n.227 del 10.07.2019 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento relativo alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (Screening) riguardante il progetto di modifica dell'impianto di recupero di rifiuti non pericolosi sito in via Cosumaro-Bondeno n. 34 nel comune di Finale Emilia. Proponente: Pirani Srl

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina:

a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta dal Servizio Autorizzazioni e Concessioni dell’Arpae di Modena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PGMO/2019/90510 del 7/6/2019, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1 della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 4 e dell’art. 19, comma 8, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto di modifica dell’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi sito in Via Cosumaro-Bondeno n.34, nel comune di Finale Emilia s/S, presentato dalla Pirani Srl, dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

1. implementazione dell’impianto fisso di umidificazione dei cumuli di inerti, in relazione ai nuovi quantitativi istantanei in stoccaggio, su tutta l’area di deposito di rifiuti e materiali trattati stoccati in esterno;

2. utilizzo del frantoio mobile per l’attività di recupero dei rifiuti per un massimo di 3 giorni consecutivi per un massimo di 10 giorni al mese, da annotare sul registro di carico e scarico;

3. si prescrive di non svolgere l’attività di macinazione all’esterno in giornate ventose e prolungati periodi di siccità;

4. adeguamento (manutenzione ed eventuale ripristino fallanze) della barriera verde perimetrale per limitare la diffusione delle polveri presso i ricettori limitrofi;

5. inscatolamento dei nastri trasportatori entro 3 mesi dal rilascio dell’autorizzazione;

6. pulizia del piazzale con frequenza almeno bisettimanale e comunque tale da evitare l’accumulo di polveri e fango;

7. limitazione della velocità di transito a 15 km/h all’interno dell’area impiantistica;

8. pulizia della viabilità asfaltata ordinaria di accesso all’impianto;

9. per compensare l’incremento determinato da un maggior numero di giorni di funzionamento dell’emissione convogliata E1, si prescrive una riduzione del limite autorizzato di polveri da 20 mg/Nm3 a 12 mg/Nm3, riducendo così la quantità di polvere generata del 40% su base giornaliera e del 14,67% su base annua rispetto all’attuale. Si ritiene inoltre utile implementare i limiti e i controlli analitici autorizzati per l’emissione E1 con il parametro Silice libera cristallina SiO2;

10. dovrà essere eseguito un monitoraggio del rumore in prossimità dei ricettori principalmente interessati (R1, R2, R3, R4) per attestare il rispetto dei valori limiti d’immissione differenziali diurni e notturni. L’indagine di cui sopra dovrà riportare anche le analisi spettrali del rumore. Qualora dalle misure emergessero delle criticità acustiche, la relazione di collaudo dovrà contenere anche una descrizione dei necessari interventi di mitigazione da attuare (progetto di bonifica). In ogni modo nella relazione conclusiva dovranno essere descritti tutti gli accorgimenti tecnici/strutturali (barriere, rivestimenti e pannelli fonoimpedenti, supporti antivibranti e/o lubrificanti, griglie fonoassorbenti, silenziatori, ecc..) posti in sito per contenere le immissioni rumorose delle apparecchiature. Gli Enti interessati al suddetto monitoraggio sono il Comune di Finale Emilia – Servizio Ambiente e SUAP – Ufficio (competenti al rilascio del nulla osta acustico), ARPAE -SAC, Servizio Territoriale Distretto Area Nord per le opportune valutazioni tecniche;

11. devono essere mantenute in essere le misure tecnico-organizzative e di prevenzione-protezione adottate per contenere l’esposizione dei lavoratori a polvere e SLC specificate nel documento di valutazione del rischio chimico sopra menzionato, tra le quali: installazione di impianti di aspirazione ed abbattimento per gli impianti fissi di lavorazione; utilizzo di mezzi meccanici dotati di cabina chiusa; umidificazione mediante bagnatura dei cumuli di rifiuti/materiali potenzialmente polverulenti; riduzione della velocità dei mezzi meccanici impiegati per la movimentazione; riduzione delle velocità e delle altezze di scarico delle pale gommate sia in fase di carico degli automezzi che in fase di carico delle tramogge; utilizzo di DPI respiratori idonei; adozione di idonee procedure di pulizia degli ambienti di lavoro;

12. deve essere garantita nel tempo l’efficienza e l’efficacia degli impianti di aspirazione localizzata sugli impianti di macinazione e vagliatura, attraverso idonei interventi di manutenzione e miglioramento degli stessi;

13. deve essere garantita la manutenzione, la pulizia e l’efficienza della cabina di riposo acustico installata in prossimità dell’impianto di macinazione dei materiali ceramici, nonché delle cabine delle pale che devono garantire nel tempo l’isolamento acustico dell’operatore rispetto al rumore generato dagli impianti di macinazione e vagliatura e dalle stesse pale;

14. deve essere garantita la messa a disposizione dei lavoratori di DPI-u idonei e ne deve essere verificato il corretto utilizzo in tutte le postazioni di lavoro a terra, dove il lavoratore non può usufruire della cabina di riposo acustico né del potere fonoisolante offerto dalle cabine delle pale;

c) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

d) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della LR 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata ad Arpae SAC di Modena;

e) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500,00 (cinquecento/00) ai sensi dell’articolo 31 della Legge Regionale 20/04/2018, n. 4; importo correttamente versato ad Arpae all’avvio del procedimento;

f) di trasmettere copia della presente determina al proponente, ad ARPAE, al Comune di Finale Emilia, al Comune di Bondeno, all’A.U.S.L. Modena, alla Provincia di Modena;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web della Regione Emilia-Romagna;

h) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT.

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