n.197 del 17.07.2013 periodico (Parte Seconda)
Risoluzione - Oggetto n. 3971 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Pariani, Paruolo, Mori, Marani, Montanari, Ferrari, Alessandrini, Vecchi Luciano, Mumolo, Pagani, Zoffoli, Mazzotti, Grillini, Sconciaforni, Noè, Bignami, Manfredini, Defranceschi, Naldi, Meo, Barbati, Mandini, Bartolini, Aimi, Moriconi, Serri e Riva per invitare la Giunta a rafforzare il sostegno alle donne vittime di violenze, supportare la rete di case-rifugio e centri anti-violenza operanti nella Regione, promuovere la cultura dell'uguaglianza, del rispetto e della valorizzazione della donna, chiedendo al Governo l'immediato avvio della task force sulla violenza di genere, invitando inoltre il Parlamento a verificare l'efficacia della legislazione vigente aggiornandola e monitorandone l'applicazione
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la violenza sulle donne è una ferita aperta nel cuore della nostra società, certo un problema di genere ma non un problema femminile, nel senso che riguarda l’intera collettività che ancora oggi permette che accada, che alle volte la fomenta, che sempre paga le conseguenze di questo fenomeno;
la violenza sulle donne è sintomo di un retaggio culturale arcaico ma non superato, di un’idea proprietaria della donna, di uno schema di sottomissione proprio di una società patriarcale mai veramente superata.
Evidenziato che
nel solo 2012 in Italia sono stati contati 127 femminicidi, mentre dall’inizio del 2013 sono già 25 le donne uccise, molto spesso da un compagno, da un parente, da qualcuno che avevano amato e di cui si fidavano;
e quando non si arriva all’omicidio ci si trova sempre più spesso di fronte a violenze di brutalità inaudita, come l’utilizzo sempre più frequente dell’acido che sfigura, toglie identità, stima e futuro alla vittima: 3 casi solo nelle ultime settimane.
Sottolineato che
se è sicuramente un segnale positivo l’aumento delle denunce di casi di violenza, maltrattamento e stalking da parte delle donne che hanno trovato il coraggio di reagire e difendersi, è tuttavia vero che la risposta che lo Stato, le Istituzioni e la società stessa danno al problema è oggi del tutto inadeguata;
le istanze delle tante associazioni che si battono contro la violenza sulle donne, delle forze dell’ordine che cercano di contrastarla con mezzi non sempre efficaci, della Giustizia che prova a perseguirla applicando leggi alle volte troppo datate, sembrano in questi giorni avere trovato una concreta volontà d’azione nell’impegno assunto dalla Ministra Josefa Idem che ha proposto la creazione di una task force che si occupi in modo trasversale di questo tema, coinvolgendo il ministero della Giustizia, dell’Interno, della Salute, del Lavoro e dell’Istruzione, nella consapevolezza, per dirla con le parole della Presidente della Camera Laura Boldrini, che non si tratta di una situazione emergenziale ma strutturale e che come tale va affrontata.
Invita la Giunta
a proseguire e rafforzare l’opera di sostegno alle vittime di violenza e a supportare fattivamente la rete di case-rifugio e centri anti-violenza operanti in Regione;
a promuovere la cultura dell’uguaglianza, del rispetto e della valorizzazione della donna attraverso l’educazione scolastica e a sostenere campagne di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere e l’utilizzo distorto del corpo femminile come veicolo di messaggi non rispettosi.
Chiede al Governo
di dare immediato avvio alla task force annunciata sui temi della violenza di genere.
Invita il Parlamento
a verificare efficacia della legislazione vigente intervenendo per il suo aggiornamento ove necessario e monitorandone la corretta applicazione.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 18 giugno 2013