n.308 del 15.11.2017 periodico (Parte Seconda)
Reg. (UE) n. 1305/2013 - PSR 2014-2020 - Approvazione disposizioni di controllo delle procedure di selezione dei fornitori non soggette a procedure specifiche del D.Lgs n. 50/2016 e di applicazione delle relative riduzioni e revoche di contributi - Operazioni con beneficiario pubblico -
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamati:
- il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
- il Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
- il Regolamento (UE) n.1306 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/1978, (CE) n. 165/1994, (CE) n. 2799/1998, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;
- il Regolamento delegato (UE) n. 640 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;
- il Regolamento delegato (UE) n. 807 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;
- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;
- il Regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
Visto il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 (di seguito per brevità indicato come P.S.R. 2014-2020) attuativo del citato Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013, nella formulazione approvata dalla Commissione Europea da ultimo con Decisione della Commissione Europea C (2017)5179 final del 17 luglio 2017 (Versione 5.1), di cui si è preso atto con deliberazione di Giunta regionale n. 1213 del 2 agosto 2017;
Visti in particolare:
- gli artt. 48, 49 e 63 del Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 che prevedono controlli amministrativi e controlli in loco sulle domande di aiuto e domande di pagamento relativi alle misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali, la revoca parziale o totale del sostegno e sanzioni amministrative nel caso in cui i controlli amministrativi effettuati in attuazione del sopracitato art. 48 abbiano dato esito negativo;
- l’art. 35 del Regolamento di esecuzione (UE) n. 640/2014 che disciplina la revoca parziale o totale se non sono rispettati gli obblighi stabiliti dalla normativa dell’Unione o dalla legislazione nazionale ovvero previsti dal Programma di Sviluppo Rurale, in particolare per quanto riguarda gli appalti pubblici, gli Aiuti di Stato ed altri requisiti e norme obbligatori;
- il Decreto n. 3536 dell’8 febbraio 2016 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che disciplina le riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei Programmi di Sviluppo Rurale;
- il Decreto 25 gennaio 2017 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali “Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale”, ed in particolare l’art. 21 che disciplina le riduzioni ed esclusioni per mancato rispetto delle regole sugli appalti pubblici, indicando che le eventuali correzioni finanziarie da applicare al beneficiario inadempiente devono essere determinate sulla base delle linee guida contenute nell’allegato alla Decisione della Commissione C (2013) 9527 del 19 dicembre 2013;
Accertato che con determinazione dirigenziale n. 3863 del 15 marzo 2017 sono state adottate le check list di controllo da utilizzare per le procedure di acquisizione di beni e servizi, nonché per l’esecuzione di opere e lavori da parte di soggetti pubblici o altri soggetti assoggettati alle norme di cui al D.Lgs n. 50/2016 nell’ambito delle misure di intervento del PSR 2014-2020, prevedendo nello specifico che le stesse possono essere modificate ed integrate per gli specifici usi a cui sono destinate;
Verificato che nel corso del 2016 e nel 2017 sono stati attivati diversi avvisi pubblici e bandi a valere su molteplici operazioni del PSR 2014-2020 rivolti a beneficiari pubblici che sono tenuti ad applicare la disciplina degli appalti nella selezione dei fornitori di beni e servizi e degli esecutori delle opere;
Atteso che nei suddetti avvisi è stata inserita una fase istruttoria collegata alla presentazione di una “comunicazione integrativa” finalizzata a controllare le procedure di selezione dei fornitori di beni e servizi e di lavori ed una fase finale di controllo dell’esecuzione del contratto a seguito della presentazione delle domande di pagamento, con rinvio a successivo atto della disciplina delle sanzioni o riduzioni eventualmente applicabili;
Atteso altresì che sono in corso di elaborazione a livello nazionale specifiche disposizioni in ordine alle sanzioni applicabili alle violazioni connesse alle procedure di appalto in ambito PSR;
Considerato che il Codice degli appalti prevede ambiti di esclusione delle disposizioni in esso contenute ai sensi degli artt. 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 e 18 del suddetto D.Lgs. n. 50/2016, fermo restando il rispetto dei principi indicati all’art. 4 del suddetto Decreto Legislativo;
Ritenuto necessario definire procedure di controllo specifiche per gli affidamenti di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per le quali, ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016 e successive modificazioni e integrazioni, non si applicano le disposizioni del Codice degli appalti;
Ritenuto altresì di prevedere che le disposizioni che vengono approvate con il presente atto siano efficaci fino all’adozione di una nuova disciplina in applicazione di norme o orientamenti nazionali;
Richiamate:
- la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 e successive modifiche recante norme per l’esercizio delle funzioni in materia di agricoltura;
- la L.R. 23 luglio 2001, n. 21 che istituisce l’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna, formalmente riconosciuta quale Organismo pagatore regionale per le Misure dei Programmi di Sviluppo Rurale con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali del 13 novembre 2001;
Visti:
- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso pubblico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017, “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017/2019”;
Viste inoltre:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 622 del 28 aprile 2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1107 dell'11 luglio 2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca Simona Caselli;
a voti unanimi e palesi
delibera
1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono pertanto parte integrante del presente dispositivo;
2) di approvare le disposizioni attuative relative al controllo delle procedure di affidamento di contratti pubblici per ambiti di esclusione delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 50/2016 in relazione alle Misure del PSR 2014-2020, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante del presente atto;
3) di stabilire che per i procedimenti di selezione dei fornitori per i quali il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 prevede l’esclusione delle disposizioni del Codice degli appalti sia necessario acquisire una relazione sulle attività compiute dalla stazione appaltante finalizzata ad assicurare il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficacia energetica indicati all’art. 4 del suddetto D.Lgs n. 50/2016, resa utilizzando lo schema di cui all’Allegato 2 parte integrante del presente atto;
4) di prevedere che le disposizioni che vengono approvate con il presente atto siano efficaci fino all’adozione di una nuova disciplina in applicazione di norme o orientamenti nazionali;
5) di dare atto che secondo quanto previsto dal D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione, in attuazione degli indirizzi interpretativi contenuti nelle deliberazioni di Giunta regionale n. 89/2017 e n. 486/2017;
6) di stabilire che la presente deliberazione deve essere richiamata in tutti gli atti di concessione del sostegno ai beneficiari delle operazioni del PSR, interessati dalle presenti disposizioni o comunicata ufficialmente ai beneficiari per i quali alla data di approvazione del presente atto non siano già state perfezionate le concessioni di aiuto;
7) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Programmazione e sviluppo locale integrato provvederà a darne la più ampia pubblicizzazione anche sul sito internet E-R Agricoltura e Pesca.