n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3507 - Risoluzione proposta dai consiglieri Alessandrini, Monari, Pariani, Bernardini e Cavalli per invitare la Giunta a chiedere al Governo la sospensione dell'entrata in vigore del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), impegnandolo a sviluppare uno strumento di gestione per i rifiuti di natura corrispettiva e non tributaria e maggiormente rispondente a requisiti di equità
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
in base all'articolo 14 del D.L. 201/11 dall'1/1/2013 entrerà in vigore la TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) a copertura sia dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, sia dei servizi indivisibili dei comuni (spazzamento, verde, illuminazione pubblica, sicurezza, ecc.);
la componente rifiuti è basata sulla tipologia dell'attività svolta, secondo la metodologia che ricalca l'attuale Tia, mentre la componente «servizi» viene calcolata in base al valore dell'immobile attraverso un'aliquota comunale rappresentata da una maggiorazione pari a 30 centesimi il metro quadrato che può aumentare fino ad un massimo di 40 centesimi.
Sottolineato che
la norma si propone di dare un’interpretazione univoca della natura giuridica della prestazione patrimoniale dovuta a fronte dei servizi di smaltimento dei rifiuti, in particolare sull’assoggettamento o meno ad IVA, che in passato ha sollevato un ampio contenzioso sul quale si è pronunciata anche la Corte costituzionale decretando il rimborso dell’IVA agli utenti - in realtà mai avvenuto per mancanza di fondi -, in quanto non spettante.
Evidenziato che
secondo le stime effettuate dalle Associazioni dei consumatori e dalle rappresentanze imprenditoriali l’applicazione della nuova imposta si tradurrà in un rilevantissimo aumento della bolletta di circa il 20% sulle utenze domestiche e del 30% su quelle commerciali, aggravio insostenibile per molte famiglie ed imprese già messe a dura prova dalla crisi;
inoltre, nonostante l’IVA non sia dovuta in quanto tributo e non tassa, essa di fatto dovrà essere pagata dai cittadini, poiché il soggetto gestore dovrà fatturare il costo dell’IVA sul servizio reso al Comune, che non la scarica e dunque inevitabilmente si rivarrà sul fruitore finale. In più le imprese, che oggi fatturando possono recuperare l’IVA pagata direttamente al gestore del servizio, in questo modo non potranno più recuperarla.
Invita la Giunta
a chiedere al Governo la sospensione dell’entrata in vigore della TARES, impegnandolo nel frattempo a sviluppare uno strumento di gestione per i rifiuti di natura corrispettiva e non tributaria, che oltre a rispondere a maggiori requisiti di equità, permetterebbe un migliore governo dei rifiuti e consentirebbe di scaricare l’IVA. Ciò anche in linea con la direzione indicata dall’Unione Europea che incentiva lo sviluppo di sistemi tariffari PAYT (pay as you throw) e che ha inserito tale elemento nella griglia di valutazione degli Stati membri al 2020.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 febbraio 2013