n.97 del 02.04.2020 (Parte Seconda)

Bando per contributi per l'avvio e il consolidamento dei progetti di smart working

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso:

- che la Pubblica Amministrazione è oggi chiamata a sostenere le sfide imposte dal perseguimento delle proprie finalità istituzionali in un contesto economico-culturale estremamente dinamico. La capacità di risposta delle Amministrazioni – ancor più nel momento di forte emergenza sanitaria, sociale ed economica determinato dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 – dipende crucialmente dai modelli organizzativi adottati, i quali devono necessariamente tenere conto di aspetti demografici, generazionali e culturali e di un’evoluzione tecnologica talmente rapida e pervasiva da influire, anche drasticamente, sui modelli e processi lavorativi;

Visto:

- la L. n. 124/2015 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, con particolare riferimento all’art. 14 “Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche”;

- la L. n. 81/2017 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, che introduce nell’ordinamento il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti;

- il Decreto “Cura Italia” n. 18 del 17/3/2020, in particolare l’art. 87, il quale stabilisce che “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che, conseguentemente: a) limitano la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza; b) prescindono dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81.”;

Considerato:

- che nel Codice dell’Amministrazione Digitale è esplicito l’invito per le regioni a promuovere sul territorio azioni tese a realizzare un processo di digitalizzazione dell’azione amministrativa coordinato e condiviso tra le autonomie locali, con l’obiettivo di garantire migliori servizi ai cittadini e alle imprese;

- che la pratica e la diffusione dello smart working costituiscono una solida base, anche se di natura sperimentale, per incrementare la produttività della Pubblica Amministrazione, migliorare il benessere dei lavoratori, favorire una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed incrementare la sostenibilità ambientale dell’organizzazione aziendale del sistema degli enti locali e dunque costituiscono obiettivi connessi con lo sviluppo sostenibile derivanti dall’Agenda ONU 2030, così come saranno assunti dalla stessa Regione Emilia-Romagna con la prevista “Strategia Regionale per lo sviluppo sostenibile”;

- che la convenzione per il funzionamento, la crescita e lo sviluppo della Community Network Emilia-Romagna – approvata con propria deliberazione n. 13/2019 – prevede espressamente, all’art. 4, c. 2, lett. b, che la CN-ER favorisca e supporti i processi di innovazione istituzionale ed organizzativa attraverso l’ICT in modo cooperativo, solidale e sussidiario, con particolare riferimento alle iniziative finalizzate ad incentivare la trasformazione digitale e l’adozione di modalità lavorative agili;

- che, con le proprie deliberazioni n. 1689 del 14/10/2019 e n. 1884 del 28/10/2019, la Regione ha approvato due schemi di accordo attuativo della Community Network Emilia-Romagna, destinati alla sottoscrizione delle pubbliche amministrazioni del territorio regionale, per l’implementazione del progetto Vela Emilia-Romagna Smart Working, “finalizzato a creare le condizioni di sistema affinché possano svilupparsi, nell’ambito delle PA presenti nel territorio regionale, modalità di lavoro Smart, contribuendo così al processo di trasformazione digitale del territorio”;

- che con la L.R. 11/2004 “Sviluppo regionale della Società dell’informazione” la Regione “persegue lo sviluppo economico e sociale del territorio, stimolando la competitività del sistema-regione con particolare riferimento all'adeguamento e all'innovazione delle infrastrutture, alla diffusione omogenea dell'utilizzo delle nuove tecnologie, alla ricerca e alla sperimentazione di soluzioni di eccellenza per i profili tecnologici ed organizzativi, al supporto delle capacità delle imprese regionali di rispondere alle nuove esigenze del mercato”. A tal fine, ai sensi dell’articolo 14, promuove intese istituzionali ed accordi che possono prevedere la corresponsione di contributi a fronte delle spese aggiuntive sostenute dall'ente;

Dato atto:

- che la Regione intende sostenere gli Enti Locali nel promuovere iniziative finalizzate all’avvio dello Smart Working anche a sostegno dell’attuale fase di emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), al fine di garantire in modo efficace la continuità dell’azione amministrativa e al tempo stesso porre le basi per cambiamento che generi effetti positivi anche nei mesi a venire, con il più ampio obbiettivo di facilitare la ripresa economica e sociale al termine della crisi;

Ritenuto pertanto opportuno:

- utilizzare le risorse disponibili per la concessione di contributi, ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 11/2004, per promuovere e incentivare la sperimentazione di soluzioni di eccellenza per i profili tecnologici ed organizzativi;

- adottare in fase di prima attuazione un bando, per l’erogazione di contributi per l’adozione e l’attuazione di piani di sviluppo Smart Working alle Unioni di Comuni, ai Comuni, alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna;

Valutato opportuno inoltre, in ragione del contenuto dei progetti, incentivare e finanziare, nei limiti delle risorse disponibili e compatibilmente con i vincoli in materia di spesa imposti dal D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., il maggior numero di domande presentate valutate ammissibili e stabilire che potranno essere finanziate nell’anno in corso a valere sulle risorse previste sul bilancio finanziario gestionale 2020-2022 anno di previsione 2020, fino a concorrenza delle risorse disponibili;

Visto il D.lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni, e avuto particolare riguardo alle esigenze di trasparenza e esigibilità delle spese previste dal predetto decreto:

- all’art. 56, commi 1, 2 e 3 e seguenti, che stabilisce principi per l’armonizzazione contabile e nuovi principi contabili);

- all’Allegato 2, cap. 3.6 che dispone “l’ente erogante è tenuto ad impegnare l’intera spesa prevista nella delibera, con imputazione agli esercizi in cui è prevista la realizzazione delle spese da parte dell’ente beneficiario (cronoprogramma). L’individuazione degli esercizi cui imputare la spesa per trasferimenti è effettuata sulla base dei programmi presentati dagli enti finanziati per ottenere il contributo”;

Visto che i principi e postulati del predetto D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., costituiscono base di riferimento per l’attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili, delle azioni, interventi e attività progettuali che saranno oggetto operativo del presente bando, si ritiene opportuno stabilire che la copertura finanziaria, a valere sulle risorse disponibili previste dalla L.R. 11/2004 Missione 14, riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche della validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Richiamato il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

Viste:

- la L.R. 15 novembre 2001 n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 37, comma 4;

- la propria deliberazione n. 2386 del 9 dicembre 2019 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

- la legge regionale n. 30 del 10 dicembre 2019 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2020-2022 (Legge di Stabilità regionale 2020)”;

- la legge regionale n. 31 del 10 dicembre 2019 “Bilancio di previsione Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 83 del 21/1/2020 avente ad oggetto, “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020 -2022”, ed in particolare l’allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento che esprime anche il parere di legittimità, ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta congiunta dell’Assessore alla scuola, università, ricerca, agenda digitale Paola Salomoni e dell’Assessore al bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale Paolo Calvano;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare il “Bando per la presentazione delle domande di contributo per l’avvio e il consolidamento dei progetti di Smart Working” da parte delle Unioni di Comuni, dei Comuni, delle Province e della Città Metropolitana di Bologna, di cui all’allegato che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di approvare lo schema di domanda da compilare esclusivamente on-line;

3. di approvare la relativa modulistica di presentazione anch’essa parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

4. di dare mandato al Direttore Generale della Direzione Risorse Europa Innovazione e Istituzioni di porre in essere tutte le azioni necessarie per lo svolgimento delle procedure di cui al presente avviso/bando, ivi compresa l’approvazione del manuale di rendicontazione;

5. di stabilire che il Direttore Generale della Direzione Risorse Europa Innovazione e Istituzioni provvederà alla concessione dei contributi riconosciuti a ciascun soggetto realizzatore e all’assunzione dei relativi impegni di spesa ed alla liquidazione secondo le modalità specificate al paragrafo 10 del Bando allegato;

6. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna telematico.

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