n.190 del 21.12.2011 periodico (Parte Seconda)
Costituzione di un Osservatorio regionale sul federalismo fiscale nell'ambito della Regione Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”;
Considerato che il processo di attuazione della riforma del federalismo fiscale, avviato con la richiamata legge 42/2009, pone sul piano tecnico questioni di notevole rilievo e complessità che investono il sistema di relazioni finanziarie tra lo Stato e i livelli di governo sub-nazionali e quello all’interno dei singoli territori regionali tra Regione, Province e Comuni;
Considerato, in particolare, che nell’ambito dei principi e dei criteri concernenti il finanziamento delle funzioni dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane di cui all’articolo 11 della già richiamata legge 42/2009, alla lettera e), comma 1, viene prevista la soppressione dei trasferimenti statali e dei trasferimenti regionali diretti al finanziamento delle spese degli enti locali relativamente alle funzioni fondamentali di cui all’art. 117, comma 2, lettera p) della Costituzione, e alle altre funzioni con l’eccezione degli stanziamenti destinati ai fondi perequativi e dei contributi erariali e regionali in essere sulle rate di ammortamento dei mutui contratti dagli stessi enti locali;
Visto, altresì, il decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario” ed in particolare l’articolo 12 con il quale viene disposto che a decorrere dal 2013 ciascuna regione a statuto ordinario provveda, nell’ambito delle relazioni finanziarie con i Comuni:
- a sopprimere i trasferimenti regionali, per spese di cui alla lettera e), comma 1, art. 11 della citata L. 42/09, aventi carattere di generalità e permanenza, di parte corrente e, ove non finanziati tramite il ricorso all’indebitamento, i trasferimenti in conto capitale;
- a determinare, previo accordo concluso in sede di Consiglio delle Autonomie Locali, d’intesa con i Comuni del proprio territorio, una compartecipazione ai tributi regionali, prioritariamente all’addizionale regionale all’IRPEF, o a individuare tributi che possano essere integralmente devoluti, a compensazione dei trasferimenti regionali soppressi;
- a istituire, a fini perequativi, un Fondo sperimentale regionale di riequilibrio, della durata di 3 anni, da ripartirsi a favore dei Comuni, alimentato con una quota non superiore al 30% del gettito delle compartecipazioni o dei tributi devoluti sostitutivi dei trasferimenti regionali;
Considerato che il già citato DLgs 68/11, in particolare all’articolo 19, definisce un’analoga previsione normativa nei confronti delle Province prevedendo, sempre a decorrere dall’anno 2013, la soppressione dei trasferimenti regionali a loro favore con la previsione, in termini sostitutivi, di una compartecipazione alla tassa automobilistica, eventualmente incrementata in funzione di ulteriori trasferimenti regionali ridotti. In caso di incapienza della tassa automobilistica rispetto all’ammontare delle risorse regionali soppresse, la norma statale sancisce che la sostituzione possa avvenire tramite previsione di una compartecipazione ad altro tributo regionale;
Considerato altresì, che lo stesso articolo 19 dispone, anche per le Province, l’istituzione di un Fondo sperimentale regionale di riequilibrio, della durata di 3 anni, alimentato con una quota non superiore al 30% del gettito della compartecipazione di cui sopra;
Dato atto inoltre che la lettera g), comma 1, dell’art.13, della più volte richiamata legge 42/09, prevede la possibilità che “le regioni, sulla base di criteri stabiliti con accordi sanciti in sede di Conferenza unificata, e previa intesa con gli enti locali, possono, avendo come riferimento il complesso delle risorse assegnate dallo Stato a titolo di fondo perequativo ai comuni, alle province e alle città metropolitane inclusi nel territorio regionale, procedere a proprie valutazioni della spesa corrente standardizzata […] e delle entrate standardizzate”, sulla base dei criteri predisposti dalla legge nazionale, “nonché a stime autonome dei fabbisogni di infrastrutture”;
Considerato inoltre che l’art.12 comma 1, lettera g), della legge delega prevede che “le regioni, nell’ambito dei propri poteri legislativi in materia tributaria, possano istituire nuovi tributi dei comuni, delle province e delle città metropolitane nel proprio territorio, specificando gli ambiti di autonomia riconosciuta agli enti locali”;
Ritenuto che per la complessità e la strategicità dei temi in esame gli uffici della Regione possano avvalersi di collaborazioni scientifiche e specialistiche a supporto dei processi di studio e di analisi relativi all’attuazione degli aspetti che direttamente ricadono sulla finanza locale e territoriale per l’attuazione del processo di federalismo fiscale;
Considerato, a tal fine, la proposta avanzata da alcuni riconosciuti accademici: Maria Cecilia Guerra (Università di Modena e Reggio Emilia), Leonzio Rizzo (Università di Ferrara), Emidia Vagnoni (Università di Ferrara), Alberto Zanardi (Università di Bologna) in merito alla possibilità di avviare una collaborazione scientifica in tema di ricerche, analisi e valutazioni sulle implicazioni e sugli effetti per la finanza regionale e locale nel territorio dell’Emilia-Romagna dell’attuazione della riforma del federalismo fiscale;
Considerato altresì che la suddetta proposta, che non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale, viene considerata meritevole di attenzione in quanto offre la possibilità di riunire competenze amministrativo–specialistiche e competenze scientifico–specialistiche indirizzate allo sviluppo di adeguati processi di analisi e di descrizione dei fenomeni che attengono le relazioni finanziarie tra Regione ed Enti locali, alla luce del nuovo quadro costituzionale e legislativo;
Dato atto che l’articolo 16 della legge regionale 23 dicembre 2010, n. 12 “Patto di stabilità territoriale della Regione Emilia-Romagna” ha previsto l’istituzione di una Commissione tecnica interistituzionale per l’applicazione del patto di stabilità territoriale, presieduta dal Direttore generale regionale alle Risorse finanziarie e Patrimonio e composta da 4 esperti in materie economico-finanziarie e in materie giuridiche, designati dalla Giunta regionale, e in 6 esperti in materia di finanza e bilanci locali designati dal Consiglio delle Autonomie Locali;
Considerato altresì che i risultati prodotti dalla richiamata Commissione sono valutati di elevata qualità tecnica e che pertanto una sua delegazione può essere opportunamente coinvolta nell’ambito delle attività di ricerca, analisi e valutazioni inerenti il processo di attuazione del federalismo fiscale in Emilia-Romagna;
Vista la programmazione delle attività di Ervet SpA nel campo di indagine della finanza locale e dei risultati prodotti su specifici filoni di ricerca su costi standard e fabbisogni;
Ritenuto pertanto di istituire un tavolo tecnico-scientifico, denominato Osservatorio regionale per l’attuazione del federalismo fiscale in Emilia-Romagna (ORAFF-ER), che sviluppi le valutazioni e le analisi correlate al processo attuativo del federalismo fiscale e predisponga gli elaborati e le proposte utili a supportare i processi decisionali iscritti nell’agenda politica e istituzionale;
Ritenuto, al fine della composizione del suddetto Osservatorio, di avvalerci della collaborazione scientifica proposta dagli accademici sopra richiamati, delle competenze specialistiche presenti nell’ambito della Commissione tecnica interistituzionale di cui alla richiamata L.R. n. 12 del 2010, mediante l’individuazione di una delegazione di quest’ultima, e di esperti di Ervet SpA;
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modifiche e integrazioni;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.;
Acquisiti, per le vie brevi, in data 13 ottobre 2011, i pareri dei Direttori di Anci Emilia-Romagna e Upi Emilia-Romagna;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta della Vicepresidente. Assessore Finanze, Europa. Cooperazione con il sistema delle autonomie. Valorizzazione della montagna. Regolazione dei servizi pubblici locali. Semplificazione e trasparenza. Politiche per la sicurezza;
A voti unanimi e segreti
delibera:
per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate
1. di istituire un tavolo tecnico - scientifico denominato Osservatorio regionale per l’attuazione del federalismo fiscale in Emilia-Romagna (ORAFF-ER), di seguito denominato Osservatorio, incaricato di condurre ricerche, analisi e valutazioni sulle implicazioni e sugli effetti ricadenti sulla finanza regionale e locale nel territorio dell’Emilia-Romagna dall’attuazione della riforma del federalismo fiscale, avviato a seguito dell’adozione della legge 5 maggio 2009, n. 42, “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione” nonché di promuovere anche attraverso l’organizzazione di convegni e di pubblicazioni scientifiche, lo sviluppo di un dibattito allargato sui temi del federalismo e del decentramento amministrativo che favorisca la diffusione di una conoscenza puntuale dei temi in oggetto, in particolare tra gli operatori pubblici locali;
2. di accogliere positivamente la proposta avanzata da alcuni riconosciuti accademici relativamente alla collaborazione scientifica nell’ambito delle stesse attività di ricerca, analisi e valutazione di cui l’Osservatorio è incaricato;
3. di stabilire che nell’ambito dell’Osservatorio è istituito un Comitato scientifico con funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività e dei progetti di studio sviluppati dall’Osservatorio e che tale Comitato è composto dal Direttore generale alle Risorse Finanziarie e Patrimonio, dott. Onelio Pignatti e dal Direttore operativo di Ervet SpA, dott. Roberto Righetti nonché dagli accademici di seguito elencati:
- Maria Cecilia Guerra, Professore ordinario dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Economia Politca;
- Leonzio Rizzo Giuseppe, Professore associato dell’Università di Ferrara, Dipartimento di Economia Istituzioni Territorio;
- Emidia Vagnoni, Professore ordinario dell’Università di Ferrara, Dipartimento Economia Istituzioni Territorio;
- Alberto Zanardi, Professore ordinario dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Economiche;
4. di stabilire che la Commissione tecnica interistituzionale per l’applicazione del patto di stabilità territoriale, di cui all’art. 16 della legge regionale 23 dicembre 2010, esprime le competenze tecniche e amministrative necessarie per lo sviluppo delle attività di studio e analisi assegnate all’Osservatorio;
5. di stabilire che l’Osservatorio regionale per l’attuazione del federalismo fiscale in Emilia-Romagna è costituito, oltre che dal Comitato scientifico di cui al punto 3 del presente provvedimento, da un Comitato tecnico composto da una delegazione della Commissione tecnica interistituzionale per l’applicazione del patto di stabilità territoriale, di seguito indicata:
- Stefano Bigi, Capo Dipartimento Bilancio del Comune di Bologna;
- Paolo Leonardi, consulente ANCI – Emilia-Romagna;
- Giovanni Ravelli, componente dell’Osservatorio sulla finanza locale del Ministero dell’Interno e consulente dell’UPI nazionale;
- Nerio Rosa, Dirigente professional titolare della posizione “Specialista in materia di finanza e contabilità degli enti locali”, istituita presso il Gabinetto della Giunta regionale;
- Tamara Simoni, Dirigente professional titolare della posizione “Sviluppo dati e analisi finanziaria. Patto di stabilità”, istituita presso la Direzione generale centrale Risorse finanziarie e Patrimonio;
6. di assegnare la funzione di Presidente dell’Osservatorio regionale al dott. Onelio Pignatti;
7. di assegnare il coordinamento scientifico dell’attività dell’Osservatorio al Prof. Alberto Zanardi;
8. di assegnare il coordinamento tecnico dell’attività dell’Osservatorio alla dott.ssa Tamara Simoni;
9. di dare atto che l’istituzione del suddetto Osservatorio non comporta l’assunzione di alcun onere a carico del Bilancio regionale;
10. di pubblicare integralmente il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico (BURERT).