n.154 del 01.07.2015 periodico (Parte Seconda)
Oggetto n. 364 – Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte al riconoscimento dello stato di crisi del settore dell’edilizia, garantire ammortizzatori sociali per le aziende che versano in tale situazione, attuare la semplificazione burocratica del settore, promuovere interventi pubblici relativi alla ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza dal punto di vista sismico degli edifici. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Calvano, Serri, Taruffi, Caliandro, Zappaterra, Marchetti Francesca, Molinari, Lori, Boschini, Rossi Nadia, Montalti, Ravaioli, Poli, Torri, Rontini, Pruccoli, Iotti, Sabattini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il settore dell'edilizia continua ad essere interessato da una crisi senza precedenti, iniziata ormai 18 trimestri or sono e senza pari negli altri settori economici;
nel 2014, per il settimo anno consecutivo, a livello nazionale gli investimenti in costruzioni sono scesi ancora del 3,5% in valori reali, portando il calo complessivo al 32% dall'inizio della crisi;
risultano essere negativi, nel 2014, quasi tutti i comparti delle costruzioni, con l'unica eccezione del “recupero residenziale”: -2,4% le abitazioni (-10,2% le nuove e +1,5% la manutenzione), -4,6% il non residenziale (-4,3% nel privato e -5,1% i lavori pubblici). Il medesimo trend negativo pare confermato anche per il 2015, con un ulteriore -2,4% per le abitazioni (-8,8% in particolare segna la nuova costruzione, che giunge così a quota -66% in sette anni) e -3% per il non residenziale privato, mentre il buon momento del “recupero residenziale” si basa su dati troppo modesti per essere in grado di fare da locomotiva (+2% nel 2015, dal 2008 al 2015 +21%). Nessuna ripresa appare venire anche dalle opere pubbliche, che segnano un -4,3%, con una previsione di decrescita del 10% nel biennio 2014-15.
Evidenziato che
gli investimenti fissi lordi delle pubbliche amministrazioni sul PIL sono scesi dal 2,5% medio del periodo 2003-2009, all'1,7% del 2013, fino all’1,6% del 2014; per il 2015 si prevede un ulteriore calo all’1,5%;
in un report di luglio 2014 della Commissione europea, l'Italia viene collocata al 25° posto su 27 Paesi per la quota di bilancio destinata a misure per la crescita. Nel frattempo l'edilizia ha perso in sette anni (stime Ance) 522mila posti di lavoro - pari a circa il 25% degli occupati nell'intero settore - che diventano 790mila contando l'indotto e 68mila imprese sono uscite dal mercato.
Sottolineato che
in Emilia-Romagna, a fine 2014, le imprese attive nelle costruzioni sono diminuite di circa 2000 unità rispetto all'anno precedente e si calcola che in sette anni di crisi si sia perso il 18% degli occupati con previsioni, anche nella nostra Regione, di un ulteriore calo nel 2015;
in questo momento stiamo assistendo ad un'ulteriore drammatica fase di crisi che sta colpendo il settore della cooperazione edile in Emilia-Romagna, mettendo a rischio il posto di lavoro per oltre 6500 lavoratori;
occorre mettere in atto politiche che, puntando ad una diminuzione del consumo di suolo, consentano di dare ossigeno al mondo dell'edilizia passando attraverso una qualificazione del settore e offrendo alle aziende che operano in questo ambito nuove opportunità legate alla ristrutturazione e alla rigenerazione urbana, alla messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista sismico, alla cura ed alla manutenzione del territorio, anche in considerazione del fatto che nella nostra regione le zone ad elevato rischio idrogeologico interessano il 19,2% della superficie e le aree ad elevata criticità sismica il 33,6% della superficie regionale (7531 kmq), riguardando il 32,2% dei Comuni (112).
Impegna la Giunta a
- attivarsi nei confronti del Governo per riuscire a garantire adeguati ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori del comparto, per le situazioni di crisi aziendali in atto nel settore dell'edilizia;
- ottenere il riconoscimento dello stato di crisi di settore, base essenziale per attivare strumenti di sostegno al reddito straordinari;
- attuare tutti gli interventi possibili di semplificazione burocratica per agevolare in particolare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione edilizia ed efficienza energetica degli edifici, prevedendo premialità per l’edilizia pubblica e, in particolare, scolastica;
- promuovere adeguate politiche di investimento pubblico in particolare nei settori della ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’edilizia, di rigenerazione urbana, di messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista sismico, promuovendo un adeguato sostegno da parte del mondo del credito a privati cittadini, famiglie ed imprese, riconoscendo premialità all’edilizia pubblica e, in particolare, scolastica;
- sostenere, a partire dal bilancio di previsione 2015, interventi di cura, manutenzione e prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio, ribadendo così concretamente l’imprescindibilità di tale settore d’intervento nello sviluppo qualificato della nostra regione;
- a relazionare in commissione sui punti trattati nel dispositivo della presente risoluzione;
- a volere richiedere al Governo un intervento deciso per la riduzione della pressione fiscale immobiliare, con particolare riferimento alla prima casa.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 17 giugno 2015