n.362 del 13.11.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 8931 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare sul territorio emiliano-romagnolo, a partire dall'anno venatorio 2020/2021, la sperimentazione del tesserino venatorio digitale, definendo un periodo minimo di sperimentazione durante il quale l'accesso alla stessa sarà su base facoltativa e servirà a mettere a punto e valutare eventuali criticità del servizio, lasciando ovviamente ancora valido il tesserino cartaceo, dal quale saranno esentati solo i soggetti che parteciperanno alla sperimentazione. A firma dei Consiglieri: Molinari, Poli, Mori, Marchetti Francesca, Cardinali, Rontini, Serri, Pruccoli, Bagnari, Lori, Campedelli, Montalti, Zoffoli

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

gli oneri di natura burocratica legati alla pratica della caccia sono particolarmente numerosi e complessi: in base alla zona, al tipo di preda e alla modalità di caccia, i cacciatori sono tenuti, oltre naturalmente al possesso del tesserino e ad essere in regola con il pagamento della tassa annuale, alla registrazione ed alla comunicazione di una importante mole di informazioni riferite ad ogni singola uscita, ad ogni singolo abbattimento;

le modalità previste per la registrazione e la comunicazione di queste informazioni è ad oggi in Emilia-Romagna ancora interamente basata su libretti e moduli cartacei, di vario tipo, da compilare e da consegnare di volta in volta a Comuni o apposite cassette postali: materiale cartaceo che presenta problemi di conservazione e richiede ampi spazi di archiviazione;

Premesso inoltre che

l’enorme progresso nel campo delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni, e l’enorme diffusione che negli ultimi 10 anni ha avuto l’utilizzo degli smartphone, hanno respo possibile lo sviluppo di tesserini telematici con cui il cacciatore può svolgere su un supporto elettronico le normali operazioni di registrazione personale, giornata di caccia, capi abbattuti, partecipazione a caccia collettiva e di selezione, in modo da sostituire totalmente le procedure cartacee in essere;

grazie allo sviluppo di un’app dedicata è infatti possibile creare sullo smartphone uno spazio riservato in grado di predisporre, memorizzare e trasmettere tutti i diversi tipi di comunicazione previsti dalla normativa sulla caccia, e contemporaneamente semplificare la compilazione, la comunicazione, la registrazione e la conservazione dei dati, nonché la loro verifica ed eventuale elaborazione al fine di ricerche e monitoraggi;

attraverso opportune tecnologie è possibile consentire l'invio di dati anche in assenza di segnale;

tale applicazione consentirebbe di erogare informazioni utili in tempo reale sia dai cacciatori alla Regione che viceversa, utili in caso di allarmi o calamità;

l'applicazione può prevedere un servizio di geolocalizzazione cui aderire su base volontaria, utile nella prevenzione di scomparse o in caso di infortuni;

inoltre sarebbe un importante strumento per verificare in tempo reale, da parte delle autorità competenti, il numero dei cacciatori usciti, dei capi abbattuti, della pressione venatoria e di ogni altro elemento gestionale utile;

le potenzialità di una simile applicazione sono numerosissime: potrebbe servire per censimenti e studi sulle popolazioni animali, o sui danni arrecati all’agricoltura, potrebbe inoltre andare a sostituire i tesserini in altri campi come la pesca, la raccolta dei funghi e dei tartufi;

Considerato che

in altre Regioni italiane è già stata avviata la sperimentazione di un tesserino venatorio digitale, in particolare, in Toscana la sperimentazione è attiva dall’anno venatorio 2017/2018;

la Regione Emilia-Romagna ha adottato una programmazione, la sua Agenda digitale, specifica per favorire lo sviluppo territoriale della società dell'informazione, che prevede tra le priorità lo sviluppo servizi digitali, con “l’obiettivo di rendere effettivo il diritto di cittadinanza digitale, di disponibilità, accessibilità e qualità dei servizi digitali per i cittadini ed imprese.”;

grazie alla presenza sul territorio di importanti soggetti scientifici ed enti di ricerca, la Giunta regionale è riuscita a far convergere sulla nostra regione progetti europei che porteranno ingenti finanziamenti nel campo dei Big Data, intelligenza artificiale e internet of things, candidando la Regione Emilia-Romagna ad un ruolo di primo piano in questo campo a livello internazionale;

lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione può e deve essere governato in modo da favorire uno sviluppo armonioso di tutto il territorio ed evitare il rischio della creazione di grossi centri urbani sempre più collegati con il resto del mondo ma isolati all’interno di un territorio sempre più reso periferico.

Impegna la Giunta regionale

ad avviare sul territorio emiliano romagnolo, a partire dall’anno venatorio 2020/2021, la sperimentazione del tesserino venatorio digitale, definendo un periodo minimo di sperimentazione durante il quale l’accesso alla sperimentazione sarà su base facoltativa e che servirà a mettere a punto e valutare eventuali criticità del servizio, lasciando ovviamente ancora valido il tesserino cartaceo, dal quale saranno esentati solo i soggetti che parteciperanno alla sperimentazione.

Approvata a maggioranza dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 16 ottobre 2019.

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