n.300 del 12.10.2022 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Aumento del quantitativo di rifiuti conferibili e contestuale sostituzione del macchinario filtropressa", localizzato nel comune di Castel Guelfo (BO) proposto da GEA Depurazioni Industriali S.r.l.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 324/2022 art. 29 comma 2 che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato Responsabile di Settore Tutela dell'Ambiente ed Economia circolare, Cristina Govoni

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “aumento del quantitativo di rifiuti conferibili e contestuale sostituzione del macchinario filtropressa”, localizzato nel comune di Castel Guelfo (BO) proposto da GEA Depurazioni Industriali S.r.l., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1. in fase di istanza di modifica di AIA, al fine di mitigare l’impatto delle emissioni in atmosfera si dovrà presentare un progetto del verde in cui sia destinata al verde una superficie maggiore di quella proposta in progetto, individuando la soluzione ottimale di progettazione. Per tale soluzione si dovrà in particolare:

- garantire l'attecchimento dei nuovi impianti e tutte le operazioni che si rendessero necessarie per l’ottimale sviluppo delle essenze vegetali messe a dimora;

- effettuare l'irrigazione dei nuovi impianti per i primi tre anni, con la possibilità di irrigazioni di emergenza negli anni successivi, qualora le condizioni climatiche lo richiedano;

- effettuare un monitoraggio annuale dello stato vegetativo degli alberi e degli arbusti, con sostituzione degli esemplari morti;

la realizzazione di tale progetto del verde, oltre alla realizzazione dell'impianto di cogenerazione già previsto, dovrà avvenire entro il 31/12/2023;

2. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

b) di disporre che la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera a), punto 1, dovrà essere effettuata da ARPAE;

c) di disporre che il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente GEA Depurazioni Industriali S.r.l., al Comune di Castel Guelfo, all'AUSL di Imola - Dipartimento di Sanità Pubblica, all'ARPAE di Bologna, a HERA S.p.A. - Gestione Servizio Idrico Integrato;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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