n.36 del 21.02.2018 periodico (Parte Seconda)
L.R. 9/99, D.Lgs. 152/2006 - Provvedimento di verifica (screening) relativo al progetto per la realizzazione di una ulteriore linea produttiva e altre variazioni gestionali presso lo stabilimento esistente nel comune di Pavullo nel Frignano (MO), Via Giardini Nord n.231/233 - Proponente: Gold Art Ceramica S.P.A. -
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera
a) di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istruttoria redatta dalla Struttura ARPAE di Modena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PGMO 174/2018 del 05/01/2018, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;
b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e dell’art. 19, comma 8, del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto denominato “Ristrutturazione impiantistica con aumento produttivo dello stabilimento ceramico “GA2” esistente in comune di Pavullo nel Frignano (MO), Via Giardini Nord n.231/233, presentato dalla Società Gold Art Ceramica Spa” dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:
- 1. in fase di rilascio dell’autorizzazione, devono essere prescritte condizioni di esercizio dell’impianto tali per cui l’emissione di emergenza della turbina venga utilizzata solo nel caso in cui gli atomizzatori non siano funzionanti;
- 2. la documentazione da presentare ai fini del rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale dovrà, per quanto riguarda le emissioni odorigene, contenere i seguenti ulteriori elementi:
- dettagliate informazioni sulle fasi di decoro e smaltatura digitale (tipologie “base” degli inchiostri, stima dei quantitativi di inchiostri, tipologia produttiva e stima dei mq prodotti);
- uno studio di valutazione preventiva con adeguato modello matematico di ricaduta e con indicazione di adeguato valore di emissione (OUe/mc) atteso al camino (tenendo conto del margine di tolleranza corrispondente all’incertezza di misura delle analisi olfattometriche, normalmente comprese in ± 25% - 30% di incertezza) e delle conseguenti OUe/mc in immissione (ricaduta al suolo) rispetto allo specifico contesto territoriale; si ricorda infatti che l’azienda in questione si inserisce in un contesto con presenza di altre attività similari (lavorazione ceramica) con analogo impatto potenzialmente odorigeno da considerare nelle valutazioni complessive;
- il valore di emissione atteso al camino dovrà essere tale da garantire ragionevolmente la limitazione degli episodi di odore, seguendo i criteri indicati dalla DGR 3018/2012 della regione Lombardia; in particolare, si può coerentemente assumere che tale condizione si realizzi quando il 98° percentile delle concentrazioni orarie di picco di odore che ricadono nelle aree con presenza di persone, si colloca a valori inferiori ad 1 OUe/mc;
- indicazione delle possibili soluzioni impiantistiche e/o gestionali che si intendono adottare per rispettare il valore di emissione (OUe/mc) atteso al camino;
- indicazione delle caratteristiche specifiche dell'eventuale impianto di abbattimento interessato e sia valutata l’efficacia dell'impianto di abbattimento o della soluzione individuata in relazione alla problematica delle emissioni odorigene, ecc;
- dovranno essere previsti, oltre ai controlli per gli inquinanti specifici del comparto ceramico, anche controlli sulla concentrazione di odore in OUe/mc per la verifica del valore emissivo atteso, sia in fase di messa a regime, sia dopo 4-6 mesi dalla messa a regime; sulla base dei riscontri gli stessi potranno essere inclusi formalmente nel piano di monitoraggio;
c) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 2400,00 ai sensi dell’articolo 28 della Legge Regionale 18/5/1999, n. 9 e successive modificazioni e della D.G.R. n. 1238/2002 importo correttamente versato alla ARPAE SAC di Modena all’avvio del procedimento;
d) la trasmissione della delibera al proponente e agli Enti interessati;
e) la pubblicazione integrale del partito di deliberazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna.