n.237 del 17.07.2024 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 8035 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad interloquire con il Governo in merito alla situazione del Trasporto Pubblico Locale, con particolare riferimento al tema del finanziamento del servizio e della carenza di autisti. A firma dei Consiglieri: Sabattini, Costi, Maletti, Daffadà, Caliandro, Rossi, Zappaterra, Costa, Amico, Pillati, Gerace, Dalfiume, Bulbi, Fabbri
il Trasporto Pubblico Locale (TPL), gestito dalle Amministrazioni pubbliche, rappresenta un servizio e uno strumento essenziale: svolge un ruolo fondamentale nella garanzia della mobilità urbana ed extraurbana delle persone e costituisce un importante fattore di crescita economica e competitività dei territori;
il ruolo del Trasporto pubblico locale (TPL) è inoltre centrale per la transizione ecologica, per raggiungere l’obiettivo di sostenibilità del nostro Paese, in coerenza con gli standard di qualità dei servizi dei trasporti pubblici dei Paesi europei più avanzati. Il settore dei trasporti, infatti, per la sua quasi esclusiva dipendenza dai carburanti derivati dal petrolio, risulta responsabile di oltre un quarto delle emissioni da gas serra, CO2 e polveri MP10;
il Trasporto Pubblico Locale affronta attualmente sfide significative e le aziende operanti nel settore, sia in Italia che in Europa, stanno vivendo un periodo di notevoli difficoltà, che includono un calo marcato nel numero dei passeggeri trasportati, una carenza acuta di conducenti professionali e perdite economiche ingenti dovute all’impatto della pandemia di Covid-19;
un dato allarmante emerge dal rapporto dell’International Road Transport Union (IRU), il quale segnala che la mancanza di conducenti professionali nel settore del trasporto passeggeri con autobus in Europa è aumentata del 54%, traducendosi in una carenza di 105.000 posti di guida, equivalenti al 10% del totale degli autisti professionisti;
la situazione è particolarmente grave per oltre l’80% degli operatori, in particolare per quelli che si occupano di servizi regionali, di linee a lunga percorrenza e di servizi turistici, i quali si trovano di fronte a gravi difficoltà nel reperire il personale necessario per coprire le posizioni vacanti;
la gravità della situazione è ulteriormente sottolineata dai dati forniti dalle scuole guida, secondo i quali il numero delle patenti D rilasciate a livello nazionale è drasticamente sceso da 60.000 a 6.000 all’anno;
guardando al futuro, le prospettive non sembrano migliorare; si prevede infatti che la carenza di autisti possa più che raddoppiare nei prossimi cinque anni, raggiungendo un deficit di 275.000 unità.
in tema di Trasporto Pubblico Locale (TPL) le Regioni e le Province autonome hanno in più occasioni ricordato al Governo l’urgenza di adeguare il finanziamento per rispondere alle seguenti necessità:
a) la copertura integrale dei mancati introiti tariffari 2021-2022. Il fabbisogno ancora da coprire per l’anno 2021 è pari a 845 milioni (coperti dal Governo in parte per 350 milioni). A tali risorse andrebbero aggiunte quelle per l’esercizio 2022 (circa 450 milioni) per il primo trimestre dell’anno 2022 fino al termine dell’emergenza Covid, a cui si aggiungono minori ricavi per il periodo 1° aprile 2022-31 luglio 2022 per 430 milioni al fine di accelerare le azioni di ripresa del trasporto pubblico;
b) il finanziamento dei maggiori costi energetici e dei carburanti, per i quali si sottolinea, tra l’altro, la necessità di analogo finanziamento anche per l’esercizio 2023;
c) l’adeguamento dei corrispettivi di servizio al tasso inflazione programmato.
il quadro che emerge dal settore del Trasporto Pubblico Locale (TPL) in Italia evidenzia una situazione di crisi di dimensioni tali da richiedere un intervento tempestivo e specifico per garantire il sostegno e la continua evoluzione di questo settore vitale;
di fronte a una situazione preoccupante, determinata dalla diminuzione dei passeggeri, dalla carenza di personale qualificato, dalle perdite economiche dovute alla pandemia e dai mancati trasferimenti di risorse da parte dello Stato a copertura dei maggiori costi affrontati nel periodo pandemico, è essenziale un'azione decisa del Governo per assicurare non solo la sopravvivenza del servizio, ma anche il progresso del TPL in un contesto che si presenta sempre più complesso e in rapida evoluzione;
per superare queste criticità, è fondamentale che le aziende di TPL ricevano un supporto sostanziale sotto forma di maggiori investimenti e aiuti governativi, che dovrebbero includere finanziamenti specifici per coprire le perdite del periodo pandemico e quelle operative causate dalle circostanze attuali, oltre a investimenti strategici in tecnologie più efficienti e sostenibili;
l'adozione di tali tecnologie non solo migliorerebbe l'efficienza operativa delle aziende di TPL e la loro valenza ambientale, ma servirebbe anche a rendere il servizio più attraente per i nuovi passeggeri, incentivando un aumento dell'utilizzo del trasporto pubblico;
attraverso una combinazione di incentivi economici, programmi educativi e di apprendistato, collaborazioni strategiche con gli enti di formazione e il sostegno delle istituzioni, è possibile creare un ambiente più favorevole per i giovani che desiderano intraprendere la professione di conducente nel settore del TPL, contribuendo così a risolvere la carenza di autisti professionisti nel settore.
Tutto ciò premesso,
a valutare l'opportunità di farsi promotrice di azioni mirate ad attivare collaborazioni strategiche tra Aziende del TPL e soggetti formatori, quali scuole, istituti tecnici e enti di formazione, utilizzando programmi di apprendistato, borse di studio, finanziamenti per la formazione, oltre alla specifica formazione interna alle aziende di TPL per l'acquisizione della patente D da parte del personale neoassunto;
a sollecitare il Governo, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, affinché vengano attuate misure efficaci e puntuali in risposta alla crisi del TPL ed in particolare a sostenerne un finanziamento adeguato, in modo che le regioni siano messe in grado di rispondere alla necessaria transizione ecologica e all’altrettanto necessario riequilibrio dei finanziamenti tra i diversi bacini del TPL, anche avanzando in particolare le seguenti richieste:
- riconoscere e coprire il fabbisogno finanziario complessivo del settore TPL, con la copertura integrale dei mancati introiti tariffari 2021-2022;
- stabilire un meccanismo di adeguamento automatico dei corrispettivi di servizio in relazione all'andamento dell'inflazione e dei costi energetici e del carburante;
- garantire un impegno costante e un dialogo aperto con le Regioni e le Province autonome per monitorare e rispondere alle esigenze del settore TPL.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 giugno 2024