n.123 del 23.04.2024 (Parte Seconda)

Approvazione Piano Emergenza Dighe (PED) della Diga di Quarto (FC)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

VISTI:

- il D. Lgs. n. 1 del 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” e ss.mm.ii.;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 (G.U. n. 256 del 4/11/2014) “Indirizzi operativi inerenti all’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2015 (G.U. n. 75 del 31/03/2015) “Indirizzi operativi inerenti alla predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE” e ss.mm.ii;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021 (G.U. n.160 del 6/07/2021) recante “Indirizzi di predisposizione dei piani di Protezione civile”;

- la L.R. n. 1 del 7 febbraio 2005 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”, e ss.mm.ii per quanto applicabile;

- la L.R. n. 13 del 30 luglio 2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;

- la Deliberazione della Giunta regionale n. 1761 del 30 novembre 2020 “Aggiornamento del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 962/2018”;

- la Deliberazione della Giunta regionale n. 1103 del 4 luglio 2022 “Pianificazione regionale di protezione civile: individuazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) e connessi criteri organizzativi di cui al Codice di protezione civile e approvazione dello schema di “Accordo per la costituzione, in presenza di emergenze di protezione civile di un Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) e della Sala Operativa Provinciale Integrata (SOPI);

- la Deliberazione della Giunta regionale n. 228 del 20 febbraio 2023 “Approvazione dei documenti “Schema per la predisposizione dei piani di Protezione Civile a livello provinciale/città metropolitana e d’ambito” e “Servizio di dati geografici ai fini di pianificazione di Protezione Civile”;

RILEVATO che la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014, sopra menzionata, prevede che:

- la Regione, in raccordo con le Prefetture-UTG territorialmente interessate, relativamente a pianificazione e gestione delle emergenze delle grandi dighe, predisponga e approvi un Piano di emergenza regionale (PED), per contrastare situazioni di pericolo connesse con la propagazione di un'onda di piena originata da manovre degli organi di scarico (rischio idraulico a valle) ovvero dall'ipotetico collasso dello sbarramento (rischio diga);

- il Documento di protezione civile (DPC) concorre a costituire il quadro di riferimento per la redazione del Piano di Emergenza Diga (PED) relativo ai territori che possono essere interessati dagli effetti derivanti dalla presenza della stessa;

- i PED sono parte integrante della pianificazione provinciale e, ove predisposta, della pianificazione regionale (art.1bis, DL 59/2012 convertito in L 100/2012);

- i Comuni, i cui territori possono essere interessati da un’onda di piena originata da manovre degli organi di scarico ovvero dall’ipotetico collasso dello sbarramento, devono prevedere nel proprio Piano di emergenza comunale o intercomunale una sezione dedicata a specifiche misure organizzata per fasi di allertamento ed operative, congrue con quelle dei PED;

RILEVATO altresì che:

- con nota prot. n. 22335 del 03/11/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informatici e statistici-Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche ha trasmesso al Dipartimento della Protezione Civile la richiesta alla Commissione speciale di protezione civile di comunicare alle protezioni civili regionali di promuovere e coordinare, per i territori di competenza, le attività di competenza regionale di cui al punto 2.4 della predetta Direttiva del P.C.M. dell’8/7/2014;

- con nota prot. n. 24642 del 02/12/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Direzione Generale per le Dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche-Ufficio Tecnico per le dighe di Milano, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. n. 13502 del 03/12/2015 ha richiesto a quest’ultima di promuovere e coordinare le attività di competenza regionale, anche tramite gli Uffici territoriali;

DATO ATTO che in relazione alla Diga di Quarto nel Comune di Sarsina (FC):

- la Prefettura di Forlì-Cesena con Decreto prefettizio n. 94 del 28/01/2020 ha approvato il Documento di Protezione Civile Rev.2, oggetto di revisione come meglio dettagliato nel seguito;

- le attività volte alla predisposizione del PED sono state avviate (nota prot. n. 5229 del 18/09/2020) dall’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Forlì-Cesena dell’Agenzia - di seguito USTPC-FC - con richiesta al Gestore degli scenari per il “rischio diga” e “rischio idraulico a valle”;

DATO ATTO inoltre, che il Gestore, con nota acquisita con prot. n. 60271 del 4/11/2020, ha provveduto alla trasmissione degli scenari vigenti risalenti ai primi anni 90:

- “rischio diga” - rapporto ENEL/DSR/CRIS n.4068;

- “rischio idraulico a valle” - rapporto ENEL/DSR/CRIS n.3946;

PRECISATO che con successive comunicazioni (nota prot. n. 35328 del 5/07/2022 e nota prot. n. 66792 del 9/12/2022), l’USTPC-FC ha richiesto al Gestore un aggiornamento e la digitalizzazione degli scenari trasmessi risalenti al 1990 al fine di poterli integrare con le altre informazioni a disposizione (vulnerabilità del territorio e valore esposto aggiornato);

DATO ATTO che il Gestore, con nota acquisita con prot. n. 51466.E del 25/07/2023, anche a seguito di quanto condiviso in sede di Tavolo tecnico del 30/01/2023, ha trasmesso gli scenari aggiornati e digitalizzati sulla base anche del rilievo Lidar messo a disposizione dall’USTPC-FC:

- “rischio diga” - Rapporto ISMES C3300354 del 26/06/2023,

- “rischio idraulico a valle” - Rapporto ISMES C3300355 del 26/06/2023;

EVIDENZIATO che, a seguito della richiesta d’integrazioni dell’USTPC-FC del 11/08/2023, il Gestore con nota acquisita con prot. n. 90262.E del 21/12/2023, ha trasmesso un aggiornamento degli scenari di rischio:

- “rischio diga” - Rapporto ISMES C3300914 dell’1/12/2023,

- “rischio idraulico a valle” - Rapporto ISMES C3300920 dell’1/12/2023,

che rappresentano gli scenari di riferimento per la predisposizione del PED della Diga di Quarto, rimandando a successiva comunicazione il perfezionamento di quanto richiesto;

DATO ATTO che:

- contestualmente alle attività di predisposizione del PED della Diga di Quarto, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche-Ufficio Tecnico per le Dighe di Firenze, con nota acquisita con prot. n. 948.E del 11/01/2023, ha avviato il procedimento di revisione del Documento di Protezione Civile vigente; 

- nell’ambito del processo di revisione del Documento di Protezione Civile Rev.2 ed alla luce dell’aggiornamento degli scenari sopra richiamati, con nota prot. n.79929.U del 22/11/2023, l’USTPC-FC ha confermato i valori dei parametri QAmax, Qmin, ΔQ per la Diga di Quarto di cui alla Direttiva del P.C.M. del 08/07/2014, già espressi con nota prot. 23815 del 29/05/2018;

DATO ATTO che l’USTPC-FC, con nota prot. n. 80867.U del 27/11/2023, ha convocato un incontro in data 7/12/2023 per la condivisione di una prima bozza del Piano di Emergenza della Diga di Quarto con tutti i soggetti territorialmente interessati, allegando relazione e cartografia tematica, ai fini di eventuali osservazioni e modifiche;

RICHIAMATI gli esiti dell’incontro del 7/12/2023, nei quali:

- è stata espressa la sostanziale condivisione sul PED (composto da relazione e cartografia di inquadramento e dettaglio), fermo restando il perfezionamento delle integrazioni richieste dall’USTPC-FC al Gestore con la sopracitata nota del 11/08/2023 e la comunicazione di eventuali interferenze con gli scenari riscontrate sulle proprie infrastrutture da HERA S.p.A.;

- si è condiviso, in coerenza con il DPC ed in relazione all’assetto dei confini amministrativi a valle della Diga di Quarto e del non diretto interessamento del territorio della provincia di Ravenna negli scenari di rischio:

- di mantenere, l’UT Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Ravenna dell’Agenzia - di seguito USTPC-RA, la Provincia di Ravenna e i Comuni di Ravenna e Cervia (RA), tra i destinatari di tutte le comunicazioni pur essendo direttamente coinvolti solo nel Rischio Diga – fase di Collasso;

- di prevedere l’acquisizione dell’intesa anche da parte della Prefettura di Ravenna;

ATTESO CHE sono pervenute le seguenti integrazioni:

- Gestore - ENEL Green Power Italia s.r.l. - nota acquisita con prot. n. 90262.E del 21/12/2023, con riferimento particolare all’individuazione dei ponti interferenti e di strutture/infrastrutture esposte a rischio di propria competenza, oltre alla definizione della tabella dei tempi di transito e velocità massime nelle sezioni di interesse per entrambi gli scenari di rischio;

- Gruppo HERA S.p.A - nota acquisita con prot. n. 87620.E del 14/12/2023, relativa alle interferenze sulle condotte poste sui ponti interessati dagli scenari;

DATO ATTO che con Decreto Prefettizio della Prefettura-UTG di Forlì-Cesena n. 94 del 12/12/2023, a conclusione del procedimento di revisione di cui sopra, è stato approvato il Documento di Protezione Civile della Diga di Quarto, Rev.3;

ATTESO che gli aggiornamenti introdotti nel Documento di Protezione Civile approvato con Decreto Prefettizio della Prefettura-UTG di Forlì-Cesena di cui al punto precedente sono riferibili a specifiche tecniche e a precisazioni sul modello di intervento in capo alle Prefetture di Forlì-Cesena e Ravenna, non determinando modifiche sostanziali alla proposta di PED condivisa in sede dell’incontro del 7/12/2023;

ATTESO che l’USTPC-FC, con nota prot. n. 001509.U del 11.01.2024, ha pertanto trasmesso gli elaborati definitivi del PED della Diga di Quarto alle Prefetture di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, al fine del raccordo previsto dal par.4, Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014, nonché agli altri soggetti coinvolti, precisando che gli elaborati cartografici non presentano alcuna modifica sostanziale rispetto a quelli precedentemente trasmessi con nota prot. n. 80867.U del 27/11/2023;

DATO ATTO che le Prefetture – U.T.G. di Forlì – Cesena, - U.T.G. di Ravenna e - U.T.G. di Rimini hanno espresso parere favorevole al Piano di Emergenza della Diga di Quarto ai fini del raccordo con la Regione Emilia-Romagna come nel seguito esplicitato:

- Prefettura – U.T.G. di Forlì - Cesena con nota prot. n. 7145 del 25/01/2024, acquisita con prot. 4022.E del 25/01/2024,

- Prefettura – U.T.G. di Ravenna con nota prot. n. 5823 del 24/01/2024, acquisita con prot. 3754.E del 24/01/2024,

- Prefettura – U.T.G. di Rimini con nota prot. 8378 del 9/02/2024, acquisita con prot. 7203.E del 9/02/2024;

VALUTATO di poter procedere con l’approvazione del Piano di Emergenza della Diga di Quarto e dei relativi allegati;

RICHIAMATE:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavori nella Regione Emilia-Romagna;

- la D.G.R. n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, unitamente alle relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13.10.2017 e PG/2017/779385 del 21.12.2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

- la D.G.R. n. 426 del 21 marzo 2022: “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

- la D.D. n. 3653 del 9 novembre 2023 “Riassetto della micro-organizzazione con modifica declaratorie e denominazioni di Aree di lavoro dirigenziale e contestuale spostamento posizioni E.Q.”;

- la D.G.R. n. 2317 del 22 dicembre 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;

- la D.G.R. n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi

VISTI infine:

- il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” come modificato dal D. Lgs. n. 97/2016;

- la D.G.R. n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

DATO ATTO che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

DATO ATTO dei pareri allegati;

Su proposta del Vicepresidente Assessore a transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi; 
delibera 

1. di approvare l’allegato Piano di Emergenza Diga (PED) della Diga di Quarto quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di trasmettere il testo integrale del presente atto ai soggetti destinatari delle comunicazioni di cui al capitolo 4.2 del Piano di Emergenza Diga (PED) della Diga di Quarto;

3. di autorizzare il Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ad apportare, con proprio provvedimento, eventuali modifiche ritenute necessarie e/o opportune al contenuto degli Allegati del Piano di Emergenza Diga (PED) della Diga di Quarto, dandone idonea e tempestiva diffusione ai soggetti interessati;

4. di pubblicare integralmente la presente deliberazione, e il relativo Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e di provvedere alle ulteriori pubblicazioni ai sensi dell’art. 7-bis, comma 3 del D.lgs. n. 33/2013.

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