n.82 del 30.03.2022 periodico (Parte Seconda)

Individuazione di ulteriori zone montane ai sensi dell'art. 1, comma 5, L.R. n. 2/2004

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 2, “Legge per la montagna”;

- la L. 28 maggio 2021, n. 84 “Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione.”;

- la L.R. 26 novembre 2021, n. 18 “Misure per l'attuazione della Legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”;

Visto in particolare il comma 5, dell’art. 1, della L.R. n. 2/2004, che recita:

“5. Ai fini della presente legge si definiscono:

a) Comuni montani: i Comuni compresi nelle zone montane di cui alla lettera b);

b) zone montane: i territori appartenenti al sistema appenninico emiliano-romagnolo individuati secondo criteri geomorfologici e socio-economici definiti con apposito atto della Giunta regionale.”;

Richiamate:

- la propria deliberazione del 6 settembre 2004, n. 1734, “Individuazione delle zone montane dell'Emilia-Romagna ai sensi dell'art. 1, comma 5, L.R. 2/2004”;

- la propria deliberazione del 16 novembre 2009, n. 1813, “Individuazione di ulteriori zone montane ai sensi dell'art. 1, Comma 5, L.R. 2/2004.”;

Preso atto che i detti comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo risultano essere interamente delimitati ai sensi delle norme di cui alla Legge 991/1952;

Considerata la sostanziale analogia tra la situazione territoriale, e in particolare geo-morfologica e socio-economica, dei comuni in argomento con quella propria dei comuni ricompresi nelle zone montane individuate con le richiamate proprie deliberazioni n. 1734/2004 e n. 1813/2009;

Ritenuto di valutare l’opportunità dell’estensione della definizione di zona montana, ai sensi del comma 5, dell’art. 1, della L.R. n. 2/2004, ai territori dei detti comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo;

Dato atto, nel merito, della perdurante sussistenza delle condizioni che hanno a suo tempo motivato le determinazioni adottate con le più volte richiamate proprie deliberazioni n. 1734/2004 e n. 1813/2009, che di seguito si richiamano;

Considerato in particolare che, in conseguenza della perdurante giacenza presso i due rami del Parlamento di appositi, e però difformi, progetti di legge tesi a innovare la normativa quadro in materia di sviluppo delle zone montane e nelle more della loro approvazione, non si è reso ancora disponibile un nuovo quadro di riferimento certo, sulla base del quale poter operare ai fini dell’individuazione di criteri condivisi per l’individuazione e definizione delle zone montane ai sensi del citato comma 5, dell’art. 1, della L.R. n. 2/2004;

Dato atto che la mancata approvazione e vigenza dell’atteso nuovo quadro normativo nazionale rende nei fatti difficilmente operabile la rideterminazione, sulla base di opportuni criteri, delle zone montane ai sensi del più volte citato comma 5, dell’art. 1, della L.R. n. 2/2004;

Ritenuto, per l’analogia evidenziata tra i territori dei comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo e i territori dei comuni già individuati come zone montane con le più volte citate proprie deliberazioni n. 1734/2004 e n. 1813/2009, che le valutazioni a suo tempo effettuate ai fini della verifica del possesso di caratteri di montanità da parte dei comuni inseriti nell’elenco riportato al punto 1. del dispositivo della stessa propria deliberazione n. 1734/2004, successivamente integrato con propria deliberazione n. 1813/2009, possano essere effettivamente estese anche ai suddetti comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo;

Ritenuto pertanto di provvedere ai fini dell’integrazione della delimitazione dei territori individuati come zone montane ai sensi del citato comma 5, dell’art. 1, della L.R. 20 gennaio 2004, n. 2, avendo ora a riferimento anche i territori dei detti comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo;

Richiamati:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- il D.lgs. n. 33 del 14/3/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 2416/2008, avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 468 del 10/4/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- la propria deliberazione n. 2018 del 28/12/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- la propria deliberazione n. 2013 del 28/12/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'IBACN”;

- la propria deliberazione n. 771 del 24/5/2021 avente ad oggetto “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’Ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021” e l’allegato A alla determinazione dirigenziale n. 2335 del 9/2/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

- la determinazione dirigenziale n. 12377 del 16/7/2020, con la quale è stato affidato l’incarico di Responsabile del Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della montagna e le successive determinazioni n. 23238 del 30/12/2020, n. 5517 del 30/3/2021 e n. 10256 del 31/5/2021 che prorogano gli incarichi dirigenziali della Direzione generale Cura del Territorio e Ambiente;

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessora “Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità”, Barbara Lori;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di definire quali zone montane, nelle more di attuazione delle disposizioni di cui al comma 5 dell’art. 1 della L.R. 20 gennaio 2004, n. 2, “Legge per la montagna”, ad integrazione delle zone montane elencate al punto 1. del dispositivo della propria deliberazione del 6 settembre 2004, n. 1734, “Individuazione delle zone montane dell'Emilia-Romagna ai sensi dell'art. 1, comma 5, L.R. 2/2004” e della successiva propria deliberazione n. 1813/2009 “Individuazione di ulteriori zone montane ai sensi dell’art. 1, comma 5, L.R. 2/2004”, gli interi territori appartenenti ai seguenti comuni, situati in provincia di Rimini: Sassofeltrio e Montecopiolo;

2. di integrare pertanto l’elenco riportato al punto 1. del dispositivo della propria deliberazione n. 1734/2004 e della successiva propria deliberazione n. 1813/2009, con riferimento agli interi territori appartenenti ai seguenti comuni, situati in provincia di Rimini: Sassofeltrio e Montecopiolo;

3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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