le proposte di referendum popolare, come previsto dall'articolo 75 della Costituzione italiana, che stabilisce l'indizione del referendum, quando a richiederlo sono 5 consigli regionali o 500.000 elettori.

Rilevato che

la Regione Emilia-Romagna ha votato all’unanimità la risoluzione 1915 del 25 ottobre 2011 con cui si dava mandato alla Giunta regionale di adottare tutte le iniziative utili affinché i criteri di riordino messi a punto fossero fortemente integrati per contribuire a limitarne gli effetti distorsivi sul sistema di presidio giudiziario regionale, nonché per evitare chiusure ingiustificate e potenzialmente lesive dell’efficacia complessiva del medesimo provvedimento.

Considerato tuttavia che

non risulta che la Regione abbia aderito all’istanza referendaria.

Impegna la Giunta

ad adottare tutti gli atti compatibili con l’ordinamento vigente al fine di sostenere iniziative che portino alla revisione della attuale normativa nella parte in cui questo dà corso alla chiusura di sezioni distaccate e tribunali cosiddetti minori sul territorio nazionale, senza adottare criteri di selezione adeguati e capaci di applicare un doveroso principio di differenziazione e di adeguatezza territoriale.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2013

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