n.25 del 23.01.2019 periodico (Parte Seconda)

Proposta recante: “Programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale AA.SS. 2019/20 2020/21 e 2021/22”. (Proposta della Giunta regionale in data 26 novembre 2018, n.2016)

L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale progr. n.2016 del 26 novembre 2018, recante in oggetto “Programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale AA.SS. 2019/20 2020/21 e 2021/22”;

Preso atto del parere favorevole, con rettifica di errori materiali, espresso dalla commissione referente "Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport e Legalità” di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. n.63452 in data 13 dicembre 2018;

Visti:

 - il D.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, recante "Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53", con particolare riferimento alla disciplina dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale contenuta nel Capo III;

 - la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ed in particolare l’art. 1, commi 622, 624, 632;

 - il Decreto Legge 31/1/2007, n. 7, "Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese" convertito, con modificazioni dalla legge 2/4/2007, n. 40, ed in particolare l’art. 13 recante disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell’autonomia scolastica;

 - la Legge 13 luglio 2015, n. 107 del “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

 - gli Accordi in Conferenza Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012 relativi alla definizione delle aree professionali e alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale (Repertorio nazionale qualifiche triennali e diplomi quadriennali nazionali);

 - il Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 12”, convertito, con modificazioni, dalla legge 6/8/2008, n. 133;

 - il D.Lgs.13 aprile 2017, n. 61 “Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

 - il Decreto Ministeriale 24 maggio 2018, n. 92 avente ad oggetto “Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, recante la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

 - il Decreto Ministeriale 17 maggio 2018, avente ad oggetto “Criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell’Istruzione Professionale e il sistema di Istruzione e Formazione Professionale e per la realizzazione, in via sussidiaria, di percorsi di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale”;

 - il Decreto Ministeriale 22 maggio 2018, n. 427, di recepimento dell’’Accordo sancito nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 10 maggio 2018, Rep. atti n. 100/CSR, riguardante la definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale compresi nel repertorio nazionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale, e viceversa, in attuazione dell’art. 8, comma 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61;

Viste le leggi regionali:

 - n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”;

 - n. 5 del 30 giugno 2011, “Disciplina del sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale”;

 - n. 13 del 30 luglio 2015, “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”;

Vista la deliberazione di questa Assemblea legislativa n. 40 del 20/10/2015 “Indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica, aa.ss. 2016/2017 e seguenti. (Proposta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1300)”;

Richiamate in particolare:

 - la deliberazione di questa Assemblea legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/04/2014, n. 559)”;

 - la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

 - la deliberazione della Giunta regionale n. 1 del 12/1/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

 - la Decisione di Esecuzione della Commissione del 2/5/2018 che modifica la decisione di esecuzione C (2018) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

 - la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018) 7430, che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

Considerato che:

 - con Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 sopracitata è stato disposto all’art. 50 “Funzioni della Regione” comma 1, lettera a) “La Regione esercita le funzioni in materia di: programmazione e attuazione amministrativa dell’offerta formativa inerente all’istruzione e formazione professionale”;

- l’Assemblea legislativa con deliberazione n. 54 del 22 dicembre 2015, ha approvato la programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale aa.ss. 2016/17, 2017/18 e 2018/19;

Rilevata la necessità di approvare la programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale aa.ss. 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, al fine di garantire agli studenti un'offerta educativa unitaria, coordinata e flessibile nei contenuti e nelle modalità organizzative, in grado di corrispondere alle esigenze e alle aspettative di ognuno, a partire dalla piena personalizzazione dei percorsi individuali fondata sull'integrazione tra il sistema dell'istruzione e quello della formazione professionale;

Preso atto che la Giunta regionale ha sentito i pareri:

- della Conferenza regionale per il sistema formativo nella seduta del 22/11/2018;

- del Comitato di Coordinamento Istituzionale nella seduta del 22/11/2018;

- della Commissione regionale tripartita nella seduta del 22/11/2018;

Dato atto dei pareri di regolarità amministrativa sulla proposta della Giunta regionale all’Assemblea legislativa, n. 2016 del 26 novembre 2018, qui allegati;

Previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:

1) di approvare la “Programmazione triennale in materia di offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale aa.ss. 2019/2020 2020/2021 e 2021/2022” di cui all’allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Allegato 1)

PROGRAMMAZIONE TRIENNALE IN MATERIA DI OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE IeFP

aa.ss. 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022

1.

IL CONTESTO NORMATIVO NAZIONALE

La presente programmazione si colloca in un nuovo quadro normativo nazionale definito a partire dal Decreto Legislativo n. 61/2017 di revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, IP, che ha altresì disposto in materia di raccordo con i percorsi dell’Istruzione e Formazione Professionale, IeFP.

Il Decreto, e i diversi provvedimenti attuativi nonché gli Accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni, hanno profondamente modificato il sistema dell’istruzione professionale, intervenendo altresì nella:

- correlazione tra i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale IeFP e i nuovi profili formativi dei percorsi di Istruzione professionale IP (D.M. del 24/5/2018, n. 92);

- definizione dei criteri generali volti favorire il raccordo tra il sistema di IP e il sistema di IeFP e per la realizzazione da parte degli Istituti Professionali, in via sussidiaria, dei percorsi di IeFP (D.M. del 17/5/2018);

- definizione dei criteri e delle modalità di passaggio tra i sistemi di IP e di IeFP (Accordo Conferenza permanente per i rapporti tra Stato Regioni e Province Autonome del 10 maggio 2018 recepito con D.M. del 22/5/2018, n. 427).

Il disegno di revisione dei percorsi di Istruzione Professionale si fonda sulla ridefinizione degli indirizzi e sul potenziamento delle attività didattiche laboratoriali delineando un modello didattico improntato al principio della personalizzazione educativa volta a consentire ad ogni studentessa e ad ogni studente di rafforzare e innalzare le proprie competenze per l'apprendimento permanente a partire dalle competenze chiave di cittadinanza, nonché' di orientare il progetto di vita e di lavoro della studentessa e dello studente, anche per migliori prospettive di occupabilità.

La nuova identità culturale, metodologica e organizzativa dei percorsi di IP si fonda sullo stretto raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni, ispirata ai modelli duali di apprendimento, per intrecciare istruzione, formazione e lavoro, e sulla personalizzazione dei percorsi, attraverso il Progetto formativo individuale, per consentire a tutti gli studenti di rafforzare e innalzare le proprie competenze chiave di cittadinanza, a partire da quelle che caratterizzano l'obbligo di istruzione e, nel contempo, avere migliori prospettive di occupabilità.

A fronte di un quadro normativo nazionale completo in tutte le sue parti, è ancora in corso il percorso che vede impegnate insieme le Regioni per la revisione e l’ampliamento dei titoli del Repertorio nazionale dell’offerta di IeFP.

2. LO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 5/2011

La programmazione dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale, in attuazione di quanto disposto dalla Legge regionale n. 5/2011, ha inteso rispondere alla finalità di assicurare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e formazione, di elevare le competenze generali delle persone, di ampliarne le opportunità di acquisizione di una qualifica professionale, di assicurarne il successo scolastico e formativo anche contrastando la dispersione scolastica, nonché di fornire una risposta coerente ai fabbisogni formativi e professionali dei territori.

Dall’avvio nell’a.s. 2011/2012 ad oggi il sistema regionale ha permesso a 37.000 giovani di scegliere di assolvere il diritto dovere all’istruzione e alla formazione in un percorso di Istruzione e Formazione Professionale e di conseguire in esito una qualifica professionale. Sono quasi 1.000 i giovani che, in esito all’avvio sperimentale nell’a.s. 2016/2017 dei percorsi di quarto anno, hanno conseguito un diploma professionale.

Un risultato conseguito nella piena collaborazione tra una rete di autonomie educative e formative nel rispetto delle proprie competenze e nella valorizzazione delle proprie identità e prassi educative.

Sono stati 70 gli Istituti Professionali e 41 gli Enti di formazione professionali che, in oltre 160 sedi su tutto il territorio, hanno realizzato l’offerta per il conseguimento di 22 qualifiche professionali. Complessivamente sono stati 1.310 i percorsi a qualifica e 113 i percorsi per il diploma attivati dagli Enti di formazione professionali accreditati, e 2.752 i percorsi attivati dagli Istituti Professionali.

La riduzione della dispersione scolastica, passata dal 13,6 nel 2011 al 9,9 nel 2017, attesta come sia stato perseguito l’obiettivo prioritario di garantire a tutti i giovani il conseguimento di una qualifica regionale rispondente alle proprie aspettative, alle proprie differenti modalità di apprendimento e spendibile nel contesto economico territoriale nella complementarietà e integrazione dell’offerta educativa.

A fronte di quanto realizzato e dei risultati conseguiti a partire dall’avvio del sistema nell’a.s. 2011/2012, la programmazione triennale 2016/2018 ha inteso dare continuità, consolidare e qualificare l’offerta educativa valorizzando e rafforzando ulteriormente la condivisione e la collaborazione tra le autonomie scolastiche e formative con l’obiettivo di promuovere il successo formativo e la piena inclusione socio-educativa di tutti gli studenti. 

La programmazione dell’offerta di IeFP ha inoltre rappresentato una delle linee di azione condivise da tutte le parti firmatarie del Patto per il lavoro. A fronte dell’assunto condiviso che “i giovani, le loro aspettative e le loro competenze devono tornare a essere un fattore di crescita e di dinamismo sociale ed economico del nostro territorio” l’investimento nel sistema regionale di IeFP rappresenta lo strumento volto “a innalzare i livelli di istruzione delle persone, a contrastare la dispersione scolastica e garantire a tutti l’opportunità di conseguire una qualifica professionale”.

Nell’ultimo triennio, in particolare, il sistema scolastico e formativo è stato chiamato a rafforzare le modalità di collaborazione con il mondo del lavoro e con le imprese sperimentando e qualificando ulteriormente modalità di apprendimento flessibili, modalità didattiche capaci di valorizzare l’apprendimento nelle organizzazioni di lavoro. 

In particolare, anche in attuazione di quanto previsto nell’Accordo in sede di Conferenza Stato - Regioni del 24 settembre 2015 con riferimento al progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale”, sono stati realizzati ulteriori interventi che hanno contribuito a dare piena attuazione all’impianto definito dalla Legge regionale n. 5/2011, in particolare:

- l’arricchimento, la qualificazione e l’ampliamento delle opportunità offerte agli studenti a rischio di abbandono scolastico e formativo di fruire di un progetto personalizzato finalizzato all'acquisizione della qualifica professionale;

- un avvio sperimentale, a partire dall’a.s. 2016/2017, dei percorsi di quarto anno finalizzati al conseguimento di un diploma professionale;

- la costruzione di una filiera di istruzione e formazione tecnica e professionale che si struttura a partire dai percorsi di IeFP per il conseguimento della qualifica professionale e del diploma professionale e che si completa con i percorsi di Istruzione e Formazione superiore (IFTS)che consentono l’accesso ai percorsi di formazione terziaria non universitaria biennali realizzati dalle Fondazioni ITS.

Si specifica inoltre che le Relazioni sulla Clausola valutativa di cui all’art. 10 della Legge regionale n. 5/2011 sul Primo triennio di attuazione 2011-2013 e sul Secondo triennio di attuazione 2014-2016, presentate alla Commissione Assembleare rispettivamente in data 17/9/2015 e 11/10/2018 riportano le informazioni sulle attività svolte, i soggetti formativi coinvolti, gli studenti interessati e gli effetti rispetto all'offerta formativa e alle qualifiche conseguite, al proseguimento in percorsi formativi, all'inserimento nel mondo del lavoro e alla creazione delle condizioni per agevolare i passaggi fra sistema dell'istruzione e sistema d'istruzione e formazione professionale.

3. LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE REGIONALE aa.ss. 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022

La programmazione triennale si pone l’obiettivo di garantire agli studenti un'offerta educativa unitaria, coordinata e flessibile nei contenuti e nelle modalità organizzative, in grado di corrispondere alle esigenze e alle aspettative di ognuno, a partire dalla piena personalizzazione dei percorsi individuali fondata sull'integrazione tra il sistema dell'istruzione e quello della formazione professionale.

L’offerta di IeFP deve agire per innalzare i livelli di istruzione e formazione di tutti i giovani, in riferimento agli obiettivi fissati dall’Unione Europea, garantendo la qualità e salvaguardando la specifica caratterizzazione dei percorsi IeFP.

Gli obiettivi di ulteriore qualificazione dell’offerta si fondano sulle opportunità derivanti dal ridisegno dell’offerta di Istruzione professionale e da quanto realizzato a partire dall’a.s. 2011/2012 ad oggi. 

Per consolidare quanto costruito, prefigurando traiettorie di sviluppo e innovazione, occorre continuare ad agire per valorizzare le differenti esperienze e specificità delle autonomie educative coinvolte e delle loro prassi educative al fine di meglio rispondere alle singole esigenze educative in una logica di razionalizzazione e diversificando la risposta formativa che tende allo stesso obiettivo finale.

Il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale dovrà:

- rafforzare gli interventi e i modelli didattici improntati ad una personalizzazione educativa per sostenere tutti i giovani ed in particolare quelli a rischio di abbandono scolastico e formativo, accompagnandoli nel conseguimento della qualifica professionale;

- rendere effettivo il diritto dei giovani nella realizzazione di un percorso personale di crescita e di apprendimento, anche attraverso la ridefinizione delle scelte senza disperdere il proprio bagaglio, accompagnando le autonomie educative e formative a dare piena attuazione ai passaggi tra i sistemi formativi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale e viceversa;

- consolidare e ampliare l’offerta di percorsi di quarto anno per il conseguimento del diploma professionale prevedendo la loro erogazione anche da parte delle Istituti Professionali operanti in sussidiarietà;

- consolidare e ampliare ulteriormente la filiera di istruzione e formazione tecnica e professionale che garantisce a tutti gli studenti nella continuità del proprio percorso costruito nell’unitarietà dei curricula formativi, progettati, realizzati e valutati dalle autonomie educative insieme alle imprese, l’opportunità di accedere ad un titolo di istruzione terziaria;

- improntare l’intera offerta di IeFP nelle logiche di integrazione tra apprendimento nei contesti formativi formali e apprendimento nelle organizzazioni superando la separatezza tra teoria e pratica e tra metodologie didattiche costruendo per ciascun giovane un processo formativo unitario partecipato da autonomie formative e imprese;

- innovare l’offerta formativa qualificando modalità e modelli per l’apprendimento delle competenze trasversali, digitali e relazionali, arricchendo le competenze tecnico professionali distintive delle figure professionali e completando le competenze culturali di base e di cittadinanza;

- manutenere il repertorio regionale, integrando e/o modificando gli standard professionali regionali, in coerenza con gli standard nazionali, al fine di incrementare la spendibilità delle qualifiche e dei diplomi professionali e garantire l’allineamento tra le competenze dei giovani in uscita dai percorsi e le competenze richieste dal mercato del lavoro e la domanda di specializzazione del sistema produttivo;

- valorizzare la capacità delle autonomie educative di andare oltre l’obiettivo fondamentale e fondante di formare i giovani ma sapendo agire per contrastare preventivamente il fenomeno dei NEET accompagnandoli nelle transizioni e aiutandoli a costruire il proprio percorso di vita, sia nei contesti formativi sia nei contesti lavorativi.

La programmazione dell’offerta di IeFP dovrà permettere di corrispondere alla richiesta della studentessa e dello studente, in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, di conseguire una qualifica professionale ed un diploma professionale di IeFP nei limiti delle risorse disponibili.

4. OFFERTA FORMATIVA

Gli Accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-Regioni hanno individuato 43 figure professionali, di operatore e di tecnico, di riferimento nazionale per i sistemi regionali di IeFP rispetto alle quali sono correlate 25 qualifiche professionali regionali omologhe che ne rappresentano una contestualizzazione rispondente ai fabbisogni professionali del territorio e 21 diplomi i cui standard di apprendimento delle figure nazionali sono stati integrati con ulteriori obiettivi riferiti a competenze professionali di maggiore complessità (di livello EQF 5) tese a rispondere alle richieste di specializzazione del sistema produttivo.

In considerazione del lavoro di revisione e ampliamento dei titoli del Repertorio nazionale attualmente in corso e volto a dare risposte adeguate alla richiesta formativa legata alla significativa innovazione di processo e di prodotto in molti dei settori di riferimento dell’offerta IeFP, alla collocazione organica della IeFP nella filiera “lunga” dell’istruzione e della formazione professionale, la programmazione dei percorsi mantiene, in prima attuazione le qualifiche e i diplomi già sanciti con gli Accordi ad oggi vigenti.

La conclusione della fase sperimentale di attuazione avviata nell’a.s. 2016/2017 e la messa a regime, nell’ambito della presente programmazione, dell’offerta di percorsi di quarto anno per il conseguimento del diploma professionale sarà accompagnata da disposizioni di merito agli standard strutturali volti a garantire la continuità e la coerenza tra la qualifica e il diploma e a qualificare ulteriormente le modalità di apprendimento in contesto lavorativo e la partecipazione delle imprese allo sviluppo del processo formativo a partire da quanto disposto con la deliberazione di Giunta regionale n. 147/2016.

5. PROCEDURE PER LA SELEZIONE DELL’OFFERTA 

5.1 Selezione dell’offerta presso gli Istituti Professionali

Gli Istituti Professionali potranno richiedere ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo n. 61/2017 di essere accreditati quali soggetti del sistema regionale di IeFP di cui all’art. 5 della Legge regionale n. 5/2011 al fine di realizzare in via sussidiaria percorsi di IeFP.

L’accreditamento è teso a verificare la disponibilità di risorse strumentali e laboratoriali coerenti con le specificità della figura professionale, e la disponibilità delle professionalità necessarie ad agire quanto previsto dal Sistema Regionale delle Qualifiche e dal Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle Competenze.

Le Istituzioni scolastiche potranno richiedere di attivare, in via sussidiaria in relazione ai propri indirizzi quinquennali così come definito dal Decreto Ministeriale n.92 del 24 maggio 2018 e nel rispetto delle modalità realizzative disciplinate dall’Accordo tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale le seguenti tipologie di percorso:

- Percorsi triennali per il conseguimento della Qualifica professionale (livello EQF 3);

- Percorsi di IV°anno (a partire dall’a.s. 2022/2023) per l’acquisizione del Diploma professionale (livello EQF 4).

La proposta di attivazione dei percorsi nell’ambito dell’offerta sussidiaria deve essere costruita tenendo conto del programma di sviluppo socio-economico del territorio di riferimento, con il quale presenta tutte le necessarie coerenze anche in termini di possibili sbocchi occupazionali “in loco”.

Le istituzioni scolastiche potranno richiedere, entro il 30 novembre di ogni anno, a partire dall’a.s. 2020/2021 di integrare/modificare l’offerta esistente, per documentate esigenze dell’Istituto scolastico e del territorio.

Si specifica inoltre che:

- non potrà essere avviata una classe che preveda al suo interno la possibilità di conseguire distinte e differenti qualifiche o diplomi;

- l’offerta non attivata nei due anni scolastici precedenti all’anno di programmazione sarà soppressa ad esclusione della condizione in cui si evidenzi che il suo mantenimento sia motivato da un forte incremento della domanda verso detti percorsi da parte degli allievi o della offerta del mercato del lavoro riscontrabile e documentabile;

- l’offerta potrà essere erogata in via sussidiaria anche dagli Istituti Professionali ex c. 6, art. 4 del D.P.R. n. 263/2012 connessi ai Centri per l’Istruzione degli adulti (CpIA) che offrono percorsi di secondo livello di Istruzione degli adulti in continuità e con le stesse modalità di cui all’ Accordo tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione di percorsi di IeFP nei corsi serali degli Istituti Professionali del 27 gennaio 2014.

In attuazione di quanto previsto dall’Accordo tra Regione e Ufficio Scolastico regionale, gli Istituti Professionali, laddove non sussistano le condizioni per la costituzione di un gruppo classe di IeFP, al fine di corrispondere alla domanda formativa nonché di agire in una ottica di prevenzione della dispersione, potranno prevedere nel Progetto Formativo Individuale interventi di integrazione riferiti agli standard formativi delle qualifiche o diplomi professionali per i quali tali Istituti sono stati accreditati, da realizzare anche in collaborazione con gli Enti di formazione Professionale che erogano percorsi di IeFP.

5.2 Selezione dell’offerta presso Enti di formazione professionale accreditati

L’offerta di IeFP realizzata presso gli Enti di formazione Professionale accreditati sarà selezionata nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni relative al Fondo Sociale Europeo 2014/2020 al fine di rendere disponibile un’offerta che mantenga invariato il numero complessivo degli allievi che potranno accedere all’offerta.

La procedura è prevista dai Criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza e definiti a partire dall’esperienza della precedente programmazione e dalle previsioni della Legge regionale n. 5/2011.

La selezione dovrà dare attuazione ai principi generali di programmazione e nello specifico gli Enti di formazione dovranno sostanziare come:

- la proposta di attivazione della qualifica regionale e del diploma si colloca nell’ambito del programma di sviluppo socio-economico del territorio, con il quale presenta tutte le necessarie coerenze, gli elementi di complementarietà e integrazione dell’offerta;

- l’offerta formativa risponde alle effettive e documentate prospettive di inserimento lavorativo territoriale;

- le modalità e le metodologie di intervento sono finalizzate a qualificare la dimensione di apprendimento nei contesti organizzativi e lavorativi e a supportare i giovani nella transizione verso il lavoro;

- la qualifica regionale e il diploma richiesti valorizzano esperienze, professionalità, disponibilità di aule, attrezzature e laboratori.

6. RISORSE FINANZIARIE

La programmazione dell’offerta di IeFP dovrà permettere di corrispondere alla richiesta della studentessa e dello studente, in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, di conseguire una qualifica professionale ed un diploma professionale di IeFP nei limiti delle risorse disponibili.

A fronte dei dati di attuazione, relativi agli anni scolastici precedenti, che evidenziano una domanda stabile di accesso ai percorsi realizzati dagli Enti di formazione professionale accreditati si rileva un andamento demografico stazionario per la stessa fascia di età.

Per quanto sopra si conferma la dimensione dell’offerta, di percorsi per il conseguimento della qualifica professionale e del diploma, erogata dagli Enti di formazione per un impegno annuo non superiore a 52 milioni di euro a valere sulle risorse di cui al Fondo Sociale Europeo 2014/2020, sulle risorse nazionali di cui alla Legge n. 144/1999 nonché su eventuali risorse regionali e/o risorse a valere sulla programmazione comunitaria 2021/2027.

Con riferimento a quanto previsto dalla Legge regionale n. 5/2011 ed in particolare dall’art. 11 al fine di garantire agli studenti a rischio di abbandono scolastico e formativo un progetto personalizzato finalizzato all'acquisizione della qualifica professionale si conferma l’opportunità di garantire Azioni regionali per l'integrazione progettuale e operativa, realizzate dagli Istituti Professionali accreditati e degli Enti di formazione accreditati attraverso un finanziamento annuo non superiore a 9 milioni di euro a valere sulle risorse di cui al Fondo Sociale Europeo 2014/2020, sulle risorse nazionali di cui alla Legge n. 144/1999 nonché su eventuali risorse regionali e/o risorse a valere sulla programmazione comunitaria 2021/2027.

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