n.38 del 15.02.2023 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5769 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la lotta delle donne iraniane. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Mori, Daffadà, Costa, Bessi, Gerace, Zappaterra, Pillati, Rossi, Montalti, Fabbri, Costi, Soncini, Caliandro, Sabattini, Bulbi, Rontini, Marchetti Francesca
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
“Donna, vita, libertà” è lo slogan che risuona nelle piazze di Teheran e di tutto l’Iran da quando sono scoppiate le proteste a seguito della morte di (…), una giovane donna di 22 anni arrestata alcuni giorni prima dalla cosiddetta “polizia morale” iraniana, colpevole di non indossare correttamente il velo;
la polizia sostiene che (…) sia deceduta di morte naturale, ma la famiglia è convinta che la giovane sia deceduta in seguito alle percosse ricevute mentre era in stato di fermo;
alcuni giorni dopo la morte di (…), un’altra giovane donna è stata brutalmente uccisa. (…) aveva appena 20 anni ed è stata assassinata dalle forze di sicurezza iraniane durante le proteste nella città di Karaj, vicino a Teheran;
in solidarietà con le donne iraniane, sabato 1° ottobre in decine e decine di città in tutto il mondo si sono svolte iniziative e manifestazioni che proseguono in tutto il territorio regionale e nazionale per mantenere alta l’attenzione sulla condizione femminile in Iran e nel mondo;
alla solidarietà generale internazionale si è unito anche il mondo dello sport con molteplici manifestazioni contro la repressione in atto in Iran e a favore della libertà delle donne.
Preso atto che
in Iran dall'inizio delle proteste molti canali social sono stati bloccati e la rete internet è quasi fuori uso per non permettere ai manifestanti di inviare video e foto delle repressioni;
il popolo iraniano ha subito una devastante forma di repressione ed oppressione ed una perpetua violazione dei diritti umani;
secondo la relazione delle Nazioni Unite ed i rapporti di Amnesty International, l'Iran è il primo Paese al mondo per numero di propri cittadini giustiziati, in relazione alla sua popolazione.
Evidenziato che
è necessario che la comunità internazionale prenda una ferma posizione di condanna verso le violazioni perpetrate in Iran e che ogni relazione con il Governo iraniano debba essere condizionata al rispetto dei fondamentali diritti umani di tutti i cittadini e le cittadine dell'Iran;
la stessa giovane italiana arrestata in Iran e successivamente liberata dopo l’ingiusta detenzione subita, la travel-blogger (…), ha manifestato la volontà di continuare a lottare accanto al popolo iraniano, affermando che la libertà non è scontata.
Impegna la Giunta regionale
a farsi interprete di solidarietà, vicinanza e condivisione a tutte le ragazze e le donne dell’Iran, sostenendo la loro lotta in favore della libertà e di chiedere al Ministero degli Esteri di evidenziare queste posizioni all’ambasciata dell’Iran;
ad attivarsi inoltre nei confronti del Governo:
- affinché condanni le violenze contro i manifestanti e la sistematica violazione delle convenzioni internazionali, in particolare: la Dichiarazione universale dei diritti umani, la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti;
- attivi ogni percorso diplomatico e istituzionale al fine di interrompere immediatamente la violenta repressione in atto contro il popolo iraniano;
- ad esprimere gratitudine al Governo italiano che, grazie al lavoro diplomatico e di intelligence, ha reso possibile la liberazione della giovane italiana arrestata mentre era in viaggio in Iran, avendo posto in essere tutte le iniziative più idonee alla di lei tutela e a favorirne il rientro in Patria.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 25 gennaio 2023