n. 125 del 29.09.2010 periodico (Parte Seconda)
Procedure in materia di impatto ambientale (L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come integrata dal D. Lgs. n. 152/2006, modificato dal D. Lgs. n. 4/2008) - Pubblicazione estratto deliberazione Giunta comunale n. 273 del 31/8/2010, relativa alla procedura di VIA concernente il progetto di riorganizzazione aziendale con delocalizzazione di allevamenti avicoli da Via Chiusa e Via Mezzacosta e nuove costruzioni nel Podere dei Cesti, sito in località San Lorenzo in Noceto
Il Comune di Forlì, in qualità di autorità competente comunica>la deliberazione relativa alla procedura di VIA concernente il progetto di riorganizzazione aziendale con delocalizzazione di allevamenti avicoli da Via Chiusa e Via Mezzacosta e nuove costruzioni nel Podere dei Cesti, sito in località San Lorenzo in Noceto.<p>
Il progetto è presentato dall’Azienda Agricola Sabbatani Danilo.
Il progetto è localizzato in via Chiusa, via Mezzacosta e via Cesti (podere dei Cesti), in San Lorenzo in Noceto.
Il progetto interessa il territorio del Comune di Forlì e della Provincia di Forlì-Cesena.
Ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 Maggio 1999 n. 9, come successivamente modificata e integrata, il Comune di Forlì in qualità di autorità competente, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 273 del 31/08/2010, ha assunto la seguente decisione:
1. di valutare positivamente, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la Valutazione di impatto ambientale, sul progetto “riorganizzazione aziendale con delocalizzazione di allevamenti avicoli da Via Chiusa e Via Mezzacosta e nuove costruzioni nel Podere dei Cesti sito in località S. Lorenzo in Noceto” poiché le attività ivi previste, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 29 luglio 2010, sono nel complesso ambientalmente compatibili;
2. di ritenere, quindi, possibile la realizzazione del progetto subordinata al rispetto delle seguenti prescrizioni:
a) Il progetto dovrà essere conforme alle direttive del Piano stralcio per il rischio idrogeologico in relazione alla invarianza idraulica (art. 9 normativa AdB), alle opere di attraversamento del fiume Rabbi (art. 7 normativa), e alla dismissione degli allevamenti presso i poderi “La Chiusa” e “Mezzacosta”(artt. 3 e 4 normativa);
b) Ogni intervento in prossimità della briglia di San Lorenzo sul Rabbi e quelli prossimi al lago di pesca sportiva che insistono su aree del demanio idraulico del fiume Rabbi dovrà essere preventivamente concordato con il Servizio tecnico di bacino sulla base di uno studio idraulico che tenga conto del recupero della funzionalità idraulica e ambientale dei siti;
c) La fase di cantiere dovrà essere gestita in modo da minimizzare il disturbo per il vicinato e nel rispetto delle norme vigenti, incluso il Regolamento di igiene del Comune di Forlì che include norme relative agli orari dei cantieri, alla gestione delle polveri e dei materiali di scarto;
d) Le attività di demolizione e fine vita dell’impianto dovranno essere realizzate come dettagliato nell’Autorizzazione integrata ambientale;
e) L’accessibilità al sito Via dei Cesti andrà adeguata come struttura portante per il tratto di utilizzo (circa 250m) previa presentazione di un progetto di adeguamento al Comune di Forlì;
f) L’adeguatezza delle vie di accesso al Podere dei Cesti: dovrà essere inoltrata al comune di competenza una relazione tecnica sulla capacità portante del ponte sul Rabbi che verrà utilizzato per accedere al nuovo impianto zootecnico. Tale relazione attesterà la rispondenza normativa in relazione ai carichi previsti. Nel caso il proponente intenda realizzare un nuovo ponte sul fiume Rabbi o adeguare quello esistente (Ponte Bayley), dovrà essere richiesta la concessione al Servizio tecnico di bacino allegando la relazione di cui sopra. Nel caso invece che venga utilizzato il ponte sulla strada vicinale Collina-Lardiano, denominata via Mezzacosta, è richiesta l’attestazione sulla capacità portante di cui sopra per il suo utilizzo;
g) L’inquinamento atmosferico: lungo il perimetro aziendale dovrà essere posizionata una barriera vegetale idonea ad ostacolare la diffusione delle polveri e degli odori e con funzione ombreggiante. La barriera vegetale dovrà essere costituita da un filare di pioppi cipressini e/o aceri campestri e/o carpini e/o roverelle e/o altre specie autoctone d’alto fusto piantate a distanza di 2-4 metri l’una dall’altra e scelte in base alla natura del terreno e alle condizioni meteoclimatiche locali, adeguatamente curate e prontamente sostituite in caso di fallanze. La relazione su come verrà realizzata la barriera vegetale comprendente anche la disposizione spaziale degli alberi, le specie scelte e il piano di mantenimento e monitoraggio dovrà essere presentata dal proponente al Comune di Forlì entro 3 mesi dal rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (allegata la presente documento);
h) Dispositivi anti-polvere: esclusivamente per il capannone situato più a nord che presenta gli estrattori verso l’esterno del complesso zootecnico, al momento dell’installazione degli estrattori d’aria, limitatamente al fronte di emissione, dovranno essere adottati idonei accorgimenti atti a limitare la dispersione delle polveri (cuffie o reti antipolvere). L’azienda dovrà garantire una adeguata manutenzione dei sistemi adottati, la periodica raccolta delle polveri depositate sui piazzali e il loro smaltimento con le deiezioni prodotte;
i) Acque superficiali e sotterranee: lo scarico idrico di acque reflue domestiche provenienti dai servizi igienici aziendali e recapitanti nel fosso interpoderale, la gestione delle acque meteoriche e i prelievi idrici dovrà essere realizzato come dettagliato nell’Autorizzazione integrata ambientale;
j) Stato del suolo e sottosuolo: le piazzole su cui vengono posizionati i mezzi adibiti al carico della pollina dovranno essere munite di tettoia, inoltre prima dell’allontanamento delle deiezioni, il gestore dovrà garantire la copertura dei camion con telone impermeabile;
k) Impatto acustico: al termine del montaggio dei ventilatori estrattori e all’allacciamento alla rete elettrica dovrà essere effettuata un’indagine acustica fonometrica post-operam di rispetto dei limiti di cui al DPCM 14/11/1997 e DPCM 01/03/1991 nelle condizioni acustiche più gravose con particolare riferimento ai ricettori “sensibili” circostanti. I livelli differenziali di immissione in periodo diurno e notturno verranno calcolati facendo riferimento ai livelli di rumore residuo misurati ante-operam come riportati nelle integrazioni presentate il 10/06/2010. I risultati di tali verifiche dovranno essere riportati in una relazione a firma del tecnico competente in acustica da presentarsi ad ARPA e all’Unità gestione ambiente. Qualora le indagini evidenzino una condizione di criticità acustica, con il superamento dei limiti di zona e/o il superamento dei livelli differenziali di immissione, come prevedibile dagli studi effettuati da ARPA, la documentazione dovrà essere integrata con la valutazione degli interventi di mitigazione acustica proposti per garantire il rispetto dei suddetti limiti, diurni e notturni. Il progetto di esecuzione degli interventi di mitigazione acustica proposti dovrà essere approvato dall’autorità competente, sia per quanto riguarda l’acustica che l’abilitazione edilizia. L’inizio dell’attività potrà avvenire esclusivamente dopo la realizzazione degli interventi di mitigazione acustica approvati;
l) Al fine di verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione acustica che saranno realizzati è richiesto che entro 60 giorni dall’avvio dell’attività, quindi successivamente all’accasamento degli animali, e nelle condizioni acustiche più gravose sia effettuata una verifica strumentale post-operam di rispetto dei limiti di cui al DPCM 14/11/1997 e DPCM 01/03/1991 nelle condizioni acustiche più gravose con particolare riferimento ai ricettori “sensibili” circostanti. I risultati di tali verifiche dovranno essere riportati in una relazione a firma di un tecnico competente in acustica. Qualora le indagini evidenzino una condizione di criticità acustica, opere di mitigazione e successiva verifica strumentale degli interventi saranno richiesti fino al raggiungimento di una situazione di rispetto dei limiti di cui al DPCM 14/11/1997 e DPCM 01/03/1991 nelle condizioni acustiche più gravose;
m) Le attività di trasporto, carico e scarico, essendo attività potenzialmente rumorose connesse all’attività in oggetto, dovranno avvenire con modalità atte ad arrecare il minimo disturbo verso i possibili ricettori;
3. di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLGS 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione alla Az. Agricola proponente Sabbatani Danilo;
4. di trasmettere, altresì, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLGS 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione allo Sportello unico per le attività produttive del Comune di Forlì, all’ARPA sezione provinciale di Forlì-Cesena, alla Provincia di Forlì – Cesena, al Servizio tecnico di bacino e all’AUSL di Forlì-Cesena;
5. di quantificare in 2.000 euro pari allo 0,04% del valore dell’intervento, le spese istruttorie che, ai sensi dell’art. 28 della LR 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLGS 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, sono a carico della società proponente;
6. di fissare, ai sensi dell’art. 17, comma 7, della LR 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLGS 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, l’efficacia temporale della presente Valutazione di impatto ambientale in anni 5;
7. di pubblicare per estratto sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la presente deliberazione;
8. di pubblicare, altresì, integralmente la presente delibera sul sito web del Comune di Forlì.
Inoltre, attesa l’urgenza di provvedere in merito
- di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.