n. 61 del 11.04.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2500 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Pariani, Barbati, Manfredini, Riva, Naldi, Sconciaforni e Pagani per invitare la Giunta ad esprimere sostegno e vicinanza nei confronti dei lavoratori licenziati a seguito della soppressione, effettuata da Trenitalia, di gran parte dei treni-notte nazionali, ed a porre in essere azioni in ogni sede opportuna, anche governativa, per la rapida ricollocazione di detti lavoratori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’11 dicembre 2011 Trenitalia ha soppresso buona parte dei treni notte nazionali con il conseguente licenziamento di 880 lavoratori che su essi si occupavano dell’accoglienza, delle pulizie e della manutenzione per conto dell’ATI Servitail-Wasteels, vincitrice dell’appalto;
alla base della decisione, secondo quanto dichiarato da Trenitalia, è la contrazione della richiesta di questa specifica tipologia di trasporto, che renderebbe antieconomica la programmazione dei treni-notte.
Evidenziato che
i dati sui quali Trenitalia ha basato la propria decisione - secondo quanto affermato dalle rappresentanze dei lavoratori licenziati - sarebbero tuttavia stati falsati dall’impossibilità protrattasi per mesi e denunciata in più occasioni di prenotare le cuccette on-line, erroneamente ritenute esaurite dal sistema di prenotazione;
questo inconveniente, unitamente ad una scarsa manutenzione d’insieme dei convogli, non solo avrebbe causato disagi e scadimento del servizio, ma anche una sottovalutazione da parte di Trenitalia del reale utilizzo dei convogli-notte, che anzi nel 2010 ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente.
Sottolineato che
i treni notturni e a tratta diretta svolgevano un importante servizio di collegamento fra Nord e Sud del Paese, utilizzato da molti lavoratori pendolari in quanto decisamente più economico dell’Alta Velocità;
la recisione del contratto d’appalto da parte di Trenitalia ha causato l’immediato licenziamento da parte della ditta appaltatrice di tutti i lavoratori, senza l’attivazione di alcuna mediazione sindacale e dunque senza l’attivazione degli ammortizzatori sociali.
Rilevato che
i lavoratori coinvolti sono impegnati ormai da tre mesi in un pacifico presidio della torre del binario 21 della stazione di Milano;
la decisione di sopprimere questa tipologia di convogli potrebbe aggravare ulteriormente le già precarie condizioni e capacità di trasporto di Trenitalia, con gravi disagi soprattutto per le fasce economicamente più deboli e per i lavoratori pendolari;
l’impegno preso dall’Azienda per la ricollocazione nel biennio di tutti i dipendenti non ha convinto i sindacati, che chiedono maggiori garanzie.
Invita la Giunta
ad esprimere il proprio sostegno e la propria vicinanza ai lavoratori licenziati;
ad attivarsi in ogni sede opportuna ed a chiedere analogo impegno al Governo per la rapida ricollocazione di tutti i lavoratori licenziati;
ad affermare in tutte le sedi opportune la necessità che continui ad essere garantito un trasporto ferroviario sulle lunghe distanze economicamente accessibile a tutti e consono alle esigenze dei pendolari.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 marzo 2012