n.38 del 15.02.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5375 - Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare a valorizzare la filiera del wedding e a mettere in atto strategie con il fine di promuovere l'attrattività nazionale e internazionale dell'Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio. A firma della Consigliera: Castaldini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

come anche citato dalla DGR 225/2022, per il più recente Barometro UNWTO (gennaio 2022), il turismo internazionale ha registrato un aumento del 4% nel 2021, 15 milioni di arrivi di turisti internazionali in più rispetto al 2020 (415 milioni contro 400 milioni). Tuttavia, secondo stime preliminari, gli arrivi internazionali sono ancora del 72% inferiori all'anno pre-pandemia, il 2019. Ciò fa seguito al 2020, l'anno peggiore mai registrato per il turismo, quando gli arrivi internazionali sono diminuiti del 73%;

il turismo internazionale è rimbalzato moderatamente durante la seconda metà del 2021, con gli arrivi internazionali in calo del 62% sia nel terzo che nel quarto trimestre rispetto ai livelli pre-pandemia. Secondo dati parziali, gli arrivi internazionali a dicembre sono stati del 65% inferiori ai livelli del 2019. L'impatto completo della variante Omicron e dell'aumento dei casi di COVID-19 a fine anno deve però ancora essere rilevato;

l'Europa e le Americhe hanno registrato i risultati più forti nel 2021 rispetto al 2020 (+19% e +17% rispettivamente), ma entrambe sono ancora del 63% al di sotto dei livelli pre-pandemia;

il contributo economico del turismo nel 2021 (misurato in prodotto interno lordo diretto del turismo) è stimato a 1,9 trilioni di dollari USA, al di sopra dei 1,6 trilioni di dollari nel 2020, ma ancora ben al di sotto del valore prepandemia di 3,5 trilioni di dollari. I ricavi delle esportazioni del turismo internazionale potrebbero superare i 700 miliardi di dollari nel 2021, un piccolo miglioramento rispetto al 2020 dovuto alla maggiore spesa per viaggio, ma meno della metà dei 1,7 trilioni di dollari registrati nel 2019;

si stima che le entrate medie per arrivo raggiungano i 1.500 USD nel 2021, rispetto ai 1.300 USD del 2020. Ciò è dovuto a grandi risparmi repressi e soggiorni più lunghi, nonché a prezzi più elevati di trasporto e alloggio. Francia e Belgio hanno registrato cali relativamente minori della spesa turistica con -37% e -28% rispettivamente nel 2019. Anche Arabia Saudita (-27%) e Qatar (-2%) hanno registrato risultati leggermente migliori nel 2021;

secondo il panel di esperti UNWTO, la maggior parte dei professionisti del turismo (61%) vede prospettive migliori per il 2022. Mentre il 58% prevede un rimbalzo nel 2022, principalmente durante il terzo trimestre, un 42% contro un potenziale rimbalzo solo nel 2023. La maggioranza degli esperti (64%) ora prevede che gli arrivi internazionali tornino ai livelli del 2019 solo nel 2024 o più tardi, rispetto al 45% del sondaggio di
settembre;

mentre il turismo internazionale si riprende, il turismo interno continua a guidare la ripresa del settore in un numero crescente di destinazioni, in particolare quelle con grandi mercati interni. Secondo gli esperti, il turismo interno e i viaggi vicino a casa, così come le attività all'aria aperta, la vacanza attiva, i prodotti naturali e il turismo rurale sono tra le principali tendenze di viaggio che continueranno a plasmare il turismo nel 2022;

dai dati forniti dal Servizio Statistica Regione Emilia-Romagna – settore Turismo, la pandemia da Covid-19 ha provocato nel 2020 la perdita di quasi la metà del movimento turistico rilevato in Emilia-Romagna nel 2019: gli arrivi sono diminuiti del 51,1%, dagli 11.597.928 del 2019 ai 5.673.521 del 2020 (4.824.366 italiani, -43,1%, e 849.155 stranieri, -72,8%); il calo delle presenze è pari al 44,9%, passando dalle 40.360.042 del 2019 alle 22.229.208 del 2020 (19.028.583 italiani e 3.200.645 stranieri, variazioni percentuali rispettivamente pari a -36,0% e -69,8%);

uno degli effetti più evidenti dell'emergenza sanitaria è l'ulteriore concentrazione della gran parte del flusso turistico nei mesi estivi, in particolare nel mese di agosto, in cui è stato registrato il 34,9% del complesso delle presenze annue, contro il 23,1% del 2019. Si rileva una maggiore concentrazione anche nei mesi di luglio e di settembre, con quote di pernottamenti sul totale balzati rispettivamente dal 20,7% al 23,1% e dal 9,6% al 13,5%. All'opposto, i mesi primaverili sono chiaramente quelli in cui si è osservato il crollo più rilevante del flusso turistico: tra marzo, aprile e maggio si è registrato soltanto il 2,4% del totale annuo degli arrivi e il 3,5% delle presenze contro il 22,9% e il 15,7% mediamente osservati nel biennio precedente;

la Riviera Adriatica si riconferma essere l’area vasta con il più alto volume di movimenti turistici in regione.

Rilevato che

la filiera del wedding include, oltre a chi gestisce e affitta location anche ristoratori, catering, hotel, affittacamere, fotografi, orafi, videomakers, fiorai, fioristi, hair stylist, truccatori, dj, gruppi musicali, wedding planner, tecnici audio video, stilisti, agenzie di viaggi, grafici, tipografi, e tutti gli attori coinvolti nella filiera di servizi connessi;

l’evento di un matrimonio, soprattutto se coinvolge sposi e ospiti provenienti da fuori regione o da fuori nazione è certamente un’occasione privilegiata per mostrare la bellezza e le eccellenze che caratterizzano il territorio regionale;

l’afflusso di persone provenienti da fuori regione e fuori nazione può permettere, la creazione di “pacchetti” vacanza che includano, oltre all’evento stesso, anche una permanenza sul territorio valorizzando forme di slow tourism e tourism experience;

dall’indagine “Famiglie, soggetti sociali e ciclo di vita” del 2016, si evidenzia che le cerimonie nuziali con più di 100 invitati sono più frequenti al sud (55,8% dei ricevimenti rispetto al 39,3% del Nord), così come quelli con almeno 200 invitati (19,8% rispetto al 10,2%);

come riportato dal “Libro bianco del matrimonio” la spesa media per un matrimonio nel nord Italia è di 22.103€, mentre nel sud la spesa arriva a 30.337 €, con una media italiana di 24.500 €, la spesa media per invitato è di circa 223 € uniforme tra le aree del Paese, anche se al Sud il costo totale del matrimonio aumenta perché più alto è il numero degli invitati;

il numero di matrimoni celebrati in Italia è costantemente diminuito nell’ultima dozzina di anni, passando dai 246.613 del 2008 ai 184.088 del 2019 fino al crollo dovuto alla pandemia con solamente 96.841 matrimoni del 2020;

dai dati diffusi dall’Osservatorio Italiano del Destination Wedding Tourism, il giro d’affari del 2019, ultimo anno pre-covid, è stato di 500 milioni di euro per circa 10.000 matrimoni, e per il 2022 c’è la speranza che possa essere l’anno della rinascita dopo due anni di stop forzato.

Constatato che

la Regione Emilia-Romagna presenta un substrato di aziende di altissimo livello operanti nel settore dell’accoglienza, della ristorazione, della moda, dell’intrattenimento e dei servizi;

la Giunta regionale, riconoscendo valore strategico allo sviluppo del settore del wedding, con la deliberazione n. 2194 del 20 dicembre 2021 (recante l'approvazione delle linee di finanziamento e delle misure di sostegno a favore delle categorie di imprese in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria da Covid 19, di cui al c.d. "decreto Sostegni" - D.L. 41/2021 convertito con Legge 69/2021 - ), ha destinato alle imprese che operano nella filiera del wedding risorse per complessivi 7 milioni di euro, prevedendo l'assegnazione a tutte le imprese ammissibili di un contributo forfettario massimo di 3.000,00 euro.

Ritenuto opportuno

costituire organiche forme di collaborazione e progettualità, anche attraverso la sottoscrizione di specifiche convenzioni pluriennali, al fine di migliorare la fase programmatoria, condividere obiettivi, ottimizzare costi e utilizzo delle risorse umane, tecniche e finanziarie per fornire un’infrastruttura promozionale al fine di sostenere l’intera filiera del settore wedding, con particolare riguardo all’attrattività internazionale;

implementare una piattaforma di promozione e comunicazione integrata e intersettoriale che pone l’evento matrimonio centrale in una strategia di valorizzazione del territorio;

generare flussi d'incoming turistico nelle destinazioni dell'Emilia-Romagna sostenendo gli operatori in possesso dei requisiti attraverso i bandi per la promo commercializzazione turistica;

favorire la comunicazione di location, chef, organizzatori di eventi aventi valore di prodotto turistico, in grado di promuovere e valorizzare la destinazione Emilia-Romagna come location ideale per i matrimoni, di accrescerne la notorietà, di migliorarne l’immagine, di riconoscerne la leadership.

posizionare, valorizzare e comunicare le infrastrutture e i servizi presenti nella Regione Emilia-Romagna quali attrattori privilegiati di grandi matrimoni sia di livello nazionale che internazionale.

Impegna la Giunta regionale

a continuare a valorizzare la filiera del wedding, anche valutando l'adozione di strategie volte a promuovere, anche attraverso una comunicazione specifica, l'attrattività nazionale e internazionale dell'Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 24 gennaio 2023

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